Sommario3

(Foto Ufficio Stampa) Fermo immagine dell'Assessore Donini in Conferenza delle Regioni
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Emergenza Covid-19: Donini e Bezzini: garantire alle Regioni i rimborsi per le spese sostenute
(Regioni.it 4176 - 05/11/2021) "O il Covid è concepito per quello che è, e cioè una pandemia mondiale che produce costi straordinari a carico del sistema che devono essere riconosciuti dallo Stato oppure, se questo viene collocato sulle spalle delle Regioni, tutto quello che noi diciamo potrebbe essere vanificato da problemi ben più rilevanti a livello finanziario". Lo ha detto l'assessore alla salute della Regione Emilia-Romagna e coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini, intervenendo al convegno 'Area sanità. Strategie per la salute del Paese' in corso a Bologna.
Donini ha elencato le sfide future del sistema sanitario, che riguardano tra le altre cose la transizione digitale. "Tutto questo però è possibile se il governo del Paese si rende conto che le Regioni hanno sostenuto uno sforzo enorme nei loro sistemi sanitari, in termini di risorse e in termini di costi per far fronte alla pandemia, e questi costi non possono essere caricati nei bilanci ordinari delle Regioni".
Una linea concettuale in parte ripresa anche dall'assessore regionale al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini (nella sua replica alle affermazioni del presidente dell'Ordine dei Medici di Firenze Pietro Dattolo). "Per poter realizzare quanto previsto dal Pnrr -ha spiegato Bezzini - oltre agli investimenti su strutture e tecnologie servono risorse per il personale, per nuove assunzioni di medici, di infermieri e di tutte le altre figure necessarie per dare corpo al rafforzamento della sanità territoriale e far vivere le future case della comunità e gli ospedali di comunità. Quindi è importante che il Governo faccia marciare di pari passo l'attuazione del Pnrr a un solido piano di rafforzamento del finanziamento del Fondo sanitario nazionale". "E' sicuramente positivo - prosegue Bezzini - l'aumento progressivo di risorse per i prossimi tre anni annunciato dal Governo", ma è anche "necessario per superare il momento di difficoltà in cui si trovano le Regioni per fronteggiare la pandemia" garantire "subito i rimborsi delle spese Covid. Altrimenti si rischia un cortocircuito: da un lato le prospettive positive dei prossimi anni, dall'altro le criticità che oggi vivono le Regioni. I rimborsi Covid rappresentano un ponte per il futuro e per il successo del Pnrr, che dopo anni consente di tornare a ragionare di espansione dello stato sociale e costruire una nuova prospettiva alla sanità pubblica e universalistica nel nostro Paese, ridando linfa all'articolo 32 della nostra Costituzione". "Per fare ciò - conclude Bezzini - serve però investire sul personale, anche per garantire il carattere multidisciplinare e multiprofessionale dei team che opereranno sul territorio".
( red / 05.11.21 )

(Foto Ufficio Stampa) Fermo immagine del Presidente Occhiuto in Conferenza delle Regioni
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Risorse europee e fondi del bilancio regionale: Occhiuto, "evitare frammentazione degli interventi"
(Regioni.it 4176 - 05/11/2021) Il 3 novembre è stata la giornata di esordio del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. "Il lavoro non manca – annota il neo presidente sulla sua pagina facebook - ma è davvero entusiasmante rappresentare la Calabria nei più importanti tavoli nazionali". E proprio il 3 novembre è stata una "Giornata intensa di appuntamenti. In mattinata - scrive Occhiuto - la mia prima Conferenza delle Regioni, ringrazio il presidente Fedriga e tutti i colleghi governatori per l'accoglienza che mi hanno riservato. Nel pomeriggio dapprima riunione della Conferenza Unificata, subito dopo - prosegue - incontro della Conferenza Stato-Regioni con il ministro Gelmini".
Quanto alla "Giunta avrete notizie entro lunedì" ha annunciato oggi, parlando con i giornalisti a margine del Comitato di sorveglianza sui fondi europei in corso nella sede della Giunta regionale a Catanzaro. Il neo governatore ha risposto anche a una domanda sulla burocrazia regionale, affermando che "i dirigenti verranno tutti valutati".
