[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Agroalimentare.  L’assessore Mammi sull’Aceto Balsamico di Modena: “Bene il Governo a difesa di una specialità che tutto il mondo ci invidia. Ora aspettiamo che vengano attivate tutte le iniziative possibili fino al ricorso alla Corte di Giustizia dell’Ue, così come proposto nei giorni scorsi dall’Emilia-Romagna e sottoscritto da tutte le Regioni in Commissione Politiche Agricole della Conferenza Stato Regioni”

giovedì 4 novembre 2021


 

Soddisfazione per le dichiarazioni del sottosegretario alle Politiche agricole Centinaio per contrastare il tentativo della Slovenia di far passare come balsamico qualsiasi tipo di aceto miscelato con mosto concentrato

Bologna - “L’Aceto Balsamico di Modena è una specialità che tutto il mondo ci invidia e la cui identità va difesa ad ogni costo contro qualsiasi tentativo di imitazione e/o usurpazione del suo buon nome. Il contenuto del nostro ordine del giorno è diventato azione del Governo, e questa è un’ottima notizia”. 

L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, commenta positivamente la ferma presa di posizione del governo italiano contro il falso aceto balsamico sloveno, espressa ieri in Commissione alla Camera dal sottosegretario alle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, che ha dichiarato, tra l’altro, che l’Italia farà tutto il possibile per difendere il prelibato condimento contro qualsiasi indebito attacco che possa in qualche modo danneggiarlo, ipotizzando un ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, se necessario. 

“Non più tardi di una decina di giorni fa- prosegue Mammi- ho presentato alla Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni un ordine del giorno, poi approvato dagli altri colleghi, contro il tentativo della Slovenia di far passare come balsamico qualsiasi tipo di aceto miscelato con mosto concentrato, e, più in generale, a difesa dei nostri prodotti agroalimentari di eccellenza Dop e Igp”. 

“La nostra posizione è chiara -conclude Mammi-: non permetteremo che si compia questo scippo ai danni di uno dei prodotti simbolo della nostra terra. In gioco ci sono gli interessi di migliaia di produttori e, più in generale, la difesa dell’identità del nostro patrimonio agroalimentare. Siamo soddisfatti che anche il governo italiano la pensi come noi e siamo pronti ad affiancarlo in qualsiasi iniziativa che vada in questa direzione”. /G.Ma