[Comunicato stampa provincia autonoma di Trento]
Violenza contro le donne: le tanti azioni della Provincia

lunedì 24 novembre 2025


Potenziati i servizi di accoglienza e protezione, rafforzate le misure e la formazione

 

La Provincia ha sviluppato un sistema strutturato di interventi per prevenire la violenza sulle donne e sostenere chi ne è vittima. Le azioni spaziano dal potenziamento dei servizi di accoglienza e protezione alle misure legislative dedicate, dalla formazione continua degli operatori al lavoro della rete composta da istituzioni, servizi sociali e sanitari, forze dell’ordine, istituti e realtà del terzo settore, unite dal Protocollo per il contrasto alla violenza di genere.
Accanto alla presa in carico delle donne, si investe anche in percorsi rivolti agli uomini autori di violenza, nell’innovazione digitale e nel monitoraggio costante del fenomeno. Un impegno corale che punta a garantire sicurezza, accompagnamento e autonomia, con uno sguardo attento allo sviluppo futuro delle politiche di prevenzione.

Queste le principali aree di intervento messe in campo dalla Provincia autonoma di Trento:

Potenziamento dei servizi
Il rafforzamento dei servizi antiviolenza rappresenta una priorità. È stata aperta una nuova casa rifugio a indirizzo segreto e sono state incrementate le risorse per le due case già attive, così da garantire un supporto educativo più strutturato nel percorso di uscita dalla violenza. Contestualmente, è stato attivato un nuovo Centro antiviolenza con sede principale a Rovereto e tre sportelli territoriali a Cavalese, Cles e Riva del Garda, ampliando così la copertura territoriale.
Nel Trentino sono presenti due case rifugio – servizi residenziali che assicurano protezione e accoglienza, anche per figli e figlie – gestite da organizzazioni specializzate. Per il 2025 la Provincia sostiene un investimento complessivo superiore al milione di euro. 
Accanto ai servizi residenziali, operano i Centri antiviolenza che offrono consulenza psicologica e sociale, orientamento ai servizi e percorsi verso il reinserimento lavorativo, con un importo annuale complessivo di oltre 450 mila euro. La rete dei servizi prevede anche un Centro per uomini autori di violenza, con percorsi psico-educativi orientati alla modifica dei comportamenti violenti e alla sicurezza delle donne, sostenuto con un impegno di 50 mila euro l’anno.

Attestazione della presa in carico della donna che subisce violenza
La Provincia ha introdotto una procedura specifica che consente di attestare formalmente la presa in carico delle donne vittime di violenza da parte dei servizi sociali o dei Centri antiviolenza. Questo documento è fondamentale per accedere a interventi economici e sociali volti a sostenere l’autodeterminazione e la fuoriuscita dalla violenza, perché consente l’aggiornamento della situazione reddituale della donna, tutelandone i diritti.

Rete dei servizi
Il coordinamento della rete è stato ulteriormente rafforzato con l’istituzione del Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza, organo consultivo e propositivo previsto dalla normativa provinciale. Continuano inoltre a operare la cabina di regia istituita in attuazione del Protocollo interistituzionale siglato nel 2024, il Tavolo del Terzo settore e il Gruppo delle assistenti sociali esperte in violenza di genere, che condividono pratiche e strumenti per rendere omogeneo e sempre più efficace l’intervento a livello territoriale.

Assegno di autodeterminazione
Per favorire l’autonomia economica delle donne che stanno intraprendendo un percorso di fuoriuscita dalla violenza, è stato aggiornato l’importo dell’assegno di autodeterminazione. Il contributo mensile è passato da 400 a 500 euro, mentre per chi è accolto in strutture con vitto e alloggio l’importo è aumentato da 200 a 250 euro. Un aiuto concreto per affrontare le prime spese legate alla riconquista della propria indipendenza.

Contributo per gli/le orfani/e di vittime di femminicidio
Particolare attenzione è riservata ai figli delle donne uccise. La Provincia riconosce un contributo una tantum di 10 mila euro per sostenere le loro necessità educative, sanitarie e psicologiche. Questa misura si aggiunge alle tutele previste dalla normativa nazionale e ai fondi dedicati alle vittime di reati violenti.

Formazione
La formazione degli operatori è centrale: grazie alla collaborazione di TSM, nel 2025 sono stati organizzati numerosi corsi rivolti a oltre 600 professionisti — tra forze dell’ordine, personale sanitario, assistenti sociali, realtà del terzo settore e operatori dei servizi per l’impiego — con un importo annuale di 50 mila euro.
I percorsi formativi approfondiscono le dinamiche della violenza, la valutazione del rischio, la gestione dell’accoglienza e le competenze comunicative. Sono state inoltre promosse iniziative dedicate alle donne seguite dai servizi, ad esempio sul tema dell’educazione finanziaria, e proseguono le attività previste nel Piano provinciale per l’uguaglianza di genere rivolte al personale pubblico.

Elenco “Insieme contro la violenza sulle donne”
Per valorizzare l’impegno di enti pubblici e privati nel contrasto alla violenza, è stato istituito un apposito elenco provinciale. Chi vi aderisce può utilizzare il marchio collettivo “Insieme contro la violenza sulle donne”, simbolo della collaborazione tra istituzioni, servizi antiviolenza e comunità. Il marchio è regolamentato da un manuale che ne garantisce un uso coerente e qualificato.

Innovazione / Web App
Fondazione Bruno Kessler, in collaborazione con i soggetti della rete e la Provincia, sta sviluppando una Web App che si propone come strumento di informazione, prevenzione e supporto accessibile a tutta la popolazione. Un progetto innovativo pensato per avvicinare ai servizi chi si trova in difficoltà e diffondere una maggiore consapevolezza sul tema.

Conoscenza del fenomeno
Per comprendere meglio le dimensioni della violenza e orientare le politiche pubbliche, vengono raccolti e analizzati sistematicamente i dati relativi a denunce, accessi ai servizi sanitari, attivazioni della rete e richieste di contributi economici. Queste informazioni, elaborate con il supporto della Cabina di regia interistituzionale, confluiscono in un Report annuale a disposizione della rete e della comunità che è stato presentato oggi.

Informazione e sensibilizzazione
Continua l’impegno nella comunicazione istituzionale, in collaborazione con l’Ufficio stampa della Provincia. Annualmente vengono aggiornati gli strumenti informativi destinati sia agli operatori della rete sia alle cittadine e ai cittadini: guide ai servizi, materiali divulgativi con i numeri utili, documentazione dedicata ai percorsi per uomini autori di violenza. Anche il Report sui dati del fenomeno contribuisce alla diffusione di una cultura della prevenzione e del rispetto.

Prossime azioni
Sono in via di completamento le nuove regole per l’erogazione del contributo alle spese legali a tutela delle donne che decidono di denunciare. Parallelamente si sta rafforzando il Centro per uomini autori di violenza, per rispondere a un numero crescente di richieste e ridurre il rischio di recidiva. 

(at)

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