Commissione 7ª - Interrogazione: Scuole e caro energia

giovedì 23 febbraio 2023


SINDACATO ISPETTIVO

Interrogazione Atto n. 3-00027 (in 7ª Commissione): Misure per sostenere le scuole paritarie dell'infanzia nel fronteggiare il caro energia

Pubblicato il 9 novembre 2022, nella seduta n. 7

MALPEZZI Simona FlaviaVERDUCCID'ELIA CeciliaMANCAPARRINI - Al Ministro dell'istruzione. –

Premesso che:

con l'arrivo della stagione invernale, le scuole dell'infanzia paritarie si trovano in grande difficoltà, poiché non sanno come far fronte ai maggiori costi previsti per il pagamento dell'energia elettrica e del riscaldamento;

il decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, recante ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), detto decreto-legge "aiuti ter", adottato dal Governo pro tempore Draghi e attualmente all'esame della Camera dei deputati, incrementa di 30 milioni di euro, per l'anno 2022, il contributo finalizzato al mantenimento delle scuole elementari paritarie, previsto dall'articolo 1, comma 13, della legge 10 marzo 2000, n. 62, al fine di sostenere l'aumento dei costi energetici;

molte scuole dell'infanzia paritarie ubicate nelle zone montane hanno dovuto già accendere i riscaldamenti, nonostante le favorevoli condizioni climatiche, che hanno caratterizzato l'inizio della stagione autunnale in gran parte del territorio nazionale;

in assenza di ulteriori contributi, per le scuole dell'infanzia paritarie sarà molto difficile garantire il proseguimento dell'anno scolastico, non essendo pensabile di poter gravare ulteriormente sulle famiglie aumentando le rette,

si chiede di sapere quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di dare risposte certe e in tempi molto brevi alle scuole dell'infanzia paritarie, consentendo loro di fronteggiare l'aumento dei costi energetici e di evitare così l'interruzione dei servizi offerti o la chiusura definitiva, altrimenti inevitabili.

RISPOSTA

Legislatura 19ª - 7ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 17 del 22/02/2023

Il sottosegretario Paola FRASSINETTI risponde all'interrogazione n. 3-00027 della senatrice Malpezzi ed altri sulle misure per sostenere le scuole paritarie dell'infanzia nel fronteggiare il caro energia.

Ricorda, preliminarmente, che per fronteggiare le maggiori esigenze connesse al fabbisogno energetico degli istituti scolastici paritari derivanti dall'eccezionale incremento del costo dell'energia, il decreto-legge n. 144 del 2022 ha incrementato di 30 milioni di euro, per l'anno 2022, il contributo di cui all'articolo 1, comma 13, della legge n. 62 del 2000.

Tali risorse sono state allocate su un unico capitolo di spesa del Ministero dell'istruzione e del merito denominato "Contributi alle scuole paritarie comprese quelle della Valle d'Aosta".

Ciò premesso, l'Amministrazione ha previsto che i citati ulteriori 30 milioni, al pari dei contributi annuali ordinari presenti sul medesimo capitolo di spesa, siano ripartiti tra le scuole paritarie e siano volti a sostenere, quindi, anche il funzionamento delle "scuole elementari parificate" e la "realizzazione del sistema prescolastico integrato".

Nello specifico, con i decreti ministeriali n. 2570 e n. 2571 del 17 novembre 2022, i contributi sopra menzionati sono stati ripartiti ed assegnati, rispettivamente, agli Uffici scolastici regionali e alla Regione Valle d'Aosta.

Gli Uffici scolastici regionali, a loro volta, provvedono per la conseguente successiva erogazione delle predette risorse alle scuole paritarie, per quanto di rispettiva competenza territoriale, al fine di fornire con celerità il sostegno previsto dal legislatore proprio per fronteggiare l'aumento dei costi energetici sostenuti da tali istituzioni scolastiche.

Infine, il Sottosegretario sottolinea che, con la legge di bilancio del 2023, il contributo a beneficio delle scuole paritarie è stato incrementato di 20 milioni di euro per l'anno 2023 e di 110 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024, con ciò realizzando, pertanto, un importante incremento di detto contributo a regime.

L'oratrice conclude affermando che il tema di garantire risorse alle scuole paritarie è particolarmente sentito dal Ministero, come dimostra, più in generale, il recente intervento attuato nella legge di bilancio per il 2023 a sostegno della tutela della libertà di scelta educativa, sancita dalla Costituzione.

La senatrice D'ELIA (PD-IDP) si dichiara soddisfatta per la risposta all'interrogazione di cui è cofirmataria.

