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Regioni.it

n. 3769 - lunedì 3 febbraio 2020

Sommario
- Coronavirus: le congratulazioni per l'isolamento del virus
- Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020: ordine del giorno su riprogrammazione "economie"
- Trasporto aereo: posizione sulla delega per il riordino del settore
- Inail: infortuni sul lavoro e malattie professionali nel 2019
- Medicina generale: linee guida per l’assegnazione degli incarichi
- Riso Cambogia senza dazi Ue: Piemonte e Lombardia protestano

Documento della Conferenza delle Regioni del 29 gennaio

+T -T
Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020: ordine del giorno su riprogrammazione "economie"

(Regioni.it 3769 - 03/02/2020) Rispetto agli interventi da realizzarsi nell'ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 una delibera Cipe fissa alcune regole per il reimpiego delle economie accertate. In particolare permette la riprogrammazione delle stesse a condizione che l'opera sia stata realizzata al 90%.  Con un ordine del giorno approvato il 29 gennaio la Conferenza delle Regioni ha chiesto una deroga a tale disciplina, e la possibilità di riprogrammare le economie prima del verificarsi delle condizioni previste dalla Delibera 26/2018, per la realizzazione di interventi indifferibili e urgenti anche connessi al verificarsi di eventi calamitosi.
Si riporta di seguito il testo dell'ordine del giorno.
Ordine del giorno in materia di riprogrammazione anticipata delle economie derivanti dalla gestione del fsc 2014-2020, ai sensi della delibera cipe 26/2018
Visto il punto 2.2 della Delibera CIPE n. 26 del 28 febbraio 2018, secondo il quale “le Amministrazioni titolari possono, sotto la propria responsabilità, proporre la riprogrammazione delle economie accertate anche anteriormente all’ultimazione dell’opera di riferimento, a condizione che quest’ultima abbia raggiunto un avanzamento pari almeno al 90 per cento”.
Visto l’ordine del giorno 24/01/19 della Conferenza delle Regioni e PA, con il quale si chiedeva una modifica di tale previsione e che, ad oggi, non ha avuto alcun riscontro dal Governo.
Considerato che i cronoprogrammi degli interventi a concorrenza del 90% dei lavori non renderà possibile un reimpiego delle risorse oggetto di ribasso nei tempi previsti dalla medesima delibera CIPE, lasciando, quindi, cristallizzate risorse a cui i territori ambiscono data la loro importanza strategica per lo sviluppo locale.
Considerato che liberare le economie accertate, senza vincolarle alla percentuale di attuazione dell’opera, serve a garantire alle Regioni e Province autonome di finanziare, attraverso nuove procedure ad evidenza pubblica, nuovi interventi, in particolare in materia di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture.
Considerato, altresì, che le necessità di intervento per fronteggiare eventi calamitosi ed imprevisti ed altre progettualità indifferibili ed urgenti non trovano sufficienti disponibilità finanziarie e che la possibilità dell’utilizzo immediato di economie accertate prima della conclusione dell’opera che le ha generate consentirebbe di intervenire immediatamente in tali casi.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
chiede al governo, a integrazione dell’odg 24/01/19:
l’adozione di un provvedimento che consenta alle Regioni o Provincia autonome che ne facciano richiesta, l’utilizzazione, anche parziale, delle economie accertate nell’attuazione di interventi finanziati con il Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020, anche anticipatamente al determinarsi delle condizioni di cui al comma 2 dell’art. 2 della Delibera CIPE n. 26/2018, subordinando tale possibilità all’impegno dell’Amministrazione richiedente di garantire, con proprie risorse, la copertura di eventuali fabbisogni finanziari che dovessero determinarsi, nel corso dell’attuazione e fino al loro completamento, per gli interventi che quelle economie hanno determinato.
A tal fine, si propone il seguente emendamento all’articolato della delibera in argomento:
- Dopo il punto 2.2, aggiungere il seguente punto: “2.2.1 - “Indipendentemente dall’ultimazione di un’opera o dal suo stato di avanzamento, le economie accertate sono immediatamente riprogrammabili, su richiesta della Regione interessata, per interventi indifferibili ed urgenti adeguatamente motivati, ivi compresi quelli connessi a eventi calamitosi ed imprevisti. Alla copertura di eventuali ulteriori oneri necessari alla chiusura della contabilità dell’opera originaria, la Regione/Provincia autonoma provvede con successivo atto riprogrammatorio e, qualora si rendesse necessario, anche con proprie risorse”.

Link al documento della Conferenza delle Regjoni del 29 gennaio 2020: 
Ordine del giorno in materia di riprogrammazione anticipata delle economie derivanti dalla gestione del fsc 2014-2020, ai sensi della delibera cipe 26/2018


( red / 03.02.20 )
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