[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Finanze: Fedriga, da nuovo patto Stato-Regione 2 miliardi in 5 anni

martedì 19 ottobre 2021


Zilli, temporaneità e riconoscimento metodo pattizio i capisaldi

  Trieste, 19 ott - "Abbiamo ottenuto un risultato sopra ogni
aspettativa, cambiando radicalmente il passo e di questo
ringrazio il Governo: rispetto ai tendenziali di bilancio dello
Stato, che per il periodo considerato imputano al Friuli Venezia
Giulia contributi del valore di più di 4 miliardi di euro, la
Regione avrà a disposizione risorse per 2 miliardi di euro nel
quinquennio 2022-2026".

Lo ha reso noto il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga in merito ai contenuti del nuovo patto di
finanza pubblica che sarà siglato con il Ministero dell'Economia
e delle Finanze e che consentirà nei prossimi cinque anni di
disporre di "risorse che potranno essere utilizzate per garantire
migliori servizi ai nostri cittadini e più ampie opportunità al
nostro territorio".

Fedriga ha ottenuto consenso unanime dall'Aula al termine della
sua informativa che è stata seguita da un ordine del giorno
approvato a pieni voti in cui il Consiglio regionale autorizza il
presidente a stipulare l'accordo.

"Gli anni pregressi sono stati particolarmente distorsivi a
discapito del Friuli Venezia Giulia, ma il Governo ora lo ha
riconosciuto e ne sono soddisfatto", ha commentato il governatore
illustrando assieme all'assessore regionale alle Finanze Barbara
Zilli il quadro pregresso e facendo notare che il Fvg avrebbe
dovuto versare ogni anno allo Stato il 13,3 per cento del proprio
bilancio, mentre tutte le altre Regioni autonome restavano sotto
la quota del 10 per cento.

Il lievitare della compartecipazione al saldo di finanza pubblica
negli ultimi dieci anni è stato, del resto, un crescendo: nel
2011 il versamento era stato di 370 milioni, nel 2012 di 686
milioni, nel 2013 di 778 milioni, nel 2014 di 966 milioni, nel
2015 di 945 milioni, nel 2016 di 861 milioni, nel 2017 di 855
milioni e nel 2018 di 858 milioni. 

"Già nel 2019 - ha proseguito Fedriga - con il patto siglato tra
questa Amministrazione e l'ex ministro Tria si era fatto un passo
importante, contenendo il saldo a 686 milioni e mantenendolo per
il 2020 a 726 milioni e a 716 milioni nel 2021, ma oggi abbiamo
fatto una vera e propria corsa, perché la posizione di partenza
del Ministero dell'Economia e delle Finanze prevedeva che
dovessimo versare allo Stato 836 milioni ogni anno per dieci
anni".
 
Respingendo la richiesta dello Stato di fissare un contributo
perenne considerata inaccettabile e dopo mesi di "negoziazione
importante" dal 2022 dai 836 milioni previsti inizialmente si
passerà a un versamento di 432,7 milioni (-403,3 mln); dal 2023
al 2025 si passerà da 836 milioni a 436,7 (-399,30 mln) per
ciascuna annualità; nel 2026 da 836 milioni a 432,7. La cifra
leggermente superiore nei tre anni intermedi dell'accordo - 2023,
2024 e 2025 - è legata all'ulteriore patto di finanza pubblica
con il Governo che prevede un contributo complessivo di 200
milioni da parte di tutte le Regioni italiane, sia ordinarie che
speciali.

Nel complesso si tratta di un risultato di straordinario peso, ha
osservato il governatore, che fa calare la percentuale di
compartecipazione del Fvg dal 13,3 al 6,74 per cento e aumenta
concretamente il raggio d'azione "perché la capacità finanziaria
di una Regione è direttamente correlata alla capacità di
esercitare l'autonomia".

"Un processo di maggiore autonomia che credo sia fondamentale
anche per le Regioni ordinarie - ha indicato Fedriga -: non
ritengo infatti che debbano essere solo alcune Regioni del nord a
chiedere maggiori competenze, ma anzi penso che molte, se non
tutte, le Regioni del sud abbiano il diritto e le capacità per
gestire meglio sul territorio alcune funzioni rispetto allo
Stato".

Infine, per il 2021 l'intesa attribuisce alla Regione l'importo
di 66,6 milioni di euro, pari ad un terzo delle risorse previste
a compensazione del contributo alla finanza pubblica.

"Il Governo viste le palesi disparità ha riconosciuto a Friuli
Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia questa quota che richiederà
quindi un nuovo assestamento a novembre", ha spiegato Fedriga.

Per l'assessore Zilli la sigla del patto è "un riconoscimento
importante del lavoro che la Giunta ha fatto in questi mesi e che
oggi si concretizza: abbiamo apprezzato la spinta unanime da
parte del Consiglio regionale a riconoscere il valore
dell'autonomia, che è piena se si esplica in un percorso in cui
il contributo al saldo di finanza pubblica è delimitato dalla
temporaneità e dal riconoscimento delle clausole di salvaguardia
dell'autonomia del Fvg".

L'assessore ha poi reso noti altri punti dell'intesa, come ad
esempio la proposta di impegno, da parte della Regione, a
partecipare a fini conoscitivi ai lavori della Commissione
tecnica per i Fabbisogni standard e la conferma esplicita che è
con il metodo dell'accordo che lo Stato e la Regione regolano i
reciproci rapporti finanziari.
ARC/EP/pph