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Regioni.it

n. 3838 - lunedì 11 maggio 2020

Sommario
- Decreto di maggio: in dirittura d'arrivo gli interventi per la ripartenza
- Fase 2: anticipazioni Governo su riaperture, linee guida e differenziazioni
- Fase 2: oggi confronto Regioni-Governo sulle possibili riaperture
- Sanità: il dibattito sull'uso delle risorse del Mes coinvolge le Regioni
- Cassa integrazione in deroga: Ordine del giorno
- Commercio: Regioni, posticipare i saldi estivi al 1° agosto  

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Fase 2: oggi confronto Regioni-Governo sulle possibili riaperture

(Regioni.it 3838 - 11/05/2020) "Lo ripeto da diversi giorni ormai: se la curva dei contagi continuerà la discesa di queste ultime settimane dobbiamo dare la possibilità  ad attività oggi ancora chiuse di riaprire, ovviamente nella completa sicurezza di lavoratori e clienti". E' quanto ha ribadito il presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, con un post su Fb nella giornata in cui è stato annunciato il confronto con il governo sulle riaperture. Obiettivo sarà mettere a punto le procedure sulle riaperture differenziate su base territoriale dal 18 maggio. In particolare, per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, Bonaccini, nei giorni scorsi aveva spiegato che dal 18 maggio "io credo che i bar, i ristoranti, i negozi al dettaglio, ma anche parrucchieri, estetisti, tatuatori, possano aprire".
“Stiamo lavorando con tutti i Governatori affinché dal 18 maggio il Paese possa davvero ripartire. Da quella data infatti riapriranno tutti i negozi, parrucchieri ed estetisti, bar e ristoranti e tutto il resto.In attesa di quella data oggi, come Regione Liguria, emaneremo un’ordinanza che consentirà a tutti di prepararsi al meglio per le aperture”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria e Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti dopo un colloquio avuto con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.  “Il Ministro mi ha confermato – ha detto Toti - che è intenzione del Governo dare da quel momento piena autonomia ai territori circa le proprie scelte, ovviamente seguendo con attenzioni i dati dell’epidemia, per fortuna in costante calo. Lavoreremo per garantire la ripresa piena dell’economia insieme alla sicurezza dei lavoratori, auspicando che vengano diramate al più presto le linee guida dell’Inail e che contengano regole attuabili, perché i 4 metri lineari tra i tavoli dei ristoranti che qualcuno ha anticipato come indiscrezione sarebbero inapplicabili per la maggior parte degli esercizi”.
Dal prossimo 18 maggio ristoranti aperti "con i protocolli nazionali dell'Inail, che sono in ritardo. Altrimenti con le nostre regole. Daremo la concessione di suolo pubblico gratuito e più tavoli all'aperto". avveva preannunciato Toti in un'intervista al Corriere della Sera parlando della fase 2 dell'emergenza coronavirus e della nuove riaperture di attività dalla prossima settimana. Una ripartenza che riguarderà anche le spiagge della Liguria. "Diamo il via alla stagione balneare - aggiunge Toti - Il comparto turistico dà lavoro a 100 mila persone e se si viaggerà tra le Regioni potremmo salvare il 70 per cento della stagione". Non ci sarebbe il rischio di numero chiuso sulle spiagge liguri secondo il governatore che sottolinea: "Basterà la distanza sociale. Stiamo sperimentando un braccialetto volontario da mare. Se ti avvicini a meno di un metro vibra. Una cosa giocosa. Chissà, magari diventa una moda. Per le spiagge libere decideremo con i Comuni: potrebbero esserci steward per la moral suasion. Sotto lo stesso ombrellone chi vive insieme".
Ci sara' anche il Presidente del Veneto, Luca Zaia, alla videoconferenza fissata per oggi alle 18 con il governo per chiedere la riapertura totale (o quasi) nella fase 2. "Attendere il primo giugno sarebbe un'ecatombe, non ce la facciamo ad arrivare. I presidenti di Regione sono tutti allineati, da destra a sinistra", spiega Zaia. Le istanze che porterà il Veneto sono di una "apertura il 18 maggio dei servizi alla persona, negozi, bar, ristoranti, centro sportivi, palestre, turismo... insomma aprire". "L'ultima istanza e' poi quella dell'aiuto alle famiglie per la gestione dei minori - conclude - le strade sono piene, e' inutile far finta di avere un lockdown, e' una farsa. Si va verso l'abito sartoriale". 
Riapertura anticipata anche prima del 18 maggio per i negozi di vicinato in Toscana: a chiederla èil presidente della Regione Enrico Rossi che ha scritto oggi al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.  "Caro presidente, ho apprezzato le sue dichiarazioni sulle aperture anticipate e differenziate sulla base della situazione epidemiologica regionale. Le scrivo, nel merito, per proporle di valutare una soluzione per la nostra Regione che potrebbe riguardare 18.204 esercizi di vicinato, con volumi inferiori ai 300 metri quadrati". "Esercizi commerciali principalmente di prossimità, spesso utili alla vita sociale delle nostre città e dei quartieri, dei paesi più piccoli e disseminati sul territorio. Ritardarne ulteriormente la riapertura significherebbe compromettere la vendita dei prodotti acquistati e tuttora in negozio. Pertanto le chiedo di consentire la riapertura anticipata di questi esercizi da lunedì 11 maggio. Credo - conclude Rossi - che questa opportunità di riapertura anticipata possa conciliare il rispetto delle norme di sicurezza più adeguate, con la progressiva ripresa delle attività economiche".
