Stralcio resoconto stenografico Aula, del 14 gennaio 2021: Interrogazione sull'Associazione italiana alberghi per la gioventù

venerdì 15 gennaio 2021


Legislatura 18ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 292 del 14/01/2021

Svolgimento di interrogazioni (ore 9,32)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni.

PRESIDENTE. Seguono le interrogazioni 3-01127 e 3-01563 sull'Associazione italiana alberghi per la gioventù.

Il rappresentante del Governo ha facoltà di rispondere congiuntamente a tali interrogazioni.

L'ABBATE, sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali. Signor Presidente, la senatrice Binetti, unitamente ad altri colleghi, chiede quali iniziative si intendano intraprendere al fine di salvaguardare le attività e le funzioni dell'Associazione italiana alberghi per la gioventù e sostenere il turismo tra le categorie più svantaggiate, in particolare tra i giovani. In base al suo statuto l'AIG (Associazione italiana alberghi per la gioventù), costituita con atto del 19 dicembre 1945, è un ente morale assistenziale a carattere nazionale senza fini di lucro. L'associazione ha per scopo istituzionale la promozione del turismo giovanile attraverso la realizzazione e la gestione degli ostelli per la gioventù e l'attuazione di ogni altra iniziativa idonea a favorire il miglioramento morale, culturale e fisico della gioventù mediante la pratica del turismo, considerato un mezzo insostituibile per la promozione sociale dei giovani e per favorirne la reciproca conoscenza.

A livello internazionale l'AIG è membro e unico rappresentante per l'Italia della Federazione internazionale degli ostelli per la gioventù, massimo organismo mondiale competente per la ricettività dei giovani. Durante la conversione in Senato del decreto-legge n. 101 del 3 settembre 2019, recante «Disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali», fu approvato e poi stralciato l'emendamento 15.0.13, che prevedeva la soppressione dell'Associazione italiana alberghi per la gioventù e conseguentemente costituiva l'ente pubblico non economico denominato Ente italiano alberghi per la gioventù (EIG), sottoposto alla vigilanza del Presidenza del Consiglio dei ministri, in ragione delle competenze esercitate in materia di politiche per la gioventù. Il nuovo ente EIG sarebbe entrato a far parte degli enti di promozione economica, con una nuova dotazione organica di 57 unità. Inoltre veniva prevista la nomina di un commissario straordinario al fine dell'adeguamento statutario e per consentire l'ordinato trasferimento dei beni e delle funzioni al nuovo ente, nonché per la definizione dei rapporti pendenti in capo all'AIG. Gli oneri che lo Stato avrebbe sostenuto a decorrere dal 2020 sarebbero stati pari a 1,7 milioni di euro all'anno. Il Governo, oggi come un anno fa, è disponibile a valutare positivamente un'analoga proposta normativa per affrontare e risolvere l'attuale situazione dell'Associazione italiana alberghi per la gioventù e salvaguardare le attività e le funzioni che questa svolge.

COMINCINI (IV-PSI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

COMINCINI (IV-PSI). Signor Presidente, vorrei dire al rappresentante del Governo che io non ho ben compreso quali siano le azioni concrete che possono essere messe in campo per salvaguardare questo patrimonio, che non è solo un patrimonio del nostro Paese, ma è un valore per tanti giovani e per le persone meno abbienti, che hanno trovato in questi spazi e in questi luoghi dei punti di riferimento importanti per l'attività turistica. Non comprendo inoltre come si possano salvaguardare le famiglie (stiamo parlando di circa 200 lavoratori e delle relative famiglie), che rischiano per la situazione di crisi in cui versa l'Associazione italiana alberghi per la gioventù, la quale potrebbe terminare la propria gloriosa esperienza.

L'interrogazione che ho presentato risale all'agosto 2019. Sono passate nel frattempo due leggi di bilancio, nel corso del cui esame sono stati presentati degli emendamenti al riguardo da parte di diversi colleghi, non solo da parte del sottoscritto. Ci sono stati poi altri provvedimenti normativi proposti dal Governo al Parlamento, ai quali sono stati agganciati emendamenti che tentavano di risolvere questa situazione. Siamo a gennaio 2021 e ancora non c'è la configurazione di una soluzione che possa definirsi tale.

Chiedo davvero uno sforzo aggiuntivo, perché non sono mancate le occasioni per salvare questa esperienza. Se la si vuole salvare, come mi sembra il Parlamento abbia chiesto a più riprese in questi quasi due anni, in maniera anche trasversale, credo che lo si debba fare. Il Parlamento ha dato un indirizzo chiaro; ora spetta al Governo identificare lo strumento idoneo per dare attuazione a questa richiesta che in maniera trasversale giunge dal Parlamento. Chiedo uno sforzo aggiuntivo, che sia veramente risolutivo.

