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Toma: Regioni approvano Linee Guida per l’introduzione dell’infermiere di famiglia

 

 

Roma, 10 settembre 2020 (comunicato stampa) “Le Regioni hanno approvato le Linee Guida per l’introduzione della figura dell’infermiere di famiglia e di comunità”, dichiara Donato Toma, che ha guidato oggi la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

“Si tratta – spiega Toma – di un’evoluzione importante nell’assistenza sul territorio. L’infermiere di famiglia potrà in sinergia con il medico di famiglia meglio integrare i servizi sanitari e fornire una prima risposta indispensabile per il corretto svolgimento delle cure.

Lo abbiamo visto in questa pandemia quanto fosse necessario coadiuvare il lavoro di tutti, fin dalle prime esigenze sanitarie.

Il Dl Rilancio permette così di assumere quasi diecimila unità e di distribuirle a livello territoriale ai distretti. Gli anziani con malattie croniche sono coloro che maggiormente potranno usufruire dei servizi di questa nuova figura professionale. Si opera in stretta sinergia con la medicina generale territoriale.

Le linee di indirizzo delle Regioni definiscono quindi il ruolo e i compiti, le competenze e la necessaria formazione, favorendo innanzitutto l’integrazione sanitaria e sociale dei servizi”.

Documento della Conferenza delle Regioni del 10 settembre

Infermiere di famiglia e di comunità: linee di indirizzo

 

(Regioni.it 3909 - 17/09/2020) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 10 settembre, ha approvato le “linee di indirizzo infermiere di famiglia/comunità Ex l. 17 luglio 2020 n. 77". "Un’evoluzione importante nell’assistenza sul territorio. L’infermiere di famiglia potrà in sinergia con il medico di famiglia meglio integrare i servizi sanitari e fornire una prima risposta indispensabile per il corretto svolgimento delle cure", ha dichiarato il Presidente dele Moilise, Donato Toma che ha presieduto quel giorno la riunione.
Il testo delle linee guida è stato poi inviato da Stefano Bonaccini (Presidente della Conferenza delle Regioni) a tutti i Presidenti e Assessori alla Salute delle Regioni e delle Province autonome, con l'obiettivo di garantire comportamenti omogenei sull’intero territorio nazionale, attraverso comuni "orientamenti organizzativi e formativi adattabili alle diverse realtà regionali in merito ...
 



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