Pareri su adempimenti obblighi comunitari
Conferenza Stato-Regioni - sessione europea
(regioni.it) La Conferenza delle Regioni del 17 ottobre 2013 ha approvato un
documento, consegnato al Governo in sede di Conferenza Stato-Regioni - sessione europea, riguardante il Parere sulle disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea (legge europea 2013-bis), e la legge di delegazione europea 2013 (secondo semestre). Si riporta di seguito il documento integrale approvato dalla Conferenza delle Regioni (pubblicato nella sezione “Conferenze” del sito
www.regioni.it):
PARERE SUGLI SCHEMI DI DISEGNO DI LEGGE RECANTI “DISPOSIZIONI PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI DERIVANTI DALL’APPARTENENZA DELL’ITALIA ALL’UNIONE EUROPEA – LEGGE EUROPEA 2013-BIS”
E
“DELEGA AL GOVERNO PER IL RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE EUROPEE E L’ATTUAZIONE DI ALTRI ATTI DELL’UNIONE EUROPEA – LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA 2013 – SECONDO SEMESTRE”
Punto 1) e 2) OdG Conferenza Stato-Regioni - sessione europea
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime parere favorevole sugli schemi di disegno di legge recanti “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013-bis” e “Delega al governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre”
Per quanto riguarda lo schema di disegno di legge recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013-bis”, la Conferenza condiziona il parere favorevole all’accoglimento della seguente modifica, con riferimento alle disposizioni in materia di assoggettabilità alla procedura di valutazione di impatto ambientale:
- all’articolo 15, comma 1, lettera d), sostituire la parola “sentita” con le parole “d’intesa con”.
Sempre con riferimento allo stesso articolo, la Conferenza segnala, infine, la necessità di prevedere, nelle more dell’approvazione del disegno di legge, modalità condivise di gestione provvisoria delle autorizzazioni in corso.
( red / 21.10.13 )
(
Regioni.it 2407 - 18/12/2013) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 5 dicembre, ha approvato una Posizione sull’accordo di partenariato per la programmazione 2014-2020.
Successivamente si sono tenuti ulteriori confronti ed una riunione delle Regioni del Centro-Nord presso la sede della Conferenza delle Regioni (cfr.”Regioni.it”
n. 2402,
n. 2405 e
n. 2403) . Si riporta di seguito il testo integrale del documento che è stato pubblicato anche nella sezione "Conferenze" del sito www.regioni.it .
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, con riferimento all’Accordo di Partenariato per la programmazione dei fondi europei 2014-2020, esprime, sulla base delle informazioni ricevute, le seguenti valutazioni politiche, rinviando le valutazioni di merito alla lettura effettiva del testo dell’Accordo, che ancora non è stato inviato alle Regioni nella versione che sarà trasmessa alla Commissione europea.
Per quanto riguarda le Regioni più sviluppate, la Conferenza prende atto dei cinque Programmi Operativi Nazionali (PON), ma esprime perplessità sull’efficacia del partenariato, in quanto conosce solo i titoli dei PON e non il loro contenuto. Tale circostanza, tra l’altro, rende più difficile la scrittura dei Programmi operativi regionali (POR) che rischiano di proporre azioni sovrapposte a quelle che saranno previste nei PON.
La Conferenza ribadisce il vincolo di risorse di 2 miliardi di euro, concordato con il Governo per quanto riguarda i PON nelle Regioni più sviluppate.
La Conferenza ritiene che la quota di cofinanziamento da destinare al programma Youth Employment Initiative a carico del FSE debba rientrare nel cofinanziamento nazionale e che l’ulteriore quota del 40 per cento debba essere aggiuntiva e a carico del bilancio dello Stato.
In merito, invece, alle risorse da destinare alle Regioni in transizione ci sono due questioni da risolvere. La prima riguarda il recupero della minore assegnazione. Le Regioni ritengono che anche il Governo debba intervenire con risorse proprie e che il peso del recupero non sia, quindi, esclusivamente a carico delle altre due categorie di Regioni. La seconda concerne la Regione Abruzzo in particolare, che presenta una quota unitaria di fondi pro capite largamente inferiore a quella delle altre Regioni in transizione e di molte Regioni più sviluppate.
Rispetto ai fondi FEASR e FEAMP e alla programmazione dello sviluppo rurale, la Conferenza, nel segnalare una scarsa concertazione tra Governo e Regioni, esprime comunque il proprio assenso alla programmazione articolata in un PON e 21 POR, ma segnala l’importanza di conoscere e concordare nel dettaglio le azioni che il Governo intende proporre all’interno del PON stesso.
Infine, la Conferenza ritiene indispensabile per realizzare una programmazione effettivamente integrata la attivazione di un tavolo di confronto politico Governo – Regioni, nel quale siano presenti tutte le Amministrazioni rappresentanti le diverse articolazioni e i diversi fondi della programmazione 2014-2020.
