Righini (Regioni): Audizione su governance UE Regioni riducono spesa, aumenta in Amministrazioni centrali

giovedì 9 maggio 2024



Roma, 9 maggio 2024 (comunicato stampa) Audizione sulla riforma della governance economica europea della Conferenza delle Regioni davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Si tratta dell’indagine conoscitiva parlamentare in merito alle prospettive di riforma delle procedure di programmazione economica e finanziaria e di bilancio.

Giancarlo Righini (Assessore Regione Lazio), Coordinatore vicario della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, ha sottolineato che “la dimensione locale e regionale non è considerata nella nuova governance Ue, – spiega Righini – poiché si basa solo su criteri nazionali. Quindi è sempre più indispensabile prevedere un coordinamento sulle regole per gli equilibri di bilancio, al fine di non pregiudicare i livelli degli attuali trasferimenti alle Regioni e la sostenibilità dei livelli delle prestazioni essenziali.

Si deve, inoltre, tener conto del fondamentale contributo fornito sinora dalle Regioni al miglioramento della finanza pubblica nel corso degli anni. Dal 2009 al 2022, infatti, le Regioni hanno ridotto la spesa primaria del 14%, mentre quella delle Amministrazioni centrali è aumentata del 73%. Questo in un contesto in cui la spesa primaria delle Regioni ha sempre meno peso sull’intero complesso della spesa pubblica”.

Righini, inoltre, ricorda come il rispetto annuale degli obiettivi di pareggio sia ancora più apprezzabile alla luce del notevole contributo regionale in termini di miglioramento dei saldi di finanza pubblica negli anni dal 2010 ad oggi e che “la Corte costituzionale afferma che i tagli agli enti territoriali avvengono in modo temporaneo e transitorio. Pertanto, serve un giusto equilibrio nell’applicare le regole della nuova governance Ue, inserendole nel contesto dell’attuale finanza pubblica. Si rispetti sia la spesa regionale che le norme in vigore sull’indebitamento, in modo da favorire gli investimenti sul territorio”.

“Riteniamo quindi - spiega Righini - che l’adozione anche a livello territoriale di un sistema fondato sul tetto di spesa sia impraticabile, anche alla luce dei risultati raggiunti. Pertanto, la regola della Spesa netta della nuova Governance UE deve essere inserita nel contesto delle regole di finanza pubblica attualmente in vigore per gli enti territoriali, ed essere proporzionata alla percentuale di spesa che rappresentano. Altrimenti i tetti di spesa primaria sarebbero anacronistici se applicati a enti che già rispettano gli equilibri di bilancio.

Non creiamo nuove regole di spesa che complichino la situazione contabile degli enti territoriali e il loro effettivo apporto agli equilibri di finanza pubblica. La variabile più semplice e indicativa da osservare deve essere proprio quella del rispetto degli equilibri di bilancio”.

Dal canale YouTube della Conferenza delle Regioni: Indagine conoscitiva governance economica europea: audizione Conferenza Regioni