"Non avrei accettato di fare il commissario alla sanità se non avessi avuto assicurazione del fatto che avrò la titolarità a scegliere i sub commissari, e lavorerò in un rapporto di leale collaborazione con il governo", ha spiegato Occhiuto. "Ora - ha aggiunto il commissario alla sanità calabrese - c'è molto da lavorare. Ho chiesto a Draghi, al governo in Consiglio dei ministri che si dia attuazione alla sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il commissariamento, perché il commissariamento prevede di affidare le funzioni a un commissario coadiuvato da 25 esperti selezionati dal commissario e dal governo, ma gli esperti non sono mai stati selezionati e in Calabria non è facile trovare delle disponibilità. Ho preparato un emendamento e l'ho dato al governo, affinché sia più semplice selezionare esperti di grande valore che possano aiutare il commissario. Da oggi quindi - ha riferito poi Occhiuto - ci mettiamo al lavoro. Ho chiamato il prefetto Longo per ringraziarlo ed entro una decina di giorni proporrò al governo i miei nomi per la struttura dei sub commissari".
Occhiuto ha poi spiegato che "il primo intervento dovrà essere fatto sull'emergenza-urgenza. Non è possibile morire per strada perché arrivano le ambulanze senza medici, quindi va riorganizzato il sistema dell'emergenza-urgenza. Poi ci saranno interventi strutturali da fare. Abbiamo un Dipartimento Tutela della salute che va meglio organizzato. Anche qui spesso i dirigenti di settore sono presi da altri Dipartimenti. Ho preparato una norma che ho consegnato al ministro della Pubblica amministrazione per consentirmi di utilizzare nel Dipartimento della salute le esperienze migliori che ci sono nella dirigenza delle aziende sanitarie. Se in un'azienda sanitaria c'è da anni un dirigente che si occupa di medicina generale perché non utilizzarlo nel Dipartimento? Oggi non si può fare perché sarebbe considerato un esterno. Quindi - ha ribadito il presidente della Regione - lavorero' alla riorganizzazione del Dipartimento perché altrimenti le aziende sanitarie e sono tante monadi senza alcun coordinamento. Poi lavoreremo sulle spese delle risorse che la regione ha per investirle sul territorio, sia le risorse disponibili nell'esiguo bilancio del Fondo sanitario regionale sia le risorse del Pnrr".
"La gestione della sanità dev'essere zona franca" ha poi aggiunto Occhiuto, parlando con i giornalisti a margine di un'iniziativa nella sede della Giunta a Catanzaro. "I commissari delle aziende - ha proseguito - verranno valutati, noi faremo scelte di merito. Riunirò i consiglieri regionali di maggioranza subito dopo la formazione della Giunta e dirò loro che valuterò anche i consiglieri regionali di maggioranza in ordine alla loro capacità di tenere fuori la politica dal governo della sanità. La politica – ha sottolineato - dev'essere fuori, deve poter dare legittimamente dei suggerimenti ma la gestione della sanità, ha ribadito, dev'essere zona franca".
"La gestione della sanità dev'essere zona franca" ha poi aggiunto Occhiuto, parlando con i giornalisti a margine di un'iniziativa nella sede della Giunta a Catanzaro. "I commissari delle aziende - ha proseguito - verranno valutati, noi faremo scelte di merito. Riunirò i consiglieri regionali di maggioranza subito dopo la formazione della Giunta e dirò loro che valuterò anche i consiglieri regionali di maggioranza in ordine alla loro capacità di tenere fuori la politica dal governo della sanità. La politica – ha sottolineato - dev'essere fuori, deve poter dare legittimamente dei suggerimenti ma la gestione della sanità, ha ribadito, dev'essere zona franca".
Tra i primi obiettivi - ha sostenuto Occhiuto – ci sarà il rafforzamento della capacità amministrativa, perché se non si rafforza la capacità amministrativa non si possono spendere in maniera produttiva le risorse che l'Europa ci mette a disposizione".
"Sarà importante evitare la frammentazione degli interventi non solo sulla spesa delle risorse che l'Europa ci mette a disposizione, ma anche su quelle del bilancio della Regione. Il mio governo concentrerà l'attività su obiettivi strategici, senza parcellizzare il riparto di queste risorse come troppo spesso è stato fatto al Sud e anche in Calabria", ha poi detto Roberto Occhiuto, in apertura della seduta del Comitato di Sorveglianza del Por Calabria, nella sede della Giunta a Catanzaro.
