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Regioni.it

n. 4251 - martedì 8 marzo 2022

Sommario
- Convocata la Conferenza Unificata oggi 8 marzo alle ore 18
- 8 marzo: c'è ancora molto da fare per diritti, rispetto e parità delle donne
- Gabusi: rinnovare entro l’estate l’accordo Agcom-Regioni
- Appalti per l’innovazione e gli orientamenti della Commissione Ue: webinar Cinsedo del 7 marzo
- Emergenze radiologiche e nucleari: Governo al lavoro su bozza di aggiornamento del Piano
- Concessioni demaniali marittime: oggi audizione Conferenza delle Regioni

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8 marzo: c'è ancora molto da fare per diritti, rispetto e parità delle donne

L'intervento del Capo dello Stato e le dichiarazioni dei Presidenti delle Regioni

(Regioni.it 4251 - 08/03/2022) "Alle donne ucraine deve giungere il nostro sostegno", lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento in occasione della Giornata internazionale della donna. "La nostra responsabilità di cittadini, di europei, ci chiama oggi a un impegno più forte per la pace, perché si ritirino le forze di occupazione e si fermino le armi, perché sia ripristinato il diritto internazionale e siano rispettate le sovranità nazionali. L’indifferenza di fronte all’arbitrio, alla sopraffazione è uno dei mali peggiori. In gioco non c’è soltanto la già grande questione della libertà di un popolo, ma la pace, la democrazia, il diritto, la civiltà dell’Europa e dell’intero genere umano". "Va fermato - subito, con decisione – questo ritorno all’indietro della storia e della civiltà".
"Pensando al futuro – ha proseguito il Capo dello Stato - il tema scelto quest’anno per l’8 marzo è riferito alle giovani donne, alla loro condizione, ai loro desideri e alle difficoltà che incontrano. Una condizione che, per molti versi, è comune a tutte le donne, ma che presenta anche peculiarità specifiche". Un tema che da un lato dà "soddisfazione per il cammino compiuto", ma che "non può e non deve illudere sull’effettivo raggiungimento della parità, nei vari campi. Per essere credibili nel prospettare alle giovani donne un futuro migliore dobbiamo avere consapevolezza dei problemi che hanno nel presente e offrire loro maggiori opportunità". "Lo Stato, le istituzioni centrali e quelle delle autonomie devono impegnarsi su questo versante".
"L'8 marzo rappresenta un'occasione preziosa per riflettere su quanto ancora ci sia da fare per i diritti, il rispetto e la parita' di tutte le donne nel mondo". Lo scrive sui canali social il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
"Auguri a tutte le donne! Innanzitutto, a tutte le mamme, motore inesauribile della famiglia e alle donne che, ancor oggi, combattono per avere pari diritti nella vita e nel lavoro"". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Questa sera per celebrare la ricorrenza Palazzo Lombardia e il Pirellone saranno illuminati di giallo, colore che nella nostra tradizione rappresenta questa Giornata. "Un abbraccio affettuoso, poi - ha aggiunto il presidente lombardo - alle donne ucraine, costrette a lasciare la propria terra, senza i loro uomini o i loro figli che restano in patria a combattere. Non vi lasceremo sole!". "Ultimo, ma non ultimo - ha concluso Attilio Fontana - un ringraziamento alle mie preziose collaboratrici che, con grande professionalità, quotidianamente sono al mio fianco e ancora a tutte le donne che lavorano in ambito sanitario. Encomiabile l'impegno che hanno messo in campo negli ultimi due anni, con un'attività tanto faticosa, quanto eccezionale".
"Questo 8 marzo lo dedichiamo, in particolare, alle donne ucraine che stanno vivendo un dramma inaccettabile. La dignità, lo spirito di sacrificio, il patriottismo che hanno dimostrato al mondo intero da quando è iniziata l'invasione russa è esemplare". Così il presidente della regione Molise, Donato Toma, in occasione della Giornata internazionale della donna. "Siamo dalla loro parte e, in generale, siamo dalla parte di tutte le donne che, in ogni angolo del pianeta, con abnegazione e coraggio, si battono per la libertà, contro ogni violenza e sopruso".
"L'otto marzo è un giorno importante, ma sappiamo che l'impegno, per essere davvero dalla parte delle donne, deve essere quotidiano. Abbiamo la responsabilità di garantire la libertà di ogni donna, ragazza, bambina". Lo scrive su Fb il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "La libertà dalla violenza maschile, dagli stereotipi basati sul genere, da ogni forma di condizionamento - spiega - Libertà di essere, di scegliere, di decidere sul presente e sul futuro. Nel Lazio in questi anni abbiamo lavorato sodo, ogni giorno. Dal 2013 a oggi abbiamo incrementato la rete dei servizi antiviolenza. Siamo passati da 8 centri antiviolenza e 8 case rifugio, a 28 centri antiviolenza e 12 case rifugio. Molte nuove strutture sono in via di apertura. Fra queste, 5 saranno negli atenei del Lazio".  "Stanziamo circa 3 milioni di euro a favore dell'imprenditoria femminile - continua Zingaretti - Due leggi importanti hanno caratterizzato il nostro lavoro negli ultimi mesi. La legge per la parità salariale che pone un freno a una delle ingiustizie più gravi e inaccettabili che vede donne e uomini non retribuiti in maniera paritaria". "E la legge per sostenere la parità nell'accesso e nelle progressioni di carriera nell'ambito delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (Stem), un'altra spallata agli stereotipi che vogliono le donne poco inclini a questi ambiti - conclude - Dalla parte delle donne. Oggi e, con coerenza, tutti i giorni".
