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Welfare: Regioni chiedono un’intesa quadro per le politiche sociali

giovedì 20 febbraio 2014

  

Posizione illustrata in Conferenza Unificata dal Presidente del Molise, Paolo Di Laura Frattura, e dalla Coordinatrice della Commissione politiche sociali della confenza delle Regioni, Lorena Rambaudi

 

Roma, 20 febbraio ’14 (comunicato stampa) La Conferenza delle Regioni, con un documento approvato oggi, ha espresso in Conferenza Unificata l’intesa per il riparto del Fondo Nazionale Politiche Sociali 2014 e del Fondo Non Autosufficienze 2014. Il documento che è stato illustrato dal Presidente del Molise Paolo di Laura Frattura (che oggi ha presieduto la Conferenza delle Regioni) e dall’Assessore Lorenza Rambaudi (che coordina la Commissione politiche sociali per la Conferenza delle Regioni) si configura anche come “Intesa Quadro per le Politiche Sociali e per le non Autosufficienze”, preliminare all’intesa prevista all’articolo 13 del DLGS 68/2011, atta ad individuare i Livelli Essenziali delle Prestazioni cui lo Stato deve garantire per competenza adeguate risorse.
L’attuale situazione socio economica risente di una crisi che ha ha fra le diverse conseguenza un impatto forte per le Politiche ed ai Servizi Sociali.
Le Regioni – si legge nel documento della Conferenza - dopo un lungo lavoro di ricognizione e razionalizzazione delle attività svolte a livello locale, peraltro sostenuto anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, hanno individuato 5 Macro Obiettivi di Servizio: Servizi per l’accesso e la presa in carico dalla rete assistenziale; Servizi e misure per favorire la permanenza a domicilio; Servizi a carattere comunitario per la prima infanzia; Servizi a carattere residenziale per le fragilità; Misure di inclusione sociale e di sostegno al reddito. Ambiti che possono rispondere bisogni dell’infanzia alle responsabilità familiari, alle persone con disabilità e a quelle non autosufficienti.
Le Autonomie Locali, pur con esigenze di maggior dettaglio, hanno condiviso la metodologia seguita per l’individuazione dei Macro Obiettivi e, anche da parte loro, si ribadisce l’esigenza di poter disporre di finanziamenti “certi”, in modo da programmare con respiro la stabilità del sistema sociale e sociosanitario per tutte quelle competenze che vanno ad integrarsi con il sistema della salute
Le Regioni chiedono:
a)   una stabilità almeno triennale e incrementale a partire dal 2014, dei finanziamenti statali riguardanti – in senso lato - gli interventi sociali, con particolare riferimento al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e al Fondo per le non Autosufficienze, individuando una dimensione finanziaria accettabile per stabilizzare, almeno ad un livello minimo gli Obiettivi di Servizio, quella del 2009 (520 milioni di euro per il FNPS e 400 milioni per il FNA); ripristinando il FNPS nella sua dotazione originaria (legge di Stabilità 2014).
b)   una confluenza temporale nei primi mesi dell’anno, per la erogazione dei citati fondi, per un  programmazione triennale/annuale dei servizi;  
c)    la valorizzazione concreta di politiche integrate, anche con l’apporto di altri Ministeri sotto il profilo della Salute (nuovo Patto per la Salute) per tutte le fragilità e per la non autosufficienza, sotto il profilo del Lavoro.
d)   il rafforzamento, nel rispetto dei modelli di governance delle Regioni, del confronto e del coinvolgimento delle Autonomie Locali.

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