“Credo che questo Tavolo possa rappresentare l’inizio di una nuova Calabria. Il partenariato economico e sociale ha un ruolo chiave. Oggi siamo tutti insieme con la stessa dignità e la stessa responsabilità, consapevoli del compito che ognuno di noi deve svolgere per rendere produttivo l’impiego delle risorse che l’Europa ci mette a disposizione”
Alla riunione prendono parte i rappresentanti della Commissione europea, dell’Agenzia per la coesione e del dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, delle amministrazioni centrali e regionali.“L’Ue – ha aggiunto Occhiuto – pone cinque obiettivi politici alle Regioni: la ricerca e l’innovazione, il clima e l’energia, la mobilità e la connettività, i diritti sociali, e le politiche territoriali. In queste sfide c’è il nostro futuro, il nostro impegno per le nuove generazioni. Sono obiettivi che dovremmo approcciare in una logica complessiva e di complementarietà. La Calabria nelle prossime settimane sarà impegnata nella definizione della propria strategia di specializzazione intelligente per il periodo di programmazione 2021-2027”.“Sarà importante – ha dichiarato ancora il presidente – evitare la frammentazione degli interventi non solo sulla spesa delle risorse che l’Europa ci mette a disposizione, ma anche su quelle del bilancio della Regione. Il mio governo concentrerà l’attività su obiettivi strategici, senza parcellizzare il riparto di queste risorse come troppo spesso è stato fatto al Sud e anche in Calabria. E sarà importante mettere a sistema le politiche di ricerca e di innovazione, favorendo un utilizzo più efficiente dei fondi, tenendo conto del posizionamento strategico territoriale e delle prospettive di sviluppo".“In altri termini – ha detto ancora Occhiuto – occorrerà costruire un vantaggio competitivo che sia durevole e strutturale. Per fare questo bisogna essere capaci di costruire un’offerta pubblica che sia in grado di seguire, e in alcuni casi di anticipare in maniera adeguata, i bisogni delle imprese e degli altri beneficiari coprotagonisti della spesa dei fondi comunitari. Due sono le grandi questioni su cui dovremmo fare una programmazione attenta e in complementarietà con il Pnrr: l’ambiente e le politiche sociali. Considero patologico che su 913 agglomerati di procedimenti di infrazione per il trattamento delle acque reflue urbane in Italia, 174 si trovino in Calabria. Su questo dovremo lavorare con grande impegno e determinazione. Bisogna ripartire da queste debolezze e mettere mano alle procedure di infrazione in materia ambientale. Il mio governo regionale vuole essere un governo che si segnala per un cambio di passo rispetto al passato”.
“Sul profilo sociale - ha sottolineato infine il presidente Occhiuto - la Calabria si colloca in fondo tra le 281 Regioni europee negli indicatori aggregati del disagio. È una cosa che il governo regionale che rappresenta i calabresi non può più tollerare”.
“Credo che questo Tavolo possa rappresentare l’inizio di una nuova Calabria. Il partenariato economico e sociale ha un ruolo chiave. Oggi siamo tutti insieme con la stessa dignità e la stessa responsabilità, consapevoli del compito che ognuno di noi deve svolgere per rendere produttivo l’impiego delle risorse che l’Europa ci mette a disposizione”
Alla riunione prendono parte i rappresentanti della Commissione europea, dell’Agenzia per la coesione e del dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, delle amministrazioni centrali e regionali.“L’Ue – ha aggiunto Occhiuto – pone cinque obiettivi politici alle Regioni: la ricerca e l’innovazione, il clima e l’energia, la mobilità e la connettività, i diritti sociali, e le politiche territoriali. In queste sfide c’è il nostro futuro, il nostro impegno per le nuove generazioni. Sono obiettivi che dovremmo approcciare in una logica complessiva e di complementarietà. La Calabria nelle prossime settimane sarà impegnata nella definizione della propria strategia di specializzazione intelligente per il periodo di programmazione 2021-2027”.“Sarà importante – ha dichiarato ancora il presidente – evitare la frammentazione degli interventi non solo sulla spesa delle risorse che l’Europa ci mette a disposizione, ma anche su quelle del bilancio della Regione. Il mio governo concentrerà l’attività su obiettivi strategici, senza parcellizzare il riparto di queste risorse come troppo spesso è stato fatto al Sud e anche in Calabria. E sarà importante mettere a sistema le politiche di ricerca e di innovazione, favorendo un utilizzo più efficiente dei fondi, tenendo conto del posizionamento strategico territoriale e delle prospettive di sviluppo".“In altri termini – ha detto ancora Occhiuto – occorrerà costruire un vantaggio competitivo che sia durevole e strutturale. Per fare questo bisogna essere capaci di costruire un’offerta pubblica che sia in grado di seguire, e in alcuni casi di anticipare in maniera adeguata, i bisogni delle imprese e degli altri beneficiari coprotagonisti della spesa dei fondi comunitari. Due sono le grandi questioni su cui dovremmo fare una programmazione attenta e in complementarietà con il Pnrr: l’ambiente e le politiche sociali. Considero patologico che su 913 agglomerati di procedimenti di infrazione per il trattamento delle acque reflue urbane in Italia, 174 si trovino in Calabria. Su questo dovremo lavorare con grande impegno e determinazione. Bisogna ripartire da queste debolezze e mettere mano alle procedure di infrazione in materia ambientale. Il mio governo regionale vuole essere un governo che si segnala per un cambio di passo rispetto al passato”.
