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Regioni.it

n. 4223 - giovedì 27 gennaio 2022

Sommario3
- Giornata della Memoria
- Pandemia: verso semplificazioni e superamento sistema colori
- Pnrr: 3,8 miliardi per internet di alta qualità
- Il Pnrr va anche nello spazio
- Pnrr: revisione Ue e controllo Corte dei Conti
- Green new Italia: investimenti per 750milioni

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Giornata della Memoria

(Regioni.it 4223 - 27/01/2022) "Oggi si celebra la Giornata della Memoria”, afferma Massimiliano Fedriga, presidente della regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni.
Per Fedriga il ricordo delle vittime dell'Olocausto è “un'impronta indelebile impressa nel cuore della storia da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria. Come ci ha insegnato Primo Levi: se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Perché ciò che è stato non sia più”.
Scrive il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Sono trascorsi settantasette anni dal 27 gennaio del 1945 quando fu svelata al mondo tutta la tragedia e tutta la crudeltà dei campi di sterminio. Una orribile realtà che ha rappresentato il punto finale di un percorso di odio, di persecuzione e di morte a danno di milioni di donne e uomini innocenti, vittime di chi credeva che l'umanità fosse divisa in razze su cui una era destinata al predominio”.
La Regione Lazio lancia un nuovo portale e un podcast, - annuncia il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - destinato in particolare alle nuove generazioni. Su memoria.lazio.it teniamo vivo il ricordo dei testimoni della Shoah con i loro video-racconti raccolti durante i Viaggi della Memoria che la Regione Lazio ha organizzato in questi anni insieme a migliaia di studenti delle scuole”.
"Ogni epoca ha le proprie ferite, ogni generazione ha la responsabilità di ciò che lascerà dietro di sé”, rileva il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “Noi oggi abbiamo il dovere di tramandare e tutelare la memoria per non ripetere gli errori di ieri e costruire un domani di cui andare fieri con consapevolezza”.
Per il presidente della Regione Molise Donato Toma “la Shoah è una delle pagine più aberranti che la storia ci abbia consegnato, concepita da una dissennata e deplorevole ideologia razzista e antisemita. Un orrore indicibile che ricordiamo oggi innanzitutto perché tali crimini contro l'umanità non abbiano più a ripetersi”.
Toma sottolinea come “non va mai abbassata la guardia, occorre essere sempre vigili, respingere ogni forma di rigurgito malevolo, ribadire l'importanza di principi quali l'educazione alla tolleranza e il rispetto delle diversità: è il significato più autentico e più attuale di questa giornata”.
Anche per il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas “quella odierna deve essere una giornata di profonda riflessione che ci impegna non solo a tramandare la memoria della Shoah, ma anche a riflettere sulle sue radici e sulle sue terribili conseguenze”.
B
isogna “aprire gli occhi sul presente e tenere alta l'attenzione sui fenomeni di discriminazione che purtroppo ancora ci circondano”. È l'appello del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “In un clima d'odio e di intolleranza crescente nel nostro Paese, soprattutto negli ultimi anni, ricordare uno dei periodi più bui della nostra storia non è sufficiente - sottolinea Toti-. E’ con le nostre azioni quotidiane che dobbiamo combattere quelle ideologie folli che hanno sterminato un popolo intero".
Anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, evidenzia come in questo bisogna “trasmettere alle giovani generazioni i valori della tolleranza, del rispetto e della civile convivenza affinché l'odio, l'antisemitismo e la violenza sotto ogni forma non prendano il sopravvento e non generino nuove tragedie - spiega De Luca - E proprio per questo, oggi, la Regione Campania lancia un Bando rivolto al mondo della scuola (qui i dettagli: https://bit.ly/3rVXLk6) a cui possono partecipare tutti gli istituti campani, proponendo dei lavori sotto forma di video, spot, corto e fotografia, che raccontino cosa è stato l'Olocausto”.
"La Giornata della Memoria - dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - riafferma i valori di una lezione universale: le discriminazioni di ogni tipo, la dignità umana calpestata, la ferocia di uomini contro uomini sono il brodo di coltura di tragedie immani che -ancora oggi - si ripetono nel mondo. Il ricordo di quanto accaduto settantasette anni fa è doveroso e necessario per opporre gli anticorpi della ragione al delirio che produsse l'orrore di Auschwitz”.
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli rileva che “è nostro dovere ricordare il dramma della Shoah, trasmettere alle giovani generazioni il profondo significato della Memoria, i valori imprescindibili del rispetto, della libertà, della tolleranza, affinché gli orrori del passato non si ripetano mai più".
E il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, sottolinea che “dobbiamo evitare che vi possano essere rigurgiti di pensieri che calpestano i valori più alti del rispetto umano”.
L'auspicio del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana è che il ricordo della Shoah sia "ogni giorno" di insegnamento contro odio e discriminazioni: "La memoria di quel drammatico periodo e delle milioni di vittime deve essere d'insegnamento ogni giorno contro l'odio, le persecuzioni e le discriminazioni”.
Eugenio Giani, presidente della  Regione Toscana, ribadisce che “lo spirito profondo del 27 gennaio, anniversario della liberazione di Auschwitz,  sia vissuto ogni giorno e soprattutto che i nostri giovani, le future  generazioni, coloro che sono il presente e il futuro della nostra  Italia e della nostra Toscana abbiano ben presente ciò che è accaduto  e siano loro a trasmettere generazione dopo generazione quell'immunità da dittature e discriminazioni di cui vogliamo essere profondamente  convinti e orgogliosi”.
“L'Olocausto – dichiara il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini - è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria. Oggi come ogni giorno facciamo memoria, per non dimenticare gli orrori del passato e fare in modo che non succedano mai più”.
Per Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, “al ricordo, necessario, di questa terribile pagina di storia deve seguire la costruzione di un futuro migliore in cui episodi come questi non abbiano più a ripetersi. La discriminazione avvelena i pozzi della nostra vita sociale e Politica”.



