Sommario3

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Pandemia: attenzione su mutazioni del virus
(Regioni.it 4006 - 16/02/2021) “Stanno emergendo mutazioni che devono essere attentamente monitorate per valutare la possibile influenza sui test antigenici che la usino come bersaglio”. Il ministero della Salute evidenzia che bisogna monitorare gli effetti delle nuove varianti del virus Covid, dall’inglese alla brasiliana che “presentano diverse mutazioni nella proteina spike, non dovrebbero in teoria causare problemi ai test antigenici, in quanto questi rilevano la proteina N”.
Il Ministero della Salute interviene così sui test antigenici rapidi alla luce della circolazione delle nuove varianti del virus, si spiega che “è consigliabile confermare la negatività di test antigenici eseguiti su pazienti sintomatici o con link epidemiologico con casi confermati di COVID-19”.
Il Ministero della Salute interviene così sui test antigenici rapidi alla luce della circolazione delle nuove varianti del virus, si spiega che “è consigliabile confermare la negatività di test antigenici eseguiti su pazienti sintomatici o con link epidemiologico con casi confermati di COVID-19”.
Si rileva comunque che “in caso di mancata pronta disponibilità di test molecolari, o in condizioni d'urgenza determinate dalla necessità di prendere decisioni di sanità pubblica in tempi rapidi, si può ricorrere per la conferma a test antigenici, quali appunto i test antigenici non rapidi (di laboratorio), i test antigenici rapidi con lettura in fluorescenza e quelli basati su microfluidica con lettura in fluorescenza, che rispondano alle caratteristiche di sensibilità e specificità minime”.
La variante inglese del Covid 19 è sempre più diffusa in Italia. E' stata inoltre pubblicata dall'Istituto superiore di sanità la relazione tecnica della prima indagine sulla variante inglese del virus SARS-CoV-2.
In Italia, così come nel resto d’Europa (in Francia la prevalenza è del 20-25%, in Germania è sopra il 20%), c’è una circolazione sostenuta della variante, che probabilmente è destinata a diventare quella prevalente nei prossimi mesi.
A livello nazionale la stima di prevalenza della cosiddetta "variante inglese" del virus Sars-CoV-2 è pari a 17,8%. Sono questi i risultati preliminari della ‘flash survey’ condotta dall’Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali.
“L'Europa deve accelerare dinanzi alle mutazioni del virus”, dichiara il presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, annunciando un nuovo programma di "ricerca comune".
Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, afferma che "sulle varianti del virus dobbiamo fare molta attenzione e questa cosa ci preoccupa molto. La variante inglese pesa per il 18% sui contagiati veneti, poi c'è la brasiliana e sudafricana. Già a dicembre noi avevamo isolato quella inglese in Veneto".
Nella regione Lazio "si è cominciata ad affacciare, con una presenza non importante come in altre regioni, la cosiddetta variante inglese. Allo stato attuale bisogna mantenere ancora alta l'attenzione rispetto alla circolazione del virus, seppure alcuni indicatori siano in lieve diminuzione", dichiara l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato.
Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, afferma che "sulle varianti del virus dobbiamo fare molta attenzione e questa cosa ci preoccupa molto. La variante inglese pesa per il 18% sui contagiati veneti, poi c'è la brasiliana e sudafricana. Già a dicembre noi avevamo isolato quella inglese in Veneto".
Nella regione Lazio "si è cominciata ad affacciare, con una presenza non importante come in altre regioni, la cosiddetta variante inglese. Allo stato attuale bisogna mantenere ancora alta l'attenzione rispetto alla circolazione del virus, seppure alcuni indicatori siano in lieve diminuzione", dichiara l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato.
Il numero dei casi di contagio da Covid-19 nel mondo è diminuito per la quinta settimana consecutiva e dall'inizio dell'anno il bilancio settimanale delle infezioni si è quasi dimezzato: lo ha reso noto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. I casi settimanali sono passati da oltre cinque milioni nel periodo 4-10 gennaio a 2,6 milioni nel periodo 8-14 febbraio. Il bilancio dei morti a livello globale ha superato quota 2,4 milioni, secondo i dati della Johns Hopkins University. Attualmente i decessi causati dal virus nel mondo sono 2.407.869 su un totale di 109.155.627 casi.
Eurostat, l'ufficio statistico europeo, fa sapere che in Italia il tasso di mortalità è aumentato di quasi il 50% in primavera e a novembre 2020 rispetto agli stessi periodi del 2016-19. I dati sono stati raccolti sull'incremento della mortalità in Europa tra marzo e novembre dello scorso anno. L'Ue ha raggiunto un primo picco in aprile (più 25%), quando Spagna (79,4%), Belgio (73,9%) e Olanda (53,5%) sono risultati i Paesi più colpiti. L'Italia ha raggiunto i suoi livelli massimi in marzo (più 49,4%), aprile (41%) e novembre (49,5%). Nell'Ue tra marzo e novembre 2020 si sono registrati oltre 450mila decessi in più.

