Header
Header
Header
         

Regioni.it

n. 3761 - mercoledì 22 gennaio 2020

Sommario
- Grandi opere: ipotesi Commissario per quelle in ritardo
- Coronavirus: ministero Salute, attiva una rete di sorveglianza
- Accordo su tabella confluenza qualifiche e diplomi professionali
- Provincia autonoma di Bolzano: incontro sull’autonomia tra Kompatscher e Conte
- Portici Bologna candidati a lista Patrimonio mondiale Unesco
- Peste suina: sequestrate carni suine provenienti dalla Cina

+T -T
Portici Bologna candidati a lista Patrimonio mondiale Unesco

La decisione finale è attesa per il 2021

(Regioni.it 3761 - 22/01/2020) Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, che si e' riunito il 21 gennaio presso la sede del MiBACT, ha deliberato la presentazione della candidatura dei Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale per il 2020 con esito finale nel 2021.
I Portici di Bologna rappresentano un bene seriale costituito da 12 elementi, selezionati nell'ambito dei 62 chilometri di portici della citta', localizzati sia al centro che nelle aree piu' periferiche.
La decisione di presentare la candidatura per la Lista del Patrimonio Mondiale riconosce i Portici di Bologna come il risultato eccellente di un sistema di regolamentazione urbanistica delineato nel corso di nove secoli e come un modello architettonico e al tempo stesso sociale, un luogo di integrazione e scambio in cui i principali protagonisti della città (cittadini, visitatori, studenti) vivono e condividono idee e tempo. Nati e rimasti tuttora come proprietà privata per uso pubblico, i portici vengono riconosciuti come un elemento identificativo della citta' di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori, e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le
abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate.
Il Presidente della Commissione Nazionale, Franco Bernabè, ha dichiarato: "La presentazione della candidatura de I Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale per il ciclo 202-2021, approvata dal Consiglio Direttivo della Commissione, rappresenta la conclusione di un lavoro corale tra societa' civile e amministratori locali. La candidatura mette in evidenza il valore universale del portico come elemento architettonico, culturale e identitario".
La decisione "è un motivo di orgoglio e veramente una bella notizia per Bologna e per l'Italia". A sostenerlo, in una nota, è il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, secondo cui "i portici sono  straordinari e unici e sono sicuro che con la loro bellezza conquisteranno il mondo". La candidatura di uno dei simboli della città emiliana, ha concluso, "è motivo di orgoglio anche perché è nata grazie a una forte sinergia tra le istituzioni e la società civile ed è sentita e sostenuta da tutta la comunità bolognese".
La notizia dei portici di Bologna candidati dall'Italia per essere inseriti nella lista del patrimonio mondiale Unesco 2020 "e' una notizia straordinaria. Il dossier e' stato consegnato, ora manca l'ultimo step". Ovvero l'ispezione dell'Unesco a Bologna in questo anno per dare poi l'ok definitivo. A spiegarlo e' Nicoletta Gandolfi, membro della commissione Ambiente dell'Ordine degli architetti. Sono 12 i portici interessati, spiega l'esperta. Il dossier evidenzia il portico di Santa Caterina, via Santo Stefano e la sua piazza, il Baraccano, via Galliera e via Manzoni, i portici del Pavaglione e di piazza Maggiore, via Zamboni, il portico della Certosa, piazza Cavour e via Farini, il quartiere Barca, l'edificio porticato del Mambo, strada Maggiore e il portico di San Luca. Sessantadue i chilometri interessati in tutta la citta' dai portici, di cui oltre 40 in centro.
"Viene premiata l'unicità della città- conclude Gandolfi- con portici risalenti al 1100 e 1200. Per estensione dei portici, Bologna e' la prima citta' al mondo. La loro pavimentazione, anche questa unica, e' assai preziosa".








Foto di Albert Dezetter da Pixabay




( red / 22.01.20 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

Conferenza Stato-Regioni
Conferenza Stato-Regioni

Conferenza delle Regioni e Province autonome
Conferenza delle Regioni

Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Enti locali)
Conferenza Unificata



Go To Top