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Regioni.it

n. 4301 - lunedì 23 maggio 2022

Sommario
- 23 maggio giornata nazionale della legalità: 30 anni fa la strage di Capaci
- Conferenza delle Regioni mercoledì 25 maggio
- "Decreto Aiuti": audizione della Conferenza delle Regioni il 25 maggio
- Conclusa la quinta edizione di Fiera Didacta Italia, protagonista la "Scuola delle Regioni"
- Misure urgenti per l'attuazione del Pnrr: emendamenti al decreto
- "Dal Green Deal al Next Generation EU: la nuova Governance economica europea". Oggi l'ultimo modulo

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Conclusa la quinta edizione di Fiera Didacta Italia, protagonista la "Scuola delle Regioni"

(Regioni.it 4301 - 23/05/2022) Alla Fortezza da Basso di Firenze si è conclusa la quinta edizione di FIERA DIDACTA ITALIA, riconfermandosi come l'appuntamento annuale di riferimento sul futuro e l'innovazione del mondo della scuola in Italia. La mostra chiude con una crescita del numero degli eventi (893 in totale), degli espositori e dei giornalisti accreditati rispetto all'edizione 2019 (l'ultima in presenza prima dello stop per la pandemia), facendo registrare oltre 19.000 visitatori.
"Scuola e innovazione rappresentano il binomio su cui fondare il futuro delle giovani generazioni di oggi e di domani. Un obiettivo che deve riunire pubblico e privato, istituzioni e mondo dell'impresa, docenti e studenti, nella consapevolezza che l'esperienza scolastica non può essere ricondotta soltanto al rapporto tra insegnamento e apprendimento". Così, in un messaggio, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per l'inaugurazione di Fiera Didacta (vedi anche "Regioni.it" n.4300).  "La difficile prova della didattica digitale, in particolare, con tutte le sofferenze sociali e psicologiche registrate tra
adolescenti e bambini, deve ricordarci che la scuola è prima di ogni altra cosa partecipazione alla vita di relazione", ha aggiunto Casellati.
Passa dalla collaborazione e dall'ascolto delle esigenze di tutti i soggetti coinvolti la costruzione del nuovo modello ITS. Nel convegno su ITS (Istruzione Tecnica Superiore) a Didacta , tenutosi il 21 maggio, si è dibattuto sui lavori in corso per dar forma al sistema dell'Istruzione tecnica superiore. Attesa la terza lettura in Senato per poi approdare all'approvazione della Camera, la riforma dell'ITS sembra ormai prossima all'approvazione.
"Siamo orgogliosi di ospitare Didacta  in Toscana, che grazie a questa manifestazione si trasforma un po'  nella capitale del mondo dell'innovazione della scuola e della  formazione, scuola e formazione di tutti". Così il presidente della  Regione, Eugenio Giani, intervenendo agli "Stati generali  dell'istruzione: Its, la nuova istruzione tecnica superiore e il mondo del lavoro". Insieme a Giani, l'assessora regionale all'istruzione, formazione,  lavoro e università Alessandra Nardini di fronte a una numerosa platea dove sedevano i ministri dell'Istruzione e per gli Affari regionali  Patrizio Bianchi e Maria Stella Gelmini.
''Una manifestazione importante adesso che stanno iniziando ad  arrivare i finanziamenti del Pnrr che stanzia 1,5 miliardi di euro  fino al 2026 per la riforma degli Its, Istituti Tecnici Superiori, con l'obiettivo proprio di migliorarne la qualità e di diffonderne la  conoscenza così da renderli un'alternativa concreta alle università  facendone un volano per l'occupazione giovanile dopo gli studi - ha  proseguito Giani - Gli Its, come li ha definiti il presidente Draghi,  sono un ''pilastro educativo'' e come accade da anni già in altri  Paesi europei, dalla Francia alla Germania, ci proiettano nel futuro,  ricordandoci che le società più prospere sono quelle che preparano  meglio i loro giovani a gestire i cambiamenti''.