COVID. VON DER LEYEN: UE PRONTA A PROGRAMMA RICERCA SU VARIANTI

++ Covid: Oms, contagi dimezzati nel mondo da inizio anno ++

Covid, Min. Salute: oltre a spike emergono altre mutazioni

Covid:Von der Leyen,Ue deve accelerare dinanzi a varianti

Coronavirus,Zaia: preoccupati per varianti, inglese pesa per 18%

++ Covid:D'Amato,variante inglese si affaccia nel Lazio ++

[Ministero della Salute - Dispositivi medici e del servizio farmaceutico] Prevalenza della variante VOC 202012/01 (Regno Unito) in Italia - Studio di prevalenza 4-5 febbraio 2021
Eurostat, l'ufficio statistico europeo, fa sapere che in Italia il tasso di mortalità è aumentato di quasi il 50% in primavera e a novembre 2020 rispetto agli stessi periodi del 2016-19. I dati sono stati raccolti sull'incremento della mortalità in Europa tra marzo e novembre dello scorso anno. L'Ue ha raggiunto un primo picco in aprile (più 25%), quando Spagna (79,4%), Belgio (73,9%) e Olanda (53,5%) sono risultati i Paesi più colpiti. L'Italia ha raggiunto i suoi livelli massimi in marzo (più 49,4%), aprile (41%) e novembre (49,5%). Nell'Ue tra marzo e novembre 2020 si sono registrati oltre 450mila decessi in più.

COVID. VON DER LEYEN: UE PRONTA A PROGRAMMA RICERCA SU VARIANTI

++ Covid: Oms, contagi dimezzati nel mondo da inizio anno ++

Covid, Min. Salute: oltre a spike emergono altre mutazioni

Covid:Von der Leyen,Ue deve accelerare dinanzi a varianti

Coronavirus,Zaia: preoccupati per varianti, inglese pesa per 18%

++ Covid:D'Amato,variante inglese si affaccia nel Lazio ++

[Ministero della Salute - Dispositivi medici e del servizio farmaceutico] Prevalenza della variante VOC 202012/01 (Regno Unito) in Italia - Studio di prevalenza 4-5 febbraio 2021
( gs / 16.02.21 )

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Emergenza Covid-19: ieri confronto fra Cts, Speranza, Gelmini e Bonaccini
(Regioni.it 4006 - 16/02/2021) Incontro "positivo" il 15 febbraio fra il Comitato tecnico scientifico, il ministro Roberto Speranza, il ministro Mariastella Gelmini e il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Secondo quanto riporatto dalle agenzie sarebbe stata condivisa la necessita' di una "stretta collaborazione tra le istituzioni e la comunita' scientifica" per arrivare a "decisioni efficaci e a un forte coordinamento del Cts con il governo e con le Regioni". Dunque "Più coesione, più trasparenza e migliore comunicazione". temi su cui si è particolarmente soffermato il Presidente Bonaccini.
Nel corso dell'incontro - si legge in un lancio dell'agenzia Dire - è stato manifestato il disagio da parte del presidente Stefano Bonaccini per le decisioni repentine prodotte dal Cts alla vigilia della riapertura degli impianti sciistici, poi bloccati nella giornata di domenica, ma è stato spiegato da tutto il Cts che l'analisi dell'Istituto superiore di sanità ha condotto all'indicazione su cui poi ha deciso il ministro della Salute.
Nel corso dell'incontro - si legge in un lancio dell'agenzia Dire - è stato manifestato il disagio da parte del presidente Stefano Bonaccini per le decisioni repentine prodotte dal Cts alla vigilia della riapertura degli impianti sciistici, poi bloccati nella giornata di domenica, ma è stato spiegato da tutto il Cts che l'analisi dell'Istituto superiore di sanità ha condotto all'indicazione su cui poi ha deciso il ministro della Salute.
Il ministro Gelmini avrebbe richiesto di essere messa in copia nelle comunicazioni tra il Cts e il governo, di conoscere l'agenda e di avere accesso ai verbali del comitato, invocando una trasparenza e una migliore comunicazione che per il gruppo di lavoro del Cts.
"La pandemia è ancora forte, non si può scherzare" dunque, se è necessario fare "scelte di rigore, si fanno". E' quanto avrebbe affermato, secondo quanto riportato dall'agenzia Ansa, il ministro per gli Affari Regionali e le autonomie Mariastella Gelmini nel corso della riunione. Gelmini, inoltre, avrebbe ribadito la necessità che, essendoci un nuovo governo di unità nazionale, ci fosse anche una "comunicazione unitaria". "Va cambiato il metodo di comunicazione" avrebbe sottolineato chiedendo agli esperti di informare prima i ministri delle loro decisioni in modo che siano loro a comunicarle ai presidenti di Regione.

