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News

-Il riparto del fondo nazionale politiche sociali per il 2013 

-Il fondo 2013 per le non autosufficienze

Fondo sociale: in Conferenza Unificata via libera ai riparti per l’anno 2013

De Filippo: insufficienti Fondi politiche sociali e per le non autosufficienze

(regioni.it) Le risorse sono insufficienti, ma sono state ripartite per fare in modo che non si blocchino. “La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al riparto del Fondo per la non autosufficienza e al Fondo Nazionale per le Politiche sociali per l’anno 2013, ma è tornata a sottolineare in sede di Conferenza Unificata il sostanziale prosciugamento delle risorse destinate alle politiche sociali e l’esiguità dei fondi previsti”, lo ha dichiarato Vito De Filippo (Membro dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni e Presidente della Regione Basilicata) a nome delle Regioni nel corso della Conferenza Unificata. “Queste risorse – ha spiegato De Filippo - rappresentano solo un primo e insufficiente riscontro alle esigenze drammatiche del settore, ripetutamente ribadite dalle Regioni in ogni sede istituzionale.
“Sono stati previsti – ha spiegato Lorena Rambaudi (Coordinatrice della Commissione Politiche sociali per la Conferenza delle Regioni e Assessore della Regione Liguria) - 275 milioni per il Fondo per le non autosufficienze. La priorità riguarderà interventi in favore di persone con disabilità gravissime, inclusa la SLA, per il sostegno e la cura domiciliare con una presa in carico integrata socio-sanitaria.
Per quanto riguarda invece il Fondo Nazionale per le politiche sociali – continua Rambaudi - sono stati stanziati alle Regioni 300 milioni per l’anno 2013, correlati alla spesa per i macro obiettivi di servizio approvati a suo tempo dalla Conferenza delle Regioni. L’obiettivo è quello di finalizzare quindi le risorse a bisogni essenziali” (cfr. anche notizie successive).
( red / 24.01.13 )
 
 
 

 

 

Il riparto del fondo nazionale politiche sociali per il 2013

Errani: risorse decisamente insufficienti, ripartite perché non si blocchino

(regioni.it)  “Abbiamo fatto il riparto del fondo sociale e del fondo per la non autosufficienza con una premessa chiara: le risorse sono decisamente insufficienti”. Così il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, in merito alla riunione della Conferenza Unificata. Queste risorse sono state tuttavia ripartite per fare in modo che non si blocchino”. E' stata una corsa contro il tempo quella che ha consentito il riparto del fondo sociale e del fondo per la non autosufficienza, grazie all'intesa siglata oggi con il Governo nella sede della conferenza unificata delle Regioni''. Lo comunica l'assessore al welfare della Regione Liguria e coordinatrice della commissione per le politiche sociali della Conferenza delle Regioni, Lorena Rambaudi. Alla base dell'accordo lo stanziamento, da parte del Governo, di 300 milioni di euro per il fondo nazionale per le politiche sociali e di 275 milioni per il fondo per la non autosufficienza. “Si tratta di risorse che sono ancora insufficienti – ha spiegato l'assessore Rambaudi - ma che consentono di continuare ad erogare servizi ai cittadini. Le nuove risorse a disposizione rappresentano infatti una boccata d'ossigeno per i Comuni e per le famiglie che devono assistere i familiari”. “Le risorse del fondo sociale - ha spiegato l'assessore Rambaudi - verranno ridistribuite ai Comuni, evitando così le preannunciate chiusure dei servizi. In Liguria il nostro obiettivo e' quello di erogare parte dei fondi con criteri innovativi, privilegiando chi porta avanti le iniziative in modo associato”. Questa la tabella relativa al riparto:

( red / 24.01.13 )
 
 
 

 

Il fondo 2013 per le non autosufficienze

Rambaudi: abbiano lavorato per un ampliamento dei destinatari delle risorse

(regioni.it) L'assessore al welfare della Regione Liguria e coordinatrice della commissione per le politiche sociali della Conferenza delle Regioni, Lorena Rambaudi ha spiegato che, per quanto riguarda il fondo per la non autosufficienza, “destineremo le risorse, come previsto, sia ai malati di SLA, sia ad altri malati gravi non autosufficienti, elencati nell'intesa”. 
“Come Conferenza delle Regioni – ha aggiunto Rambaudi - abbiamo infatti lavorato per un ampliamento dei destinatari del fondo, cercando di dare una risposta al disagio e al sostegno domiciliare”.
Questa la tabella di ripartizione del fondo:
( red / 24.01.13 )

