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Riaprono le scuole con la didattica in presenza: Di Berardino, un successo dovuto anche alla collaborazione Governo-Regioni

Roma, 11 settembre 2021 (comunicato stampa) “Riaprono progressivamente le scuole in tutte le Regioni. Un fatto che quest’anno ha una valenza particolare perché finalmente riprende la didattica in presenza. Un obiettivo raggiunto grazie alla collaborazione Governo-Regioni. E proprio grazie alla sinergia fra il ministero e gli assessorati in occasione della riapertura è stato possibile avere la presenza degli insegnanti in cattedra, una novità molto positiva, un fatto mai accaduto negli ultimi decenni”, lo ha dichiarato Claudio Di Berardino, coordinatore della commissione istruzione della Conferenza delle Regioni, esprimendo soddisfazione per l’avvio del nuovo anno scolastico.
“Sarà poi importante lavorare per assicurare che l’organico aggiuntivo per far fronte all’emergenza Covid-19 vada oltre il 31 dicembre.
Va poi sottolineato che sono stati stanziati circa 2 miliardi destinati agli istituti scolastici, ai comuni e alle province proprio per affrontare e migliorare la didattica, per gli interventi per la protezione individuale, per le piccole manutenzioni e per la razionalizzazione e la creazione di spazi”.
“Anche per quanto riguarda il complesso sistema dei trasporti - ha proseguito Di Berardino - va ricordato che si sono svolte riunioni presso tutte le prefetture con l’individuazione di soluzioni in grado di conciliare i servizi per gli studenti con l’organizzazione scolastica”.
“Giudico poi fondamentali - ha concluso Di Berardino - le azioni per il rispetto dei protocolli per la sicurezza e per le vaccinazioni compiute dalle regioni che hanno messo in condizione gli insegnanti e i ragazzi di vaccinarsi tempestivamente “.


Osservazioni e richieste sul Piano scuola 2021-2022
 

Documenti della Conferenza delle Regioni del 4 e del 5 agosto

(Regioni.it 4134 - 06/09/2021) La Conferenza Unificata del 5 agosto ha espresso un parere favorevole sul documento recante “piano scuola 2021- 2022”.
Le Regioni hanno espresso avviso favorevole al provvedimento con alcune richieste di modifica, tutte accolte dal Governo – come si legge negli atti - ad eccezione della richiesta di prevedere esplicitamente che, nel caso di focolai nelle scuole, gli alunni vaccinati possano continuare l’attività in presenza, a fronte di tampone negativo, senza obbligo di quarantena.
Anche l’Anci e l’Upi hanno espresso avviso favorevole al provvedimento, con delle osservazioni presentate al Governo.
Si riporta di seguito il documento con le richieste della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (unitamente al link all’atto della conferenza Unificata).
Osservazioni sulla bozza di documento recante “piano scuola 2021- 2022”
Sulla bozza di documento, pervenuta stamattina, la Conferenza propone le seguenti modifiche: 
- si chiede che le variazioni ed integrazioni al Documento siano preventivamente concordate con la Conferenza, essendo dirimente la condivisione con le Regioni e gli Enti locali (pagina 3 - ultimo periodo);
- si ribadisce la richiesta di prevedere esplicitamente che nel caso di focolai nelle scuole, gli alunni vaccinati possano continuare l’attività in presenza, a fronte di tampone negativo, senza obbligo di quarantena;
- si ribadisce, altresì, la richiesta di ripristinare le gite scolastiche e le uscite didattiche, sempre nel rispetto delle normative sanitarie;
- si chiede di rivedere la limitazione delle attività sportive di tipo non individuale in zona gialla (pagina 6 – secondo capoverso);
- non sono inoltre chiare le indicazioni relative allo svolgimento delle attività nelle palestre scolastiche in zona gialla con riferimento all’utilizzo delle palestre della scuola da parte di soggetti esterni. Pertanto si chiede di inserite dopo le parole “rientro in zona bianca” le parole “e in zona gialla” (pagina 7 – primo capoverso);
- si deve puntualizzare che il Piano predisposto dal mobility manager degli istituti scolastici non possa contraddire in alcun modo le decisioni dei tavoli prefettizi.
Il giorno precedente – nella Riunione della Conferenza Stato-Regioni del 4 agosto – è stata anche sancita l’intesa sull’ordinanza del ministro dell’istruzione, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze e con il ministro per la pubblica amministrazione, sull’inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2021/2022. Unica richiesta: "la clausola di salvaguardia” per le Province autonome di Trento e di Bolzano, come riportata nel seguente documento.
Posizione sullo schema di ordinanza del ministro dell’istruzione, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze e con il ministro per la pubblica amministrazione, sull’inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2021/2022
Intesa, ai sensi dell’articolo 58, comma 1, lettera a) del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73.
Punto 45) O.d.g. Conferenza Stato-Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome esprime avviso favorevole all’intesa con la richiesta di inserire nello schema di ordinanza la seguente clausola di salvaguardia:
“1. Le disposizioni della presente ordinanza sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione”.




Fedriga: scuola, monitoraggi pandemia perché riapertura è prioritaria

Fedriga: scuola, monitoraggi pandemia perché riapertura è prioritaria 

Roma, 31 agosto 2021 (comunicato stampa) “E’ prioritaria l’apertura delle scuole e quindi la presenza degli studenti in piena sicurezza, superando definitivamente la didattica a distanza”, dichiara Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, che nella seduta odierna ha esaminato i documenti sul Piano di monitoraggio della pandemia nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e le Indicazioni strategiche nelle scuole redatti da diversi soggetti istituzionali coordinati dal ministero della Salute.

“In particolare nel condividere gli obiettivi del Piano di monitoraggio – spiega Fedriga – lavoriamo con il Governo a migliorare alcuni aspetti tecnici collegati alle cosiddette ‘scuole sentinella’. Sistema già operativo in alcune regioni, al fine di poter effettuare test periodici su centinaia di migliaia di studenti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Si sottolinea la necessità di chiarimenti sulla validazione metodica dei campioni salivari e il conseguente aggiornamento della circolare ministeriale.

Si evidenzia anche l’indispensabile predisposizione di una modulistica unica e di un accordo nazionale per i test con le farmacie, così come è già avvenuto per le vaccinazioni.

Per quanto riguarda, invece, le Indicazioni strategiche le osservazioni sono solo tecniche e il parere è positivo.

Le Regioni sono pienamente coinvolte nel processo di contrasto alla pandemia, mettendo a disposizione tutti i supporti operativi necessari per facilitare e rafforzare le azioni di monitoraggio, dai test ai tamponi, nonchè per accelerare la campagna di vaccinazione di ragazzi e operatori.

E’ fondamentale non solo nelle scuole la prevenzione. In questa battaglia non sono accettabili defezioni, solo uniti possiamo sconfiggere definitivamente il virus e quindi prevenire e ridurre le possibilità di contagio”.

 

 



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