“Sul profilo sociale - ha sottolineato infine il presidente Occhiuto - la Calabria si colloca in fondo tra le 281 Regioni europee negli indicatori aggregati del disagio. È una cosa che il governo regionale che rappresenta i calabresi non può più tollerare”.
( red / 05.11.21 )
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Figliuolo: tra vaccinati e guariti, l'87,7% della popolazione ha una qualche copertura
(Regioni.it 4176 - 05/11/2021) Tra vaccinati e guariti "l'87,7% della popolazione ha una qualche copertura" dal virus. Lo ha detto il commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, nel corso della conferenza stampa sulla prosecuzione della campagna vaccinale nella Sala polifunzionale della presidenza del Consiglio. "Siamo all'83,3% di vaccinati con ciclo completo - ha spiegato - circa 45 milioni di cittadini. Mentre coloro che hanno fatto almeno una dose sono oltre 46 milioni, pari all'86%, a cui possiamo sommare i 600 mila guariti: questo ci porta all'87,7% di persone che hanno una qualche copertura".
"Abbiamo superato le 110mila terze dosi effettuate. Il picco quotidiano di terze dosi di vaccino somministrate che ci aspettiamo - ha annunciato il commissario - lo avremo tra dicembre e febbraio. In molte regioni sono stati razionalizzati gli hub, ma questa e' stata una scelta condivisa con la struttura perche' non avremo piu' i picchi del passato, non arriveremo mai sopra le 350mila somministrazioni al giorno di picco massimo". Rispetto poi alla somministrazione della terza dose di vaccino, Qualora dovesse essere estesa a tutti, "noi siamo in grado di assicurarla a tutti i cittadini".
L'assessore regionale alla salute dell'Emilia-Romagna e coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini (a margine del convegno 'Area sanità. Strategie per la salute del Paese' a Bologna) ha sottolineato che "I contagi sono in sensibile aumento. Anche noi oggi registriamo un aumento significativo soprattutto per la popolazione non vaccinata, ma anche per coloro che pur essendo vaccinati non abbiano sviluppato una difesa anticorpale adeguata". Attualmente, "ancora reggono le ospedalizzazioni, non abbiamo una ripercussione critica sia nei reparti Covid sia nelle aree di terapia intensiva". Ma Donini ricorda come le prime tre ondate della pandemia furono con la stagione fredda: "Aspettiamoci che da novembre a inizio primavera, anche quest'anno, si possano avere queste ulteriori recrudescenze della pandemia. Il che però non significa che non si possano fermare".
Anche per questo una proroga dello stato d'emergenza e dell'obbligo del Green pass "mi sembra nei fatti, perché da novembre a marzo è la stagione in cui i virus respiratori, e quindi anche il Covid, acquisiscono maggiore aggressività. "Certamente - ha concluso - la vaccinazione è un argine sia per quello che riguarda i casi, noi siamo a un terzo dei casi dell'anno scorso di questi tempi, sia per quello che riguarda le ospedalizzazioni. Quindi un rallentamento delle misure adottate in questo periodo non sarebbe ovviamente opportuno".
