[Comunicato stampa Giunta regionale Calabria]
AEROPORTO DI REGGIO, SPIRLÌ: «AL GOVERNO CHIEDIAMO FATTI CONCRETI»

giovedì 15 aprile 2021


 

Il presidente della Regione ha accolto il viceministro alle Infrastrutture Morelli nello scalo dello Stretto. «Questo territorio è la porta d'Europa, serve giusta attenzione dei governi»

Presidenza - Catanzaro, 15/04/2021

Visita aeroporto Reggio Calabria

«L’aeroporto di Reggio Calabria è stato dipinto come il brutto anatroccolo, come lo scalo più difficilmente raggiungibile, il più pericoloso. Ma la vera pericolosità è quella delle parole. Noi diciamo basta alle parole inutili e oggi chiediamo concretezza per il “Tito Minniti”».

È quanto ha detto il presidente della Regione, Nino Spirlì, in occasione della visita del viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli, all’Aeroporto dello Stretto, prima tappa del tour calabrese – che continuerà anche nella giornata di domani – dedicato alle infrastrutture regionali e al rilancio del territorio.

Presenti all’incontro di questa sera anche l’assessore alle Infrastrutture della Regione, Domenica Catalfamo, e il presidente di Sacal, Giulio De Metrio.

SPIRLÌ: «LA PORTA DELL’EUROPA»

«Questo territorio – ha detto ancora il presidente Spirlì – è la porta d’Europa. Calabria e Sicilia sono state per troppo tempo punite da un’opinione pubblica che crede ci siano punti cardinali più nobili di altri. Noi, invece, consegniamo all’Europa il più grande porto d’Italia, che è quello di Gioia Tauro: un enorme scalo che sta aspettando la giusta considerazione dei governi italiano ed europeo».

Il presidente della Giunta ha anche parlato dell’opera «che deve collegare due terre che non possono essere ancora separate: non è il ponte sullo Stretto, ma il ponte d’Europa».

«Chiediamo – ha concluso Spirlì, rivolto al viceministro – che scompaia questa idea di un Mezzogiorno che sta sempre a piangere e pietire. Noi vogliamo che l’Italia e Europa si accorgano di avere grandi opportunità, proprio qui».

MORELLI: «AUMENTARE RICETTIVITÀ»

«Ben vengano i 25 milioni previsti per l’aeroporto di Reggio, ma bisogna aumentarne la ricettività. L’auspicio – ha detto il viceministro Morelli – è che si riesca a lavorare per creare quella rete infrastrutturale che andrà ad accrescere la domanda. È necessario aprire ad altre compagnie aeree, ma serve la domanda. Tra le ipotesi sul tavolo, c’è quella di mettere a disposizione un collegamento diretto con Messina e l’elettrificazione della rete Jonica. Mi impegnerò, inoltre, a seguire l’iter per il prolungamento delle piste».

Quanto al Ponte sullo Stretto, per il viceministro si tratta di «un’opera fondamentale per il Paese. Sono d’accordo con il presidente Spirlì: è il ponte d’Europa».

«Noi – ha aggiunto Morelli – siamo disposti a lavorare per il bene della Calabria e di tutto il Sud».

CATALFAMO: «PROGETTI PER 25 MILIONI»

L’assessore Catalfamo ha evidenziato le criticità dell’aeroporto reggino: «Ha una bassa accessibilità e risente di deficit strutturali e infrastrutturali; deficit che verranno superati grazie ai 25 milioni in arrivo, i cui progetti sono in itinere. Questi interventi ridurranno le limitazioni dell’attività volativa che oggi relegano lo scalo in una categoria non omogenea rispetto a tanti altri aeroporti d’Italia».

Catalfamo ha inoltre chiesto al viceministro un’attenzione particolare per lo studio che Sacal presenterà nei prossimi mesi «affinché l’Enac possa superare le criticità e riclassificare l’aeroporto dello Stretto».

DE METRIO: «SERVE VISIONE»

Secondo il presidente della Sacal, «quella del presidente Spirlì è una visione e il compito di Sacal è quello di tradurla in realtà, per fare in modo che le porte d’accesso della Calabria siano degne di questo territorio e dell’Europa».

Per De Metrio, lo scalo di Reggio «ha la fortuna di poter poggiare il proprio sviluppo su basi concrete: i 25 milioni frutto dell’accordo con il ministero ci consentiranno di renderlo più nuovo e moderno. Il percorso è tracciato, grazie a nove progetti tra loro integrati. Quanto ad Alitalia, qui troverà sempre un tappeto rosso, ma lo sviluppo passa dalla possibilità di avere una pluralità di vettori».