COVID. INCONTRO GOVERNO-CTS: PIÙ TRASPARENZA E COMUNICAZIONE MIGLIORE

COVID. 'POSITIVO' INCONTRO GOVERNO-CTS-REGIONI, 'STRETTA COLLABORAZIONE'

++ Covid: Gelmini, linea rigore, con pandemia non si scherza ++
Le immagini dell'incontro (Agenzia Vista)
( red / 16.02.21 )

Al centro del confronto metodo e ristori
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Chiusura impianti sci: vertice promosso dalla Lombardia con il neo Ministro Garavaglia
Oggi le dichiarazioni di Fedriga, Zaia, Fontana e Marsilio
(Regioni.it 4006 - 16/02/2021) Il ministro della Salute, Roberto Speranza, il 14 febbraio 2021 ha firmato l'Ordinanza che dispone il divieto di svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021, data di scadenza del DPCM 14 gennaio 2021. L'Ordinanza produce i suoi effetti dalla data della sua adozione. Il provvedimento - si legge sul sito del ministero - è basato sui dati epidemiologici più recenti, comunicati venerdì 12 febbraio scorso dall’Istituto Superiore di Sanità.
Sulla chiusura degli impianti per gli sciatori amatoriali si è tenuto ieri, per iniziativa della Regione Lombardia, un vertice con il neoministro per il turismo, Massimo Garavaglia, i rappresentanti di diverse Regioni, enti locali e imprenditori del settore.
Sulla chiusura degli impianti per gli sciatori amatoriali si è tenuto ieri, per iniziativa della Regione Lombardia, un vertice con il neoministro per il turismo, Massimo Garavaglia, i rappresentanti di diverse Regioni, enti locali e imprenditori del settore.
"La montagna è stata dimenticata, non è arrivato nulla se non qualche briciola": è quanto ha detto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia a Milano. "Per ripartire - ha aggiunto il ministro - servono due cose fondamentali: finalmente programmazione, non si può sapere il giorno prima cosa si fa il giorno dopo, e poi lavorare per mantenere la competitività del nostro sistema montagna. Quindi bisogna usare i soldi del Recovery per fare investimenti mirati, per ripartire alla grande come la nostra montagna sa fare".
Occorre considerare che ormai "E' evidente che la stagione è finita", ha aggiunto. "Abbiamo sentito gli operatori - ha detto poi Garavaglia, in collegamento con l'emittente 'Telenuovo' - Pensare di mettersi in campo dopo il 5 marzo senza certezze oggettivamente non ha senso. Stiamo già raccogliendo le prime istanze concrete ed è importante che siano già inserite nel Decreto Ristori". Non esiste - ha sottolineato - che si debbano aspettare 60 giorni, questa cose non devono più succedere".
Sull'inizio del suo nuovo incarico, Garavaglia ha osservato che "è una bella sfida, iniziata con questa simpatica patata bollente della chiusura fatta all'ultimo momento delle piste da sci". "Ho appena interrotto un incontro con gli operatori - ha aggiunto - per quantificare i danni. Qui non si deve parlare di ristori, ma di indennizzi, perché quando si arreca un danno bisogna indennizzare e su questo tema siamo già al lavoro".
Nell'ordinanza del ministro Speranza sullo sci "è mancato il rispetto per i lavoratori della montagna. Per l'Italia serve un modello buono, come quello del Veneto. Non entro nel merito del metodo - ha spiegato - ma non può funzionare così". "Invece del bonus monopattino, parliamo di incentivi per chi lavora in montagna.
"C'è stato un danno per una scelta del governo e i danni vanno indennizati", ha detto il ministro dopo l'incontro con gli operatori della montagna, i rappresentanti degli enti locali insieme al presidente della Lombardia Attilio Fontana e in collegamento il ministro delle per gli Affari regionali Mariastella Gelmini e il Presidente del Piemonte, Alberto Cirio.
"La normativa attuale prevede per assurdo che un ministro competente possa prendere le decisioni in autonomia. Evidentemente c'è qualcosa da registrare e penso che sarà oggetto di discussione, ma ad oggi questa è la normativa". "Nel prossimo decreto, una quota dei 32 miliardi andrà alla montagna. Alla luce di quello che è successo, credo che sarà una quota importante. Non ci sono problemi a capire l'entità del danno", ha rimarcato il ministro. "L'entità del danno è ancora da quantificare, ma secondo le stime fatte dalle Regioni, per il sistema montagna, tolto gli impianti, parlano già di 4,5 miliardi, a questi vanno aggiunte le risorse per gli impianti di risalita" ha aggiunto.
