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Regioni.it

n. 4296 - lunedì 16 maggio 2022

Sommario
- Transizione digitale: confronto delle Regioni italiane sul modello danese
- Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee): chiesta un'integrazione al Decreto per i pannelli fotovoltaici
- Verso Sud: incontro fra Regioni e Governo sul futuro del Mezzogiorno
- "Si può fare" : confronto pubblico agli Stati generali della natalità a Roma
- Lavoro: Calabria e Toscana chiedono al ministro della Sviluppo Economico un tavolo per crisi Lactalis
- Regione Lazio: 16,6 miliardi nella nuova Programmazione 2021-2027

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Regione Lazio: 16,6 miliardi nella nuova Programmazione 2021-2027

(Regioni.it 4296 - 16/05/2022) E' stata presentata il 13 maggio la nuova programmazione della Regione Lazio 2021-27 nel corso dell'evento "Lazio presente con l'Europa nel futuro", al Palazzo dei Congressi di Roma, alla presenza di Vincenzo Amendola, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega in materia di Politiche e affari europei, Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale e Daniele Leodori, vicepresidente e assessore alla Programmazione economica, Bilancio, Demanio, Patrimonio della Regione Lazio. In collegamento Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l'Economia mentre la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna parteciperà con un contributo video.
Le risorse a disposizione del Lazio ammontano a 16,6 mld derivanti da: 7,4 mld dal Pnrr e Pnc; 1,8 mld dal Fesr; 1,6 mld dal Fse, 0,8 mld dal Feasr, 2,5 mld dal Fondo per lo sviluppo e coesione, 0,5 mld dal Fondo investimenti regionali Mef e 2 mld di euro già impegnati e destinati dalla vecchia programmazione 2014-2020.
Tutte le azioni della nuova programmazione della Regione Lazio sono coerenti con gli obiettivi dell'Agenda globale 2030 dell'Onu che adotta una visione strategica per il rafforzamento della sostenibilità economica, sociale, ambientale e per la riduzione delle disuguaglianze. Tutte queste risorse saranno investite in 8 grandi aree ripartite tra: le persone e i loro diritti fondamentali (salute, welfare, casa) per quasi 1.953 milioni; lavoro (occupazione, formazione professionale) circa 823 milioni; scuola, università e ricerca (scuola, diritto allo studio, ricerca pubblica e privata) 888 milioni; imprese (industria, turismo, agricoltura, internazionalizzazione, credito, startup, trasferimento tecnologico) 1,8 miliardi; ambiente ed economia circolare (transizione energetica, aria, acqua, capitale naturale, rifiuti, bonifiche, dissesto idrogeologico) 2,2 miliardi; connessioni (strade, ferrovie, porti, trasporto pubblico, reti digitali) 4,6 miliardi; comunità locali (aree urbane, metropolitane e rurali, piccoli comuni, borghi) 1,5 miliardi; benessere sociale e individuale (cultura, sport) circa 585 milioni. Sul nuovo portale lazioeuropa.it le informazioni sulla nuova programmazione della Regione Lazio, con tutti i bandi, i fondi e i piani dedicati a cittadini e imprese.
La spesa delle risorse per gli investimenti della nuova programmazione 2021-27 "dovrà avvenire nella piena trasparenza e onestà, pilastro della buona spesa pubblica". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti all'evento 'Lazio presente con l'Europa nel futuro', ultimo incontro di un tour che ha toccato, prima della Capitale, tutte le province del Lazio. "Sono orgoglioso che il Lazio, per ora unica regione, ha fatto un protocollo con la Direzione investigativa antimafia e la procura nazionale Antimafia - ha detto - Tutti gli appalti in automatico verranno inviati alla procura nazionale Antimafia e alla Direzione investigativa antimafia. Il messaggio ai criminali e ai mafiosi è: 'Non venite a partecipare ai bandi, sarete sorvegliati anche di più". Zingaretti ha sottolineato: "Vogliamo che le risorse arrivino all'economia onesta e non al crimine".
"Il primo messaggio è che il Lazio crede nell'Europa, qui parliamo di miliardi di euro che arriveranno grazie all'impegno dell'Europa e siamo una regione europeista che vuole l'Europa e non si accontenta di questa Europa", ha sottolineato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Il Presidente ha auspicato che nei Comuni del Lazio vengano votati "odg per chiedere più Europa, il superamento del diritto di veto, l'elezione diretta del presidente degli Stati Uniti d'Europa: dai Comuni del Lazio potrebbe arrivare un messaggio". "Una volta si diceva: 'sono tornati indietro i soldi a Bruxelles'; oggi abbiamo finito un anno prima delle scadenze tutta la programmazione e lanciamo la nuova programmazione annunciando già i bandi fino al primo trimestre 2023. E' una grande conquista del Lazio che è diventata regione leader europea nella gestione dei fondi per creare lavoro, rivoluzione digitale, rivoluzione green", ha aggiunto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a margine dell'incontro. "Non era scontato, ma grazie a questa passione e al lavoro comune ce l'abbiamo fatta", ha concluso.
Per Vincenzo Amendola, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega in materia di Politiche e affari europei, ora è "Il momento della grande coesione, non è il momento di dibattiti e rimpalli di responsabilità". "Il Paese deve essere unito, poche chiacchiere e polemiche: tra Governo, Regioni, Comuni, attori sociali dobbiamo muoverci velocemente perché sono investimenti che faranno bene al nostro Paese in un periodo molto complicato", ha ribadito Amendola, a margine dell'evento, sottolineando che "il Lazio ha speso bene i fondi europei passati quindi è un esempio".
"Se il Lazio avrà nei prossimi 7 anni il doppio delle risorse rispetto a quelle del passato - ha spiegato la ministra per gli Affari regionale, Mariastella Gelmini - lo dobbiamo al Pnrr e alla nuova visione dell'Europa. Ma anche il Governo sta facendo la sua parte per consentire alle Regioni e agli enti locali di utilizzare al meglio le risorse, in una logica non di conflitto e contrapposizione tra Stato centrale e Regioni, all'insegna di una leale collaborazione che è la base della nostra Costituzione. Questa è la stagione giusta per dare rinnovato protagonismo agli enti territoriali: dobbiamo riconoscere a sindaci e presidenti quella centralità senza la quale non potremo mettere a terra le risorse del Pnrr. Non è quindi una gentile concessione".
"E' la stagione per dare un rinnovato protagonismo agli enti locali, dare quella centralità senza la quale non è possibile mettere a terra tutte le risorse del Pnrr. E' è centrale il contributo di Regioni, Province, Comuni non solo per impegnare le spese, ma per cantierare e realizzare le opere", ha aggiunto la ministra . "La leale collaborazione non è una strada ma l'unica
"Spendere bene le risorse - ha detto la ministra per la Coesione territoriale, Mara Carfagna - sarà la priorità dei prossimi anni. Il Lazio è tra le regioni più avanzate per capacità di spesa, sia di fondi strutturali che fondi nazionali di sviluppo. Ora l'opportunità è grande. Con il sindaco e con Zingaretti abbiamo avviato un dialogo su molti aspetti e lo porteremo avanti positivamente per i cittadini della città e della regione".


( red / 16.05.22 )
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