( gs / 27.01.22 )

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Pandemia: verso semplificazioni e superamento sistema colori

(Regioni.it 4223 - 27/01/2022) “Ormai ci sono tutte le condizioni, per chi è vaccinato, di avere norme più semplici per non far impazzire le famiglie. Purtroppo nella successione di eventi qualche confusione c'è stata. Ho chiesto al governo di semplificare la vita delle persone e credo che nelle prossime ore questo accadrà”, dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Si va verso l'estensione del Green pass per chi ha ricevuto il booster e verso il superamento del sistema dei colori delle regioni e la semplificazione delle regole per le scuole.
"E' il momento di semplificare le regole" nella gestione di Covid ribadisce Andrea Costa, sottosegretario alla Salute: “Esiste il tema di superare il sistema a colori, richiesta che arriva dalle Regioni. Credo che andremo verso questa direzione”.
I cittadini "anelano a un percorso di normalizzazione", rileva il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che ribadisce l’abolizione dei colori per "non gravare con la burocrazia e tutelare maggiormente la salute".
"Il vaccinato che si trova in zona arancione può fare esattamente le stesse cose che faceva quando era in zona bianca", rileva il presidente della Conferenza delle Regioni. Invece gli eccessi di regole "creano confusione, ma non hanno alcun risultato pratico".
"Andiamo ad isolare i sintomatici positivi e tracciamo solo loro - propone Fedriga -. Dopodiché, se uno è contagiato ma asintomatico, deve comunque stare in auto-sorveglianza". E fa l'esempio dell'Emilia-Romagna, che ha previsto l'autotest per chi ha tre dosi: "è esattamente il concetto dell' autosorveglianza". "Non possiamo pensare di continuare a fare milioni di tamponi al giorno", e tracciare chi non ha sintomi "è impossibile", "col risultato che si impegna personale sanitario in questo momento preziosissimo".
Impegnando meno personale nel tracciamento, spiega Fedriga, "libereremmo delle risorse sanitarie notevoli" utilizzando "queste persone per la medicina sul territorio o negli ospedali".
Infine "si conteggia solo chi entra perché è davvero ricoverato per il covid e non chiunque si riveli contagiato”.
Il Report dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica indica che continua il trend positivo delle somministrazioni, che è risultato sopra la soglia delle 500mila dosi giornaliere, con punte oltre le 700mila somministrazioni. In Italia, il 77,1% della popolazione con più di 12 anni ha completato il ciclo vaccinale (2 dosi); la Regione caratterizzata dalla copertura più alta è la Toscana, con l'80,7%, mentre la Provincia Autonoma di Bolzano ha la percentuale più bassa, con il 70,1%. 




