Header
Header
Header
         

News

 Ordine del Giorno in materia di OGM: il testo integrale

 

(regioni.it) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato l'11 luglio un ordine del giorno in materia di OGM (vedi "Regioni.it" n.2299). Il documento è stato inviato dal Presidente Vasco Errani ai Ministri De Girolamo, Lorenzin, Orlando e Delrio  ed è stato pubblicato nella sezione “Conferenze” del sito www.regioni.it .
Si riporta di seguito il testo integrale.
La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Visto il Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa le procedure relative alla sicurezza degli alimenti;
Visto il Regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati;
Vista la Direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 marzo 2001 sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati e che abroga la direttiva 90/220/CEE del Consiglio;
Visto il Decreto legislativo del 8 luglio 2003, n. 224 recante “Attuazione della Direttiva 2001/18/CE concernente l’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati”;
Vista la posizione delle Regioni, di assoluta contrarietà a consentire la coltivazione di OGM sul territorio nazionale e la richiesta al Governo di procedere all’attivazione dell’esercizio della clausola di salvaguardia, prevista dall’art. 23 della Direttiva 2001/18/CE, espresse e adeguatamente motivate in diverse occasioni, dal 2010 ad oggi (O.d.G. della Conferenza delle Regioni e Province autonome del 07.10.2010; CPA del 9.12.2010; CPA del 07.07.2011; CPA del 26.03.2012 formalizzata con l’OdG n. 12/49/CR9b/C10 della Conferenza delle Regioni e Province autonome del 4.04.2012; CPA del 18.12.2012; CPA del 3.07.2013);
Vista la nota del 28 dicembre 2012 con la quale il MiPAAF ha incaricato il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA) di elaborare un dossier tecnico a supporto della suddetta clausola di salvaguardia, nei confronti della messa in coltura di semi OGM sul territorio nazionale;
Visto il dossier tecnico inviato dal CRA al MiPAAF con nota prot. 7398 del 8 febbraio 2013 che si conclude con la richiesta di “sospendere urgentemente l’autorizzazione alla messa in coltura di sementi di mais MON810 in Italia e nel resto dell’Unione Europea, a norma dell’articolo 34 del Regolamento (CE) n. 1829/2003”, ovvero di attivare la procedura d’urgenza prevista da tale Regolamento, piuttosto che la clausola di salvaguardia prevista dalla Direttiva 2001/18/CE;
Vista la nota del 29 marzo 2013, inviata alla Commissione europea – DG SANCO, ai sensi dell’articolo 34 del Regolamento (CE) n. 1829/2003, con la quale il Ministro della Salute ha rappresentato “la necessità che venga effettuata una nuova valutazione completa del prodotto stesso, alla luce delle nuove Linee guida sulla valutazione del rischio ambientale delle piante geneticamente modificate adottate dall’EFSA nel 2010… … valutando altresì l’opportunità di sospendere l’autorizzazione alla messa in coltura di sementi di mais MON810 nei paesi dell’Unione europea”;
Visto l’ordine del giorno approvato dall’Assemblea del Senato del 21 maggio 2013 che, tra l’altro, impegna il Governo “ad adottare la clausola di salvaguardia prevista dall'articolo 23 della Direttiva 2001/18/CE e/o ad adottare la misura cautelare di cui all'articolo 34 del Regolamento (CE) n. 1829/2003, in base alla procedura prevista dall'articolo 54 del Regolamento (CE) n. 178/2002, a tutela della salute umana, dell'ambiente e del modello economico e sociale del settore agroalimentare italiano;
Considerato che ad oggi, nonostante le richieste delle Regioni e del Parlamento, il Governo non ha ancora proceduto con l’attivazione delle procedure di emergenza, ai sensi dell’articolo 34 del Regolamento (CE) n. 1829/2003, in base della procedura prevista dall’articolo 54 del Regolamento (CE) n. 178/2002;
Considerato che nel frattempo sono avvenute semine di mais MON810 in Friuli Venezia Giulia, e che tale coltivazione può rappresentare, come documentato dal dossier, un rischio per l’agroambiente anche in relazione ad eventuali contaminazioni di colture biologiche e convenzionali;
Vista l’urgenza di emanare il provvedimento di divieto al fine di impedire ulteriori semine nel territorio nazionale;
CHIEDE
al Governo di attivare le procedure di emergenza, ai sensi dell’articolo 34 del Regolamento (CE) n. 1829/2003, in base alla procedura prevista dall’articolo 54 del Regolamento (CE) n. 178/2002, con la sollecita emanazione del conseguente provvedimento di divieto di coltivazione di OGM;
MANIFESTA
la propria disponibilità a lavorare congiuntamente con il Governo per definire i contenuti di una norma nazionale che affronti in maniera organica la problematica OGM e colmi il vuoto legislativo che si è prodotto a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, facendo salva la clausola c.d. di “salvaguardia” prevista dall’art. 23 della Direttiva 2001/18/CE.

giovedì 11 luglio 2013  Ordine del giorno delle Regioni: il Governo vieti la coltivazione OGM

( red / 12.07.13 )
 
 
 

Regioni: Governo vieti coltivazioni OGM

 

(regioni.it) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato l'11 Luglio un ordine del giorno in materia di Ogm (Organismi Geneticamente Modificati). Nel testo si ribadisce la “posizione delle Regioni, di assoluta contrarietà a consentire la coltivazione di OGM sul territorio nazionale” e si ricorda che le Regioni in passato più volte hanno chiesto “al Governo di procedere all’attivazione dell’esercizio della clausola di salvaguardia (prevista dall’art. 23 della Direttiva 2001/18/CE2)” che, peraltro, sono state espresse e adeguatamente motivate in diverse occasioni, dal 2010 ad oggi”.
“Ad oggi, nonostante le richieste delle Regioni e del Parlamento, il Governo non ha ancora proceduto con l’attivazione delle procedure di emergenza (ai sensi dell’articolo 34 del Regolamento CE n. 1829/2003, in base della procedura prevista dall’articolo 54 del Regolamento CE n. 178/2002)”.
“Nel frattempo – si legge nell’ordine del giorno approvato dalla Conferenza delle Regioni - sono avvenute  semine di mais MON810 in Friuli Venezia Giulia” e  tale coltivazione può rappresentare - come documentato dal dossier che Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA) ha predisposto su incarico del Ministero delle politiche agricole - , “un rischio per l’agroambiente anche in relazione ad eventuali contaminazioni di colture biologiche e convenzionali”.
“Vista l’urgenza di emanare il provvedimento di divieto al fine di impedire ulteriori semine nel territorio nazionale” la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome “chiede al Governo di attivare le procedure di emergenza (ai sensi dell’articolo 34 del Regolamento (CE) n. 1829/2003, in base alla procedura prevista dall’articolo 54 del Regolamento CE n. 178/2002)  con la sollecita emanazione del conseguente provvedimento di divieto di coltivazione di OGM”.  La  Conferenza delle Regioni  manifesta comunque “ la propria disponibilità a lavorare congiuntamente con il Governo per definire i contenuti di una norma nazionale che affronti in maniera organica la problematica OGM e colmi il vuoto legislativo che si è prodotto a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, facendo salva la clausola c.d. di salvaguardia”.
( red / 11.07.13 )



Go To Top