Sommario3

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Conferenza delle Regioni il 24 novembre alle ore 12
(Regioni.it 4408 - 21/11/2022) Il Presidente Massimiliano Fedriga ha convocato una riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in seduta straordinaria per giovedì 24 novembre 2022, alle ore 12.00 in Via Parigi, 11 – Roma - II piano (Sala Marcello Mochi Onori) con il seguente Ordine del giorno:
1) Comunicazioni del Presidente;
2) COMMISSIONE SALUTE – Coordinamento Regione Emilia-Romagna COMMISSIONE AFFARI FINANZIARI – Coordinamento Regione Lombardia
Proposta di riparto della disponibilità finanziaria per il Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2022 – Punto all’esame delle Commissioni nella riunione congiunta programmata per il 22 novembre 2022;
3) Prosecuzione del dibattito sull’attuazione dell’art. 116, III comma della Costituzione; con la partecipazione in videoconferenza del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, sen. Roberto Calderoli;
4) Varie ed eventuali.
( red / 21.11.22 )
1) Comunicazioni del Presidente;
2) COMMISSIONE SALUTE – Coordinamento Regione Emilia-Romagna COMMISSIONE AFFARI FINANZIARI – Coordinamento Regione Lombardia
Proposta di riparto della disponibilità finanziaria per il Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2022 – Punto all’esame delle Commissioni nella riunione congiunta programmata per il 22 novembre 2022;
3) Prosecuzione del dibattito sull’attuazione dell’art. 116, III comma della Costituzione; con la partecipazione in videoconferenza del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, sen. Roberto Calderoli;
4) Varie ed eventuali.
( red / 21.11.22 )
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Autonomia: Calderoli, in tanti ad aver cambiato idea

(Regioni.it 4408 - 21/11/2022) Sempre in tema di autonomia differenziata in un’intervista al Corriere della Sera il ministro per le Autonomie Roberto Calderoli, afferma che nella "proposta di intesa firmata nel 2019 dal governatore della Campania", Vincenzo De Luca, la sua Regione "chiede quelle autonomie che oggi dividerebbero il Paese".
Calderoli aggiunge: “Oggi mi attacca frontalmente, cerca di costruire un fronte del Sud contro l'autonomia e sostiene che io stia cercando di spaccare il Paese. Però, non è il solo De Luca. La sua proposta fa riferimento a due pronunciamenti pro autonomia del Consiglio regionale della Campania. In cui testualmente si dicevano "disponibili ad affrontare la sfida".
Comunque, sono in tanti ad aver cambiato idea. L'autonomia era già nel contratto del governo Conte nel 2018".
Rispetto ai Lep , i livelli essenziali delle prestazioni, "la proposta di De Luca dice che lo Stato dovrebbe definirli entro un anno dall'approvazione. Nelle more, i trasferimenti si baserebbero sulla 'spesa destinata a carattere permanente, fissa e ricorrente'. In sostanza, la spesa storica. Oggi dicono che mai e poi mai può essere usata. Neanche dalle Regioni del Nord è venuta una proposta così ardita".
Rispetto ai Lep , i livelli essenziali delle prestazioni, "la proposta di De Luca dice che lo Stato dovrebbe definirli entro un anno dall'approvazione. Nelle more, i trasferimenti si baserebbero sulla 'spesa destinata a carattere permanente, fissa e ricorrente'. In sostanza, la spesa storica. Oggi dicono che mai e poi mai può essere usata. Neanche dalle Regioni del Nord è venuta una proposta così ardita".
( gs / 21.11.22 )
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Autonomia: De Luca, bene proposta Campania 2019

