[Comunicato stampa Giunta regionale Liguria]
SICCITA’, REGIONE LIGURIA, ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE PRESENTA ALLA SPEZIA IL PIANO DI RIPARTO DI OLTRE 1,7 MILIONI DI EURO OTTENUTI GRAZIE AL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI EMERGENZA.

sabato 17 settembre 2022



LA SPEZIA. L’assessore regionale alla Protezione civile ha presentato questa mattina in Provincia alla Spezia il Piano di riparto di 1.740.000 euro che sono stati assegnati dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza per la siccità dell’estate 2022 sul territorio regionale.
La richiesta di interventi urgenti finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico era stata formulata da Regione Liguria a luglio scorso dopo la dichiarazione di “alta severità idrica” da parte delle Autorità di Distretto del bacino del Po e dell’Appennino Settentrionale, in cui ricadono rispettivamente i bacini padani e tirrenici della Liguria e ammontava a euro 7.040.000.
Il riconoscimento dello stato di emergenza è stato accompagnato dallo stanziamento a livello regionale di 5,7 milioni di euro per far fronte agli interventi più urgenti, di cui 1.740.320 euro per il territorio spezzino e in particolare per i Comuni di Calice al Cornoviglio, Riccò del Golfo, Sarzana, Arcola, Vernazza per un totale di sei interventi.
“La richiesta dello stato di emergenza e il suo riconoscimento – ha sottolineato il Presidente di Regione Liguria – è stato un passaggio indispensabile per ricevere i finanziamenti e poter così intervenire in modo strutturale rispetto alla grave siccità che questa estate ha colpito il nostro territorio, consentendoci da un lato di rispondere alle emergenze, dall’altro di limitare il rischio che una situazione analoga si ripeta in futuro. Con queste risorse potremmo mettere in campo le opere di somma urgenza così da dare respiro alla nostra rete idrica”.
“L'erogazione di oltre 1,7 milioni di euro per il territorio spezzino da parte del dipartimento regionale di Protezione Civile
i – aggiunge l’Assessore regionale alla Protezione civile – equivale in sostanza alla quasi totalità di risorse necessarie per far fronte a tutti gli interventi proposti, pari al 98% di quanto richiesto. L’istruttoria è stata portata avanti con l’Ato idrico in capo alla Provincia della Spezia. In questo modo sono state individuate le opere più urgenti sulla base di livelli di priorità, secondo una logica emergenziale”.
“Stiamo andando sui territori – continua l’assessore alla Protezione civile - per condividere il piano e illustrare ai sindaci le istruttorie tecniche sulla base delle quali sono state effettuate le scelte, sottolineando che gli interventi saranno realizzati dai gestori del servizio idrico“.
Gli interventi previsti alla Spezia, come tutti gli altri, sono di tipo emergenziale destinati in parte a coprire i costi dell’approvvigionamento con autobotti, fino a interventi più corposi relativi alle interconnessioni acquedottistiche o di pozzi. Secondo una doppia possibilità: da un lato ristorare i gestori che hanno dovuto anticipare i soldi, o per saldare interventi già effettuati, dall’altro per realizzare interventi ex novo.