Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 43 del 7 febbraio 2019

venerdì 8 febbraio 2019


Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 43

08 Febbraio 2019

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 7 febbraio 2019, alle ore 22.26 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.

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RATIFICA ED ESECUZIONE DI ACCORDI INTERNAZIONALI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi e del Ministro per gli affari europei Paolo Savona, ha approvato due disegni di legge di ratifica ed esecuzione di altrettanti Accordi internazionali. Di seguito le principali previsioni dei due provvedimenti.

1. Accordo di partenariato globale e rafforzato tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica d’Armenia, dall’altra, con Allegati, fatto a Bruxelles il 24 novembre 2017

L’Accordo costituisce un valido strumento per promuovere relazioni più approfondite con l’Armenia e per accrescere il coinvolgimento politico ed economico dell’Unione nell’Asia Centrale. Tra le altre, le principali finalità sono il rafforzamento del partenariato politico ed economico; il consolidamento del dialogo politico in tutti i settori di reciproco interesse; il rafforzamento della democrazia e della stabilità politica, economica e istituzionale nella Repubblica d’Armenia; la promozione e il rafforzamento della pace e della stabilità a livello sia regionale sia internazionale, potenziando la sicurezza delle frontiere e promuovendo la cooperazione transfrontaliera e le relazioni di buon vicinato; il potenziamento della cooperazione in materia di libertà, sicurezza e giustizia; l’incremento della mobilità e dei contatti tra le popolazioni; l’intensificazione della cooperazione commerciale.

2. Accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Kazakhstan, dall’altra, con Allegati, fatto ad Astana il 21 dicembre 2015

L’Accordo è uno strumento per promuovere relazioni più approfondite con il Kazakhstan, Paese che non è tra i destinatari della Politica europea di vicinato (PEV), e costituisce al contempo un percorso di avvicinamento all’aquis comunitario. Finalità più specifiche dell’Accordo sono l’istituzionalizzazione di un dialogo sui valori condivisi, quali democrazia, stato di diritto, governance, diritti umani, libertà fondamentali, diritti delle minoranze, economia di mercato e sviluppo sostenibile; la cooperazione in politica estera e di sicurezza, sulle tematiche della non-proliferazione delle armi di distruzione di massa, del disarmo e della prevenzione dei conflitti; l’approfondimento delle relazioni commerciali; il miglioramento della stabilità macroeconomica, della fiscalità e delle politiche per lo sviluppo sostenibile e sociale del Paese; la cooperazione rafforzata in settori chiave quali l’energia, i trasporti, l’agricoltura, la sanità pubblica, la scienza e tecnologia, l’istruzione, la cultura, la società dell’informazione e i media, le questioni migratorie, la lotta al terrorismo e al crimine organizzato; la convergenza del quadro legislativo, regolamentare e amministrativo.

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NORME EUROPEE SULLA GOVERNANCE DELLE SOCIETÀ QUOTATE
Attuazione della direttiva (UE) 2017/828 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, che modifica la direttiva 2007/36/CE per quanto riguarda l’incoraggiamento dell’impegno a lungo termine degli azionisti (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli Affari Europei Paolo Savona e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della direttiva (UE) 2017/828 del Parlamento europeo e del Consiglio, che modifica la direttiva 2007/36/CE, introduce nuove misure volte a incoraggiare l’impegno a lungo termine degli azionisti. La Direttiva è volta a migliorare la governance delle società quotate, rafforzandone così la competitività e la sostenibilità a lungo termine, in particolare tramite un maggiore e più consapevole coinvolgimento e impegno degli azionisti nel governo societario, nel medio e lungo termine, e la facilitazione dell’esercizio dei diritti degli stessi. Inoltre, al fine di favorire il controllo degli azionisti sulle operazioni con parti correlate (quindi a rischio insider) e limitare pertanto il rischio di fenomeni espropriativi realizzati con tali operazioni, la Direttiva ha introdotto specifiche previsioni volte ad assicurare un’informativa tempestiva e adeguati presìdi di tutela nel processo di deliberazione di tali operazioni.