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Interrogazione Atto n. 3-00085 (in 7ª Commissione): Contributi agli istituti scolastici privati per fronteggiare i maggiori costi dell’energia

Pubblicato il 12 dicembre 2022, nella seduta n. 16

MARTELLAD’ELIA – Ai Ministri dell’istruzione e del merito e dell’economia e delle finanze. –

Premesso che:

l’articolo 13, comma 1, del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, prevede che “per fronteggiare le maggiori esigenze connesse al fabbisogno energetico degli istituti scolastici paritari derivanti dall’eccezionale incremento del costo dell’energia il contributo di cui all’articolo 1, comma 13, della legge 10 marzo 2000, n. 62, è incrementato di 30 milioni di euro per l’anno 2022”;

secondo il predetto comma 13, a decorrere dall’esercizio finanziario 2000 “gli stanziamenti iscritti alle unità previsionali di base 3.1.2.1 e 10.1.2.1 dello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione sono incrementati, rispettivamente, della somma di lire 60 miliardi per contributi per il mantenimento di scuole elementari parificate e della somma di lire 280 miliardi per spese di partecipazione alla realizzazione del sistema prescolastico integrato”;

dal testo della disposizione, dunque, il contributo incrementato è quello finalizzato al mantenimento delle “scuole elementari parificate” e alla “realizzazione del sistema prescolastico integrato”;

considerato che:

il permanere della condizione di criticità per l’approvvigionamento energetico e l’incremento dei costi continuano ad incidere in maniera rilevante sugli istituti scolastici;

a risentirne sono soprattutto gli istituti che si trovano su determinati territori, come nel caso della regione Veneto in relazione alla sua particolare orografia, con particolare riferimento agli istituti privati;

si tratta di istituti che spesso rappresentano l’unico “presidio” che offre un servizio essenziale per le famiglie, e che comunque integrano l’offerta formativa soprattutto laddove i servizi pubblici sono carenti o del tutto assenti,

si chiede di sapere quali iniziative, per quanto di propria competenza, i Ministri in indirizzo intendano attivare al fine di prevedere che il contributo alle scuole paritarie per fronteggiare l’aumento dei costi energetici possa essere esteso anche agli istituti privati ubicati nei territori di cui in premessa, a tutela e sostegno della domanda formativa delle famiglie.

RISPOSTA

Legislatura 19ª - 7ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 17 del 22/02/2023

Il sottosegretario Paola FRASSINETTI risponde all'interrogazione n. 3-00085 del senatore Martella sui contributi agli istituti scolastici privati per fronteggiare i maggiori costi dell'energia.

Nel richiamare quanto appena riferito in risposta all'interrogazione n. 3-00027 della senatrice Malpezzi vertente su analoga tematica, fa presente che, circa la possibilità di estendere il contributo destinato alle scuole paritarie anche ad altri istituti privati, non paritari, occorre ricordare che la legge n. 62 del 2000 ha regolamentato la questione della parità scolastica, dando attuazione a quanto previsto dall'articolo 33 della nostra Carta costituzionale.

Quest'ultimo, al terzo comma, specifica che gli enti e i privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

Ciò premesso, l'oratrice aggiunge che la medesima legge n. 62 del 2000 riconosce le scuole paritarie quale parte integrante del Sistema nazionale di istruzione poiché, insieme alle scuole statali, contribuiscono a realizzare le finalità del sistema scolastico. È questa la ragione per la quale il Ministero, al fine di assicurare un reale pluralismo educativo, sostiene, da tempo, in modo continuativo, le scuole paritarie con un contributo statale. Tale contributo è destinato alle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, in possesso del riconoscimento di parità e del mantenimento della stessa e, in via prioritaria, alle scuole paritarie che svolgono il servizio scolastico con modalità non commerciali e che, comunque, non siano legate a società aventi fini di lucro o da queste controllate.

Dunque, rileva che è ben riconosciuta nell'ordinamento l'importanza delle scuole paritarie - soprattutto quelle che si trovano in determinati territori - che indubbiamente concorrono all'obiettivo di estendere l'offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall'infanzia lungo tutto l'arco della vita.

Alla luce del quadro normativo sopra delineato, sottolinea che, tra i destinatari dei contributi statali in favore delle scuole paritarie, non possono essere ricomprese le scuole private non paritarie.

Precisa, tuttavia, che tali scuole, anche in ragione della loro natura privatistica, possono beneficiare di altre misure da parte dello Stato, nell'ambito degli interventi di sostegno economico rivolti alle imprese, peraltro significativamente incrementati con l'ultima legge di bilancio per far fronte all'attuale congiuntura caratterizzata dalla crisi energetica.

Il senatore MARTELLA (PD-IDP), nel ringraziare il sottosegretario Paola Frassinetti per la risposta esaustiva, si dichiara soddisfatto. In proposito, nel prendere atto che fra i destinatari dei contributi statali rivolti alle scuole paritarie non possono, ai sensi della normativa vigente, evidentemente, essere ricomprese anche le scuole private non paritarie, giudica importante che queste ultime siano comunque messe in condizione di accedere ad altre forme di sostegno economico. Auspica peraltro che si possa avviare un percorso per modifiche normative affinché siano individuabili specifici criteri in presenza dei quali gli istituti scolastici privati non paritari possano accedere alle medesime risorse destinate alle scuole paritarie. Ciò, specie quando i primi costituiscono l'unico presidio territoriale per l'erogazione dell'offerta formativa, servizio essenziale per le famiglie.

 

Il PRESIDENTE ringrazia il Sottosegretario e dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.