"Da oggi tutti i bandi e gli avvisi della nuova programmazione dovranno valutare la riduzione del gender gap": lo comunica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. La Giunta regionale ha avviato la Valutazione di impatto di genere. "Diamo concretezza alla giornata dell'8 marzo - aggiunge Emiliano - con un atto veramente significativo. Da oggi i bandi e gli avvisi della nuova programmazione dovranno valutare la riduzione del gap di genere. La Puglia è la prima regione in Italia ad intervenire in direzione della Strategia europea per la parità di genere, con uno strumento che valuta le ricadute degli investimenti e delle sue politiche". La giunta ha approvato la delibera con la quale si introduce in tutti gli atti amministrativi della Regione, il nuovo strumento della Valutazione di Impatto di genere. Il processo, introdotto grazie all'approvazione dell'Agenda di genere, impegna tutti i Dipartimenti, le sezioni e gli uffici dell'amministrazione regionale ad introdurre un sistema di valutazione che sarà applicato a tutti i bandi e gli avvisi a valere della nuova programmazione dei fondi europei e di quella ordinaria, in tutti i settori. Progressivamente la Vig sarà estesa a tutti gli atti dell'amministrazione.
"Oggi è una giornata della donna tutta particolare: vediamo donne coraggiose piangere ma resistere per i loro bambini e le loro famiglie sotto le bombe in Ucraina, o in fuga attraversando una specie di inferno, con le lacrime agli occhi ma con lo sguardo fiero. Torniamo qui da noi e troviamo donne in prima linea nella lotta alla Pandemia, nelle corsie degli ospedali come nei laboratori di ricerca; donne alla guida di grandi Università venete, donne che si fanno largo a colpi di capacità in ogni settore della vita sociale. Sono tutte queste le donne alle quali va dedicato questo 8 marzo. Senza retorica, con rispetto e ammirazione". Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in occasione dell'8 marzo, festa della donna. "Più che festa della donna - prosegue Zaia - andrebbe chiamata Festa del Grazie alla Donna, perché la società contemporanea deve essere sempre più grata al genere femminile, per ciò che rappresenta nel mondo, nell'impresa, nelle Istituzioni e per quello che ogni donna, anche la più umile che pensa alla famiglia e al lavoro, getta in campo quotidianamente perché le cose vadano meglio, dalla famiglia, alla politica, alla grande impresa, al mondo della cultura". E aggiunge: "Oggi come in tutti gli altri giorni dell'anno, peraltro non può mancare il dolore e il ricordo per tutte le donne che, ancora nel terzo millennio, sono vittime di violenze inaudite, spesso perpetrate in ambito famigliare, e per le molte che hanno perso la vita. Mentre dedichiamo loro una preghiera, dobbiamo impegnarci tutti in una battaglia culturale sempre più incisiva, affiancata a norme severissime per chi si macchia di un reato contro una donna. Se no non avremo diritto di chiamarci società civile"."Oggi il mio pensiero va a tutte le donne che lottano e che si impegnano per una società equa e giusta, alle donne colonne portanti della famiglia e della comunità, a tutte le donne che ancora subiscono sopraffazioni e violenze, e in questo momento difficile, alle donne ucraine e a tutte le donne nel mondo che si trovano al centro di un conflitto". Lo scrive sulla sua pagina Facebook il governatore delle Marche Francesco Acquaroli in occasione della Giornata internazionale della donna. "Insieme- conclude Acquaroli- tutti i cittadini, devono impegnarsi per combattere ogni discriminazione che penalizza ancora le donne in tanti, troppi, settori".
"Auguri a tutte le donne. E grazie per la forza, il coraggio, la passione, l'intelligenza e la bellezza che regalate al mondo. Impegniamoci perché sia la vostra festa, ogni giorno. Viva le donne!"". Lo scrive sui social il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.
