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Pnrr: accelerare sugli obiettivi

Intanto è stato firmato il decreto da 150 milioni per lo sviluppo della logistica agroalimentare nei porti, finanziato sempre dal Pnrr.
Sono ammissibili al finanziamento i progetti volti a:
- realizzare, rifunzionalizzare, ampliare, ristrutturare e digitalizzare aree, spazi e immobili connessi alle attività e ai processi logistici delle aree portuali;
- efficientare e migliorare la capacità commerciale e logistica attraverso interventi volti al potenziamento delle infrastrutture per il trasporto alimentare, anche al fine di ridurre i costi ambientali e le emissioni nel trasporto di materie prime, semilavorati e merci tra centri produttivi, centri logistici e mercati;
- migliorare l'accessibilità ai servizi hub e rafforzare la sicurezza delle infrastrutture portuali anche mediante l'utilizzo di tecnologie innovative e/o a 'zero emissioni';
- rafforzare i controlli merceologici volti a preservare la differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità e caratteristiche produttive, anche al fine di ridurre gli sprechi alimentari;
- ridurre gli impatti ambientali attraverso interventi di riqualificazione energetica e incrementare il livello di tutela ambientale.
( gs / 02.09.22 )

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Pnrr: riforma Its e scuole tecniche professionali
E sono 41 i percorsi di formazione superiore, finanziati con quasi tre milioni del Fondo sociale europeo Plus, che completano l'offerta formativa della rete politecnica con cui la Regione Emilia-Romagna continua a rafforzare il proprio progetto di politiche attive per la formazione.
Questi 41 percorsi di formazione superiore si aggiungono ai 43 percorsi biennali degli istituti tecnici superiori (Its) e ai 71 corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts).
( gs / 02.09.22 )
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Pandemia: diminuisce pressione negli ospedali

Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:
· Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 277 ogni 100.000 abitanti (19/08/2022 -25/08/2022) vs 260 ogni 100.000 abitanti (12/08/2022 -18/08/2022) .
· Nel periodo 2–15 agosto 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,74 (range 0,71-0,77), in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è anch’esso sotto la soglia epidemica: Rt=0.75 (0,72-0,77) al 15/08/2022 vs Rt=0.77 (0,73-0,80) al 09/08/2022.
· Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 2,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 agosto) vs 2,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18 agosto). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 9,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 agosto) vs 11,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18 agosto) .
· Tre Regioni sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, mentre le restanti 18 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.
· Nove Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza.
· La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (13% vs 14%). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 45%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (42% vs 42%).
( gs / 02.09.22 )
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Mare monstrum: Mediterraneo invaso da centinaia di nuovi pesci
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Mare più invaso al mondo: studio italiano Cnr-Irbim
A rilevarlo è una ricerca pubblicata dalla rivista 'Global Change Biology' - e coordinata dall'Istituto per le risorse biologiche e biotecnologie marine (Cnr-Irbim) del Cnr di Ancona - che ricostruisce la storia delle invasioni biologiche nel mare nostrum. La ricerca fa la storia delle invasioni biologiche nel Mediterraneo, che ne hanno cambiato la storia in modo irreversibile.
Sono due le porte di ingresso di questa colonizzazione: “Le specie del Mar Rosso, entrate dal canale di Suez (inaugurato nel 1869), sono le più rappresentate e problematiche. Ci sono, tuttavia, altri importanti vettori come il trasporto navale ed il rilascio da acquari. I ricercatori hanno considerato anche la provenienza atlantica tramite lo stretto di Gibilterra”, continua Azzurro.
Ma quali sono gli effetti ambientali e socio-economici di queste ‘migrazioni ittiche’?
“Alcune di queste specie costituiscono nuove risorse per la pesca, ben adattate a climi tropicali e già utilizzate nei settori più orientali del Mediterraneo”, spiega il ricercatore Cnr-Irbim. “Allo stesso tempo, molti ‘invasori’ provocano il deterioramento degli habitat naturali, riducendo drasticamente la biodiversità locale ed entrando in competizione con specie native, endemiche e più vulnerabili. Il ritmo della colonizzazione è così rapido da aver già cambiato l’identità faunistica del nostro mare; pertanto ricostruire la storia del fenomeno permette di capire meglio la trasformazione in atto e fornisce un esempio emblematico di globalizzazione biotica negli ambienti marini dell’intero pianeta”.
( gs / 02.09.22 )
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Conferenza Unificata l'8 settembre
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( red / 02.09.22 )
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Conferenza Stato-Regioni l'8 settembre
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( red / 02.09.22 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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