“A dieci anni dall'avvio di questa costruzione, è ormai matura la consapevolezza del valore sel sistema ITS” ha puntualizzato Mariastella Gelmini, ministra agli Affari regionali. “Parlare di ITS aignifica parlare di futuro, significa scegliere la strada del potenziamento della filiera produttiva del Paese. Non è solo il bisogno di colmare il mismatch tra formazione e lavoro, ma rafforzare le filiere produttivebche danno identità al Paese”. “Il testo licenziato dal Senato è largamente condiviso, ma restano le criticità sulle quali resta fondamentale il confronto, anche con le Regioni”. In questo contesto la ministra Gelmini ha sottolineato il ruolo chiave della Conferenza Stato-Regioni, luogo privilegiato in cui “trovare un percorso che, partendo dalle esigenze dei territori costruisca un percorso dal basso di linee condivise, una cornice nazionale, attraverso un dialogo costante”. Per un sistema che funzioni davvero, ha concluso la ministra, “serve la responsabilità di tutti, le Regioni devono essere ascoltate, dobbiamo fare sistema”.
E sul valore aggiunto che le realtà territoriali posso offrire alla costruzione del sistema ITS ha posto l'accento anche l'assessora Istruzione e Formazione della Regione Toscana Alesssandra Nardini, coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: “Per vincere la sfida del PNRR occorre avere visione del futuro e questo vale anche per l'ITS. Quando pensiamo alle scelte che in questo ambito promuoviamo dobbiamo dare forza alle realtà, alle diverse esigenze territoriali in cui queste avranno effetti e nonnsolo nell'immediato, ma ai vantaggi che in maniera prospettica potremo avere nel futuro”. “La riforma ITS in corso di approvazione ha tenuto conto in parte delle osservazioni e delle proposte avanzate dalle Regioni, ma anche se restano alcune criticità, le Regioni non chiederanno di fermare il testo perchè crediamo questa riforma sia necessaria” ha dichiarato l'assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, coordinatore della Commisione Istruzione della Conferenza delle Regioni e e delle Province autonome. Ma resta un punto che Di Berardino sottolinea come questione da affrontare ancora: “Se è vero che gli ITS devono interecettare le novità e le esigenze dei territori è necessario rivedere ruoli e funzioni delle Regioni, non per il protagonismo delle istituzioninterritoriali, ma per il successo del sistema stesso”.
"Sicuramente gli Its - ha sottolineato la  ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, nel corso dell'evento - vedono una trasversalità di competenze, è stato fatto un lavoro di sinergia con il ministro Bianchi, dovremmo rafforzare all'interno della Conferenza Stato-Regioni il punto di vista delle Regioni che hanno appunto un ruolo molto importante in questo ambito. Il missmatch tra formazione ed occupazione va sistemato, dentro una riforma degli Its che dia forza questo indirizzo di studio". E  "il raccordo poi fra associazioni di categoria con il mondo dell'impresa è un elemento fondamentale per il successo degli Its".
Anche il ministro all'Istruzione Patrizio Bianchi ha voluto rimarcare il ruolo delle Regioni: “Il sistema nazionale deve investire su ITS perchè questo significa investire sul nostro Paese. In questo quadro le Regioni devono essere il legame con il terrirorio da cui partire per conoscere le reali esigenzie. Occorre superare il conflitto e ricucire il Paese nel rispetto di tutti”.
Puntare su ITS, ha ricordato il ministro, è importante per alzare il livello delle competenze di tutto il Paese: è il momento di decidere se vogliamo essere “un Paese che rincorre o che vuole essere all'avanguardia”.
"Il lavoro sugli Its è fondamentale perché è la scuola che serve a ricucire e alzare tutto il sistema delle competenze del nostro Paese. L'Italia è tutta da mettere in formazione, non si deve parlare solo di formazione dei ragazzi: riprendiamo intanto a pensare la scuola come una parte strutturata del Paese e non come un mondo a parte", ha detto il ministroche poi è tornato anche sul tema degli incidenti nel percorso scuola-lavoro anche in relazione all'ultimo episodio che ha coinvolto un ragazzo di 17 anni a Merano: "Voglio rivolgere un pensiero al ragazzo di Merano - ha affermato -. I morti sul lavoro in questo paese sono troppi, il numero tollerabile è zero, non di più".