Difende strnuamete i risultati raggiunti con la campagna vaccinale anche il Presidente del Veneto, Luca Zaia : "Le vaccinazioni ad oggi stanno andando bene, la media di popolazione over 12 con almeno una
dose e prenotazione è dell'84,6%. Siamo una delle regioni che hanno vaccinato di più". Ma "Siamo in pandemia - ha aggiunto - non vorrei qualcuno se lo fosse dimenticato. Non funziona che 'finchè l'epidemia pende, rende'. In 20 mesi ci siamo rovinati la vita, oltre a quelli che l'hanno persa. Se oggi siamo nella libertà, dobbiamo riconoscere il merito a chi si è vaccinato", ha concluso.
Il Presidente della Campania, Vincenzo de Luca, torna sul tema "terza dose" e avverte che "siamo nella quarta ondata" e che "se da qui ad un mese e mezzo ci sarà l'esplosione di contagi e di influenza gli ospedali saranno di nuovo ingolfati". "Mi è capitato di sentire di nuovo da parte del commissario di Governo per il Covid le fasce d'età - aggiunge in diretta Fb - qui la terza dose la diamo a tutti". E ripete il suo appello: "Rispondete alla convocazioni ma presentatevi anche spontaneamente non c'è bisogno di convocazioni. Potete andare anche senza convocazione". Infine De Luca torna sull'uso obbligatorio della mascherina "ma serio". "Se vogliamo diffondere il contagio, divertiamoci - conclude - ma così dobbiamo sapere che tra due mesi l'Italia chiude".
Difende strnuamete i risultati raggiunti con la campagna vaccinale anche il Presidente del Veneto, Luca Zaia : "Le vaccinazioni ad oggi stanno andando bene, la media di popolazione over 12 con almeno una
dose e prenotazione è dell'84,6%. Siamo una delle regioni che hanno vaccinato di più". Ma "Siamo in pandemia - ha aggiunto - non vorrei qualcuno se lo fosse dimenticato. Non funziona che 'finchè l'epidemia pende, rende'. In 20 mesi ci siamo rovinati la vita, oltre a quelli che l'hanno persa. Se oggi siamo nella libertà, dobbiamo riconoscere il merito a chi si è vaccinato", ha concluso.
Il Presidente della Campania, Vincenzo de Luca, torna sul tema "terza dose" e avverte che "siamo nella quarta ondata" e che "se da qui ad un mese e mezzo ci sarà l'esplosione di contagi e di influenza gli ospedali saranno di nuovo ingolfati". "Mi è capitato di sentire di nuovo da parte del commissario di Governo per il Covid le fasce d'età - aggiunge in diretta Fb - qui la terza dose la diamo a tutti". E ripete il suo appello: "Rispondete alla convocazioni ma presentatevi anche spontaneamente non c'è bisogno di convocazioni. Potete andare anche senza convocazione". Infine De Luca torna sull'uso obbligatorio della mascherina "ma serio". "Se vogliamo diffondere il contagio, divertiamoci - conclude - ma così dobbiamo sapere che tra due mesi l'Italia chiude".
( red / 05.11.21 )
IX Ciclo di Formazione in materia europea 2021 promosso e organizzato dal Cinsedo

Strategie e strumenti per rafforzare e sostenere la ripresa nelle Regioni: integrazione e sinergia con il PNRR, Strumenti finanziari, OSC, Cooperazione territoriale europea
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"Alta formazione-Winter school" sulla Politica di coesione: I sessione il 9 novembre
Ad introdurre i lavori sarà Gaetano Armao, Vice-Presidente Regione Siciliana e Coordinatore Commissione Affari europei e internazionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
(Regioni.it 4176 - 05/11/2021) "Alta formazione – Winter School": al via il Campus UE on line, promosso e organizzato dal Centro interregionale studi e documentazione (CINSEDO), in partnership con t33 (Ancona), nell'ambito del IX Ciclo di Formazione in materia europea 2021, dedicato alla "Politica di coesione" e suddiviso in 4 sessioni.
