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Regioni.it

n. 4063 - mercoledì 5 maggio 2021

Sommario3
- Fedriga: Rsa, aprire uno spiraglio nel "lockdown degli affetti"
- Condizione studentesca e precariato nella ricerca universitaria: audizione Conferenza delle Regioni
- Circolare ministero Salute: posticipare seconda di Pfizer e Moderna a 6 settimane
- Franceschini: Conferenza delle Regioni sta lavorando su eventi all'aperto
- Turismo: green pass Italia, per ripartire
- Diritti sociali Ue: l'equilibrio tra vita professionale vita familiare in un web talk del Cinsedo

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Fedriga: Rsa, aprire uno spiraglio nel "lockdown degli affetti"

Inviate al Governo proposte per consentire visite nelle residenze per anziani, ma serve modifica normativa

(Regioni.it 4063 - 05/05/2021) “Aprire uno spiraglio in quello che possiamo definire come il lockdown degli affetti”. È questo l’intento di una posizione che vogliamo portare avanti con il Governo per consentire un primo accesso a parenti e visitatori nelle diverse residenze sanitarie per anziani, a sottolinearlo è il Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. “Oggi abbiamo approvato un documento di proposte relativo proprio alle modalità di accesso e di uscita di ospiti e visitatori presso le strutture residenziali della rete territoriale. Abbiamo inviato questo contributo al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro della Salute Roberto Speranza e al Ministro degli Affari Regionali e le autonomie, Maristella Gelmini ed abbiamo chiesto al Governo anche di modificare la norma del Dpcm del 2 marzo 2021, confermata nel Decreto Legge 52 del 2021, che attualmente non rende possibile l’accesso, sia pure in condizioni di sicurezza, ai visitatori.
Credo che sia giunto davvero il momento – conclude Fedriga - di fare un passo in avanti per permettere alle famiglie in condizioni di massima sicurezza di tornare a rivedere con la frequenza necessaria i propri cari”.
 


( red / 05.05.21 )

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Condizione studentesca e precariato nella ricerca universitaria: audizione Conferenza delle Regioni

(Regioni.it 4063 - 05/05/2021) Si è tenuta ieri. 4 maggio, un'audizione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (convocata dalla 7° Commissione del Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla condizione studentesca nelle università e il precariato nella ricerca universitaria) rappresentata da Alessandra Nardini (assessora della Regione Toscana e coordinatrice della Commissione Istruzione e Lavoro della Conferenza delle Regioni) che ha anche lasciato agli atti un articolato documento.
In apertura Nardini ha sottolineato come “gli interventi del PNRR previsti nella missione 4 ‘Istruzione e Ricerca’ siano pienamente condivisibili e vadano nella giusta direzione, ma ancor prima di avviare i processi di riforma da questo previsti, serve un potenziamento radicale degli organici universitari dedicati alla ricerca e alla didattica, necessario per rendere il sistema universitario italiano più idoneo a svolgere il ruolo di formazione delle nuove generazioni”.
“Il livello di istruzione terziaria – ha poi proseguito Nardini - nel nostro paese resta ancora drammaticamente basso. Basti considerare che a fronte di una crescita nella domanda di formazione universitaria e della necessità di ridurre il gap in termini di popolazione laureata rispetto agli altri paesi sviluppati il personale di ricerca e i docenti universitari si sono ridotti nell’arco degli ultimi 15 anni di circa un quarto del totale e circa il 70% dei professori di I e II fascia ha oltre 50 anni”.
E se si pensa ad un piano di rilancio ed espansione del sistema universitario per incrementare la dotazione del personale di ricerca ai livelli necessari “dovremmo – ha spiegato Nardini - da un lato necessariamente prevedere una fase transitoria, che attivi specifici percorsi di stabilizzazione rivolti agli attuali precari dell'università , valutando la possibile stabilizzazione secondo criteri di merito oggettivi, dall’altro attivare selezioni per nuove posizioni di ricercatore riattivando così il processo di ricambio generazionale interrotto dal blocco del turn-over e dalla riforma della Legge 240/2010”.
Temi - quelli toccati dalla coordinatrice della Commissione Istruzione e Lavoro della Conferenza delle Regioni - che vanno inquadrati anche nel contesto generale delle iscrizioni alle università: “proprio la crescita del numero degli iscritti e la riduzione del corpo docente in molti casi si sono tradotte in una crescente difficoltà mantenere attivi alcuni corsi e nella impossibilità di attivare di nuovi”.
Quanto poi alla mobilità, “la quota di studenti residenti che decidono di iscriversi in atenei diversi dalla regione di residenza è particolarmente elevata nelle regioni del Sud e questi flussi da un lato contribuiscono a mettere sotto pressione le università delle regioni più attrattive, dall’altro drenano capitale umano dalle regioni del Sud”.
Altro tema rilevante toccato dall’assessora Nardini è quello delle politiche per il diritto allo studio universitario: “grazie all'aumento del FIS (Fondo Integrativo Statale), e grazie all’impegno crescente delle regioni – ha rimarcato Nardini - è stato possibile erogare la borsa di studio pressoché al 100% degli studenti idonei”.
In conclusione l’assessora ha poi ricordato l’esigenza di “riattivare il tavolo per la definizione dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni) per meglio definire importi e qualità dei benefici da erogare agli studenti”, la necessità di “aumentare i contingenti dei corsi ad accesso programmato” e l’urgenza di “finanziare la realizzazione di nuovi investimenti in edilizia universitaria”.