"Stiamo firmando un accordo ulteriore con il Ministero del Lavoro: devono valere le regole di sicurezza sul lavoro per tutti", ha ricordato Patrizio Bianchi, ministro dell'Istruzione, a margine di Didacta Italia, a Firenze, rispondendo ai giornalisti. "Non dimentichiamo - ha aggiunto Bianchi - che questo è il Paese col più alto indice di morti sul lavoro, non solo per i ragazzi. Cominciamo a distinguere le diverse scuole: queste sono scuole che lavorano già sulla formazione professionale, il che vuol dire che la nostra attenzione deve estendersi a tutto il comparto, non soltanto quindi alla parte statale o non soltanto alla parte dei corsi tradizionali, i licei, e gli istituti tecnici; sono tutti figli nostri".
Per la ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, "Il tema della sicurezza sul lavoro è un tema centrale per il governo. Noi abbiamo anche con il ministro del Lavoro assunto delle posizioni precise in questo ambito, è chiaro che la sicurezza deve estendersi anche all'alternanza-scuola lavoro, agli stage e agli Its". "E' un tema che il governo sente molto - ha aggiunto -. In Francia e Germania il numero degli Its è superiore rispetto a noi: è un gap che va colmato. Il Pnrr rappresenta l'occasione per raggiungere questo obiettivo, insieme alle riforme".
Centrale - nell'ambito dei temi affrontati nel corso di didacta - l'innovazione. "Sul digitale - ha detto il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi - stiamo facendo un forte intervento, abbiamo una linea specifica per un uso responsabile e critico. Ad esempio molti ragazzi possono perdersi nei social. Stiamo formando molto i docenti che devono ritrovare, e lo stanno facendo, il senso dell'essere l'adulto di riferimento. Questo è importante".
Sulla povertà educativa, ha aggiunto il ministro, "abbiamo messo in campo molti strumenti, in particolare tutta la parte del Pnrr che riguarda la dispersione scolastica. Abbiamo già firmato il primo patto educativo per Napoli, i patti educativi danno la capacità di coinvolgere tutta la comunità intorno alla propria scuola. E' questo che abbiamo fatto e abbiamo già investito 500 milioni per la parte da 12 a 18 anni e altri 500 milioni per la seconda opportunità, per ragazzi 'dispersi'. E' importante che tutta la comunità si stringa attorno alla propria scuola, soprattutto quando i ragazzi iniziano a perdere colpi".
A Didacta Italia  l'assessore allo sviluppo economico della Regione Umbria, Michele Fioroni, e il direttore generale Its Umbria Academy, Nicola Modugno, hanno presentato una "proposta progettuale pilota per la formazione Cloud e Cyber Security negli ITS per l'Industria e la Pubblica Amministrazione". Il settore Ict rappresenta una componente strategica per l'espansione e la modernizzazione dell'economia europea e il mercato dell'Ict a livello nazionale si è posto come vero protagonista della ripresa del 2021. E' infatti in crescita esponenziale il fabbisogno di personale con competenze digitali.
In questo quadro, la Regione Umbria - spiega l'ente - ha espresso la volontà di essere nel novero delle Regioni guida rispetto alla definizione ed attuazione dei progetti di rango nazionale in tema di sicurezza cibernetica. "In una società guidata dai dati - ha detto l'assessore regionale -, la loro protezione è elemento essenziale. La proposta progettuale ha come obiettivo di agire in maniera significativa su una debolezza endemica rappresentata dalla mancanza di competenze in tema cybersecurity. In particolar modo, è la stessa pubblica amministrazione ad avere elementi di fragilità lungo tutta la sua rete". "E' necessario, dunque, costruire una filiera della formazione professionale in ambito digitale. La proposta progettuale pilota - ha spiegato - vuole costituire una sorta di 'template' che potrà essere realizzata all'interno di contesti regionali come casi di prima sperimentazione: Regione Umbria ed Emilia-Romagna, attraverso l'implementazione di corsi Its, si candidano come luoghi di sperimentazione".
Per il terzo anno sono tornati a Didacta i Pez Award: i riconoscimenti assegnati ai migliori Progetti Educativi Zonali per l'infanzia e l'età scolare, che da 10 anni costituiscono un fiore all'occhiello delle politiche educative e scolastiche su cui la  Regione Toscana investe 6 milioni ogni anno per contrastare la  dispersione e promuovere il successo scolastico. Sono 14 i premi  assegnati per le aree inclusione disabilità, inclusione stranieri,  contrasto al disagio, orientamento, contrasto agli stereotipi di  genere. Quattro i premi alla carriera di insegnanti che si sono  particolarmente impegnati nello sviluppo dei Pez.