La prima avrà luogo il 9 novembre e sarà dedicata a "Strategie e strumenti per rafforzare e sostenere la ripresa nelle Regioni: integrazione e sinergia con il PNRR, Strumenti finanziari, OSC, Cooperazione territoriale europea". Ad introdurre i lavori sarà Gaetano Armao, Vice-Presidente Regione Siciliana e Coordinatore Commissione Affari europei e internazionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Progettare la ripresa dopo la pandemia e mettere in atto gli interventi che consentiranno il superamento della crisi sanitaria ed economica, ha richiesto e richiederà nell’immediato uno sforzo dell’intero sistema istituzionale. Il nuovo Quadro Finanziario pluriennale 2021-2027, con le risorse messe in campo per la Politica di coesione, viene affiancato dalle risorse eccezionali e temporanee del Next Generation EU. Nell’ambito del Semestre europeo e della Strategia annuale di crescita sostenibile, una visione integrata e coerente degli strumenti a disposizione è elemento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi. Così come è imprescindibile l’azione di sistema. Il ruolo della Conferenza delle Regioni, in questo scenario, diviene sempre più centrale come snodo strategico tra le politiche europee, nazionali e quelle regionali ma anche come luogo di apprendimento e memoria istituzionale.
La prima avrà luogo il 9 novembre e sarà dedicata a "Strategie e strumenti per rafforzare e sostenere la ripresa nelle Regioni: integrazione e sinergia con il PNRR, Strumenti finanziari, OSC, Cooperazione territoriale europea". Ad introdurre i lavori sarà Gaetano Armao, Vice-Presidente Regione Siciliana e Coordinatore Commissione Affari europei e internazionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Progettare la ripresa dopo la pandemia e mettere in atto gli interventi che consentiranno il superamento della crisi sanitaria ed economica, ha richiesto e richiederà nell’immediato uno sforzo dell’intero sistema istituzionale. Il nuovo Quadro Finanziario pluriennale 2021-2027, con le risorse messe in campo per la Politica di coesione, viene affiancato dalle risorse eccezionali e temporanee del Next Generation EU. Nell’ambito del Semestre europeo e della Strategia annuale di crescita sostenibile, una visione integrata e coerente degli strumenti a disposizione è elemento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi. Così come è imprescindibile l’azione di sistema. Il ruolo della Conferenza delle Regioni, in questo scenario, diviene sempre più centrale come snodo strategico tra le politiche europee, nazionali e quelle regionali ma anche come luogo di apprendimento e memoria istituzionale.
Anche per questo motivo riparte il Campus UE per le Autorità di Gestione (AdG) regionali sul nuovo periodo di programmazione UE 2021-27,
Il percorso di formazione vuole, da un lato, offrire una panoramica organica dei nuovi strumenti di programmazione nell’ambito dei fondi SIE 2021 – 2027 e, dall’altro, condividere approcci e soluzioni operativi.
Il valore aggiunto dell’alta formazione è infatti l’incrocio delle esperienze amministrative e delle competenze tecniche, al fine di massimizzare la flessibilità e le opportunità che offrono le nuove iniziative regolamentari. Il gruppo di docenti comprende professionisti provenienti da diverse organizzazioni e garantisce la pluralità di prospettive utili ad affrontare la nuova programmazione alla luce dei cambiamenti regolamentari e dello scenario post COVID-19.
Il programma è strutturato in quattro sessioni didattiche principali:
1. PNRR e Coesione
2. Opzioni semplificate in materia di costi (SCO)
3. Strumenti finanziari (SF) e Social Impact Investment (SII)
4. CTE e sostenibilità All’interno delle sessioni, si alterneranno tre diversi momenti di apprendimento e discussione:
- Relazioni in cui gli esperti e i rappresentanti istituzionali espongono i temi, gli aspetti di novità e le sfide;
- Momenti di ‘dialogo interregionale’, in cui alcuni rappresentanti delle Regioni e Province autonome contribuiscono allo svolgimento del tema condividendo le loro esperienze;
- Confronto e proposte operative, in cui i partecipanti saranno guidati in un percorso di individuazione e auto-valutazione delle competenze.
I destinatari sono le Autorità di gestione dei Fondi SIE delle Regioni e delle Province autonome. La partecipazione al Campus UE richiede un livello avanzato di conoscenza del ciclo di programmazione europea e dei fondi SIE. Il Corso è a numero chiuso, per un totale di 44 partecipanti.