"Il decreto Ristori era sostanzialmente gia' pronto al Mef, pero' essendo stato all'opposizione non ho potuto vedere nel dettaglio i contenuti. Certo e' che questa proroga della chiusura (degli impianti sciistici ndr) ha cambiamo un po' le carte in tavola quindi sara' necessario metterci mano. Per fare un esempio, se c'era una quantificazione degli indennizzi per gli impianti a fune, se si aggiunge un mese di chiusura e' chiaro che i numeri cambiano. Sono questioni molto tecniche". Lo dice all'AGI il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Oggi durante l'incontro in Regione Lombardia con gli operatori del settore, spiega ancora Garavaglia, sono state "sollevate questioni tecniche precise e puntuali" che vanno "dalla proroga della Naspi agli ammortamenti, insomma suggerimenti che potrebbero essere utili per migliorare il decreto". Tra gli argomenti affrontati c'e' anche la questione della classificazione delle attivita' economiche Ateco. "Per i maestri di sci - prosegue - c'e' da considerare il fatto che non tutti hanno il codice Ateco, chi non e' a partita Iva, come i membri delle cooperative e delle scuole, non avrebbe diritto ai rimborsi. Non abbiamo fatto nessun tipo di considerazione politica, sono cose molto operative, abbiamo analizzato una situazione molto complicata purtroppo", conclude.
"Questo metodo e' previsto dalla normativa vigente, non so se ci sara' intenzione di modificare la normativa. Di sicuro sulla tempistica si puo' fare meglio". Ma il decreto Ristori - assicura - non subira' ritardi. "Basta metterci la testa, ma e' meglio che l'ossatura sia corretta fin da subito cosi' si e' gia' operativi nel decreto altrimenti bisogna aspettare gli emendamenti e la conversione e passano due mesi", spiega Garavaglia.
"Il Governo riveda modalità e tempi con cui si decidono i cambiamenti di colore e le riaperture, così è schizofrenico e non va nella direzione di contrastare efficacemente epidemia", ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
"Abbiamo ascoltato il grido di dolore di tanti operatori - ha spiegato Fontana - dei sindaci e dei rappresentanti delle Comunità montane. Ci hanno espresso la loro angoscia e disillusione perché questo può essere davvero un colpo decisivo per le sorti di tanti comprensori". "La contestazione principale - ha chiosato Fontana - è anzitutto al metodo. Meno di una settimana fa il Cts aveva dato il via libera alla riapertura degli impianti, i gestori si erano attrezzati e noi avevamo emesso un'ordinanza per riprendere le attività sciistiche nel rispetto delle regole concordate fra Regioni, Governo e Cts. La nostra, in particolare, prevedeva riaperture al 30%. Purtroppo all'ultimo momento è arrivata questa doccia gelata che ha bloccato la ripartenza. Da parte di tutti si sono sollevate una serie di richieste, di ristori e di risarcimenti del danno".
"Ammontano complessivamente a circa 500 milioni di euro soltanto per il Friuli Venezia Giulia i danni diretti e indiretti causati dall'ordinanza che ha bloccato l'attivita' sciistica". Lo ha detto il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, intervenendo questa mattina al Radio Anch'io e chiedendo "immediati indennizzi alle attivita'". "Gli operatori - ha aggiunto - che avevano gia' fatto gli ordinativi ed erano pronti ad aprire". Il Presidente ha poi contestato "tempi e i metodi" ed ha citato il caso del blocco dello spostamento tra regioni "che era stato deciso - su proposta delle regioni stesse - gia' giorni prima". Per lo sci, come per le altre attivita' "e' necessario incominciare a fare una programmazione, decidere il giorno prima non e' accettabile". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, durante un collegamento con la trasmissione "Radio anch'io" su Rai Radio 1. Per quanto riguarda lo sci "abbiamo avuto l'ok dal Cts non piu' tardi di una settimana addietro rispetto alle linee guida concordate anche con la Conferenza delle Regioni e non si puo' poi tornare indietro" ha sottolineato Fedriga. "E' stata fatta questa ipotesi sulle nuove varianti Covid, oltretutto con un'indagine fatta da tutte le Regioni tra il 3 e il 4 febbraio su richiesta dell'Istituto Superiore di Sanita', il cui risultato si conosceva sicuramente almeno 5, 6 giorni prima e non si e' scoperto domenica alle 19 quando e' uscita l'ordinanza" ha aggiunto il governatore. "Sarebbe stato doveroso per lo meno avere il rispetto di chi svolge quel tipo di attivita' economica e dargli qualche giorno in piu' per bloccare gli ordinativi o non partire con le chiavi in mano pronte ad alzare le saracinesche - ha concluso -. E' questo quello che contestiamo".