Assegnati anche i premi per il concorso ''Il lavoro  del futuro: generazione z'', promosso dall'assessorato all'istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana per promuovere il sistema duale (l'ex alternanza  Scuola-Lavoro), facendo raccontare a ragazze e ragazzi attraverso un  video le competenze organizzative e di esecuzione acquisite attraverso i Percorsi per le Competenze Trasversali e di Orientamento (Pcto) nei  diversi ambiti dell'Ambiente/Green, dello Sviluppo Digitale, del  ''Futuro dell'Europa visto dai Giovani nell'Anno europeo a loro  dedicato''. Sono stati 15 gli Istituti che hanno partecipato tra  Istituti tecnici e professionali e Licei Artistici. Riconoscimenti anche al Concorso nazionale Progetti  Digitali IeFP, i percorsi di Istruzione e formazione professionale  alternativi alla scuola superiore che consentono di ottenere una  qualifica professionale immediatamente spendibile nel mercato del  lavoro. Al centro, progetti multimediali nei settori toccati dalle  attività formative; cyberbullismo, security, fake news, coding o  robotica. Il concorso, promosso nell'ambito della collaborazione tra  Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico  (Aica) e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, era  rivolto ad Agenzie formative e Istituti scolastici, al fine di  incentivare lo sviluppo delle competenze digitali e delle capacità  critiche e creative dei giovani. Nel corso dell'evento presso lo stand della Regione Toscana sono stati premiati i due progetti toscani  vincitori, agenzia Formetica e Isi ''Sandro Pertini'' di Lucca, e sono state assegnate due menzioni speciali come riconoscimento simbolico  per l'impegno e la creatività ai progetti, tra cui quello dell'Isis di San Giovanni Valdarno.
Si è trattato di 'tre momenti molto speciali'', ha commentato  l'assessora a istruzione, formazione e lavoro Alessandra Nardini.  ''Occasioni di questo tipo ci consentono di toccare da vicino gli  effetti delle politiche e delle misure che mettiamo in campo, di far  circolare le idee, di confrontarsi reciprocamente. Oggi la Regione è  in grado di svolgere, nell'ambito delle sue competenze, un ruolo  importante per innovare la scuola, renderla più inclusiva, capace di  garantire a tutte e tutti pari opportunità. Per noi gli le  progettualità e le azioni che promuoviamo e sosteniamo ogni anno sono  un investimento per il futuro, non un costo''. ''Incontrare finalmente in presenza ragazze e ragazzi, insegnanti, dirigenti scolastici -  ha concluso - è il modo migliore per ribadire come la consapevolezza  della centralità dell'educazione, dell'istruzione e della formazione,  scaturita dalla pandemia sia autentica, patrimonio condiviso, da non  disperdere''.
A Didacta 2022, assieme alla Regione  Toscana, c'è stata anche Arti, l'agenzia regionale toscana per l'impiego,  che su tutto il territorio organizza una rete di oltre 60 tra centri e sportelli territoriali, presente allo stand della Regione nel  padiglione Cavaniglia e in Palazzina Lorenese ha proposto tre eventi: seminari rivolti alle classi IV e V delle scuole secondarie superiori, che si svolgono nella modalità  ''Didacta in classe'', in presenza e in collegamento con ragazze e  ragazzi dai propri istituti. ''È importante e sono felice della presenza della nostra Agenzia  regionale per l'impiego - spiega l'assessora regionale all'istruzione, formazione e lavoro Alessandra Nardini - sia per promuovere e far  conoscere i servizi erogati e le possibilità offerte dai nostri  servizi pubblici per l'impiego, sia perché riteniamo fondamentale  rafforzare la connessione tra mondo dell'istruzione e della formazione e mondo del lavoro. Dobbiamo assolutamente superare il  disallineamento, il mismatch, che esiste tra domanda e offerta di  lavoro. Questo è fondamentale per rispondere al fabbisogno formativo  segnalato dalle imprese ma soprattutto per garantire occupazione  giovanile, un obiettivo centrale per Regione Toscana''.