Roma, 5 dicembre 2013
Da “Regioni.it”:
( red / 18.12.13 )
Programmazione 2014-2020 Fondi Europei: al via accordo Governo-Regioni
(regioni.it) “Abbiamo valutato nel complesso positivamente la bozza di accordo raggiunto col ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia. Proporremo al Ministro alcune puntualizzazioni ma il quadro dell'accordo c'è”. Così il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della seduta straordinaria sulla nuova programmazione dei Fondi Ue.
Può ora partire il lavoro di concretizzazione della programmazione che ci consentirà di rispondere in tempi adeguati alle scadenze dell'Unione europea”, ha aggiunto Errani.
“Abbiamo trovato - ha detto Errani riferendosi alla bozza di intesa sui fondi UE - un punto di equilibrio complessivo tra Centro-Nord, Sud e Regioni in transizione”.
Riguardo alle risorse per i programmi regionali, Errani ha sottolineato che "c'è un equilibrio con i programmi operativi nazionali diversificato tra centro-nord e centro-sud. E c'è un impegno del Governo a costruire insieme i programmi operativi nazionali (PON) per fare in modo che le politiche strutturali e dei fondi strutturali siano integrate ossia siano politiche per il Paese a partire dalla valorizzazione del territorio”.
Riguardo alle direttrici su cui saranno convogliate le risorse. Errani ha detto che “la strategia è quella disegnata dalla UE”. Il riparto delle risorse europee tra le differenti regioni sarà limato in un secondo momento: “una volta fatto il quadro, inizieremo la discussione", ha concluso a tal proposito Errani.
( red / 14.10.13 )
Errani-Marini: Regioni Centro Nord utilizzano pienamente i fondi strutturali
(regioni.it) “Le Regioni del Centro Nord utilizzano pienamente le risorse dei fondi strutturali e il loro impiego è in linea con gli obiettivi fissati dall’Unione Europea”, commentano così l’articolo pubblicato oggi da “La Repubblica” e le dichiarazioni del Ministro Carlo Trigilia, il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, e la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini (che su mandato della stessa Conferenza delle Regioni ha coordinato il gruppo di lavoro e di confronto sulla programmazione dei fondi europei con il Ministro della Coesione territoriale).
“Quanto riportato nell’articolo – proseguono Errani e Marini – non corrisponde alla verità come abbiamo già chiarito, in diverse occasioni, al Ministro Trigilia e, peraltro, su questi temi sono state effettuate verifiche congiunte che hanno dimostrato come non esista alcuno ‘spreco’, ma anzi il pieno utilizzo delle risorse, secondo la programmazione approvata dalla Commissione europea, con modalità e tempi sicuramente migliori rispetto ad analoghi progetti operativi nazionali (PON) gestiti al livello centrale.
Per quanto riguarda il Fondo Sociale Europeo, ad esempio, le Regioni hanno attivato numerose azioni importanti proprio in materia di politiche attive per il lavoro. E molte di tali misure comprendono proprio incentivi per l'assunzione dei giovani e per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari.
Siamo preoccupati – aggiungono Errani e Marini – perché certe notizie infondate alimentano solo una inutile confusione. La verità è che tutte le Regioni, come ben sa il Ministro Trigilia, hanno dato la loro piena disponibilità al riutilizzo di ogni risorsa residua. Il tema, sul quale peraltro avevamo preavvertito il Governo, è che al netto delle quote impegnate le somme residue sono limitatissime.
Anche per questo motivo – concludono Errani e Marini - abbiamo chiesto un incontro urgente con il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e con lo stesso Ministro della coesione territoriale, Carlo Trigilia. Sulla programmazione dei fondi europei serve davvero un’operazione verità nell’interesse dei cittadini e del Paese e non il solito inutile rimpallo di responsabilità, come ci siamo detti più volte con lo stesso Ministro”.
FONDI EUROPEI: ERRANI E MARINI, CHIEDIAMO CONFRONTO CON LETTA E AUSPICHIAMO CHE NON SI ALIMENTINO PIU’ NOTIZIE INFONDATE CHE FANNO SOLO CONFUSIONE
- lunedì 7 ottobre 2013
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- domenica 6 ottobre 2013
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(regioni.it) Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha detto che chiederà al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e al ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, un incontro per giungere al più presto ad un'intesa con il governo per la programmazione e l'utilizzo dei fondi strutturali 2014-2020.
La decisione, ha spiegato Errani, è stata presa nel corso della Conferenza delle Regioni che si è svolta il 2 ottobre a Roma proprio sul tema dei fondi strutturali. “Abbiamo stabilito - ha concluso Errani - i punti fondamentali per poter lavorare ad un'intesa per riuscire a fare un passo avanti”.
( red / 02.10.13 )