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Incomprensibile e grave il rinvio del riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2012

ERRANI: RISORSE PER SERVIZIO SANITARIO PER 2012, “RINVIO INCOMPRENSIBILE E GRAVE”

martedì 22 maggio 2012

 

ERRANI: RISORSE PER SERVIZIO SANITARIO PER 2012, “RINVIO INCOMPRENSIBILE E GRAVE”

Roma, 22 maggio ’12 (comunicato stampa) “Il nuovo rinvio è incomprensibile e grave”, così il Presidente della Conferenza della Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, ha commentato la richiesta del Governo di rinviare i primi tre punti all’ordine del giorno dell’odierna Conferenza Stato-Regioni, fra cui rientra l’intesa sul riparto fra le Regioni delle disponibilità finanziarie per il servizio sanitario nazionale per l’anno 20102 .

“I pagamenti alle imprese – ha aggiunto Errani - sono da velocizzare, non da rallentare. Resta comunque forte l’impegno  delle Regioni, ma occorre – ha concluso - una maggiore  volontà di leale collaborazione”.


 

Errani: rinvio riparto sanità 2012 è incomprensibile e grave

 

(regioni.it) "Il nuovo rinvio è incomprensibile e grave", afferma Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni in merito al secondo stop consecutivo al riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2012. Il rinvio è avvenuto nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 22 maggio e ha provocato la forte protesta delle Regioni con la conseguente interruzione dei lavori. Il Punto era stato messo all’ordine del giorno dallo stesso Governo. "Serve una maggiore volontà di leale collaborazione", Errani così conferma l'impegno istituzionale delle Regioni, e aggiunge: “i pagamenti alle imprese sono da velocizzare e non da rallentare. Allo stesso tempo – ribadisce Errani - resta forte l'impegno delle Regioni ma occorre una maggiore volontà di collaborazione”.

( red / 22.05.12 )
 

 

Rinvio riparto risorse sanità per il 2012: Regioni abbandonano Stato-Regioni

Iorio: "Così non si può andare avanti"

(regioni.it) Davanti alla nuova richiesta del governo di far slittare ulteriormente l'esame del riparto fondo sanitario nazionale 2012, le regioni hanno abbandonato per protesta la Conferenza Stato-Regioni. ''E' rottura col governo, così non si può andare avanti. Tutte le regioni sono in difficoltà” ha spiegato il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni e Presidente del Molise, Michele Iorio. “Abbiamo già ritardi paurosi nel pagare i fornitori e tante Regioni sono in difficoltà. Siamo inoltre preoccupati poiché si rincorrono voci che motivano in vario modo questa richiesta di rinvio da parte del governo. Non vorremmo che dietro si celasse una volontà di attuare ulteriori tagli”, ha spiegato Iorio, al termine della Conferenza Stato-Regioni. La richiesta del Governo, conclude,  "non e' stata giustificata. Così non si può continuare”.

 

( red / 22.05.12 )
 

 

Colozzi: stop riparto FSN; Regioni non saranno in grado di pagare i fornitori

 

(regioni.it) ''Non riusciamo a interloquire con il Governo che non si è presentato: è la prima volta nella storia della Conferenza Stato-Regioni che, su richiesta del governo, viene rinviato l'esame di un punto e che, alla convocazione successiva, l'esecutivo stesso non si presenti. Siamo quasi al dileggio istituzionale''. Così Romano Colozzi, coordinatore della Commissione Affari Finanziari e Bilancio della Conferenza delle Regioni, e assessore al bilancio in Regione Lombardia, al termine della Conferenza Stato-Regioni del 22 maggio, interrotta dalle Regioni per protesta. ''Si ha quasi l'impressione – aggiunge Colozzi - che qualcuno nella compagine ministeriale non riconosca valore istituzionale a queste conferenze. Ogni volta o viene chiesto un rinvio o non si formulano delle risposte''. "Siamo al dileggio istituzionale e  questo sarà valutato. E' la prima volta nella storia della Conferenza Stato-Regioni che il governo  ha chiesto il rinvio di una settimana dell'argomento, le regioni si  presentano dopo una settimana su richiesta del governo e il governo  non si presenta", spiega Colozzi, evidenziando che non c'erano i rappresentanti del ministero dell'Economia nè il ministro della  Salute. Per Colozzi ''si pone dunque una questione piu' generale che andra' affrontata nel corso dell'incontro che il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha chiesto al premier Mario Monti e che dovrebbe svolgersi nelle prossime settimane''. Colozzi poi sottolinea: ''in questo momento in cui il Governo richiama a proposito dei ritardi dei pagamenti, bloccare il Fondo significa una cosa sicura: che le Regioni non saranno in grado di pagare i fornitori. Questo comportamento mi sembra proprio schizofrenico. Siamo interessati a capire quale sia la motivazione per la quale il Governo non vuole dare il proprio ok al riparto del Fondo santario 2012''.