"Questa giornata, fuori da ogni circostanza e liturgia, diventi l'occasione per affermare e rendere effettiva l'uguaglianza di genere". A scriverlo, in un post su Facebook, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "In occasione della Giornata internazionale della donna, con un pensiero particolare oggi rivolto a tutte le donne ucraine, ribadiamo il nostro impegno ad attivare misure e investimenti utili a creare di lavoro, a dare maggiori servizi di assistenza legale e - ha aggiunto - supporto psicologico alle vittime di violenza, a riprendere con ancora maggiore intensità le campagne di screening che si sono dovute interrompere durante l'emergenza covid e a potenziare la rete dei centri antiviolenza che possono impedire tragedie come quella avvenuta pochi giorni fa a Pontecagnano Faiano, dove la giovane Anna Borsa è stata uccisa dall'ex fidanzato mentre era al lavoro", ha concluso De Luca.
"Le donne stanno svolgendo una funzione fondamentale, che siano nei bunker delle città assediate a vigilare, o a dare coraggio ai propri bambini e ai propri uomini che fuori cercano di resistere. Quando arrivano al confine i nuclei familiari si dividono, perché le donne vanno nei campi profughi per dare sicurezza ai bambini e alle famiglie, e gli uomini tornano indietro a questa eroica, fortissima resistenza a quel dittatore che porta la responsabilità storica di questi crimini di guerra, Vladimir Putin. In questo momento però penso soprattutto alla pace, al desiderio di una tregua, e il mio pensiero è proprio per quelle donne ucraine che più di ogni altre hanno in questo momento un anelito verso la pace, verso l'interruzione dei bombardamento e delle azioni belliche, e sono un po' il simbolo del mondo che vogliamo". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di una iniziativa oggi a Firenze per celebrare la festa della donna.
"La giornata internazionale della donna è dedicata quest'anno innanzitutto a tutte le donne che sono vittime innocenti del conflitto in Ucraina. A loro, ed ai tanti bambini che in queste ore stanno sopportando sofferenze indicibili, esprimiamo ancora una volta i sentimenti di vicinanza e di commossa solidarietà delle istituzioni e del popolo lucano. La Basilicata è terra di accoglienza e siamo impegnati a fare il possibile per ospitare i profughi che in queste ore stanno arrivando. Ciò anche grazie all'impegno di tante donne lucane, che vivono questo 8 marzo interrogandosi sulle emergenze dell'oggi e sui problemi di sempre"". È il messaggio del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. ""La parità, le condizioni di lavoro difficili e la ricerca di una occupazione dignitosa, la conciliazione della vita familiare, la difficoltà ad accedere ai ruoli decisionali: problemi irrisolti, che riguardano la nostra società e che ci vengono giustamente segnalati dalle associazioni e dalle istituzioni che promuovono la parità e le pari opportunità. Anche la politica, in Italia e in Basilicata, deve fare di più. Sapere che la Basilicata è fra le prime regioni italiane per la presenza di aziende a guida femminile è un fatto positivo, che mostra l'intelligenza, la tenacia e la creatività delle donne lucane e soprattutto ci sprona a fare di più per rispondere alle aspettative delle donne lucane e promuovere la loro partecipazione nella società e nelle istituzioni. Lo abbiamo fatto con il Piano strategico, lo faremo ancora con i tanti progetti del PNRR. Ma abbiamo bisogno di tutte le energie, di tutta la forza delle donne lucane - conclude Bardi - che non si arrendono e mettono a disposizione le loro intelligenze per il futuro della Basilicata".
"Il ruolo della donna nella nostra società, le difficoltà a trovare terreno fertile per affermarsi professionalmente, la tutela dai soprusi fisici e psicologici, l'ottenimento di una vera parità. Sono molteplici le tematiche che riguardano la donna, tematiche che in una giornata come quella di oggi sono al centro del palcoscenico, ma che è necessario siano il fulcro del dibattito e dell'azione quotidiana di tutti noi perché solo con il costante impegno comune, ognuno nel proprio ruolo, si creano i presupposti, culturali e materiali, affinché le donne possano far coesistere al meglio la vita privata con quella professionale e possano ottenere una vera pari dignità di genere". È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. "Non dobbiamo mai dimenticare la strada fatta e le conquiste ottenute - afferma la Presidente - ma dobbiamo altrettanto essere consapevoli del maggiore sforzo che spesso le donne devono fare per ottenere le stesse opportunità e considerazione degli uomini. Non è una lotta di contrapposizione di genere, ma il riconoscimento di un diritto sacrosanto in una società che possa considerarsi evoluta e civile. In questa giornata- ha concluso la Presidente Tesei - un pensiero non può che andare alle donne che nel mondo vivono situazione estremamente difficili e violente, come ad esempio le donne ucraine, le donne afghane e tutte coloro che vivono in realtà dove anche i diritti universali e fondamentali vengono calpestati quotidianamente".



( red / 08.03.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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