''Speranza fino a sabato non aveva poteri, è l'effetto collaterale di una crisi irresponsabile", ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ospite di SkyTg24. "Sabato ha potuto ascoltare i suggerimenti dei suoi consulenti e assumere le sue decisioni. Penso che decidere dalla notte alla mattina sia sbagliato e ingiustificabile perché durante la notte non è caduto un asteroide. C'è una pandemia in corso da un anno, c'è una scadenza più volte rinviata e ogni volta che si rinvia si è prodotto un danno perché tutte le volte è arrivato a poche ore dalla scadenza''.
"Contesto il metodo: non e' logico che i dati (epidemiologici, ndr) fossero a disposizione da martedi' e che la risposta del Cts sia arrivata domenica mattina, bastava che ci fosse una richiesta di chiusura il mercoledi'". Lo ha affermato il presidente lombardo Attilio Fontana intervenendo questa mattina alla trasmissione tv Mattino Cinque su Canale 5, sul repentino 'dietrofront' del Governo che ha portato alla chiusura degli impianti sciistici prevista, in precedenza, per ieri. Se la decisione fosse stata presa mercoledi', evidenzia Fontana, e non domenica sera, a ridosso dell'annunciata apertura, "le Regioni avrebbero emesso le proprie ordinanze, nessuno avrebbe fatto interventi sulle piste, sull'approvvigionamento delle derrate alimentari, sull'assunzione delle persone e non si sarebbe creato il danno che la chiusura comporta". Affrontando, in prospettiva piu' ampia, il tema dell'inserimento delle Regioni nelle zone epidemiologiche, Fontana sostiene che "con il nuovo Governo ci si deve trovare attorno a un tavolo e rivedere se tutto quello che e' stato fino ad oggi ha funzionato e, nel caso, apportare qualche modifica".
"In queste ore stiamo assistendo all'ennesima battuta d'arresto per l'economia della nostra montagna; la salute va sicuramente tutelata ma l'emergenza non esclude la condivisione di scelte e tempi di intervento". ha sottolineato in una nota il presidente del Veneto, Luca Zaia. "E' disarmante - aggiunge Zaia - ospitare una kermesse internazionale dello sci e al tempo stesso invitare cittadini e appassionati di sport invernali a rinunciare a questo spettacolo. Viviamo questi campionati mondiali come fossero le prove generali di Milano-Cortina 2026. Con le Olimpiadi puntiamo, infatti, a realizzare un effetto leva intorno all'evento ottimizzando, al massimo, le opportunità per il territorio".
"Ormai è alla luce del sole che non ci sarà una stagione turistica". Lo ha detto il presidente altoatesino Arno Kompatscher in riferimento all'ulteriore rinvio dell'apertura degli impianti, ma anche del lock down in Germania. "Ora - ha proseguito - dobbiamo fare di tutto per superare l'attuale emergenza e creare i presupposti per una ripresa delle attività turistiche in primavera". Il presidente della Provincia di Bolzano ha sottolineato l'importanza per le aziende di "poter programmare la riapertura e avere certezze per quanto riguarda i ristori, sia statali che provinciali". Kompatscher ha ricordato che il consiglio provinciale a marzo sarà chiamato a esprimersi su un pacchetto di misure che la giunta sta mettendo a punto in questi giorni. Grande preoccupazione è stata espressa dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano anche per quanto riguarda la fine delle moratorie dei mutui. "Cerchiamo soluzioni alternative con le banche, altrimenti molte aziende rischiano la vita", ha concluso il presidente.
"Ammontano complessivamente a circa 500 milioni di euro soltanto per il Friuli Venezia Giulia i danni diretti e indiretti causati dall'ordinanza che ha bloccato l'attivita' sciistica". Lo ha detto il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, intervenendo questa mattina al Radio Anch'io e chiedendo "immediati indennizzi alle attivita'". "Gli operatori - ha aggiunto - che avevano gia' fatto gli ordinativi ed erano pronti ad aprire". Il Presidente ha poi contestato "tempi e i metodi" ed ha citato il caso del blocco dello spostamento tra regioni "che era stato deciso - su proposta delle regioni stesse - gia' giorni prima". Per lo sci, come per le altre attivita' "e' necessario incominciare a fare una programmazione, decidere il giorno prima non e' accettabile". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, durante un collegamento con la trasmissione "Radio anch'io" su Rai Radio 1. Per quanto riguarda lo sci "abbiamo avuto l'ok dal Cts non piu' tardi di una settimana addietro rispetto alle linee guida concordate anche con la Conferenza delle Regioni e non si puo' poi tornare indietro" ha sottolineato Fedriga. "E' stata fatta questa ipotesi sulle nuove varianti Covid, oltretutto con un'indagine fatta da tutte le Regioni tra il 3 e il 4 febbraio su richiesta dell'Istituto Superiore di Sanita', il cui risultato si conosceva sicuramente almeno 5, 6 giorni prima e non si e' scoperto domenica alle 19 quando e' uscita l'ordinanza" ha aggiunto il governatore. "Sarebbe stato doveroso per lo meno avere il rispetto di chi svolge quel tipo di attivita' economica e dargli qualche giorno in piu' per bloccare gli ordinativi o non partire con le chiavi in mano pronte ad alzare le saracinesche - ha concluso -. E' questo quello che contestiamo".
''Speranza fino a sabato non aveva poteri, è l'effetto collaterale di una crisi irresponsabile", ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ospite di SkyTg24. "Sabato ha potuto ascoltare i suggerimenti dei suoi consulenti e assumere le sue decisioni. Penso che decidere dalla notte alla mattina sia sbagliato e ingiustificabile perché durante la notte non è caduto un asteroide. C'è una pandemia in corso da un anno, c'è una scadenza più volte rinviata e ogni volta che si rinvia si è prodotto un danno perché tutte le volte è arrivato a poche ore dalla scadenza''.
"Contesto il metodo: non e' logico che i dati (epidemiologici, ndr) fossero a disposizione da martedi' e che la risposta del Cts sia arrivata domenica mattina, bastava che ci fosse una richiesta di chiusura il mercoledi'". Lo ha affermato il presidente lombardo Attilio Fontana intervenendo questa mattina alla trasmissione tv Mattino Cinque su Canale 5, sul repentino 'dietrofront' del Governo che ha portato alla chiusura degli impianti sciistici prevista, in precedenza, per ieri. Se la decisione fosse stata presa mercoledi', evidenzia Fontana, e non domenica sera, a ridosso dell'annunciata apertura, "le Regioni avrebbero emesso le proprie ordinanze, nessuno avrebbe fatto interventi sulle piste, sull'approvvigionamento delle derrate alimentari, sull'assunzione delle persone e non si sarebbe creato il danno che la chiusura comporta". Affrontando, in prospettiva piu' ampia, il tema dell'inserimento delle Regioni nelle zone epidemiologiche, Fontana sostiene che "con il nuovo Governo ci si deve trovare attorno a un tavolo e rivedere se tutto quello che e' stato fino ad oggi ha funzionato e, nel caso, apportare qualche modifica".
"In queste ore stiamo assistendo all'ennesima battuta d'arresto per l'economia della nostra montagna; la salute va sicuramente tutelata ma l'emergenza non esclude la condivisione di scelte e tempi di intervento". ha sottolineato in una nota il presidente del Veneto, Luca Zaia. "E' disarmante - aggiunge Zaia - ospitare una kermesse internazionale dello sci e al tempo stesso invitare cittadini e appassionati di sport invernali a rinunciare a questo spettacolo. Viviamo questi campionati mondiali come fossero le prove generali di Milano-Cortina 2026. Con le Olimpiadi puntiamo, infatti, a realizzare un effetto leva intorno all'evento ottimizzando, al massimo, le opportunità per il territorio".
"Ormai è alla luce del sole che non ci sarà una stagione turistica". Lo ha detto il presidente altoatesino Arno Kompatscher in riferimento all'ulteriore rinvio dell'apertura degli impianti, ma anche del lock down in Germania. "Ora - ha proseguito - dobbiamo fare di tutto per superare l'attuale emergenza e creare i presupposti per una ripresa delle attività turistiche in primavera". Il presidente della Provincia di Bolzano ha sottolineato l'importanza per le aziende di "poter programmare la riapertura e avere certezze per quanto riguarda i ristori, sia statali che provinciali". Kompatscher ha ricordato che il consiglio provinciale a marzo sarà chiamato a esprimersi su un pacchetto di misure che la giunta sta mettendo a punto in questi giorni. Grande preoccupazione è stata espressa dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano anche per quanto riguarda la fine delle moratorie dei mutui. "Cerchiamo soluzioni alternative con le banche, altrimenti molte aziende rischiano la vita", ha concluso il presidente.
Link alla pagina Facebook del Presidente Attilio Fontana
Link alla pagina Facebook del Ministro Massimo Garavaglia

