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News

 

Sanità: Errani, condivisibile e opportuno il richiamo del Presidente della Repubblica

 

(regioni.it) “Il richiamo del Presidente della Repubblica che invita a non regredire rispetto alla qualità che fa del nostro Servizio Sanitario Nazionale un ‘titolo di civiltà’ non solo è condivisibile, ma giunge in maniera quanto mai opportuna”. Lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
“Le Regioni stanno infatti sollecitando da tempo il Governo a scrivere insieme il nuovo Patto per la Salute 2013 – 2015. Il Patto è stato uno strumento che, come autorevolmente riconosciuto dalla Corte dei Conti, ha consentito di tenere sotto controllo la spesa e organizzare standard per il superamento progressivo, attraverso Piani di Rientro, dei disavanzi conseguiti in alcune Regioni.
Non solo, grazie al Patto per la Salute, come sottolineato nella stessa Relazione sullo stato Sanitario del Paese, è stato possibile ridurre il numero dei posti letto e diminuire il tasso di ospedalizzazione.
Ma, negli ultimi anni, questo settore, con gli interventi proposti in diverse manovre finanziarie, ha pagato un tributo così alto da renderne difficilmente sostenibile la gestione.
A tutto ciò si deve aggiungere, come ha avuto modo di sottolineare oggi lo stesso Ministro Balduzzi, il prosciugamento, negli anni 2011-2012, del Fondo per la non autosufficienza e più in generale delle risorse destinate al welfare che inevitabilmente ha comportato ricadute sul Servizio Sanitario.
E’ giunto il momento che tutte le istituzioni acquisiscano maggiore consapevolezza rispetto al futuro della Sanità e ai tagli che il settore fino ad oggi ha sopportato per delineare un assetto nuovo che non pregiudichi la qualità del SSN. Sotto questo profilo – ha concluso Errani – è indispensabile che nella legge di stabilità si costruiscano le condizioni minime che consentano, attraverso innovazione e riqualificazione dei servizi sanitari, la tenuta del sistema”.
( red / 11.12.12 )


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Napolitano: sanità, non abbandonare la scelta di civiltà del sistema pubblico

 

(regioni.it) Il Servizio Sanitario Nazionale è una importante e fondamentale scelta di civiltà, afferma il presidenteGiorgio Napolitano sottolineando  che però ''bisogna non regredire ne' abbandonare la scelta di civilta''' del sistema pubblico.
Per mantenere questi livelli di servizi sanitari è possibile anche chiedere ai cittadini una maggiore compartecipazione legata alreddito: ''in ragione della capacita' economica effettiva'', in modo che chi ''e' in grado di dare maggiore  contributi'' li dia ''anche per il finanziamento del sistema sanitario pubblico''.
Comunque rispetto a quando fu concepito il sistema sanitario nazionale, le risorse sono di meno, quindi si deve tagliare '' a condizione che ci sia capacita' di innovazione  e di razionalizzazione''.
Il sistema sanitario nazionale va ''rinnovato con una soluzione attenta degli interventi'', ma certamente ''chi ha maggiore possibilita' di contribuzione'' dovrebbe pagare di piu', tenendo conto della ''sua effettiva capacita' di reddito''.
Inoltre, sostiene sempre il presidente della Repubblica, ''servono regole piu' severe e controlli piu' oculati di quanto non si sia fatto per lungo tempo'' su quella parte del privato su cui e' fondato il sistema sanitario pubblico.
Napolitano quindi aggiunge: ''La logica della spending review  deve modificare meccanismi e strutture che generano spesa  abnorme e non sostenibile e possono creare degenerazioni anche  corruttive''. Percio' ''la prospettiva e' di proseguire nel prossimo  futuro secondo quella visione di selezione attenta degli interventi di riduzione e contenimento della spesa, attraverso provvedimenti che  siano davvero di innovazione e di razionalizzazione del sistema, senza nulla togliere alla logica ispiratrice'' del sistema sanitario  nazionale e ''ai diritti dei cittadini''.
Napolitano infine ha ricordato che il sistema  pubblico ''in larga misura e' fondato anche sul privato, che deve  sottostare a regole piu' severe e a controlli piu' oculati di quanto  si sia fatto per lungo tempo''.
http://www.quirinale.it/
( red / 11.12.12 )



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