[Comunicato stampa Giunta regionale Sardegna]
Politiche di Coesione, Todde a Roma: “La Sardegna presenta il suo nuovo modello di sviluppo. La Coesione è crescita reale per i territori”
Una politica di coesione moderna non può ignorare i costi strutturali dei territori insulari e delle aree interne. Le risorse europee devono ridurre gli squilibri, non cristallizzarli.
giovedì 11 dicembre 2025
Roma, 11 dicembre 2025 - La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, è intervenuta questa mattina all’evento “Coesione Italia”, ospitato nella Sala dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. L’iniziativa ha visto la partecipazione del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, del ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Tommaso Foti, e dei presidenti di cinque regioni italiane: Marche, Piemonte, Lombardia, Lazio e Sicilia.
Nel suo intervento, la presidente Todde ha presentato il “modello Sardegna”, illustrando tre esempi emblematici di come le politiche di coesione stiano già producendo effetti concreti sul territorio.
Il primo progetto richiamato è l’Einstein Telescope, investimento strategico da circa 2 miliardi sostenuto da fondi FESR, FSC e PNRR. “Non solo un grande laboratorio europeo”, ha spiegato Todde, “ma un ecosistema di ricerca avanzata, innovazione tecnologica e competenze scientifiche che potrà generare occupazione qualificata e infrastrutture digitali d’avanguardia. La nuova rete in fibra ottica fino a 1 terabit è uno degli elementi centrali di questa trasformazione”.
Il secondo esempio riguarda la Casa Pubblica, con circa 420 milioni del Fondo di Rotazione e 300 milioni già destinati all’edilizia sociale. “Riqualificare il patrimonio ERP significa migliorare la qualità della vita di migliaia di famiglie e restituire dignità a interi quartieri. Anche questo è sviluppo”, ha sottolineato.
Il terzo asse strategico illustrato è la gestione dell’acqua, sostenuta da oltre 700 milioni dell’Accordo di Coesione. Le risorse saranno impiegate per l’ammodernamento delle reti idriche, la riduzione delle perdite, la digitalizzazione dei sistemi, il potenziamento degli invasi e il riuso delle acque depurate. “In un’isola fragile e già colpita dagli effetti della crisi climatica, l’acqua è una questione di sicurezza, oltre che di crescita”.
La presidente della Regione ha inoltre ricordato come la Sardegna sconti una condizione unica nel contesto europeo: la “doppia insularità”, geografica e demografica. “Una politica di coesione moderna non può ignorare i costi strutturali dei territori insulari e delle aree interne. Le risorse europee devono ridurre gli squilibri, non cristallizzarli”.
“La coesione non è un principio astratto”, ha concluso Todde, “è ciò che permette ai territori di crescere, innovare, restare attrattivi. La Sardegna ha una visione chiara e strumenti nuovi. Siamo pronti a fare la nostra parte”.
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