Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 065 del 04.05.2023 - Interrogazione: fondo mutualistico nazionale per l'agricoltura contro i rischi da cambiamenti climatici

venerdì 5 maggio 2023


Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 065 del 04.05.2023

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INTERROGAZIONE

PRESIDENTE. Il senatore Bergesio ha facoltà di illustrare l'interrogazione 3-00401 sul fondo mutualistico nazionale per l'agricoltura contro i rischi da cambiamenti climatici, per tre minuti.

BERGESIO (LSP-PSd'Az). Signor Presidente, signor Ministro, il tema che vogliamo trattare con questa interrogazione è legato agli eventi meteorologici di carattere catastrofale, che negli ultimi anni stanno colpendo il nostro Paese e soprattutto l'agricoltura.

A questo proposito, vorremmo prima di tutto esprimere la solidarietà di quest'Aula alle popolazioni della Regione Emilia-Romagna, colpite dalle drammatiche piogge di questi giorni, che hanno generato un drammatico stato di emergenza dovuto alla calamità naturale, e in particolare alle famiglie delle vittime. Un grazie di cuore a tutti i volontari, alla Protezione civile, alle Forze dell'ordine, al personale sanitario, ai sindaci, agli amministratori impegnati in loco a sostegno della popolazione (Applausi).

Il cambiamento climatico in atto, stando ad una recente indagine, è da molti percepito, signor Ministro, come un'emergenza reale e grave, da contrastare il prima possibile. Questo è ancor più vero se guardiamo al comparto agricolo, che, a causa dei cambiamenti climatici di natura sempre più spesso catastrofale, negli ultimi dieci anni, come lei sa, ha perso circa 14 miliardi di euro. Queste le ultime stime, quelle più vicine a noi, del 2022: in produzione di mais, causa siccità, meno 22 per cento; frumento duro, meno 10 per cento; olio di oliva, meno 27 per cento; pomodori, meno 10 per cento. Questo per fare una panoramica un po' su tutte le tipologie di prodotti.

Nella scorsa programmazione PAC, però, è emersa una carenza di risorse per il pagamento delle compensazione a favore degli agricoltori per i danni subiti nell'anno 2022. Le polizze assicurative, che normalmente, in copertura Fondo solidarietà nazionale, sono al 70 per cento, sono state coperte solo al 30 per cento al 30 gennaio. Il resto, gli agricoltori hanno dovuto anticiparlo e non si sa ancora quando tutto questo verrà loro trasferito.

Con la legge di bilancio 2021 abbiamo istituito il fondo mutualistico Agricat. Il fondo, in vigore dal 1° gennaio 2023, coinvolge le 700.000 aziende agricole per la copertura dei rischi catastrofali da gelo, brina, alluvione e siccità: 350 milioni di euro l'anno.

Signor Ministro, noi chiediamo semplicemente dei chiarimenti sulla situazione dell'anno 2022. Vorremmo sapere quando verranno definitivamente pagate, tramite Agea, queste aziende agricole e, dall'altra parte, sapere a che punto siamo col fondo Agricat, se esso rappresenta una garanzia per le aziende contro il rischio, soprattutto perché le produzioni stanno per iniziare.

PRESIDENTE. Il ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, onorevole Lollobrigida, ha facoltà di rispondere all'interrogazione testé illustrata, per tre minuti.

LOLLOBRIGIDA, ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Senatore Bergesio, lei mi pone sempre quesiti molto puntuali e molto rilevanti. In questo caso, sono ancor più puntuali per le ragioni che lei ha descritto nell'incipit, ricordando le criticità di queste ore.

Il contrasto alle conseguenze negative delle catastrofi naturali sul comparto agroalimentare italiano e il sostegno alle aziende colpite sono al centro della nostra attività del Ministero, per quanto ovviamente di competenza. Quanto agli eventi catastrofali che si sono verificati nel 2022, la risposta del Governo è stata e continua ad essere il più rapida ed efficace possibile. Dal mio insediamento ho firmato 24 decreti di declaratoria di eccezionali avversità atmosferiche, grazie ai quali ho consentito alle Regioni interessate di accedere alle risorse messe a disposizione dal Fondo di solidarietà nazionale.

Il 2 maggio 2023 ho firmato il decreto di declaratoria del riconoscimento del carattere di eccezionalità dell'alluvione che ha colpito la Regione Marche tra il 15 e il 16 settembre 2022, che permette, anche in questo caso, l'accesso alle risorse del Fondo di solidarietà nazionale.

Per i prossimi anni tali eventi, purtroppo, come ricordava, sempre più frequenti e devastanti, dovranno essere gestiti mediante gli strumenti assicurativi. In questa ottica, un ruolo centrale assume il fondo mutualistico nazionale agricolo contro le avversità catastrofiche (Agricat), previsto quale strumento principale di assicurazione dal rischio dal Piano strategico della politica agricola comune del 2023-2027, concordato con le Regioni con un meccanismo che sapete essere nuovo ed applicato per la prima volta in questo quinquennio.