I docenti sono professionisti esperti che provengono da diverse organizzazioni: Alessandro Valenza (t33); Lorenzo Palego (t33); Luca Santin (Esperto SCO); Nicola Brignani (t33); Salvatore Vescina (Esperto di strumenti finanziari SIE); Luigi Corvo (Università di Roma Tor Vergata); Dea Hrelja (t33); Ivan Curzolo (Esperto CTE).
I lavori sono moderati da Lucio Caporizzi, esperto di politiche di coesione.
Il programma - come detto - si svolge nell’arco di quattro giornate per un totale di 14 ore di formazione e fa parte del IX CICLO DI FORMAZIONE IN MATERIA EUROPEA, che il Cinsedo organizza a Roma per i funzionari delle Regioni e delle Province autonome italiane, da gennaio a dicembre 2021 e in continuità con i corsi di alta formazione degli scorsi anni. Si prosegue quest’anno l’approfondimento dedicato ad una politica europea di massimo interesse per le Regioni: la politica di coesione.
Il IX CICLO DI FORMAZIONE IN MATERIA EUROPEA - 2021, è coordinato da Andrea Ciaffi, dirigente per i rapporti con l’Unione europea della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Il direttore del IX CICLO DI FORMAZIONE IN MATERIA EUROPEA – 2021 è Cecilia Odone, esperta in materia di partecipazione delle Regioni alla formazione e attuazione del diritto UE.
L’Alta formazione si svolge, in modalità Videoconferenza su piattaforma “Lifesize”.
Il valore aggiunto dell’alta formazione è infatti l’incrocio delle esperienze amministrative e delle competenze tecniche, al fine di massimizzare la flessibilità e le opportunità che offrono le nuove iniziative regolamentari. Il gruppo di docenti comprende professionisti provenienti da diverse organizzazioni e garantisce la pluralità di prospettive utili ad affrontare la nuova programmazione alla luce dei cambiamenti regolamentari e dello scenario post COVID-19.
Il programma è strutturato in quattro sessioni didattiche principali:
1. PNRR e Coesione
2. Opzioni semplificate in materia di costi (SCO)
3. Strumenti finanziari (SF) e Social Impact Investment (SII)
4. CTE e sostenibilità All’interno delle sessioni, si alterneranno tre diversi momenti di apprendimento e discussione:
- Relazioni in cui gli esperti e i rappresentanti istituzionali espongono i temi, gli aspetti di novità e le sfide;
- Momenti di ‘dialogo interregionale’, in cui alcuni rappresentanti delle Regioni e Province autonome contribuiscono allo svolgimento del tema condividendo le loro esperienze;
- Confronto e proposte operative, in cui i partecipanti saranno guidati in un percorso di individuazione e auto-valutazione delle competenze.
I destinatari sono le Autorità di gestione dei Fondi SIE delle Regioni e delle Province autonome. La partecipazione al Campus UE richiede un livello avanzato di conoscenza del ciclo di programmazione europea e dei fondi SIE. Il Corso è a numero chiuso, per un totale di 44 partecipanti.
I docenti sono professionisti esperti che provengono da diverse organizzazioni: Alessandro Valenza (t33); Lorenzo Palego (t33); Luca Santin (Esperto SCO); Nicola Brignani (t33); Salvatore Vescina (Esperto di strumenti finanziari SIE); Luigi Corvo (Università di Roma Tor Vergata); Dea Hrelja (t33); Ivan Curzolo (Esperto CTE).
I lavori sono moderati da Lucio Caporizzi, esperto di politiche di coesione.
Il programma - come detto - si svolge nell’arco di quattro giornate per un totale di 14 ore di formazione e fa parte del IX CICLO DI FORMAZIONE IN MATERIA EUROPEA, che il Cinsedo organizza a Roma per i funzionari delle Regioni e delle Province autonome italiane, da gennaio a dicembre 2021 e in continuità con i corsi di alta formazione degli scorsi anni. Si prosegue quest’anno l’approfondimento dedicato ad una politica europea di massimo interesse per le Regioni: la politica di coesione.
Il IX CICLO DI FORMAZIONE IN MATERIA EUROPEA - 2021, è coordinato da Andrea Ciaffi, dirigente per i rapporti con l’Unione europea della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Il direttore del IX CICLO DI FORMAZIONE IN MATERIA EUROPEA – 2021 è Cecilia Odone, esperta in materia di partecipazione delle Regioni alla formazione e attuazione del diritto UE.