Anche la Costituzione della  Repubblica italiana è stata al centro di uno degli incontri della  fiera Didacta, in corso a Firenze, in cui è stato presentato il  protocollo regionale per lo studio e l'approfondimento della  Costituzione nelle scuole toscane dal titolo "La Costituzione si  impara a scuola: formazione storica, ricerca e promozione della  Costituzione per lo sviluppo di percorsi di cittadinanza attiva". Oltre all'assessora regionale all'istruzione e cultura della Memoria  della Toscana, Alessandra Nardini, erano presenti Giacomo Tizzanini  dell'Ufficio Scolastico Regionale, Bruno Possenti per Anpi Pisa e  Toscana, il professor Saulle Panizza dell'Università di Pisa, Matteo  Mazzoni, direttore dell'Istituto Storico Toscano della Resistenza e  dell'Età Contemporanea ed il professor Pietro Finelli della Domus  Mazziniana. La mattinata è stata l'occasione per promuovere la conoscenza del  Protocollo regionale sottoscritto nell'aprile del 2021 e finalizzato  ad approfondire i valori e i principi espressi nella Costituzione. "Fin dall'inizio di questa legislatura ho lavorato per estendere una  esperienza virtuosa, nata nel territorio pisano su impulso dell'Anpi,  a tutto il territorio regionale - spiega l'assessora Nardini - perché  non possiamo sottovalutare il riemergere di pericolosi rigurgiti  nazifascisti e quindi occorre rafforzare la conoscenza dei valori e  dei principi della nostra bellissima Costituzione: democrazia,  libertà, solidarietà, pari opportunità, inclusione sociale e  pluralismo culturale".
A Didacta si è respirato  "grande entusiasmo, tanta voglia di fare, tante esperienze che il mondo della scuola costruisce e offre. Tutto mostra che la scuola è “in cammino”, ha sottolineato ancora il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi:“Didacta svolge il ruolo di raccogliere e comprendere le migliori esperienze – ha sottolineato il ministro - facendo patrimonio comune del grande impegno di questi due anni. La scuola è questo: uno straordinario sforzo comune per permettere a ognuno di partecipare alla vita collettiva”. Visitando gli spazi espositivi allestiti in Fiera ha ribadito che questa manifestazione “non è solo una mostra, ma è l’orgoglio di mostrare quanto fatto e stiamo facendo tutti”. Durante la visita alla Fiera, il ministro Bianchi ha voluto visitare anche lo stand “La scuola delle Regioni” nel quale ha avuto occasione di conoscere alcuni dei progetti territoriali presentati a Didacta.L'assessore Lavoro e Formazione della Regione Puglia Sebastiano Leo ha mostrato le iniziative portate alla manifestazione, seguito poi dalle Regioni Piemonte, Liguria, Sardegna, Lazio e la Provincia autonoma di Bolzano.
“La Puglia in questi anni ha avviato una vera e propria rivoluzione in materia di scuola e istruzione con l'obiettivo di dare le necessarie risposte ai ragazzi e alle ragazze per prepararli ed accompagnarli ad affrontare al meglio le sfide del mercato del lavoro”. Cosi Sebastiano Leo, assessore al Lavoro, Formazione e Scuola, della Regione Puglia, ha spiegato il criterio alla base dell'innovativa iniziativa realizzata dalla Regione, presentata il 21 maggio allo stand “La scuola delle Regioni”, curato da Tecnostruttura con la Conferenza delle Regioni, a Didacta Italia. “Studio in Puglia +++” è un progetto innovativo che integra tutti gli elementi del sistema di istruzione analizzando contenuti, “contenitori” e fabbisogni territoriali sia per agevolare gli utenti finali sia per offrire un supporto all'individuazione delle politiche da intraprendere. Partendo, quindi, dall'ottica di una necessaria visione d'insieme, la Regione ha costruito un sistema che evidenzia e raccoglie tutti i segmenti che compongono il sistema dell'istruzione: dalla fascia 0-6 anni, passando al diritto allo studio, dall'anagrafe dell'edilizia scolastica al sistema IeFP, fino al sistema ITS e sistema universitario che comprende, nell'ottica della sostenibilità della formazione permanente, anche i servizi dell'università della terza età. “Tutti gli elementi del sistema devono essere considerati come pezzi di un puzzle, che insieme ci consentono una lettura integrata dell'intero sistema dell'istruzione: questa integrazione, interoperabilità tra settori ci agevola nella preparazione dei nostri giovani verso il mondo del lavoro”, ha spiegato l'assessore Leo. “E in questo ambito, nell'ottica di rafforzare il supporto verso le nuove generazioni, vogliamo promuovere ad approfondire la collaborazione tra Regioni per costruire percorsi e progetti che vadano nella stessa direzione”.