[Ministero della Salute] Covid-19, Ordinanza ministro Speranza dispone lo stop alle attività sciistiche amatoriali

[Friuli Venezia Giulia] Turisimo: Bini, bene Garavaglia per indennizzi rapidi a montagna

Covid: Garavaglia, buona quota prossimo decreto a montagna

[Piemonte] STOP AGLI IMPIANTI DI SCI_LA REGIONE PIEMONTE: “IL PREMIER DRAGHI DIMOSTRI CHE LA MUSICA È CAMBIATA, I RISTORI IMMEDIATI SIANO IL PRIMO ATTO DEL NUOVO GOVERNO”

SCI: CIRIO, 'SU IMPIANTI MANCANZA DI RISPETTO, CHIEDO INTERVENTO DRAGHI' =

CORONAVIRUS: CIRIO, 'COSTRETTI A NON RIAPRIRE PIU', SE QUESTO E' IL METODO SONO GUAI' =

Stop sci: Fedriga, decidere giorno prima non e' accettabile

Stop sci: Fedriga, danni per 500 mln in Friuli Venezia Giulia

Sci: Zaia, emergenza non esclude condivisione scelte e tempi

SCI: FONTANA "CONTESTO IL METODO, DECISIONE TARDIVA"

Covid: Garavaglia, buona quota prossimo decreto a montagna

[Piemonte] STOP AGLI IMPIANTI DI SCI_LA REGIONE PIEMONTE: “IL PREMIER DRAGHI DIMOSTRI CHE LA MUSICA È CAMBIATA, I RISTORI IMMEDIATI SIANO IL PRIMO ATTO DEL NUOVO GOVERNO”

SCI: CIRIO, 'SU IMPIANTI MANCANZA DI RISPETTO, CHIEDO INTERVENTO DRAGHI' =

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Stop sci: Fedriga, danni per 500 mln in Friuli Venezia Giulia

Sci: Zaia, emergenza non esclude condivisione scelte e tempi

SCI: FONTANA "CONTESTO IL METODO, DECISIONE TARDIVA"

SCI: MARSILIO, 'SPERANZA FINO A SABATO NON AVEVA POTERI, EFFETTO COLLATERALE DI CRISI'

Kompatscher, non ci sarà stagione invernale
( red / 16.02.21 )
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Tre milioni le dosi di vaccino somministrate in Italia
(Regioni.it 4006 - 16/02/2021) Sono 3.057.132 le dosi di vaccino somministrate in Italia a questa mattina, secondo i dati forniti dal ministero della Salute, su un totale di 1.289.059 persone vaccinate anche con il richiamo. Le dosi distribuite alle regioni ad oggi sono 3.651.270 delle quali l'83.7% somministrate. Al momento sono tre i vaccini distribuiti in Italia: Pfizer (3.288.870), Moderna (112.800), Astrazeneca (249.600).
Ma i ritardi nelle forniture dell'Unione europea di vaccini continuano: "Moderna ci ha annunciato qualche ritardo nelle consegne di febbraio, che saranno recuperate a marzo", annuncia un portavoce della Commissione europea.
Ma i ritardi nelle forniture dell'Unione europea di vaccini continuano: "Moderna ci ha annunciato qualche ritardo nelle consegne di febbraio, che saranno recuperate a marzo", annuncia un portavoce della Commissione europea.
Per il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, le dosi di vaccino anti Covid in questo momento “non sono sufficienti per effettuare una vaccinazione di massa, non ci consentono di vaccinare i cittadini della Lombardia in pochi mesi, con il rischio che la campagna si dilati in un tempo talmente lungo da rendere quasi nullo l'effetto benefico della vaccinazione”.
“Credo che si dovrebbe verificare un cambio di passo: ci dovrebbe essere una maggiore interlocuzione con le Regioni e soprattutto si dovrebbero dare delle risposte più immediate”, sostiene Fontana, che aggiunge: “Con il nuovo Governo ci si deve trovare intorno a un tavolo e rivedere se tutto quello che è stato fatto fino ad oggi ha funzionato e se si deve apportare qualche modifica”.
Infine il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù, ha ammesso che "probabilmente anche noi rivaluteremo" la possibilità di somministrare il vaccino AstraZeneca anche agli over-55, in base a quanto stabilito "dagli studi clinici di validazione".
Infine il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù, ha ammesso che "probabilmente anche noi rivaluteremo" la possibilità di somministrare il vaccino AstraZeneca anche agli over-55, in base a quanto stabilito "dagli studi clinici di validazione".

++ Vaccini: superata quota 3 milioni di dosi somministrate ++

CORONAVIRUS:FONTANA"MANCANO DOSI PER VACCINAZIONE DI MASSA IN LOMBARDIA"

= Vaccino: Ue, Moderna ha comunicato ritardi consegne febbraio
( gs / 16.02.21 )

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Acquisto aggiuntivo vaccini: serve intervento Governo
(Regioni.it 4006 - 16/02/2021) La Provincia di Bolzano è pronta ad aggiungersi alle altre regioni per quanto riguarda l'acquisto di stock aggiuntivi di vaccini e auspica un intervento da parte del Governo.
Il presidente Arno Kompatscher è in contatto con gli atri presidenti interessati all'eventuale acquisto, ma servono “tutte le verifiche e garanzie del caso e un coordinamento con Roma”. Secondo Kompatscher, sarebbe auspicabile che sia direttamente il Governo ad attivarsi per evitare discussioni e problemi di equilibrio tra Regioni.
Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, spiega che si è ragionato “seriamente intorno a questa ipotesi: il problema è che per ora non si possono comprare, quindi bisognerà chiedere innanzitutto l'autorizzazione al governo per poter comprare autonomamente; se si dovesse aprire questa ipotesi noi siamo pronti”.
Per il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, certo che “se e' vero che ci sono potenziali 27 milioni di dosi sul mercato, se le dessimo in maniera equa a tutto il Paese copriremmo qualche mese di campagna vaccinale”, e aggiunge: si apra "una questione anche a livello europeo”.