Sono in corso di adozione gli atti che consentiranno di definire il quadro normativo per la operatività del fondo. In particolare il 5 aprile 2023 è stato approvato il regolamento del fondo; il giorno seguente è stata adottata la prima circolare esplicativa, rivolta alle imprese che abbiano subito danni da eventi catastrofali, contenente tutte le disposizioni operative per la presentazione della domanda di accesso alle compensazioni del fondo stesso.

Infatti, entro la prossima settimana è previsto il rilascio dell'applicativo nel Sistema informativo agricolo nazionale, che consentirà agli agricoltori di inserire la denuncia di danno direttamente nel sistema informativo, velocizzando così le procedure. Ad ogni modo, il fondo mutualistico nazionale Agricat copre gli eventi catastrofali già a partire dal 1° gennaio 2023. Nei mesi passati, Ismea ha già provveduto a raccogliere le segnalazioni degli agricoltori che hanno subito danni in seguito agli eventi catastrofali.

A breve, saranno organizzati i primi sopralluoghi campionari nelle aree interessate dagli eventi catastrofali per verificare gli eventuali danni alle produzioni. Posso dunque rispondere alla sua domanda dicendo che il fondo Agricat si può considerare già operativo.

A completamento del discorso fin qui svolto, ricordo che il fondo risponde nei limiti della propria disponibilità, ossia quei 350 milioni che non sono certo saranno in grado di coprire l'evolversi costante di questi eventi. Bisognerà comunque riflettere attentamente su quali siano le concause che peggiorano gli eventi eccezionali, purtroppo a causa spesso di scelte strategiche che hanno impedito di manutenere il territorio, considerando l'uomo soggetto importante e garante - non nemico -dell'ambiente, come qualche volta è stato tentato di dimostrare.

È necessario attendere la fine della campagna agraria per raccogliere tutti i fabbisogni derivanti dalle segnalazioni che perverranno nel corso dell'anno. Nel frattempo si procederà alla costituzione della dotazione del fondo mediante il prelievo del 3 per cento sui pagamenti diretti e la successiva integrazione con i fondi FESR.

Concludo precisando che, trattandosi di un fondo di mutualizzazione, la cui portata, come ho ricordato, è estesa a 700.000 aziende agricole, operativo su tutto il territorio nazionale per tutte le produzioni assicurabili, lo sforzo messo in atto quest'anno è imponente e getta le basi per una svolta nella cultura di gestione del rischio per la nostra imprenditoria agricola.

Colgo l'occasione per rinnovare oggi la solidarietà che lei richiamava alle popolazioni dell'Emilia-Romagna; già ieri, essendo presente alla Fiera di Rimini Macfrut, ho avuto la fortuna di incontrare tutte le rappresentanze del mondo degli agricoltori; abbiamo già iniziato a confrontarci attivamente sulle soluzioni adottabili dall'intero Parlamento, spero sicuramente per quota parte, e dal nostro Ministero, per alleviare non solo i devastanti effetti economici, ma anche quelli psicologici che derivano dalla distruzione del lavoro delle aziende, che spesso legano i nostri agricoltori ai loro territori ben più del dato economico e che io credo vadano compensate con particolare attivismo.

Ho avuto la fortuna ieri di visitare direttamente i luoghi, trovando tanta gente speranzosa di trovare in tutti noi, in tutta la politica, un attore con il quale confrontarsi sulle soluzioni attuali, ma soprattutto su una criticità che forse rilevano e che, nel tempo, dev'essere modificata: la poca attenzione al mondo dell'agricoltura come centrale nella manutenzione del territorio, dell'alveo dei fiumi e delle aree interne che spesso, poco curate, producono a valle gli effetti devastanti che rileviamo, aggravando le conseguenze degli eventi derivanti dal cambiamento climatico. (Applausi).

PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire in replica il senatore Bergesio, per due minuti.

BERGESIO (LSP-PSd'Az). Ringrazio il signor Ministro. Siamo soddisfatti per il modo in cui sta portando avanti la soluzione di questa problematica così importante. Il rischio in agricoltura è infatti un tema che è stato affrontato poche volte con pragmatismo e determinazione. Visto che c'è questa opportunità, questa grande ricerca di dare supporto e sostegno agli agricoltori, credo sia un momento importante.

Ricordo che le nostre aziende agricole soffrono di liquidità. Purtroppo l'aumento dei tassi di interessi sui mutui, che sono passati dal 2,5-3 per cento al 6-7 per cento, è un aspetto molto importante, che genera difficoltà e anche molta preoccupazione tra gli agricoltori.

Lei è stato molto chiaro. Riteniamo molto positivo il fatto che il fondo Agricat sia già attivo. Credo allora che siamo in grado di dare risposte coerenti con le problematiche del settore, partendo dai grandi temi, ma anche dalla piccola quotidianità, a difesa proprio dell'agricoltore affinché sia veramente il custode dell'ambiente del territorio. Ritengo che in tal modo daremo un futuro e una speranza soprattutto alle giovani generazioni, al cui interno tanti si stanno impegnando in questo settore. (Applausi).