( gs / 27.01.22 )

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Pnrr: 3,8 miliardi per internet di alta qualità

Ue: a rischio risorse senza sforzi straordinari nel 2022 e nel 2023

(Regioni.it 4223 - 27/01/2022) Approvato dall'Antitrust Ue l’erogazione di 3,8 miliardi di euro che l'Italia ha messo a disposizione attraverso il Pnrr per la diffusione di reti gigabit ad alte prestazioni in zone in cui non esistono attualmente né sono previste reti in grado di fornire una velocità di download di almeno 300 Mbps.
Lo schema "sosterrà lo sviluppo di reti ad alte prestazioni in zone poco servite in Italia" e "consentirà ai consumatori e alle imprese di accedere a servizi Internet di alta qualità, contribuendo alla crescita economica del Paese e garantendo che la concorrenza non sia falsata", commenta la vicepresidente Ue, Margrethe Vestager.
“La misura - spiega la Commissione - rientra in una strategia globale che l'Italia ha messo in atto per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese nel contesto della digitalizzazione del paese, e contribuirà inoltre a conseguire gli obiettivi strategici dell'Ue relativi alla transizione digitale”.
“A seguito della valutazione positiva del Pnrr italiano da parte della Commissione e della sua adozione da parte del Consiglio Ue, il regime sarà interamente finanziato dal Fondo Rrf. Il Pnrr italiano comprende importanti progetti di investimento nel settore delle comunicazioni elettroniche, tra cui la diffusione di reti fisse e mobili ad alte prestazioni. Il regime approvato oggi riguarda in particolare le reti fisse”, spiega sempre la Commissione.
Il regime resterà in vigore fino al 30 giugno 2026 e il sostegno previsto assumerà la forma di sovvenzioni dirette.
L'esistenza di un fallimento di mercato è stata valutata attraverso la mappatura delle infrastrutture attualmente disponibili e di quelle previste e tramite una consultazione pubblica.
Inoltre, l'Esecutivo Ue osserva che “la misura ha anche un effetto di incentivazione, in quanto facilita la diffusione e il funzionamento di reti fisse ad alte prestazioni in zone in cui gli operatori privati non sono disposti a investire a causa dei costi di installazione elevati, che non sono controbilanciati da un livello adeguato di entrate previste”.
Nel contempo i fondi Ue potrebbero essere a rischio, se non si accelera sulla spesa entro 2023. E' quanto afferma la commissaria europea per la Politica di coesione, Elisa Ferreira: "saranno necessari sforzi straordinari nel 2022 e nel 2023 per investire il restante 38% dei programmi" della politica di coesione previsti nel periodo di programmazione 2014-2020 "ed evitare il disimpegno" dei fondi, vale a dire la loro perdita.
Fin qui, sono stati impiegati il 62% dei fondi Ue previsti nel settennato di programmazione terminato nel 2020 e i governi hanno tempo fino al 2023 per investire tutte le risorse ancora a disposizione. "L'attuazione dei programmi 2014 sta procedendo bene date le circostanze senza precedenti che abbiamo dovuto affrontare", tuttavia "c'è un disperato bisogno degli investimenti per la coesione e dobbiamo evitare qualsiasi perdita", evidenzia Ferreira, sottolineando che "sarà una sfida particolare realizzare questi investimenti contemporaneamente agli investimenti per la ripresa e la resilienza e la preparazione di nuovi programmi di coesione".