                            

Santia': Colozzi su rinvio in Stato-Regioni del Riparto Risorse 2012 - 22.05.2012

 

( red / 22.05.12 )
 

Gnudi: al tavolo per individuare soluzioni il più possibile condivise

Governo blocca riparto Fondo Sanitario Nazionale 2012

Chiodi, Martorano, Ciambetti, Zaia, Stasi, Quaglia, Lusenti, Gnudi

(regioni.it) “La decisione del Governo di chiedere il rinvio del punto sull'approvazione definitiva del Fondo sanitario 2012 è gravissima''. Spiega Giovanni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, ''noi – Conferenza delle Regioni - abbiamo fatto la nostra parte ma questo rinvio viene chiesto per la seconda volta. Non vorremmo che poi qualcuno venisse a dirci che quei soldi per la sanità non ci sono o che ce ne sono di meno, la verità è che nel Governo c'e' troppa confusione''. L’assessore alla Salute della Regione Basilicata, Attilio Martorano, dichiara: “nel condividere pienamente l’allarme del presidente Errani sull’ennesimo rinvio, da parte del Governo, del riparto del fondo sanitario non vorrei che definire incomprensibile tale posizione finisca con l’essere un atteggiamento ottimista”. “Di certo – ha aggiunto Martorano – c’è che i ritardi mettono in difficoltà gli enti e ancor più le imprese per ritardi nei pagamenti che, invece, si dovrebbe fare di tutto per superare. Ma a questo si affianca un’incognita: dato che le Regioni hanno trovato l’intesa sul riparto del fondo nazionale per assegnare le singole quote regionali, il rinvio fa venire il dubbio che l’elemento di riconsiderazione del Governo possa essere a monte e riguardare il fondo stesso. Un’ipotesi che la ragionevolezza porta ad allontanare, poiché siamo convinti che nessuno voglia distruggere il sistema sanitario italiano, ed è per questo che quanto successo non trova altra definizione che “incomprensibile”. "E' un evidente sgarbo istituzionale del Governo nei confronti dei territori - commenta amaramente il presidente Veneto, Luca Zaia - Il legittimo atto di protesta delle Regioni interpreta  perfettamente il generale e diffuso disappunto per come questo  delicato, ma ineludibile passaggio venga trattato con ingiustificata  arroganza dall'esecutivo nazionale". "Mettere in discussione un percorso gia' svolto quasi per meta'  e' da irresponsabili - afferma l’assessore al bilancio Ciambetti - e puo' provocare  scompensi non piu' recuperabili in un settore molto sensibile come  quello socio sanitario. Un Paese che avrebbe bisogno di uno scatto di  reni, della giusta determinazione per affrontare le incertezze di  questo difficile momento - conclude Zaia - deve purtroppo assistere a  un balletto scomposto in cui un giorno si chiede una cosa e l'indomani si nega cio' che e' stato chiesto prima. Tutto cio' non puo' che  determinare una sempre piu' comprensibile distanza da questo Governo". La vicepresidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, ribadisce che ''sul nuovo rinvio dell'intesa definitiva in merito al riparto del Fondo sanitario nazionale le Regioni lo ritengono un fatto grave e hanno deciso di abbandonare la seduta di Conferenza Stato- Regioni''. Infine l'assessore al Bilancio della Regione Piemonte,  Giovanna Quaglia, afferma: ''una marcia indietro del Governo Monti sul riparto del fondo sanitario e' inaccettabile, perche' rischia di sconfessare tutto il lavoro che in questi mesi le Regioni hanno svolto per giungere ad un accordo serio e responsabile''. ''Le voci che si rincorrono di ulteriori tagli devono essere smentite al piu' presto - aggiunge Quaglia - Ci aspettiamo invece chiarezza e una rapida conferma dell'accordo di febbraio, che prevedeva 108 milioni di euro il piu' per il Piemonte, con un'assegnazione complessiva di 7 miliardi e 978 milioni di euro''. ''Oltre alla mancanza di rispetto nei confronti della Conferenza Stato-Regioni, con questo atteggiamento il Governo Monti dimostra di non assumersi le proprie responsabilita' nei confronti di Regioni come il Piemonte che - conclude Quaglia - sottoposte a piano di rientro, stanno lavorando seriamente e con coraggio a una riforma dell'intero sistema''. 'Il Fondo sanitario nazionale non e' un bancomat'' e altri tagli sarebbero ''insostenibili''. Cosi' l'assessore alla Sanita' dell'Emilia-Romagna Carlo Lusenti, a margine di un'audizione in commissione Affari Sociali alla Camera sul Governo clinico. ''Gia' con le riduzioni dei finanziamenti, che abbiamo conteggiato in 17 miliardi di euro nel triennio, la conferenza dei presidenti delle Regioni ha dato un giudizio di insostenibilita' ''. Se il nuovo rinvio del riparto del Fondo sanitario dovesse portare anche a ''un incremento dei tagli l'insostenibilita' diventa piu' decisiva, radicale, e anticipata''. I tagli, aggiunge, ''rendono insostenibile la situazione anche per le Regioni che non sono in piano di rientro. Pensare di recuperare risorse riducendo gli sprechi e' caricaturale perche' gia' il nostro Paese spende meno dell'intera area Ocse per la sanita', una spesa che e' cresciuta meno degli altri negli ultimi dieci anni''. Infine il ministro per gli Affari Regionali, Piero Gnudi, dopo la decisione delle Regioni di abbandonare la Conferenza Stato-Regioni per protesta, dichiara: 'Sono consapevole della delicatezza dell'argomento e della rilevanza delle risorse in discussione. Sarà mio massimo impegno riannodare il filo del dialogo affinchè si torni al più presto al tavolo per individuare soluzioni il più possibile condivise. Confido - a maggior ragione in tempi difficili come gli attuali - nella forza del confronto e nell'utilità della mediazione, che sempre hanno consentito di raggiungere risultati importanti in seno alla Conferenza Stato-Regioni ed alla Conferenza Unificata''.

