[Comunicato stampa Giunta regionale Toscana]
Regione Toscana e Medicina Generale, insieme per le sfide del Pnrr

giovedì 5 agosto 2021


 

“Ci attende una grande sfida con gli obiettivi indicati dal Pnrr, che è un’importante opportunità per costruire nuovi modelli organizzativi della nostra sanità territoriale sempre più integrati con quelli ospedalieri e aperti a recepire elementi di innovazione, in grado di consentici di fare un passo in avanti anche sul fronte della digitalizzazione dei servizi, messi a disposizione dei nostri cittadini. In questo contesto avere definito una prima intesa, che va in questa direzione, con le organizzazioni sindacali della medicina generale, è un risultato significativo a cui tengo molto”.

A dirlo il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, durante la conferenza stampa di presentazione della “Premessa all’Intesa sugli obiettivi programmatici in vista del nuovo Accordo integrativo regionale di Medicina Generale”, che si è svolta oggi a Firenze, alla presenza dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini e dei vertici regionali delle organizzazioni sindacali di categoria Fmmg, Snami e Smi.

“Se in Toscana abbiamo raggiunto una percentuale di vaccinati così elevata nell’ambito delle categorie più fragili come gli over 80, lo dobbiamo alla scelta vincente della strettissima collaborazione con i medici di medicina generale, che ringrazio del lavoro che hanno svolto anche da un punto di vista umano - prosegue il presidente - . Il loro ruolo è stato fondamentale per la fiducia che i propri assistiti ripongono in loro. La sinergia che è venuta a crearsi, in uno dei momenti tra i più complessi che abbiamo vissuto a causa dell’emergenza sanitaria, consentirà, attraverso il Recovery Fund, una serie di attività, servizi e progetti innovativi anche nell’ambito della medicina di prossimità. La Regione Toscana farà la sua parte anche in sede di Conferenza Stato-Regioni per il riconoscimento delle loro funzioni primarie, dedicate alla cura delle persone, e la valorizzazione del ruolo”.

“Il sistema sanitario si trova in un momento di svolta - spiega l’assessore Simone Bezzini - tra emergenza pandemica e novità introdotte dal Pnrr, che oltre ad offrire opportunità finanziarie delinea un nuovo modello di assistenza territoriale. In Toscana l’obiettivo è di realizzare 80 Case di Comunità, una sorta di evoluzione delle nostre Case della Salute, 37 centrali operative territoriali e 24 Ospedali di Comunità. In questo quadro, il medico di medicina generale riveste un ruolo chiave perché è il punto di riferimento per il cittadino, la porta d’accesso al sistema sanitario, che conosce il paziente non solo dal punto di vista clinico, ma anche all’interno del suo ambiente di vita e familiare. Oggi rafforziamo ulteriormente il rapporto con la medicina generale che in Toscana ha già permesso di attivare nuove e significative soluzioni organizzative, che in parte anticipano gli indirizzi stessi del Pnrr. Oltre alle Case della Salute, penso alle Aggregazioni funzionali territoriali, alla medicina di iniziativa e ai dipartimenti di medicina generale. Questa collaborazione va ora ricollocata dentro le nuove sfide a partire dagli obiettivi posti dal Pnrr, consentendo e garantendo la piena funzionalità dei nuovi modelli organizzativi. Per quanto ci riguarda, questo può essere fatto anche attraverso il meccanismo del convenzionamento, a patto che sia assicurata la piena adesione e il protagonismo di tutti i soggetti, per raggiungere i traguardi del Pnrr e rispondere alle nuove normative che lo accompagneranno, nell’ambito di una impostazione condivisa che prevede forti elementi di innovazione. Non solo va definita l’organizzazione dei professionisti, ma anche i setting più idonei a garantire le risposte migliori con una più efficace integrazione circolare tra ospedale e territorio. Cronicità e fragilità devono essere al centro del sistema delle cure, gestito con un approccio proattivo, multidisciplinare e multiprofessionale, basato sulla valutazione dei livelli di multipatologia, e quindi anche con l’aiuto dei modelli di stratificazione del rischio. Ringrazio la medicina generale per la collaborazione e per essere di nuovo in campo nella campagna di vaccinazione, con particolare attenzione agli adolescenti in vista della riapertura delle scuole”.

Anche  i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della medicina generale a valenza regionale hanno espresso soddisfazione per i contenuti condivisi della Premessa all’Intesa, e dato la loro disponibilità a collaborare in modo costruttivo per una medicina territoriale assistenziale di qualità e funzionale ai modelli organizzativi, delineati dalla programmazione nazionale.

“In Toscana abbiamo una lunga storia di rapporti positivi, improntanti sulla coesione e sull’essere uniti nei momenti della difficoltà. Riteniamo importante supportare la Regione sul fronte della vaccinazione anche dei giovani dai 12 ai 18 anni, dopo la nostra collaborazione per la campagna di vaccinazione dedicata agli over 80 - dichiarano Alessio Nastruzzi, segretario regionale della Fimmg; Alessio Lambardi, presidente di Snami, e Nicola Marini, segrePremessa all’Intesa sugli obiettivi programmatici in vista del nuovo Accordo integrativo regionale di Medicina Generaletario regionale Smi -. Contestualmente, con questa ‘Premessa all’Intesa’ che abbiamo condiviso, intendiamo partecipare, insieme alla Regione, ai progetti indicati dal Pnrr e definire i contenuti contrattuali in vista del nuovo accordo integrativo regionale della medicina generale, partendo dalle carenze che si sono evidenziate durante la pandemia in ambito assistenziale. In epoca Covid, l'insegnamento da trarre è organizzazione e rapidità nell'attuazione dei progetti. Invitiamo la Regione Toscana a sostenere nelle sedi opportune - proseguono - il ruolo fondamentale dei medici di medicina generale come libero professionisti convenzionati, riconoscendo loro il ruolo di coordinatore di team multiprofessionali all’interno delle case di comunità, nel rispetto delle loro funzioni in quanto responsabili per legge dei percorsi diagnostico-assistenziali dei pazienti. Ci auguriamo - concludono - di realizzare insieme questa nuova progettualità. Siamo pronti a collaborare, come da tradizione, e a dare il nostro massimo contributo per la realizzazione di progetti dedicati all’innovazione e alla digitalizzazione della medicina territoriale, cogliendo l’opportunità offerta dal Pnrr, ed eliminando, dove possibile, la burocrazia che rallenta il lavoro”.