( gs / 27.01.22 )

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Il Pnrr va anche nello spazio

Investimenti strategici nel settore aeronautico-spaziale

(Regioni.it 4223 - 27/01/2022) Con il Pnrr l’Italia intende svolgere un ruolo da protagonista anche nel settore della Space economy. E’ una opportunità di sviluppo e crescita.
I fondi del Pnrr possono rappresentare una grande opportunità di crescita, dagli osservatori ai servizi in orbita. Gli investimenti nello spazio aumentano anche in Italia e il Pnrr può permettere il salto definitivo, ricordando che le risorse del Pnrr dovranno essere impiegate entro il 2026.
Per capire la portata, non solo strategica, ad esempio è pronto il lancio del secondo satellite della costellazione italiana Cosmo-SkyMed di Seconda Generazione (Csg) promossa dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dal Ministero della Difesa con il contributo del Ministero dell'Università e della Ricerca.
Così come è pronto il telescopio spaziale Webb nella missione che vede l'Italia con un importante ruolo scientifico, con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
E il commissario all'Industria Thierry Breton spiega che bisogna migliorare anche l'infrastruttura web nel nostro Paese: “I soldi arriveranno, anche per la connettività per via spaziale, per chi non può avere accesso a Internet attraverso la fibra”.
Il Consiglio dei Ministri del 29 aprile 2021 ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative al fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza, con la previsione. di interventi rivolti anche ai  servizi digitali e alla cittadinanza digitale.
In questo contesto si spiega come la regione Emilia-Romagna si prepari a supportare il settore con bandi che puntano in particolare alle attività di un polo tecnologico aeronautico-spaziale.
"Si tratta di un protocollo di grande qualità che dimostra la capacità di questa regione di fare sistema”, dichiara Colla.
Si vuole così strutturare “una operazione strategica nei comparti dell'aeronautica e spaziale”, spiega Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo economico e lavoro.
“La Regione è pronta a supportare e sostenere investimenti attraverso risorse europee e del Pnrr", afferma Colla alla firma del protocollo d'intesa per l'istituzione del Polo tecnologico aeronautico-spaziale forlivese, siglato oggi tra il  Comune di Forlì, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, l'Università di Bologna e la Camera di Commercio della Romagna.
L'obiettivo dell'Intesa è quello di puntare a un rafforzamento dell'identità del polo, affinché sia non solo spazio per investimenti infrastrutturali ma anche luogo di integrazione tra formazione, ricerca, lavoro e imprese. Condividendo azioni che possano tradursi, attraverso uno o più progetti, in nuove e ulteriori
opportunità di crescita e di occupazione per il territorio romagnolo e regionale.
“Sappiamo – aggiunge Cola - che la ricerca e la tecnologia nel settore dell'aerospazio faranno la differenza rispetto alla manifattura diffusa nel nostro
Paese, e questo è un investimento paziente che guarda al futuro”.
L’emilia-Romagna può contare sull'aeroporto 'Ridolfi', sull'Istituto tecnico aeronautico statale Baracca, sull'Università con il corso di Ingegneria aerospaziale, l'Infrastruttura di ricerca internazionale per lo studio della turbolenza e sulla Rocca delle Camminate, quale sede di 'Tecnopolo Aerospaziale', nonché le sedi di Enac e Enav.
Infine la Regione Lombardia ha deciso di sostenere l'iniziativa di dare vita all'interno del Distretto di Innovazione di Bovisa del Politecnico di Milano, a un Centro di incubazione dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA BIC) con l'obiettivo di favorire lo sviluppo di nuove imprese nel settore Aerospazio.
[Lombardia] LNews-AEREOSPAZIO, REGIONE FIRMA ACCORDO CON POLITECNICO IN VISTA DI NUOVO INCUBATORE DI IMPRESE. GUIDESI: UNA SFIDA AFFASCINANTE

[Emilia - Romagna] Space economy. Nasce il Polo tecnologico aeronautico-spaziale forlivese, e l’Emilia-Romagna scommette sul settore. Colla: “Un’operazione strategica che sosterremo con risorse europee e del Pnrr”



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Pnrr: revisione Ue e controllo Corte dei Conti

