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Regioni.it

n. 3760 - martedì 21 gennaio 2020

Sommario
- Sanità: Lazio fuori da commissariamento, forse già in prossima Stato-Regioni
- Posizione sul Programma Statistico Nazionale per il triennio 2020-2022
- Pesca e acquacoltura: osservazioni per l'intesa sul decreto per aiuti alle imprese
- Corte dei Conti: relazione su protezione dell'ambiente marino
- Sicilia: gratuito uso terapeutico cannabis
- Zaia: protocollo per contratti di formazione-lavoro ai medici specializzandi

+T -T
Corte dei Conti: relazione su protezione dell'ambiente marino

(Regioni.it 3760 - 21/01/2020) E' contraria alla riduzione delle risorse per la difesa dell'ambiente marino la sezione centrale della Corte dei Conti sul controllo della gestione delle amministrazioni dello Stato. Lo si evince chiaramente nella relazione su "Lo stato di attuazione degli interventi per la protezione dell'ambiente marino volti a conseguire un buono stato ambientale entro il 2020”. La riduzione è avvenuta nel corso degli ultimi anni.
Per la Corte dei Conti serve "maggiore impulso nel processo di realizzazione di un sistema di contabilizzazione dei costi del degrado ambientale nei bilanci pubblici, miglioramento del sistema di informazione ambientale, una piu' attiva partecipazione dei rappresentanti degli enti territoriali al comitato tecnico istituito per la Strategia marina, massimizzazione del coordinamento nell'impiego delle risorse e dei mezzi delle attivita' di monitoraggio continuo dell'ambiente marino”.
Dal 2011 sono stati spesi 72,1 dei 76 milioni destinati dal bilancio dello Stato alle specifiche attivita' coordinate dal ministero dell'Ambiente, in collaborazione con l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Unioncamere, le Regioni, le Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente e gli enti gestori delle aree marine protette. Ma risulta una progressiva diminuzione degli stanziamenti ordinari destinati al funzionamento delle aree marine protette (passati nell'ultimo decennio da 12 milioni a 4 circa annui) non appare, tuttavia, coerente con gli ampliamenti in corso del loro numero ed estensione, punto di forza della tutela del mare: "La progressiva diminuzione degli stanziamenti ordinari destinati al funzionamento delle aree marine protette (passati nell’ultimo decennio da 12 milioni a 4 circa annui) non appare, tuttavia, coerente con gli ampliamenti in corso del loro numero ed estensione, punto di forza della tutela del mare.
Gli sforzi futuri vanno, ora, concentrati alla rimozione dei fattori ostativi, tuttora presenti, al raggiungimento dei risultati ambientali: l’inquinamento tellurico, dovuto a inquinanti e rifiuti provenienti dalle acque interne; la pesca illecita; i rifiuti marini, contro i quali di recente si è rafforzata la lotta con la c.d. legge “salva mare”.



( gs / 21.01.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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