(Regioni.it 4408 - 21/11/2022) Il presidente della regione Campania si dice “commosso” dell’attenzione rivolta alla Campania dal ministro Calderoli sul tema dell’Autonomia: “provo una profonda commozione per il fatto che un ministro per le Riforme si accorga, dopo 4 anni, che fra le regioni che chiedono un confronto con il Governo sull'autonomia c'è anche la Campania. Si sono fatte riunioni con tre regioni, con la Campania mai. Bene così".
"Nel merito, dicevamo nel 2019 esattamente le stesse cose dette oggi nel respingere la sgangherata bozza di disegno di legge presentata dal ministro, e ora accantonata - spiega De Luca – Noi partiamo sempre da una premessa (nel 2019, come nel 2022): difesa rigorosa dell'unità nazionale, a cominciare dal tema della scuola e da quello della sanità. Più chiaramente: per la scuola, mantenimento di programmi scolastici di competenza nazionale; contratti nazionali, non regionali, per il personale scolastico; per la formazione professionale decisioni anche regionali, in maniera rispondente ai sistemi produttivi locali.
Per la sanità: no a contratti integrativi regionali per il personale; vigilanza e competenza nazionale per le valutazioni scientifiche e le conseguenti norma sanitarie; applicazione rigorosa di criteri equi aggiornati per il riparto del fondo sanitario nazionale, a fronte di una scandalosa inadempienza da anni del Governo nazionale".
"Si proponeva che il Governo definisse prioritariamente i "Lep", con il superamento della spesa storica, subordinando ogni intesa a questo obiettivo. Esattamente le cose ripetute oggi - sottolinea De Luca - Si proponeva nel 2019 - e lo ribadisco oggi fortemente - il trasferimento alle regioni di tutta una serie di competenze amministrative per le quali non si giustifica nessun ruolo nazionale: pareri ambientali; ruolo delle Soprintendenze; pareri ministeriali per il dragaggio dei porti; pareri per impianti fotovoltaici. Riconfermo l'obiettivo di "burocrazia zero" come l'obiettivo vero. Il mondo imprenditoriale domanda non percorsi ideologici, fumosi e inconcludenti su riparto dei poteri, ma una sburocratizzazione radicale, che consenta decisioni rapide.
"In conclusione. – rileva De Luca - Si dice che si vuole assumere come base di confronto la proposta della Campania. E' un ottimo proposito. Per questo io lodo il Ministro Calderoli, che considero persona affabile, e per il quale ho istintiva simpatia. Potremo uscire così dalle chiacchiere e arrivare a risultati concreti.
Tuttavia, a scanso di equivoci, pubblichiamo sul sito della Regione la proposta del 2019 e altri documenti connessi - conclude De Luca - Se vogliamo modernizzare l'Italia, e avvicinare le decisioni ai cittadini e alle imprese, senza scardinare la Costituzione e tradire il Sud, noi siamo pronti".
( red / 21.11.22 )
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Autonomia: Fontana, facciamo i Lep

(Regioni.it 4408 - 21/11/2022) Per il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, sull'autonomia "non sta né in cielo né in terra questa contrapposizione che alcuni governatori del Sud vogliono proporre, credo sia quella una situazione estremamente rischiosa. Si rischia di spaccare il Paese”, dichiara Fontana.
“Ci dicono – aggiunge Fontana - che non ci sono i Lep (i livelli essenziali delle prestazioni) ma io dico, facciamoli: è dal 2009 che li stiamo aspettando. Noi siamo la Regione che in Italia costa meno di tutte le altre. Un cittadino Lombardo costa 2.300 euro all'anno, contro una media italiana di 3.600 euro. Noi quindi non abbiamo nessuna preoccupazione, li facciano i Lep".
Mentre il presidente della regione Veneto Luca Zaia ribadisce che “l'autonomia è prevista dalla Costituzione. Prendiamo atto che abbiamo una costituzione repubblicana che prevede l'autonomia. Chi vuole più autonomia chiederà allo Stato di gestire meno competenze sul suo territorio senza togliere nulla a nessuno”.
Mentre il presidente della regione Veneto Luca Zaia ribadisce che “l'autonomia è prevista dalla Costituzione. Prendiamo atto che abbiamo una costituzione repubblicana che prevede l'autonomia. Chi vuole più autonomia chiederà allo Stato di gestire meno competenze sul suo territorio senza togliere nulla a nessuno”.
( red / 21.11.22 )
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Autonomia: Occhiuto, fabbisogni reali