Fondo politiche sociali 2012: in Gazzetta Ufficiale il riparto di 10,6 milioni

Le Regioni, il 24 luglio 2012, avevano negato l'intesa

(regioni.it) La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 10 gennaio  del Decreto relativo alla ripartizione delle risorse afferenti al Fondo nazionale per le politiche sociali per l’anno 2012, rende evidente la conseguenza dei diversi interventi delle manovre finanziarie sulle risorse destinate a questo settore. Tali fondi ammontano infatti per il 2012 ad euro 42.908.611,00 e sono ripartite dal provvedimento secondo il seguente schema per gli importi indicati:
1. Somme destinate alle Regioni: € 10.680.362,13;
2. Quota riferita alle Province autonome di Trento e Bolzano: € 180.286,77;
3. Somme attribuite al Ministero del lavoro e delle politiche sociali: € 32.033.310,00
Questo spiega perché nella seduta del 25 luglio 2012   della Conferenza Unificata, le Regioni non hanno dato la loro intesa ( Repertorio atti n. 94/CU del 25/07/2012) ed hanno approvato un documento, consegnato al Governo con cui “nel prendere atto della consistenza del Fondo Nazionale Politiche Sociali per il 2012 pari a 10,8 milioni di euro, a fronte di un accantonamento tre volte superiore (32,8 ml.) per le spese ministeriali “giudicate indifferibili”, intende porre all’attenzione del Governo il futuro delle Politiche Sociali”. Nel documento si sottolinea che si “assiste dal 2009 ad un pesante depauperamento dei Fondi “strutturali” di carattere sociale da assegnare alle Regioni: dal FNPS (sceso dal 2009 ad oggi da circa 550 milioni a 10 milioni), al Servizio Civile ridotto di oltre il 70%. Tutto ciò è dovuto sia a minori disponibilità, che ai ripetuti tagli lineari (operati anche verso Regioni e Comuni), dalle diverse manovre finanziarie, poste in essere per la grave situazione economica in cui versa il Paese”. Non solo: “in questo contesto, si assiste dal 2010 a micro finanziamenti scelti dal Governo, (…) senza che gli stessi siano inquadrati in organici interventi sulle Politiche Sociali a favore della famiglia e dei cittadini.
Questa la tabella di ripartizione dei fondi per le politiche sociali (anno 2012) destinati alle Regioni.
L’anno in corso ha pero registrato una significativa, sia pure ancora del tutto insufficiente, inversione di tendenza. I Fondi destinati alle Regioni per le politiche sociali sono infatti pari a 300 milioni di euro (a cui vanno aggiunti 275 milioni destinati al fondo per le non autosufficienze).  “Abbiamo fatto il riparto del fondo sociale e del fondo per la non autosufficienza con una premessa chiara: le risorse sono decisamente insufficienti”. Così il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha infatti commentato l’esito della riunione della Conferenza Unificata del 24 gennaio 2013. “Queste risorse – ha spiegato Errani - sono state tuttavia ripartite per fare in modo che non si blocchino”. Alla base dell'accordo lo stanziamento, da parte del Governo, di 300 milioni di euro per il fondo nazionale per le politiche sociali e di 275 milioni per il fondo per la non autosufficienza per l’anno 2013. “Si tratta di risorse che sono ancora insufficienti – ha spiegato l'assessore Rambaudi (che coordina la Commissione politiche sociali per la Conferenza delle Regioni)- ma che consentono di continuare ad erogare servizi ai cittadini. Le nuove risorse a disposizione rappresentano infatti una boccata d'ossigeno per i Comuni e per le famiglie che devono assistere i familiari”. “Le risorse del fondo sociale - ha spiegato l'assessore Rambaudi - verranno ridistribuite ai Comuni, evitando così le preannunciate chiusure dei servizi”.
( Stefano Mirabelli / 06.02.13 )



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