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PARAMETRI DI RIFERIMENTO NEGLI STRUMENTI FINANZIARI E NEI CONTRATTI FINANZIARI O PER MISURARE LA PERFORMANCE DI FONDI DI INVESTIMENTO Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, sugli indici usati come parametri di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014, nonché di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2015/2365 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, sulla trasparenza delle operazioni di finanziamento tramite titoli e del riutilizzo e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli Affari Europei Paolo Savona e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che adegua la normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento europeo relativo agli indici usati come parametri di riferimento negli strumenti finanziari (benchmark) e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento. Lo scopo del Regolamento è quello di garantire il corretto funzionamento del mercato interno e un elevato livello di protezione dei consumatori e degli investitori, assicurando un’armonizzazione massima delle disposizioni che pongono obblighi a carico dei soggetti coinvolti nel calcolo degli indici, nella fornitura dei dati da inserire nel relativo calcolo e nel successivo utilizzo degli indici di riferimento. In particolare, il legislatore ha previsto una serie di obblighi a carico degli amministratori (coloro che, tra l’altro, controllano la fornitura di un indice di riferimento) da graduare in funzione del principio di proporzionalità in materia di: governance e controlli interni; utilizzo di dati e di metodologie per la determinazione degli indici di riferimento che devono essere conformi a certi requisiti; sistemi interni di segnalazione delle violazioni; elaborazione dei codici di condotta per specificare requisiti e responsabilità dei soggetti chiamati a fornire i dati da utilizzare nel calcolo degli indici di riferimento e, infine, trasparenza delle metodologie usate per la determinazione degli indici. Vengono, inoltre, previsti requisiti più stringenti per gli indici di riferimento “critici”. Si prevede la costituzione di un collegio di supervisione che avrà tra i suoi compiti principali quello di fornire la propria opinione all’autorità nazionale competente sull’amministrazione del benchmark critico con riguardo all’adozione di misure volte ad imporre la contribuzione obbligatoria all’indice al fine di mantenerne la rappresentatività. Sul testo sono stati acquisiti i pareri delle Commissioni parlamentari competenti, che hanno reso avviso favorevole.

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PARMA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2020
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Alberto Bonisoli, vista l’intesa sancita in sede di Conferenza unificata, ha deliberato il conferimento alla città di Parma del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2020, ai sensi dell’articolo 7, comma 3-quater del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83.

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NOMINE
Il Consiglio dei ministri ha deliberato: la conferma, per un anno, dell’incarico di Commissario straordinario del Governo per la gestione del fenomeno delle persone scomparse conferito al prefetto dott. Mario PAPA; il collocamento fuori ruolo presso il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo del ministro plenipotenziario Giovanni Umberto DE VITO, quale Consigliere diplomatico del Ministro; l’avvio della procedura per la nomina del prof. Antonio Felice URICCHIO a componente del Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).

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LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Erika Stefani, ha esaminato ventisette leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato:
- di impugnare:

  1. la legge della Regione Marche n. 46 del 12/12/2018, recante “Modifiche urgenti alla legge regionale 7 novembre 2018, n. 44: “Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 ‘Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria’ e disposizioni urgenti sulla pianificazione faunistico-venatoria”, in quanto alcune norme, volte a regolamentare il calendario venatorio ed altri profili dell’attività di caccia in siti sottoposti a particolare norme di salvaguardia, ledono la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione. Le medesime previsioni, eludendo altresì una decisione cautelare assunta in sede giurisdizionale, invadono una sfera di competenza attribuita esclusivamente al potere giurisdizionale, violando in tal modo l’articolo 111 della Costituzione;
  2. la legge della Regione Umbria n. 11 del 04/12/2018, recante “Norme in materia di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale”, in quanto una norma, escludendo dai finanziamenti previsti dalla legge le imprese i cui titolari abbiano riportato condanna penale anche non definitiva, viola il principio di non colpevolezza sancito dall’articolo 27, secondo comma, della Costituzione e risulta invasiva della competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di ordinamento penale, riconosciuta dall’art. 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione;
  3. la legge della Regione Molise n. 9 del 10/12/2018, recante “Istituzione di una Commissione consiliare speciale, a carattere temporaneo, di studio sul fenomeno della criminalità organizzata in Molise”, in quanto alcune disposizioni riguardanti i compiti e le facoltà attribuiti alla Commissione consiliare speciale di studio sul fenomeno della criminalità organizzata in Molise, invadono la competenza riservata allo Stato in materia di ordine pubblico e sicurezza, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. h), della Costituzione;
     

- di non impugnare:

  1. la legge della Regione Campania n. 45 del 06/12/201, recante 8 “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n.126. Delibera di Giunta regionale del 2 ottobre 2018, n. 613. Importo complessivo di euro 59.893,93”;
    la legge della Regione Campania n. 46 del 06/12/2018, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n.126. Delibera di Giunta regionale del 2 ottobre 2018, n. 615. Importo complessivo di euro 921.855,16”;
  2. la legge della Regione Campania n. 47 del 06/12/2018, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126. Delibera di Giunta regionale del 9 ottobre 2018, n. 636. Importo complessivo di euro 33.918,37)”;
  3. la legge della Regione Campania n. 48 del 06/12/2018, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126. Delibera di Giunta regionale del 9 ottobre 2018, n. 637. Importo complessivo di euro 73.048,03”;
  4. la legge della Regione Campania n. 49 del 06/12/2018, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n.126. Delibera di Giunta regionale del 9 ottobre 2018, n. 638. Importo complessivo di euro 59.366,54”;
  5. la legge della Regione Campania n. 50 del 06/12/2018, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126. Delibera di Giunta regionale del 9 ottobre 2018, n. 639. Importo complessivo di euro 196.784,75”;
  6. la legge della Regione Campania n. 51 del 06/12/2018, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126. Delibera di Giunta regionale del 30 ottobre 2018, n. 702. Importo complessivo di euro 1.284.027,69”;
  7. la legge della Regione Campania n. 52 del 06/12/2018, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126. Delibera di Giunta regionale del 6 novembre 2018, n. 726. Importo complessivo di euro 195.148,88”;
    la legge della Regione Campania n. 53 del 06/12/2018, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126. Delibera di Giunta regionale del 24 ottobre 2018, n. 686. Importo complessivo di euro 491.228,92”;
    la legge della Regione Lombardia n. 18 del 06/12/2018, recante “Iniziative a favore dei minori che frequentano nidi e micronidi”;
  8. la legge della Regione Lombardia n. 19 del 06/12/2018, recante “Modifica alla legge regionale 1 ottobre 2014, n. 25 (Interventi per la riduzione dei costi della politica, il contenimento della spesa pubblica e la tutela delle finanze regionali. Modifica della normativa sull’assegno vitalizio”;
  9. la legge della Regione Lombardia n. 20 del 06/12/2018, recante “Incorporazione del comune di Ca’ d’Andrea nel comune di Torre de’ Picenardi, in provincia di Cremona”;
  10. la legge della Regione Lombardia n. 21 del 06/12/2018, recante “Istituzione del comune di Solbiate con Cagno mediante fusione dei comuni di Solbiate e Cagno, in provincia di Como”;
  11. la legge della Regione Lombardia n. 22 del 06/12/2018, recante “Istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato”;
  12. la legge della Regione Liguria n. 25 del 05/12/2018, recante “Istituzione dell’Agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento (ALiSEO) e disposizioni di adeguamento”;
  13. la legge della Regione Umbria n. 10 del 04/12/2018, recante “Norme sull’amministrazione, gestione e valorizzazione dei beni immobili regionali”;
  14. la legge della Regione Marche n. 47 del 12/12/2018, recante “Istituzione di un nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Auditore e Sassocorvaro, ai sensi della lettera a) del comma 1 dell’articolo 2 della legge regionale 16 gennaio 1995, n. 10 “Norme sul riordinamento territoriale dei Comuni e delle Province nella Regione Marche””;
  15. la legge della Regione Abruzzo n. 36 del 12/12/2018, recante “Riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 – Pagamento quota associativa annuale per la partecipazione all’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno – SVIMEZ – Dipartimento della Presidenza e Rapporti con L’Europa”;
  16. la legge della Regione Abruzzo n. 37 del 12/12/2018, recante “Riconoscimento dei debiti fuori bilancio, già pagati, derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - Pagamento contributo al Centro interregionale di studi e documentazione - C.I.N.S.E.D.O. – Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa”;
  17. la legge della Regione Abruzzo n. 38 del 12/12/2018, recante “Provvedimenti di carattere urgente”;
  18. la legge della Regione Abruzzo n. 39 del 12/12/2018, recante “Interpretazione autentica dell’articolo 3 della legge regionale approvata con Verbale di Consiglio n. 113/11 del 29.11.2018 (Provvedimenti di carattere urgente)”;
  19. la legge della Regione Toscana n. 70 dell’ 11/12/2018, recante “Disposizioni in merito all’organizzazione, alle funzioni e alla disciplina dei consorzi di bonifica e nuove funzioni in materia di difesa del suolo. Modifiche alla l.r. 79/2012 e alla l.r. 80/2015”;
  20. la legge della Regione Sardegna n. 44 del 12/12/2018, recante “Modifiche alla legge regionale n. 7 del 1979 e alla legge regionale n. 16 del 2013, in materia di procedimento per l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale.17/12/2018”;
  21. la legge della Regione Basilicata n. 53 del 17/12/2018, recante “Disciplina in materia di agricoltura sociale”.

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 0.30 di venerdì 8 febbraio 2019.