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Cooperazione territoriale europea 2014-20: Regioni su allocazione risorse

 

(Regioni.it 2418 - 17/01/2014) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato ha approvato una "posizione" delle Regioni e Province Autonome  sulla allocazione delle risorse della Cooperazione Territoriale Europea 2014 – 2020. Il documento è stato inviato ai Ministri Trigilia e Delrio ed è stato pubblicato nella sezione “Conferenze” del sito www.regioni.it.
Si riporta di seguito il testo integrale.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, premesso che
- la proposta di riparto delle risorse dedicate alla Cooperazione Territoriale Europea (CTE) tra i diversi programmi per il periodo 2014-2020, ricevuta dal Ministero, ha costituito elemento di accurata riflessione da parte delle Regioni e delle Province autonome e che in particolare ha costituito elemento di discussione la base dei criteri su cui tale riparto è fondato;
- ha constatato con soddisfazione che il quadro finanziario delle politiche di coesione 2014-2020 prevede un aumento delle risorse disponibili per la CTE;
considera la proposta formulata dal DPS/MISE in termini generali equilibrata e coerente con la rilevanza conferita alla CTE nel dibattito nazionale attualmente in corso, ma ritiene opportuno formulare una proposta di aggiustamento nell’allocazione delle risorse al fine di meglio rispondere ai cambiamenti intervenuti nella composizione e nella struttura dei programmi, rispetto alla programmazione 2007-2013, alla luce delle seguenti considerazioni:
1) l’opportunità di aumentare la dotazione del Programma transnazionale Adriatico-Ionico nel rispetto della valenza strategica del Programma quale strumento di riferimento per l’attuazione della Strategia Macro-regionale Adriatico Ionica anche in considerazione dell’aumento dell’area eleggibile attualmente estesa alle Regioni Calabria e Sicilia;
2) l’opportunità di un adeguamento delle risorse per il Programma transfrontaliero Italia-Malta rispetto alla programmazione 2007-2013, considerata la valenza del Programma nel contesto mediterraneo e delle specificità nell’area.
La Conferenza ritiene l’ipotesi di riparto allegata e condivisa dalla Regioni e dalle Province autonome una soluzione rispettosa delle esigenze sopra esposte. In particolare, il nuovo riparto prevede un aggiustamento dell’allocazione contenuta nella proposta del DPS/MISE, attraverso la costituzione di un’allocazione speciale nella misura del 1 per cento di ciascun programma CTE, il cui ammontare è utilizzato per riequilibrare le allocazioni dei programmi Adriatico-Ionico e Italia-Malta come da tabella allegata. Documento Approvato - Cooperazione Territoriale Europea 2014–2020: posizione Regioni su allocazione risorse
( red / 17.01.14 )
 

La futura cooperazione territoriale europea: posizione delle Regioni

Documento della Conferenza delle Regioni del 16 gennaio

(Regioni.it 2418 - 17/01/2014) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 16 gennaio, ha approvato un documento sulla futura Cooperazione territoriale europea, posizione che è stata poi inviata dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ai Ministri Graziano Delrio e Carlo Trigilia.
Si riporta di seguito il testo integrale che è stato pubblicato anche nella sezione “Conferenze” del sito www.regioni.it .
La Conferenza delle Regioni e Province Autonome, nell’ambito:
- del negoziato in corso a livello europeo sulla programmazione 2014-2020, ha espresso e ribadito, a partire dalla comunicazione del 25 luglio 2012, la propria posizione in merito alla costruzione dei futuri programmi di cooperazione territoriale europea (CTE) e alla necessità di condividere con il livello centrale, in maniera permanente e strutturata, nuove modalità di confronto e di partecipazione al negoziato;
- del “Documento di posizionamento e proposte operative delle Regioni e Province autonome sui temi prioritari della cooperazione territoriale 2014-2020”, che rappresenta il quadro dei principali temi derivanti dall’esperienza diretta delle Regioni e Province autonome in materia di CTE, che riassume: la definizione del tema, le questioni aperte e le proposte delle Regioni, approvato l’11 luglio 2013 e inviato al Governo in pari data.
RIBADISCE, nel quadro del documento dell’11 luglio 2013 e degli impegni assunti in pari data nella riunione del gruppo strategico per la cooperazione territoriale, la necessità e l’urgenza di dare corso al più volte auspicato processo di negoziazione sui punti proposti;
RITIENE urgente definire una posizione condivisa tra Governo e Regioni sui seguenti punti: meccanismi di coordinamento e sistemi di governance in ambito CTE (a titolo esemplificativo: conferma della rappresentanza delle Regioni nei Comitati di Sorveglianza dei Programmi CTE), integrazione tra programmazione “mainstream e CTE” definizione delle modalità e dei meccanismi di cofinanziamento, considerando i recenti sviluppi riguardo l’elaborazione dei diversi programmi transfrontalieri e transnazionali di CTE che interessano l’Italia e il consolidarsi del quadro regolamentare sulle politiche di coesione 2014-2020 in materia;
SOSTIENE con forza lo strumento dei Comitati Nazionali per la governance dei programmi CTE che coinvolgano più di tre Regioni e propone opzioni finalizzate alla loro soluzione;
SOTTOLINEA a tal fine la necessità di rendere operativi con la massima urgenza i tavoli di confronto con le Amministrazioni Centrali competenti al fine di sviluppare e dare attuazione a quanto proposto nelle nove schede tematiche del sopra citato Documento.
RIBADISCE inoltre la necessità che a livello operativo le Regioni e Province autonome possano beneficiare di risorse dedicate al fine di assicurare il necessario e auspicabile rafforzamento del coordinamento tra Programmi nonché la partecipazione attiva delle Regioni alla gestione dei medesimi, risorse da reperire ad esempio attraverso il PON Assistenza tecnica (o PON Governance), sulla base delle proposte operative già segnalate nel sopra citato “Documento di posizionamento” e come richiesto dalla Conferenza delle Regioni nel documento approvato il 24 luglio 2013.
RIBADISCE infine la richiesta ai rappresentanti nazionali del Programma ENI CBC Mediterraneo di operare al massimo delle proprie possibilità per ottenere l’allargamento dell’eleggibilità geografica del Programma a tutte le Regioni Adriatiche italiane, così come proposto nel “Documento di posizionamento” dell’11 luglio.
( red / 17.01.14 )

 

 
 
 
 



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