BINETTI (FIBP-UDC). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BINETTI (FIBP-UDC). Con tutto il rispetto e ringraziando il Sottosegretario L'Abbate per la sua presenza in quest'Aula e per l'amabilità con cui ha risposto, sia pure in modo non soddisfacente, ai quesiti posti, faccio presente che personalmente mi sarei aspettata la presenza del ministro Franceschini, cioè del Ministro che ha una delega al turismo, o del Ministro che in qualche modo ha una delega alla gioventù. Per carità, l'agricoltura va sempre bene, ma non è certamente il cuore del problema. Questo già dimostra lo scarso interesse per la specificità del quesito. Quello che stiamo vivendo è uno dei momenti di più drammatica emergenza economico-sanitaria che il Paese abbia mai attraversato - si dice - dalla fine della Seconda guerra mondiale e ci troviamo davanti a una situazione in cui abbiamo tutto il turismo bloccato, con una perdita secca che farà sì che ci vorranno anni prima che il settore possa essere rimesso in movimento. Nell'ambito, però, di questo turismo che potremmo definire non profit, un turismo di servizio, abbiamo il turismo dei giovani, cioè quella disponibilità che permette a un giovane di allargare gli orizzonti culturali ed anche della prospettiva sociale, attraverso questa attività di spostamento che consente ai ragazzi italiani di fare l'esperienza di andare all'estero e a chi viene dall'estero di venire in Italia. È evidente che nel lockdown, così come siamo tutti chiusi dentro - e il prossimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri rappresenta un'ulteriore limitazione a quelle che potremmo chiamare le libertà individuali - stiamo privando i nostri giovani della scuola in presenza, delle esperienze comunque culturali, anche di approfondimento, quelle legate alla vita universitaria e ai tirocini, e in questo caso anche di quella capacità di allargamento degli orizzonti. Non dimentichiamo, peraltro, che proprio gli alberghi della gioventù sono passati negli anni Sessanta - e questo non è un elemento indifferente - dalla denominazione originaria di enti morali a quella di enti assistenziali, perché sembrava quasi che bisognasse assistere in qualche modo sotto il profilo economico-organizzativo i giovane nei loro spostamenti, poi a quella attuale di enti culturali. Stiamo, quindi, ancora una volta, considerando il mondo dei giovani nella peggiore delle modalità possibili, cioè non considerandolo.

Chiaramente la risposta e anche l'intervento del collega che mi ha preceduto sembrano quasi guardare con maggiore interesse alla garanzia di posti di lavoro, ma sappiamo che questa garanzia è sospesa al filo, che potremmo chiamare in questo momento il famoso filo della cassa integrata e che sarà sottoposto comunque alla tagliola del 30 marzo, quando verrà meno il divieto dei licenziamenti. Siamo di fronte ad un atteggiamento politico capace di riversare su questo settore tutta la cecità di un Paese che non considera il turismo veramente il suo oro nero. L'esempio del turismo come oro nero del Paese è un esempio che fece il ministro Franceschini, Ministro da ben due legislature. Adesso non sappiamo cosa succederà nel prossimo Governo: magari il ministro Franceschini diventerà il Capo del Governo e magari, se così dovesse essere, attribuirà al turismo e alla cultura un'importanza di gran lunga superiore a quella rivestita fino adesso, ma noi sappiamo che questa sorta di oro nero, che è il turismo italiano, non è mai riuscito ad essere preso in giusta considerazione come la ricchezza propria del Paese, una ricchezza economica, una ricchezza enogastronomica - e questo sicuramente riguarda anche le sue competenze - una ricchezza culturale che è fatta di tradizione, ma anche di capacità di guardare avanti.

Credo che ad oggi risulti ridicolo porre questa domanda sugli alberghi della gioventù: quando il collega presentò la sua interrogazione, come sa, ancora non c'era stata la pandemia, quando io ho presentato la mia eravamo nella fase dell'ampliamento degli orizzonti, nella prospettiva di tornare ad una potenziale normalità, mentre oggi siamo sprofondati in un drammatico buco nero da cui non sappiamo nemmeno quando e come potremo uscire, vista l'impossibilità di passare da un Comune all'altro o da una Regione all'altra. Questo significa miopia grave di Governo, dal punto di vista culturale, economico, sociale e organizzativo, e significa cecità nei confronti dei diritti delle nuove generazioni. Altro che il recovery plan come diritto della next generation! Questa è veramente cecità.

Non posso quindi che approfittare di questo momento, per dire che speriamo che dal male possa derivare un qualche bene. Certamente, finora, le premesse non ci sono. (Applausi).