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Giornata della Memoria
Per Fedriga il ricordo delle vittime dell'Olocausto è “un'impronta indelebile impressa nel cuore della storia da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria. Come ci ha insegnato Primo Levi: se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Perché ciò che è stato non sia più”.
Scrive il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Sono trascorsi settantasette anni dal 27 gennaio del 1945 quando fu svelata al mondo tutta la tragedia e tutta la crudeltà dei campi di sterminio. Una orribile realtà che ha rappresentato il punto finale di un percorso di odio, di persecuzione e di morte a danno di milioni di donne e uomini innocenti, vittime di chi credeva che l'umanità fosse divisa in razze su cui una era destinata al predominio”.
La Regione Lazio lancia un nuovo portale e un podcast, - annuncia il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - destinato in particolare alle nuove generazioni. Su memoria.lazio.it teniamo vivo il ricordo dei testimoni della Shoah con i loro video-racconti raccolti durante i Viaggi della Memoria che la Regione Lazio ha organizzato in questi anni insieme a migliaia di studenti delle scuole”.
"Ogni epoca ha le proprie ferite, ogni generazione ha la responsabilità di ciò che lascerà dietro di sé”, rileva il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “Noi oggi abbiamo il dovere di tramandare e tutelare la memoria per non ripetere gli errori di ieri e costruire un domani di cui andare fieri con consapevolezza”.
Per il presidente della Regione Molise Donato Toma “la Shoah è una delle pagine più aberranti che la storia ci abbia consegnato, concepita da una dissennata e deplorevole ideologia razzista e antisemita. Un orrore indicibile che ricordiamo oggi innanzitutto perché tali crimini contro l'umanità non abbiano più a ripetersi”.
Toma sottolinea come “non va mai abbassata la guardia, occorre essere sempre vigili, respingere ogni forma di rigurgito malevolo, ribadire l'importanza di principi quali l'educazione alla tolleranza e il rispetto delle diversità: è il significato più autentico e più attuale di questa giornata”.
Anche per il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas “quella odierna deve essere una giornata di profonda riflessione che ci impegna non solo a tramandare la memoria della Shoah, ma anche a riflettere sulle sue radici e sulle sue terribili conseguenze”.
Bisogna “aprire gli occhi sul presente e tenere alta l'attenzione sui fenomeni di discriminazione che purtroppo ancora ci circondano”. È l'appello del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “In un clima d'odio e di intolleranza crescente nel nostro Paese, soprattutto negli ultimi anni, ricordare uno dei periodi più bui della nostra storia non è sufficiente - sottolinea Toti-. E’ con le nostre azioni quotidiane che dobbiamo combattere quelle ideologie folli che hanno sterminato un popolo intero".
Anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, evidenzia come in questo bisogna “trasmettere alle giovani generazioni i valori della tolleranza, del rispetto e della civile convivenza affinché l'odio, l'antisemitismo e la violenza sotto ogni forma non prendano il sopravvento e non generino nuove tragedie - spiega De Luca - E proprio per questo, oggi, la Regione Campania lancia un Bando rivolto al mondo della scuola (qui i dettagli: https://bit.ly/3rVXLk6) a cui possono partecipare tutti gli istituti campani, proponendo dei lavori sotto forma di video, spot, corto e fotografia, che raccontino cosa è stato l'Olocausto”.
"La Giornata della Memoria - dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - riafferma i valori di una lezione universale: le discriminazioni di ogni tipo, la dignità umana calpestata, la ferocia di uomini contro uomini sono il brodo di coltura di tragedie immani che -ancora oggi - si ripetono nel mondo. Il ricordo di quanto accaduto settantasette anni fa è doveroso e necessario per opporre gli anticorpi della ragione al delirio che produsse l'orrore di Auschwitz”.
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli rileva che “è nostro dovere ricordare il dramma della Shoah, trasmettere alle giovani generazioni il profondo significato della Memoria, i valori imprescindibili del rispetto, della libertà, della tolleranza, affinché gli orrori del passato non si ripetano mai più".
E il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, sottolinea che “dobbiamo evitare che vi possano essere rigurgiti di pensieri che calpestano i valori più alti del rispetto umano”.
L'auspicio del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana è che il ricordo della Shoah sia "ogni giorno" di insegnamento contro odio e discriminazioni: "La memoria di quel drammatico periodo e delle milioni di vittime deve essere d'insegnamento ogni giorno contro l'odio, le persecuzioni e le discriminazioni”.
Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ribadisce che “lo spirito profondo del 27 gennaio, anniversario della liberazione di Auschwitz, sia vissuto ogni giorno e soprattutto che i nostri giovani, le future generazioni, coloro che sono il presente e il futuro della nostra Italia e della nostra Toscana abbiano ben presente ciò che è accaduto e siano loro a trasmettere generazione dopo generazione quell'immunità da dittature e discriminazioni di cui vogliamo essere profondamente convinti e orgogliosi”.
“L'Olocausto – dichiara il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini - è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria. Oggi come ogni giorno facciamo memoria, per non dimenticare gli orrori del passato e fare in modo che non succedano mai più”.
Per Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, “al ricordo, necessario, di questa terribile pagina di storia deve seguire la costruzione di un futuro migliore in cui episodi come questi non abbiano più a ripetersi. La discriminazione avvelena i pozzi della nostra vita sociale e Politica”.
