[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
SOCIALE. PROGETTO “TURISMO SOCIALE E INCLUSIVO NEL VENETO”. ASSESSORE LANZARIN, “GARANTIRE SITUAZIONI ADEGUATE PER L’AUTONOMIA DELLA PERSONA E IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE”

giovedì 3 marzo 2022


 

 

l Turismo Sociale è uno dei fiori all’occhiello del lungo percorso di inclusione che è ai vertici dell’“Agenda Sociale” del Veneto. Un cammino che si è sviluppato su due filoni: permettere a persone che si trovano in una condizione di disabilità di vivere esperienze di vacanze in sicurezza e consentire a chi lo desideri di trovare nel Settore Turistico una opportunità di impiego in un ambiente protetto e seguito.

Un percorso che ora si arricchisce di nuove opportunità per promuovere l’autonomia delle persone e il sostegno concreto alle famiglie. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha infatti deliberato la presentazione del progetto “Turismo sociale e inclusivo nel Veneto”, rispondendo così all’avviso pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il finanziamento di specifiche progettualità in questo ambito. Per la realizzazione del progetto è previsto un budget di 1.760.000 euro, dei quali 160.000 stanziati dalla Regione, ossia il 10% del finanziamento statale.

“Questo progetto richiama nel nome e nello spirito quello che già da alcuni anni il Veneto sta sviluppando con successo lungo le spiagge del litorale con azioni per favorire l’accessibilità di queste aree turistiche, integrate anche da servizi sociosanitari ed evoluto con l’implementazione di attività ricreative e sportive – sottolinea l’assessore Lanzarin -. Un progetto che si è arricchito di esperienze di autonomia sociale, abitativa e anche lavorativa. In questi anni abbiamo acquisito esperienza e messo a punto ‘best practice’ da esportare a tutte le aree regionali a vocazione turistica, grazie anche al coinvolgimento delle aziende Ulss del territorio. Le esperienze che l’estate scorsa sono maturate nelle più belle località turistiche litoranee della nostra regione hanno coinvolto persone con disabilità, le loro famiglie e hanno visto impegnati i nostri operatori socio-sanitari, il volontariato”.

“Destinatari del progetto, infatti, sono le persone con disabilità in carico ai servizi delle aziende sociosanitarie – prosegue Lanzarin; in particolare coloro che partecipano a esperienze di inserimento lavorativo e di autonomia abilitativa. La massima estensione di questo progetto, mirato a garantire la promozione dell’accessibilità dei turisti con disabilità o mobilità ridotta, rappresenta l’abbattimento di una grande barriera. Significa, infatti, permettere alla persona di vivere la vacanza in ambiente adeguato, fornendo così anche sollievo e aiuto alle famiglie e garantendo il più possibile situazioni adeguate non soltanto nei luoghi della vita quotidiana ma anche in quelli di svago e villeggiatura”.

Tra i risultati attesi dal progetto ci sono, inoltre, il favorire l’inserimento lavorativo delle persone disabili nel settore turistico e la riqualificazione del patrimonio immobiliare con strutture ricettive sempre più adeguate.

Il progetto mira a creare una rete caratterizzata da turismo montano, balneare, lacustre, culturale, sportivo e naturalistico. I principali cluster turistici regionali coinvolti dal progetto sono:

AULSS 1 Dolomiti: Prealpi e Dolomiti Patrimonio Unesco;

AULSS 2 Marca Trevigiana: Massiccio del Grappa e Colline Prosecco Patrimonio Unesco;

AULSS 3 Serenissima: Venezia e Chioggia, Centri Storici e Spiagge;

AULSS 4 Veneto Orientale: Spiagge Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Tre Porti e entroterra;

AULSS 5 Polesana: Litorali di Rosolina Mare e Porto Tolle;

AULSS 6 Euganea: Città Murate, Terme e Parco Colli Euganei;

AULSS 7 Pedemontana: Altopiano Asiago e Sette Comuni;

AULSS 8 Berica: Vicenza, Città d’arte e Ville Venete;

AULSS 9 Scaligera: Verona, Città d’arte, Lago di Garda, Monti Lessini, Valpolicella, percorso cicloturistico La Risorgiva nella pianura Veronese.