Link al documento approvato dalla Conferenza delle Regioni del 21 aprile


( red / 05.05.21 )

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Circolare ministero Salute: posticipare seconda di Pfizer e Moderna a 6 settimane

Campagna vaccinale: un italiano su quattro ha ricevuto prima dose

(Regioni.it 4063 - 05/05/2021) Una circolare del ministero della Salute consiglia di posticipare la seconda somministrazione di Pfizer e Moderna a 6 settimane dalla prima, per destinare più dosi ai non vaccinati. Invece non c’è nessuna controindicazione al richiamo con AstraZeneca a chi lo abbia già ricevuto con la prima dose. 
Intanto prosegue la campagna vaccinale: un italiano su quattro ha ricevuto la prima dose di vaccino.
 “La curva del Covid è in costante calo in Veneto - spiega il presidente Luca Zaia - bisogna evitare una nuova infezione”, invitando all'igiene delle mani ed all'uso della mascherina.
“Ormai abbiamo inoculato 1,8 milioni di dosi – spiega Zaia - il che significa che se avremo la conferma degli arrivi potremo fare un grande giro di boa prima dell'estate”.
"Sabato mi vaccinerò con Astrazeneva perché sono nato nel 1965. E' un segnale di speranza”, annuncia il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti: “noi se corriamo e andiamo avanti con l'arrivo dei vaccini penso che l'immunità di gregge sia un obiettivo raggiungibile in tempi brevi”.
Intanto la Gran Bretagna prepara la terza dose di richiamo per i piu' fragili: Nadhim Zahawi, ministro per la Campagna Vaccinale, annuncia che da settembre l’Inghilterra inizierà a "offrire un terzo richiamo" di vaccini 'aggiornati' contro le nuove varianti. Mentre in ambito Ue Si pensa a un quadro comune per sviluppare trattamenti mirati, dagli antivirali alle iniezioni, evitando scelte divergenti tra Paesi. 
Infine per il commissario Figliuolo “il criterio di priorità sarà vaccinare progressivamente partendo dalle isole che hanno maggiori fragilità”. Si vaccinerà così progressivamente partendo dalle isole che hanno maggiori fragilità in termini di rischio epidemiologico e carenza di adeguati presidi sanitari.
"Abbiamo un'interlocuzione con il generale Figliuolo – afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - che voglio ringraziare per la disponibilità al dialogo e stiamo concordando di poter abbassare l'età vaccinale per consentire alle altre fasce anagrafiche di potersi immunizzare”. Quindi nella riunione fra sindaci e commissario all'emergenza è stata decisa la vaccinazione di massa nelle isole minori, col supporto della Difesa e della Protezione civile.
Devo dare atto ai governatori di essere in un clima di assoluta collaborazione con il generale Figliuolo e il dottor Curcio”, rileva il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, sottolineando comunque che il “governo Draghi ha dettato regole ferree per la vaccinazione delle categorie più fragili”, e contando "in due settimane di completare la vaccinazione delle categorie più fragili".