Nella seconda giornata della "Scuola dellle Regioni" a Didacta hanno avuto luogo le presentazioni delle esperienze delle Regioni Emilia–Romagna, Piemonte, Puglia e della Provincia autonoma di Bolzano.
La Regione Piemonte ha presentato il Progetto “Training of food production operators”, vincitore del “VET excellence award 2022”, il premio per l’eccellenza nell'Istruzione e formazione professionale (IFP), promosso dalla Commissione Europea, nella categoria dei progetti cofinanziati dal FSE/FSE+, nell’ambito della Settimana europea delle competenze per l’istruzione e formazione professionale, che si è svolta dal 16 al 20 maggio. La Regione Piemonte, con il sostegno del Fondo sociale europeo, ha promosso ai giovani discenti una cultura della sostenibilità nella produzione e nel consumo alimentare lungo la filiera agroalimentare. 
La Regione Emilia-Romagna ha presrntato prima l’esperienza del Centro di formazione professionale Nazareno di Carpi (MO), e poi, a seguire, il progetto “Spazio all’educazione: linee guida per le scuole dell’Emilia-Romagna” e infine il progetto “Lauree professionalizzanti e passerelle ITS-Università”.
La Provincia autonoma di Bolzano ha illustrato il progetto “Successo Formativo”. E infine la Regione Puglia, oltre alla presentazione del progetto “StudioinPuglia+”,  ha allestito un'esposizione dei progetti architettonici per la realizzazione di Poli per l’infanzia, fruibile in tutte le giornate della Fiera. (Pad. Cavaniglia - stand C7).
Come di consueto, nello spazio espositivo dello stand, organizzato da Tecnostruttura con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, saranno disponibili informazioni e materiale illustrativo delle attività svolte o in progress.
Nella seconda giornata di Fiera, sabato 21 maggio, lo spazio espositivo ospita le Regioni Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia e la Provincia autonoma di Bolzano, che distribuiranno materiale informativo, tra cui, ad esempio, approfondimenti su progetti ITS del Piemonte, sul progetto dedicato alle minoranze linguistiche della Puglia e sulle iniziative di “Orientamenti” della Regione Liguria. La Regione Lazio ospita, inoltre, la scuola ITIS Pacinotti Archimede di Roma che presenta Chappy, un robot in grado di effettuare misurazioni di carattere medico e lanciare una chiamata di emergenza in caso di bisogno, progetto vincitore d diverse competizioni tra cui la RomeCup Fondazione Mondo Digitale 2022.
Nella giornata di chiusura di Didacta Italia, la Fiera ha renso omaggio a Maria Montessori, a 70 anni dalla scomparsa, con una mostra tematica e con il “Montessori Day”, una giornata no stop dedicata alla pedagogista ricordata per il suo innovativo metodo didattico che ha focalizzato l’attenzione sullo studente e sul bambino. Tra gli eventi del “Montessori Day”, il convegno “Maria Montessori e la scuola del terzo millennio: gli scenari, le prospettive, le sfide”, che metterà a fuoco quanto di fecondo la visione montessoriana ha non solo nella scuola, ma anche nella società del terzo millennio, e lo spettacolo teatrale “Donne tutte sorgete!”, il cui titolo si rifà alle parole con le quali la Montessori nel 1906 si rivolse alle donne italiane attraverso le pagine del quotidiano “La Vita”, spronandole a iscriversi alle Commissioni elettorali delle proprie città per chiedere il voto. Nello stand “La scuola delle Regioni”, organizzato da Tecnostruttura con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, si sono tenute due presentazioni a cura della Regione Lazio: il progetto Officina Pasolini/Laboratorio artistico e Hub culturale e “Apprendere le professioni del cinema contemporaneo” (appuntamento curato dalla Scuola d’Arte cinematografica “Gian Maria Volontè” Centro di alta formazione della Regione Lazio).
Le Regioni Lazio, Liguria, Piemonte e Puglia, inoltre, hanno animato lo spazio espositivo, mettendo a disposizione materiale informativo su progetti ITS del Piemonte, sul progetto dedicato alle minoranze linguistiche della Puglia e sulle iniziative di “Orientamenti” della Regione Liguria.



( red / 23.05.22 )
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