 
( red / 22.05.12 )



Ruolo più attivo

Iorio: chiediamo di avere un ruolo più attivo

 

(regioni.it) Il decreto sulla razionalizzazione della spesa pubblica va bene nell’impostazione generale ma presenta aspetti di criticità per la mancata concertazione. Li rileva il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, vicepresidente della Conferenza delle Regioni. ''Vogliamo alcune modifiche - afferma Iorio – al decreto sulla spending review e soprattutto chiediamo di avere un ruolo piu' attivo: e' giusto che ci siano razionalizzazioni e tagli alla spesa ma non in maniera cosi' assoluta e centralistica''. ''In questo decreto c'e' poco spazio per la partecipazione degli enti locali - ha spiegato Iorio - le stesse figure dei commissari nominati dal Governo possono costituire uno stimolo ma ci deve essere una corresponsabilizzazione e un coinvolgimento degli enti territoriali. Il rischio, altrimenti, e' che si arrivi ad assumere addirittura provvedimenti anti economici''.

 

( red / 10.05.12 )
 
 

 

De Filippo: spending review; ''coinvolgimento vero e profondo''

 

(regioni.it) Le Regioni chiedono che sulla spending review ci sia un loro ''coinvolgimento vero e profondo''. A sostenerlo, a nome della Conferenza delle Regioni del 10 maggio,  il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. ''Il nostro giudizio sulla spending review - spiega - è cauto e critico. Siamo favorevoli alla razionalizzazione della spesa ma commissariamenti e incursioni potrebbero indebolire una riforma efficace della spesa pubblica. Le Regioni dicono sì ad alleggerire la spesa pubblica ma con rigore e certezza delle competenze''. Le Regioni hanno presentato un proprio documento sul Def (Documento di economia e finanza 2012) in sede di Conferenza Unificata. ''Presentiamo un nostro documento - ha spiegato De Filippo -  lamentando il fatto che dal Governo non e' stato previsto un confronto preventivo. Ci arriva un prodotto gia' approvato e trasmesso all'Unione europea e noi siamo costretti ad una presa d'atto. Diciamo no a questo metodo e presentiamo un documento dettagliato''. Invece De Filippo spiega che sul tema del pubblico impiego le Regioni hanno dato “un'intesa politica. Chiediamo l'istituzione di un tavolo, composto da  tutte le parti, sugli atti e i decreti attuativi che questa intesa  prevede". Lo ha detto, al termine della Conferenza delle Regioni De Filippo riguardo  all'intesa tra le autonomie e il governo sul lavoro pubblico che era  all'esame della riunione. In particolare l'accordo riguarda  l'attuazione della riforma sul pubblico impiego. Inoltre, aggiunge De Filippo,  "è positivo" lo sblocco di oltre  100 milioni di euro grazie all'intesa raggiunta in Conferenza  Stato-Regioni sullo schema di decreto per il credito di imposta per  nuove assunzioni stabili di lavoratori svantaggiati nelle regioni del  Sud. De Filippo ha ricordato che si tratta "di risorse contenute nel 'Piano d'azione coesione'". "Vengono sbloccate risorse e inoltre le  regioni che vorranno aggiungerne altre potranno farlo", ha osservato. Le otto regioni interessate dall'intesa che favorisce l'assunzione di  lavoratori a tempo indeterminato sono: "Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna".



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