( gs / 27.01.22 )
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Pandemia: verso semplificazioni e superamento sistema colori
I cittadini "anelano a un percorso di normalizzazione", rileva il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che ribadisce l’abolizione dei colori per "non gravare con la burocrazia e tutelare maggiormente la salute".
"Il vaccinato che si trova in zona arancione può fare esattamente le stesse cose che faceva quando era in zona bianca", rileva il presidente della Conferenza delle Regioni. Invece gli eccessi di regole "creano confusione, ma non hanno alcun risultato pratico".
"Andiamo ad isolare i sintomatici positivi e tracciamo solo loro - propone Fedriga -. Dopodiché, se uno è contagiato ma asintomatico, deve comunque stare in auto-sorveglianza". E fa l'esempio dell'Emilia-Romagna, che ha previsto l'autotest per chi ha tre dosi: "è esattamente il concetto dell' autosorveglianza". "Non possiamo pensare di continuare a fare milioni di tamponi al giorno", e tracciare chi non ha sintomi "è impossibile", "col risultato che si impegna personale sanitario in questo momento preziosissimo".
Impegnando meno personale nel tracciamento, spiega Fedriga, "libereremmo delle risorse sanitarie notevoli" utilizzando "queste persone per la medicina sul territorio o negli ospedali".
Infine "si conteggia solo chi entra perché è davvero ricoverato per il covid e non chiunque si riveli contagiato”.
Il Report dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica indica che continua il trend positivo delle somministrazioni, che è risultato sopra la soglia delle 500mila dosi giornaliere, con punte oltre le 700mila somministrazioni. In Italia, il 77,1% della popolazione con più di 12 anni ha completato il ciclo vaccinale (2 dosi); la Regione caratterizzata dalla copertura più alta è la Toscana, con l'80,7%, mentre la Provincia Autonoma di Bolzano ha la percentuale più bassa, con il 70,1%.
( gs / 27.01.22 )
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Pnrr: 3,8 miliardi per internet di alta qualità
Ue: a rischio risorse senza sforzi straordinari nel 2022 e nel 2023
( gs / 27.01.22 )
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Il Pnrr va anche nello spazio
Investimenti strategici nel settore aeronautico-spaziale


[Emilia - Romagna] Space economy. Nasce il Polo tecnologico aeronautico-spaziale forlivese, e l’Emilia-Romagna scommette sul settore. Colla: “Un’operazione strategica che sosterremo con risorse europee e del Pnrr”
( gs / 27.01.22 )
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Pnrr: revisione Ue e controllo Corte dei Conti
(Regioni.it 4223 - 27/01/2022) La revisione del Pnrr è possibile solo in casi eccezionali. E’ quanto riferisce la Commissione Ue: "Lo Stato deve dimostrare che non può più attuare il Piano o parte di esso a causa di circostanze oggettive". La richiesta fa scattare "una rigorosa valutazione, caso per caso, da parte della Commissione e assieme al Paese interessato", si aggiunge.
Se il Paese membro decide di presentare all'Ue la richiesta di revisione del suo Pnrr la Commissione è tenuta a fare una valutazione della nuova proposta seguendo tutti i criteri e i requisiti previsti nel Regolamento sul Fondo di Ripresa e Resilienza. Se la valutazione è positiva la Commissione proporrà una nuova bozza di Decisione Attuativa del Consiglio che deve essere successivamente adottata dallo stesso Consiglio europeo.
E’ il caso della richiesta di una revisione per la maggiorazione dei costi, come avviene oggi con l'aumento dei prezzi delle materie prime. Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, spiega che nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana "sono previsti nuovi meccanismi di adeguamento dei prezzi di aggiudicazione".
L'intervento del governo si basa su un primo aspetto, che “è quello dei prezzi a base d'asta", con le linee guida sulla definizione dei prezziari regionali che saranno emanate dall'Istat. "Il secondo prevede un meccanismo di aggiustamento dei prezzi in corso d'opera molto meno penalizzante per le imprese".
Anche la Corte dei Conti intende contribuire con valutazioni tempestive sui risultati della gestione dei Fondi del Pnrr a livello locale. Nella "Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per l'anno 2022" si prevedono monitoraggi e controlli da esercitare sulle autonomie territoriali, verificando l'attuazione del Piano attraverso la verifica degli esiti della gestione "anche in corso di svolgimento".
Sono previste attività di referto sulla finanza regionale e locale, alcune indagini a carattere specifico, nonché, sotto il profilo del coordinamento, il raccordo operativo con i controlli interni degli enti. E’ prevista l'elaborazione delle Linee guida sui bilanci preventivi e i rendiconti degli enti locali, delle regioni e degli enti del Servizio Sanitario.
Tutto ciò si inserisce anche “nel contesto prodotto dalla pandemia - i cui effetti sul sistema economico non sono limitati all’esercizio 2020 ma hanno potenziali rilevanti ricadute nei successivi periodi amministrativi - e pone, soprattutto, attenzione all’obiettivo di rilanciare la struttura economico-sociale del Paese con un percorso di graduale ritorno alla normalità degli andamenti delle entrate e delle spese”.
La Magistratura contabile individua così modalità comuni di svolgimento delle funzioni presso le Sezioni interessate in coordinamento con le attività delle Sezioni regionali di controllo. Si prevede inoltre una razionalizzazione della funzione consultiva, per ricondurre a coerenza pareri discordanti resi nel territorio.
( gs / 27.01.22 )
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Green new Italia: investimenti per 750milioni
( gs / 27.01.22 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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