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Passa in Conferenza Stato-Regioni Accordo con medici di medicina generale e pediatri per esecuzione tamponi

venerdì 30 ottobre 2020

 

Roma, 30 ottobre 2020 (comunicato stampa) “Con la ratifica in sede di Conferenza Stato-Regioni di oggi, ora possiamo dare il via alla fase operativa dell’Accordo per l’esecuzione dei test rapidi di accertamento del Covid da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri”, ha dichiararlo il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.
Un passaggio fondamentale, prosegue Bonaccini, “per far partire il rafforzamento e il potenziamento delle attività di prevenzione e controllo del contagio in modo più capillare sul territorio”.
Il presidente ha voluto rinnovare “il ringraziamento ai sindacati e a tutti coloro che hanno permesso di arrivare a questi Accordi Collettivi Nazionali per contrastare la diffusione del Covid-19 e consentire l’effettuazione dei test antigenici rapidi ai MMG e PLS” e ha assicurato che “stiamo già verificando i quantitativi e le modalità di distribuzione dei test. Infatti in collaborazione con il Ministero della Salute e l’Agenas sono già stati avviati in contemporanea i Tavoli tecnici che si occuperanno della quantificazione dei fabbisogni e della distribuzione dei test antigenici”.
 




Pandemia: accordo Regioni con medici di medicina generale e pediatri per eseguire i tamponi

 

 

Roma, 27 ottobre 2020 (comunicato stampa) “Da domani l’esecuzione in modo rapido e in piena sicurezza dei test antigenici di accertamento del Covid è potenziato dal fondamentale contributo dei medici di medicina generale e con quelli dei pediatri”. Lo annuncia il Presidente del Comitato di Settore Regioni Sanità, Davide Caparini, spiegando che è stato sottoscritto con le rappresentanze sindacali di categoria l’accordo collettivo nazionale stralcio per il rafforzamento delle attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di Sars-Cov-2.

“In questa fase emergenziale – spiega Caparini – è fondamentale assicurare un’assistenza territoriale che sia presente con tutte le sue forze. Grazie al coinvolgimento della medicina del territorio, i medici di medicina generale e i pediatri assumono così un ruolo ancora più attivo nel contrasto alla pandemia. L’obiettivo è di ridurre la pressione sui presidi ospedalieri e sulle strutture sanitarie e diminuire le occasioni di esposizione al rischio contagio”.

“E’ una risposta importante – sottolinea Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni - che i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta hanno dato al Paese contribuendo a migliorare il processo di presa in cura dei pazienti attraverso l’erogazione di un numero maggiore di servizi di diagnostica di primo livello e attraverso l’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi per tutto il periodo dell’emergenza.

Voglio ringraziare tutti gli attori, in primo luogo i sindacati, il Presidente del Comitato di settore, il Coordinatore della Sisac e il Ministero della Salute per il gioco di squadra che hanno saputo mettere in campo e che ha consentito di raggiungere un risultato così importante in meno di due settimane. Ora il nostro Paese ha un strumento in più da utilizzare per contrastare la diffusione del Covid-19.

Si allarga così in modo sempre più capillare – aggiunge Bonaccini - la campagna di prevenzione e di contrasto della pandemia. Ormai su larga scala sono coinvolte diverse categorie di operatori sanitari, che meritano sempre il nostro ringraziamento per la loro professionalità e dedizione.

E’ una buona notizia, come quella della grande adesione di candidati al bando della Protezione Civile per potenziare i servizi di tracciamento sanitario della pandemia.

Come vediamo c’è un’Italia che non si abbatte e che vuole superare con forza e in prima fila questo periodo così difficile per il Paese”.



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