Vaccini:Kompatscher,governo valuti acquisto stock aggiuntivo
( gs / 16.02.21 )
Documento della Conferenza delle Regioni del 21 gennaio
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TPL ed emergenza Covd-19: anticipazione 50 % risorse per servizi aggiuntivi e per mancati ricavi, intesa sul decreto

(Regioni.it 4006 - 16/02/2021) Il Decreto relativo alla ripartizione a titolo di anticipazione del 50 per cento delle risorse destinate ai servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale per l'esercizio 2021 e alla ulteriore anticipazione per la compensazione mancati ricavi nel periodo 23 febbraio 2020 - 31 gennaio 2021 a seguito dell'emergenza epidemiologica Covid-19 ha avuto il via libera nel corso della Conferenza Unificata del 21 gennaio.
La Conferenza delle Regioni ha però subordinato l'intesa all’impegno formale del Governo di prevedere, anche con modifica legislativa, l'ammissione a finanziamento dei servizi aggiuntivi approvati in sede di tavoli di coordinamento prefettizio.
Si riporta di seguito il documento con le modifiche richieste dalle Regioni e il link all'atto della Conferenza Unificata.
Posizione sullo schema di decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, relativo alla ripartizione a titolo di anticipazione del 50 per cento delle risorse destinate ai servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale per l'esercizio 2021 nonché ulteriore anticipazione per la compensazione mancati ricavi nel periodo 23 febbraio 2020 - 31 gennaio 2021 a seguito dell'emergenza epidemiologica covid-19
La Conferenza delle Regioni ha però subordinato l'intesa all’impegno formale del Governo di prevedere, anche con modifica legislativa, l'ammissione a finanziamento dei servizi aggiuntivi approvati in sede di tavoli di coordinamento prefettizio.
Si riporta di seguito il documento con le modifiche richieste dalle Regioni e il link all'atto della Conferenza Unificata.
Posizione sullo schema di decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, relativo alla ripartizione a titolo di anticipazione del 50 per cento delle risorse destinate ai servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale per l'esercizio 2021 nonché ulteriore anticipazione per la compensazione mancati ricavi nel periodo 23 febbraio 2020 - 31 gennaio 2021 a seguito dell'emergenza epidemiologica covid-19
Intesa, ai sensi dell'articolo 22-ter della legge 18 dicembre 2020, n. 176 e dell'articolo 1, comma 816, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
Punto 7) O.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome esprime l'intesa sullo Schema di decreto, subordinata all’impegno formale del Governo di prevedere, anche con modifica legislativa, l'ammissione a finanziamento dei servizi aggiuntivi approvati in sede di tavoli di coordinamento prefettizio, nonché con la richiesta della seguente ulteriore modifica: “All’art. 2, comma 3, dopo le parole “servizi programmati ma non svolti” sono inserite le seguenti: “a seguito di provvedimenti, nazionali e regionali, adottati”.
Roma, 21 gennaio 2021
Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 21 gennaio: Posizione sullo schema di decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, relativo alla ripartizione a titolo di anticipazione del 50 per cento delle risorse destinate ai servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale per l'esercizio 2021 nonché ulteriore anticipazione per la compensazione mancati ricavi nel periodo 23 febbraio 2020 - 31 gennaio 2021 a seguito dell'emergenza epidemiologica covid-19
Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 21 gennaio: Posizione sullo schema di decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, relativo alla ripartizione a titolo di anticipazione del 50 per cento delle risorse destinate ai servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale per l'esercizio 2021 nonché ulteriore anticipazione per la compensazione mancati ricavi nel periodo 23 febbraio 2020 - 31 gennaio 2021 a seguito dell'emergenza epidemiologica covid-19
Link all'atto della Conferenza Unificata del 21 gennaio: Intesa, ai sensi dell'articolo 22-ter della legge 18 dicembre 2020, n. 176 e dell'articolo 1, comma 816, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, relativo alla ripartizione a titolo di anticipazione del 50 per cento delle risorse destinate ai servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale per l'esercizio 2021 nonché ulteriore anticipazione per la compensazione mancati ricavi nel periodo 23 febbraio 2020 - 31 gennaio 2021 a seguito dell'emergenza epidemiologica COVID-19

TPL: ASSESSORI SICILIA, 'SBLOCCATI QUASI 10 MLN DA CONFERENZA STATO-REGIONI'
( red / 16.02.21 )

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