(Regioni.it 4223 - 27/01/2022) La revisione del Pnrr è possibile solo in casi eccezionali. E’ quanto riferisce la Commissione Ue: "Lo Stato deve dimostrare che non può più attuare il Piano o parte di esso a causa di circostanze oggettive". La richiesta fa scattare "una rigorosa valutazione, caso per caso, da parte della Commissione e assieme al Paese interessato", si aggiunge.
Se il Paese membro decide di presentare all'Ue la richiesta di revisione del suo Pnrr la Commissione è tenuta a fare una valutazione della nuova proposta seguendo tutti i criteri e i requisiti previsti nel Regolamento sul Fondo di Ripresa e Resilienza. Se la valutazione è positiva la Commissione proporrà una nuova bozza di Decisione Attuativa del Consiglio che deve essere successivamente adottata dallo stesso Consiglio europeo.
E’ il caso della richiesta di una revisione per la maggiorazione dei costi, come avviene oggi con l'aumento dei prezzi delle materie prime. Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, spiega che nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana "sono previsti nuovi meccanismi di adeguamento dei prezzi di aggiudicazione".
L'intervento del governo si basa su un primo aspetto, che “è quello dei prezzi a base d'asta", con le linee guida sulla definizione dei prezziari regionali che saranno emanate dall'Istat. "Il secondo prevede un meccanismo di aggiustamento dei prezzi in corso d'opera molto meno penalizzante per le imprese".
Anche la Corte dei Conti intende contribuire con valutazioni tempestive sui risultati della gestione dei Fondi del Pnrr a livello locale. Nella "Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per l'anno 2022" si prevedono monitoraggi e controlli da esercitare sulle autonomie territoriali, verificando l'attuazione del Piano attraverso la verifica degli esiti della gestione "anche in corso di svolgimento".
Sono previste attività di referto sulla finanza regionale e locale, alcune indagini a carattere specifico, nonché, sotto il profilo del coordinamento, il raccordo operativo con i controlli interni degli enti. E’ prevista l'elaborazione delle Linee guida sui bilanci preventivi e i rendiconti degli enti locali, delle regioni e degli enti del Servizio Sanitario.
Tutto ciò si inserisce anche “nel contesto prodotto dalla pandemia - i cui effetti sul sistema economico non sono limitati all’esercizio 2020 ma hanno potenziali rilevanti ricadute nei successivi periodi amministrativi - e pone, soprattutto, attenzione all’obiettivo di rilanciare la struttura economico-sociale del Paese con un percorso di graduale ritorno alla normalità degli andamenti delle entrate e delle spese”.
La Magistratura contabile individua così modalità comuni di svolgimento delle funzioni presso le Sezioni interessate in coordinamento con le attività delle Sezioni regionali di controllo. Si prevede inoltre una razionalizzazione della funzione consultiva, per ricondurre a coerenza pareri discordanti resi nel territorio.



“Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per l’anno 2022”: delibera n. 1/SEZAUT/INPR/22,

 

 



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Green new Italia: investimenti per 750milioni

(Regioni.it 4223 - 27/01/2022) Per l’industria verde sono previsti investimenti per 750milioni di euro. Lo rende noto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Gli investimenti industriali sul Green new deal ricadono sul Fondo per la crescita sostenibile (Fcs) e sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (Fri), gestito da Cassa Depositi e Prestiti.
In particolare si prevedono agevolazioni  finanziarie e contributi a fondo perduto a sostegno degli investimenti industriali finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca,  sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare  coerenti con gli ambiti di interventi del ''Green new deal italiano''.
Giorgetti spiega che “in questa delicata fase di transizione dobbiamo sostenere le imprese italiane con tutti gli strumenti e le risorse, nazionali ed europee, che abbiamo a disposizione per favorire la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative, i processi di riconversione industriale e gli investimenti per la decarbonizzazione in settori strategici come quelli della siderurgia e dell’automotive”.
Gli obiettivi dei progetti sono da indirizzare verso:
-      decarbonizzazione dell’economia;
-      economia circolare;
-      riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi;
-      rigenerazione urbana;
-      turismo sostenibile;
-      adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
Possono richiedere l’incentivo le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, e che presentano progetti - anche in forma congiunta tra loro - di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento.


( gs / 27.01.22 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

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