L’Alta formazione si svolge, in modalità Videoconferenza su piattaforma “Lifesize”.
PROGRAMMA 9 Novembre 2021
I Sessione – PNRR e Coesione
I Sessione – PNRR e Coesione
ore 11.00 – 11.15
Saluti introduttivi – Gaetano Armao, Vice-Presidente Regione Siciliana e Coordinatore Commissione Affari europei e internazionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
ore 11.15 – 13.00
ore 11.15 – 13.00
Apertura dei lavori - Andrea Ciaffi, Dirigente Commissione Affari europei e internazionali, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Moderatore – Lucio Caporizzi, Esperto di politiche di coesione
Relazioni
- Relazione 1 – Giorgio Centurelli e Giulio Puccio - Ministero dell’Economia e delle Finanze, PNRR
- Relazione 2 – Alessandro Valenza, t33
ore 14.30 – 16.00
Moderatori – Lorenzo Palego e Alessandro Valenza, t33
Dialogo interregionale
Interventi
- Federico Lasco, Direttore Generale, Regione Siciliana
- Francesco Frieri, Direttore Generale, Regione Emilia–Romagna
Confronto e proposte operative
Confronto e proposte operative
- Individuazione e auto-valutazione delle competenze

( red / 05.11.21 )
Documenti della Conferenza delle Regioni del 3 novembre

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Accordi su linee guida per erogazione della formazione per le professioni regolamentate e per lo svolgimento dei tirocini curriculari

(Regioni.it 4176 - 05/11/2021) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta del 3 novembre scorso, ha esaminato e approvato due Accordi fra le Regioni e le Province autonome riguardanti la formazione a distanza (FAD).
Il primo è relativo a "Linee guida" per l’utilizzo della formazione a distanza (FAD) nelle professioni regolamentate nella fase "a regime", quando cioè verrà dichirata la fine dello stato di emergenza. Il secondo concerne invece le modalità di svolgimento dei tirocini curriculari nell’ambito di corsi di formazione regolamentati.
Il primo è relativo a "Linee guida" per l’utilizzo della formazione a distanza (FAD) nelle professioni regolamentate nella fase "a regime", quando cioè verrà dichirata la fine dello stato di emergenza. Il secondo concerne invece le modalità di svolgimento dei tirocini curriculari nell’ambito di corsi di formazione regolamentati.
Nel primo Accordo le linee guida propongono un aumento della quota della FAD per le parti teoriche dei corsi (sia abilitanti che preparatori) dal 30% iniziale al 50%, dopo la fase di emergenza in cui ne è stato consentito un utilizzo al 100%. La definizione e le modalità sono state recuperate dall’Accordo del 2019, con un aumento della modalità sincrona. L'Accordo approvato andrà a sostituire quello del 2019.
Il secondo Accordo, complementare al precedente, propone una disciplina unitaria del corso di formazione per l’accesso alle professioni regolamentate, sia per la parte teorica che per la parte di tirocinio. Insieme a questa regola, che si fonda su un principio di territorialità e di unitarietà del corso di formazione legato ai provvedimenti autorizzatori della Regione, sono stati previsti alcuni casi di deroga dovuti a situazioni di specificità in cui risulta impossibile svolgere il tirocinio nella medesima Regione che ha autorizzato il corso.
I testi dei due accordi sono stato trasmessi ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonone.
I testi dei due accordi sono stato trasmessi ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonone.
( red / 05.11.21 )

(Foto Ufficio Stampa)
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Covid-19: cabina di regia ministero Salute -ISS, tutte le Regioni a rischio moderato
(Regioni.it 4176 - 05/11/2021) Per tutte le Regioni la cabina di regia Iss-ministero della Salute registra una valutazione della probabilità del rischio moderata.
La classificazione del rischio tende però ad un'alta probabilità di progressione in Campania, dove si registrano nella settimana 3800 nuovi casi, e in Puglia, con 1347 settimanali. Solo Molise, Sardegna, Valle D'Aosta e Basilicata hanno una stima di Rt puntuale, calcolato al 20 ottobre, inferiore ad 1.
Tutte le altre Regioni fanno registrare una stima di Rt tra 1.2 e 1.4, secondo i dati della cabina di regia.
( red / 05.11.21 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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