[Comunicato stampa Giunta regionale Umbria]
economia, assessore fioroni: rapporto banca d’italia conferma che l’umbria ha bisogno di nuovi paradigmi di sviluppo e l’importanza delle misure adottate dalla regione

venerdì 25 giugno 2021


 

(aun) – perugia, 25 giu. 021 – “Il quadro descritto dal Rapporto sull’economia dell’Umbria presentato oggi da Banca d’Italia conferma che la regione ha bisogno di nuovi paradigmi di sviluppo economico, che permettano di superare non solo la crisi attuale, ma le debolezze strutturali della nostra economia, come i bassi livelli di produttività, ricerca e sviluppo, innovazione e digitalizzazione”. È quanto ha affermato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, commentando quanto emerge dal Rapporto.

     Nel documento della Banca d’Italia viene rappresentato un tessuto economico indebolito da profondi deficit strutturali, in cui la crisi scatenata dalla pandemia ha avuto pesanti ricadute, con un calo del PIL del 9% e forti contrazioni soprattutto nei comparti dei metalli, della meccanica e dell’abbigliamento.

    “Particolarmente interessante – ha sottolineato l’assessore Fioroni - è il focus che la Banca d’Italia ha dedicato al livello di digitalizzazione dell’economia regionale, che dimostra chiaramente come le misure recentemente adottate dalla Regione siano la chiave per restituire competitività al nostro territorio”.

     Nel Rapporto si evidenzia infatti che il grado di digitalizzazione dell’Umbria, in linea con quello nazionale, è molto inferiore a quello dell’Unione Europea. Rispetto alle altre regioni d’Italia, l’Umbria registra inoltre un livello più basso in termini di diffusione delle tecnologie digitali fra le aziende e una carenza in termini di competenze digitali.

   Al riguardo, l’assessore Fioroni ha rimarcato che “quelli presentati oggi sono degli indicatori molto importanti. La nostra regione è ancora sotto la media nazionale per quanto concerne l’utilizzo di servizi cloud, investimenti in cybersecurity, in interconnessione dei macchinari, stampa 3D. Questi investimenti sono carenti soprattutto nelle micro e piccole imprese, e ciò conferma l’importanza della manovra SMART ATTACK, che punta a far ripartire le realtà di dimensione più piccola proprio dalla transizione digitale”.

    “Non banale infine – ha detto l’assessore Fioroni - anche la problematica della mancanza di figure specializzate in materie digitali, un aspetto a cui la Regione Umbria sta dedicando molta attenzione e su cui sono già stati stanziati, con il Bando Upgrade, 3 milioni di euro esclusivamente dedicati alla formazione delle competenze digitali”.