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( gs / 05.05.21 )

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Franceschini: Conferenza delle Regioni sta lavorando su eventi all'aperto

(Regioni.it 4063 - 05/05/2021) “Le regioni hanno proposto di ampliare alle 23.00 il coprifuoco – afferma il presidente della Conferenza delle Regioni e della regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga - così da permettere di poter lavorare la sera. Dobbiamo guardare anche a quelle attività che sono ancora chiuse per andare verso un processo di riaperture in sicurezza. Penso a palestre, settore wedding”.
Anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini, parla delle misure per le riaperture, spiegando che dal 26 aprile in zona gialla, dei luoghi di spettacolo, sale teatrali, da concerto, cinema, eventi all'aperto e al chiuso, con naturalmente delle limitazioni, "hanno consentito il passaggio dal 25% al 50% della capienza, con il limite di 500 spettatori al chiuso anziché 200, come era prima delle ultime chiusure, e con il limite di 1000 all'aperto anziché 400, ma con la possibilità della Conferenza delle Regioni di derogare, in particolare per eventi all'aperto di luoghi particolari, di grandi dimensioni. So che la Conferenza delle Regioni sta lavorando su questo e su alcuni casi specifici, a cominciare da quello noto dell'Arena di Verona”.


( gs / 05.05.21 )

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Turismo: green pass Italia, per ripartire

(Regioni.it 4063 - 05/05/2021) “L'avevo proposto tempo fa”, dichiara il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ma “sul green pass non posso dire nulla, non c'è una indicazione perché la regia è nazionale”.
Con il 'green pass Italia', una carta verde che permette ai turisti di visitare il nostro Paese, il presidente del Consiglio Mario Draghi annuncia così la riapertura della stagione turistica da metà maggio.
I turisti in Italia potranno viaggiare grazie ad un green pass nazionale, in attesa che entri in vigore quella dell’Unione europea.
“Il green pass europeo a noi serve ed è utile, - afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini - se abbiamo la vocazione di accogliere turisti che vengano da tutto il mondo. Se e' difficile viaggiare nel mondo e si potra' viaggiare meno, quantomeno si potra' viaggiare di piu' in Europa. Il premier Mario Draghi, con le sue parole nette e chiare, ha dato un anticipo nazionale ed e' cio' che serve, secondo noi, anche per aprire piu' velocemente la strada alla decisione europea che era stata gia' annunciata da von der Leyen, qualche settimana fa”.
Il green pass italiano, spiega  il ministro del Turismo Massimo Garavaglia “accelera e anticipa le regole europee. Con un pezzo di carta si potra' evitare la quarantena. E' un'azione fondamentale specialmente per i turisti stranieri, solo da Stati Uniti e Gran Bregagna giunge il 30%. Quindi si parte subito per far ripartire le prenotazioni”.

DRAGHI "DA METÀ GIUGNO GREEN PASS EUROPEO OPERATIVO"

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Turismo: Bonaccini, applausi a Draghi su green pass Italia

TURISMO. GARAVAGLIA: CON GREEN PASS ITALIANO SI RIPARTE CON PRENOTAZIONI



( gs / 05.05.21 )

Programma di formazione in materia europea 2021, IX Ciclo

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Diritti sociali Ue: l'equilibrio tra vita professionale vita familiare in un web talk del Cinsedo

Organizzato in occasione dei 40 anni della Conferenza delle Regioni, in collaborazione con la Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca

(Regioni.it 4063 - 05/05/2021) All’equilibrio tra vita professionale vita familiare, nel quadro del Pilastro europeo dei diritti sociali, è stato dedicato il secondo Web talk del Programma di formazione in materia europea 2021 – IX Ciclo, organizzato dal Cinsedo (centro interregionale studi e  documentazione)  il 30 aprile scorso (vedi anche "Regioni.it" n.4063). Al web talk hanno partecipato 150 tra funzionari e dirigenti provenienti da tutte le Regioni e le Province autonome.
Il Web talk è stato organizzato in collaborazione con la Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in occasione dei 40 anni della Conferenza.
Il tema trattato è tanto attuale quanto prioritario. L’occasione per questo approfondimento viene, da un lato, dalla recente pubblicazione del Piano d’azione sul Pilastro europeo dei diritti sociali, da parte della Commissione europea e dalla scadenza, prevista per il prossimo anno, del termine di recepimento della direttiva UE 2019/1158.  Dall’altro lato c’è invece l’esito della crisi economica e sanitaria. L’attuazione concreta del Pilastro europeo dei diritti sociali, incluso il tema cruciale del bilanciamento tra lavoro e famiglia, è una delle risposte più urgenti che la crisi economica richiede, visti i dati occupazionali a seguito della pandemia. Il “patto” è che la transizione verde e digitale non lasci indietro nessuno e questo “patto” dev’essere ancora più forte adesso in risposta alla crisi. L’impegno coinvolge tutti i livelli di governo nell’adottare politiche e norme coerenti.
I lavori sono stati introdotti da Arianna Borghetti, Dirigente Area Welfare e Area Istituzionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Ha moderato e concluso il Web talk Cecilia Odone, direttore del Programma di formazione in materia europea 2021 – IX Ciclo. Il prossimo appuntamento di formazione europea per i funzionari regionali è previsto per il mese di maggio e sarà dedicato alla nuova Better Regulation europea.
Al web talk è intervenuta Annelisa Cotone - Gabinetto della Commissaria Europea all’Uguaglianza Helena Dalli - che ha illustrato il Piano d’azione della Commissione europea per l’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali del 4 marzo scorso. Le iniziative da questo previste da qui al 2024 in tema di occupazione, competenze, protezione sociale, hanno l’obiettivo di rafforzare l’Europa sociale ed accompagnare una ripresa e una transizione giuste, con l’impegno di tutti, UE, Stati membri, Regioni, parti economiche e sociali, anche nell’ambito dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza. I tre obiettivi principali del Piano sono fissati al 2030 e sono in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite - Agenda 2030. Per l’attuazione del Pilastro, infine, è stato sottolineato il ruolo specifico del FSE+ nel quadro del nuovo periodo di programmazione 2021-2027.
Sulla direttiva sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare è intervenuta Francesca Pelaia - Dirigente del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - che ha inquadrato la direttiva nell’ambito delle Convenzioni internazionali, si è soffermata sulla correlazione esistente tra parità e conciliazione, sulla nozione di “lavoratore” in quanto beneficiario dei diritti e sullo stato del nostro ordinamento rispetto ai contenuti della direttiva, la quale detta prescrizioni minime in modo che gli Stati possano prevedere tutele anche più elevate.
Infine, l’intervento di Claudio Di Berardino - Assessore al Lavoro, Scuola, Formazione e Personale, Regione Lazio e Vice Coordinatore Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - ha messo in evidenza come gli aspetti culturali incidano sulla realizzazione concreta di quanto scritto nelle previsioni normative. L’Assessore ha poi proseguito sottolineando come i dati mostrino che la crisi ha determinato le conseguenze più gravi soprattutto per le donne e che le Regioni sono chiamate a svolgere un ruolo molto importante per mettere in atto gli strumenti idonei al raggiungimento degli obiettivi sui territori, non solo affrontando l’emergenza ma soprattutto favorendo un cambiamento strutturale e agendo in termini di sistema.

#40anniConferenzaRegioni

dall'archivio di "Regioni.it":


( red / 05.05.21 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
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Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

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