(Regioni.it 4408 - 21/11/2022) Per come è ora questa è una riforma sbilanciata - afferma il presidente della Calabria Roberto Occhiuto che guarda troppo all'autonomia differenziata e poco ai diritti sociali e civili".
Occhiuto afferma di avere "un approccio un po' diverso rispetto ai miei colleghi. A me non piace l'idea di un Mezzogiorno che gioca sempre in difesa. Dobbiamo avere la capacità di rilanciarci e anche con l'autonomia differenziata potremmo ricavarne benefici".
Ma "se prima dell'autonomia otteniamo il passaggio dei finanziamenti dalla spesa storica ai fabbisogni reali, le Regioni del Sud ci guadagnerebbero.
Occhiuto afferma di avere "un approccio un po' diverso rispetto ai miei colleghi. A me non piace l'idea di un Mezzogiorno che gioca sempre in difesa. Dobbiamo avere la capacità di rilanciarci e anche con l'autonomia differenziata potremmo ricavarne benefici".
Ma "se prima dell'autonomia otteniamo il passaggio dei finanziamenti dalla spesa storica ai fabbisogni reali, le Regioni del Sud ci guadagnerebbero.
Dalla riforma Occhiuto escluderebbe "la scuola sicuramente, su una materia come la formazione dei saperi se si dovessero formare più sistemi scolastici si aumenterebbe il divario tra Nord e Sud".
Occhiuto fa l'esempio dell'energia: “in Calabria ne produciamo piu' di quanta ne consumiamo, eppure i calabresi pagano le bollette quanto gli altri italiani. Non e' giusto. E ancora: io incontrero' a breve un gruppo industriale che vuole impiantare nella mia Regione un parco eolico off-shore grandissimo, se io potessi dire ai cittadini che quel parco abbasserebbe direttamente le loro bollette per me sarebbe molto piu' semplice. In altri termini, se prima dell'autonomia otteniamo il passaggio dei finanziamenti dalla spesa storica ai fabbisogni reali, le Regioni del Sud ci guadagnerebbero”.
Occhiuto fa l'esempio dell'energia: “in Calabria ne produciamo piu' di quanta ne consumiamo, eppure i calabresi pagano le bollette quanto gli altri italiani. Non e' giusto. E ancora: io incontrero' a breve un gruppo industriale che vuole impiantare nella mia Regione un parco eolico off-shore grandissimo, se io potessi dire ai cittadini che quel parco abbasserebbe direttamente le loro bollette per me sarebbe molto piu' semplice. In altri termini, se prima dell'autonomia otteniamo il passaggio dei finanziamenti dalla spesa storica ai fabbisogni reali, le Regioni del Sud ci guadagnerebbero”.
( gs / 21.11.22 )

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L'Italia delle Regioni
Il 5 e 6 dicembre, l'evento organizzato dalla Conferenza delle Regioni
(Regioni.it 4408 - 21/11/2022) Il 5 dicembre, a Palazzo Lombardia a Milano, e il 6 dicembre, alla Villa Reale di Monza, si svolgerà “L’Italia delle Regioni”: il primo Festival promosso dalle Regioni e dalle Province Autonome per valorizzare la ricchezza dei territori italiani.
Sarà l’occasione per avviare un confronto istituzionale sulle prospettive future del regionalismo nel nostro Paese, con l’obiettivo di elaborare e costruire proposte utili a potenziare il ruolo e le diverse identità delle venti Regioni e delle due Province autonome che compongono l’Italia: https://www.regioni.it/italiadelleregioni/
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Conferenza delle Regioni
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Ufficio stampa: 06 488 829 200 - 253, e-mail: ufficio.stampa@regioni.it
( red / 21.11.22 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03