[Comunicato stampa provincia autonoma di Trento]
Coronavirus e organici ridotti, l’appello del presidente. Il Trentino resta “in giallo”. Scuole aperte e monitorate

venerdì 14 gennaio 2022



Fugatti: “Il personale sanitario affronta l’emergenza, serve responsabilità”

L’andamento della pandemia. Il monitoraggio delle scuole. La notizia positiva della permanenza del Trentino in zona gialla. Ma soprattutto lo sforzo del personale sanitario provinciale che sta lavorando anche a fronte di organici ridotti dalle conseguenze del coronavirus. Una situazione delicata, che ha richiesto alcune decisioni straordinarie, come la chiusura dei punti nascite di Cavalese e Cles, per concentrare il personale disponibile nella gestione del Covid e delle altre emergenze. Queste le priorità in tema di coronavirus affrontate dal presidente Maurizio Fugatti nella conferenza stampa post-Giunta. “Siamo in una situazione difficile, dobbiamo dirlo con chiarezza” ha detto il presidente facendo appello al senso di responsabilità dei trentini nell’approccio ai servizi sanitari. “I punti nascita riapriranno appena ci sarà il ritorno alla normalità, e per questo siamo in attesa del picco di Omicron nella speranza che poi ci possa essere un calo. In questo momento però rinnovo l’appello al forte senso di responsabilità e pazienza della stragrande maggioranza dei trentini. Occorre comprendere la difficoltà di medici e sanitari che garantiscono la loro risposta ai cittadini nonostante non abbiano i numeri di un momento normale e con il lavoro ulteriore per i tamponi, i vaccini e la straordinarietà della gestione del Covid”.

L’analisi dei dati del contagio vede un quadro per il momento di sostanziale tenuta in Trentino. Sono 2.234 i nuovi casi di positività odierni, anticipa Fugatti dal bollettino, e 148 i pazienti al momento ricoverati, di cui 23 in rianimazione. La differenza, pari a 125 (i ricoveri escluse le rianimazioni) è ben al di sotto del limite di 156, individuato dal ministero per il passaggio in zona arancione. “Guardando ai dati di mercoledì, di giovedì e di oggi, che sono presi a riferimento dal ministero, possiamo dire che continua la classificazione in zona gialla per il Trentino, nonostante l’importante e recente crescita dei ricoveri, che peraltro è andata calando negli ultimi giorni - continua il presidente -. Lo consideriamo un aspetto positivo, ma l’attenzione va tenuta sempre alta. Non si può dire che il pericolo sia scampato, vedremo nei prossimi giorni e settimane”.

Attenzione anche alle scuole, che il Trentino ha deciso di riaprire dopo le vacanze natalizie tenendo però sotto osservazione l’evoluzione pandemica. “Alla scuola in presenza teniamo molto - così Fugatti - e ogni giorno monitoriamo il numero delle classi che hanno i numeri per entrare in didattica a distanza”.
Al momento è prematuro dire se ci sono le condizioni per una modifica dell’attuale protocollo applicato in Trentino, rispetto al protocollo nazionale. “Riteniamo poco utile una Dad differenziata per i non vaccinati, magari solo per alcuni giorni, se poi in breve i contagi salgono in modo tale da richiedere la Dad per tutta la classe - spiega Fugatti -. Per questo stiamo monitorando il livello di contagio nelle classi, in particolare in relazione alla presenza di 2, 3 o più casi. Sono valutazioni in corso, vedremo in base ai dati”.

Riguardo ai numeri, il dirigente del Dipartimento Istruzione Roberto Ceccato ha parlato di “un dato aggiornato di oggi di oltre 400 contagi per gli studenti, che conferma il trend di questa settimana con circa 2.500 casi totali, in più rispetto ai 2.000 della settimana scorsa”. Le classi in quarantena passano da 49 a 70 e se ne attendono altre 25 domani. Il personale insegnante vede circa 500 insegnanti positivi. “Anche in questo caso - conclude - vedremo se è un picco che si sta raggiungendo oppure se avremo un’ulteriore crescita”.
Durante la conferenza stampa sono intervenuti anche Giancarlo Ruscitti, dirigente del Dipartimento salute, e Antonio Ferro, direttore generale facente funzioni dell’Azienda sanitaria.

(sv)

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