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Scuola: Tar del Lazio boccia ricorsi su Green pass
Per quanto concerne l'individuazione e il trattamento del personale scolastico in merito al possesso del Green Pass, i provvedimenti contestati "risultano essere meramente applicativi" della normativa prevista dal Decreto legge del 22 aprile scorso (quello che prevede le misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia).
Con riferimento poi alla mancata emanazione di un apposito Dpcm, il presidente della terza sezione bis del Tribunale amministrativo ha evidenziato che "l'individuazione del personale scolastico quale deputato ai controlli relativi al possesso della certificazione verde è stata effettuata direttamente dalla normativa primaria per cui la previa adozione del citato DPCM risulta essere irrilevante"; e, in ordine alle verifiche e controlli delle certificazioni del personale scolastico, "allo stato non può essere in alcun modo escluso che le disposizioni emanate per disciplinare l'esecuzione dei controlli dovranno per forza di cose raccordarsi con la sopravvenuta normativa di cui al DPCM".
Per la parte del ricorso con il quale si asserisce la violazione delle norme anche comunitarie concernenti la protezione dei dati personali. "Premesso che tale aspetto dovrà essere disciplinato dal DPCM che dovrà essere adottato, sentito il Garante per la protezione dei dati personali - scrive il Tar - deve essere rilevato che nessun addebito potrà essere imputato al personale docente che nell'effettuare il controllo in ordine al possesso della certificazione verde, abbia riportato fedelmente l'esito degli stessi al Dirigente scolastico"; e "analoga conclusione vale per l'altro obbligo previsto in capo al lavoratore di informare tempestivamente il Dirigente scolastico o un suo delegato di eventuali contatti stretti con persone positive, della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della propria prestazione lavorativa o della presenza di sintomi negli studenti presenti all'interno dell'istituto, tenuto conto, altresì, che tale obbligo informativo è essenziale per individuare e circoscrivere tempestivamente situazioni di potenziale contagio al fine di assicurare il regolare svolgimento della didattica in presenza".
Relativamente poi "alla prospettata illegittimità degli impugnati provvedimenti nella parte in cui stabiliscono che i dipendenti privi di green pass qualora non si procurino il documento perdono anche il trattamento retributivo anche per le prestazioni espletate prima della sospensione, il danno prospettato è meramente patrimoniale e ristorabile integramente e, pertanto, certamente non può configurare quella situazione di estrema gravità ed urgenza tale da giustificare la sospensione per tale aspetto dei gravati provvedimenti".
In merito alla "dubbia configurazione come diritto alla salute" del diritto del personale scolastico a non essere vaccinato, secondo il Tar occorre tenere presente che lo stesso "deve essere razionalmente correlato e contemperato con gli altri fondamentali, essenziali e poziori interessi pubblici quali quello attinente alla salute pubblica a circoscrivere l'estendersi della pandemia e a quello di assicurare il regolare svolgimento dell'essenziale servizio pubblico della scuola in presenza".
In ogni caso "il predetto diritto è riconosciuto dal legislatore il quale prevede in via alternativa la produzione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-Cov 2"; e "nell'ottica del legislatore la presentazione del test in questione in sostituzione del certificato comprovante l'avvenuta gratuita vaccinazione costituisce una facoltà rispettosa del diritto del docente a non sottoporsi a vaccinazione ed è stata prevista nell'esclusivo interesse di quest'ultimo, e, conseguentemente, non appare irrazionale che il costo del tampone venga a gravare sul docente che voglia beneficiare di tale alternativa".
( gs / 02.09.21 )
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Scuola: documento su monitoraggio pandemia in “scuole sentinella”
Predisposto in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e con esperti del settore, si tratta di un Piano di monitoraggio della circolazione del virus destinato alla scuola primaria e secondaria di primo grado.
Il piano prevede test molecolari salivari condotti, su base volontaria, su alunni nella fascia di età 6-14 anni delle scuole primarie e secondarie di primo grado presenti sul territorio nazionale.
La campagna coinvolgerà almeno 55mila alunni ogni 15 giorni e sarà supportata dalla Struttura Commissariale nella sua implementazione.
Successivamente, la raccolta dei campioni verrà effettuata in ambito familiare rispettando le istruzioni che garantiscono la correttezza della sua esecuzione.

[Ministero della Salute] Covid-19: le indicazioni di prevenzione per la riapertura delle scuole e una rete di “scuole sentinella” per sorvegliare l’epidemia - 01.09.2021
( gs / 02.09.21 )
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Scuola: documento strategico per la prevenzione e il controllo della pandemia
"Seguiremo questo decreto - dichiara il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani - queste indicazioni e cercheremo di essere operativi nel dargli corso. Tutto quello che è sicurezza a scuola va bene, naturalmente sono indicazioni che è bene che vengano subito perché siamo al 2 settembre e la scuole ricomincia fra pochi giorni".
Le misure intendono limitare il contagio immaginando anche futuri scenari epidemiologici nel corso dell’anno scolastico.

[ISS] Indicazioni strategiche ad interim per la prevenzione e il controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2021-2022) - 01.09.2021
( gs / 02.09.21 )
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Pandemia: terza dose di vaccino non urgente
( gs / 02.09.21 )
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Infrastrutture: Governo approva decreto legge
Carfagna spiega che sono quattro i punti di interesse per il Sud: "La nuova norma sulla perequazione, concordata in sede di Conferenza Stato Regioni, consentirà finalmente di sbloccare il Fondo perequativo infrastrutturale con una dotazione di 4,6 miliardi di euro per gli anni 2022-33, al fine di assicurare il recupero del divario tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale. L'inserimento del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale nella cabina di regia per l'edilizia scolastica - aggiunge Carfagna - garantirà un riparto di risorse più equo sul piano territoriale per la costruzione di scuole dell'infanzia e asili nido. Le nuove disposizioni sulla progettazione territoriale, con la dotazione di 120 milioni di euro, consentiranno a 4.600 Comuni italiani (tutti quelli sotto i 30mila abitanti nel Sud e nelle aree interne) di dotarsi di un 'parco progetti' adeguato alle tante opportunità che ai Comuni stessi vengono offerte in questi anni, con il PNRR, con il FSC, con i fondi strutturali. Inoltre la misura agevolativa 'Resto al Sud' è estesa ai territori insulari dei comuni localizzati nelle isole minori (Campo nell'Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Ponza, Porto Azzurro, Portoferraio, Portovenere, Rio e Ventotene)".
"Troppo spesso in passato - aggiunge Carfagna- abbiamo visto destinare al Sud dotazioni solo 'di facciata', che in realtà venivano assorbite altrove: ringrazio il premier Mario Draghi e tutti i colleghi per la sensibilità con cui hanno preso atto di questo problema e per la determinazione con cui hanno deciso di affrontarlo senza ulteriori rinvii".
( red / 02.09.21 )
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Tpl e pandemia: Linee guida informazione utenti e modalità organizzative
( red / 02.09.21 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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