Su Radio Capital, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, dice che se dal governo "non c'è risposta noi dobbiamo ovviamente prendere delle decisioni di carattere autonomo". Perché in questo caso "La leale collaborazione è venuta meno dal governo, non dalle regioni". La proposta delle regioni, spiega Fedriga, "era di ipotizzare da oggi (11 maggio, ndr) una riapertura del commercio al dettaglio e dal 18 invece le altre attività". Ad una richiesta ufficiale "il governo non ha dato nemmeno una risposta. Trovo dannoso prorogare senza motivo alcune attività. La nostra proposta era una strategia di buonsenso, che non voleva sfidare nessuno ma dare risposte al Paese. Oggi che si può riaprire in sicurezza si va a rilento", conclude Fedriga.
"E' il momento più delicato, ora è decisivo il monitoraggio". Cosi' il Presidente della Lombardia Attilio Fontana, in una intervista sul Corriere della Sera. "Troppa enfasi su questa fase 2, prima vediamo i dati e poi parliamo di date", continua. E sulla presa di posizione della Conferenza delle Regioni ribadisce: "Non sono entusiasta di quel documento, per un semplice ma fondamentale motivo: prima dobbiamo capire gli effetti di queste giornate di riapertura, misurare i numeri, i dati che ci arriveranno e poi decidere i passi successivi. Ma per avere informazioni attendibili e' necessario attendere qualche giorno".
Nel frattempo c'è chi prepara il terreno per una probabile riapertura. E' il caso delle Marche dove "Gli scenari operativi per riaprire in sicurezza le attività lavorative di parrucchieri, barbieri ed estetiste sono stati testati nel corso di una simulazione che si è svolta in due saloni di parrucchieria ed estetica del capoluogo regionale, a cura delle associazioni di categoria Confartigianato e Cna.  Alla simulazione erano presenti, fra gli altri, il presidente Luca Ceriscioli e l’assessora Manuela Bora.  I tecnici della Regione Marche, il direttore generale di Asur Nadia Storti e i vertici regionali delle associazioni di categoria hanno operativamente verificato la validità delle disposizioni anti Covid-19, codificate da un protocollo d’intesa che, una volta firmato il decreto attuativo, potrebbe consentire di anticipare nelle Marche la riapertura delle attività rispetto alle indicazioni nazionali. Una “Prova superata brillantemente – ha detto il presidente Luca Ceriscioli – perché vedo dispositivi di sicurezza, cartellonistica informativa e strumenti per la sanificazione. Le dimostrazioni di questa mattina hanno messo in evidenza un’attenzione e un livello notevole, che deve essere lo standard per la ripartenza, con la consapevolezza per noi importantissima, che per riaprire bisogna trasmettere sicurezza, ai clienti e agli operatori. Le linee guida non esprimono la volontà di ostacolare le attività, ma piuttosto di creare un percorso con le indicazioni giuste. Per la realizzazione di questo protocollo abbiamo agito in sinergia con le associazioni di categoria e la parte sanitaria. A questo punto la nostra responsabilità è di garantire che il livello dei contagi non cresca, la ripartenza di quella curva non ce la possiamo permettere”.
"Noi, all'interno della nostre competenze di autonomia speciale, ci siamo dotati di una legge che ci darebbe la possibilità di anticipare determinate riaperture. Oggi vediamo con interesse l'incontro con Boccia e da parte nostra c'è la volontà di cercare di anticipare il più possibile, ma con la consapevolezza di non voler andare a fare uno scontro per forza con il governo". Lo afferma Maurizio Fugatti, presidente Provincia autonoma di Trento, intervenuto a 'Rai Radio1' all'interno del programma 'Centocittà' in vista dell'incontro di oggi tra Regioni e ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. "Ci attediamo dal governo un'anticipazione", ha continuato Fugatti spiegando la necessità di riaprire i "negozi al dettaglio il prima possibile e parrucchieri e ristoranti dal 18, a fronte di dati di stabilizzazione del contagio".
Intanto nella Provincia autonoma di Bolzano il Consiglio ha approvato con 28 sì, 6 astensioni e un voto contrario la legge che determina le misure per il contenimento del contagio del Coronavirus e “la ripresa graduale delle libertà di movimento delle cittadine e dei cittadini, delle attività economiche e delle relazioni sociali”.  “la Provincia vuole affrontare questa Fase 2 all'insegna dell'applicazione della nostra autonomia”, ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher. “Al centro mettiamo la sicurezza e il senso di comunità. Questa Fase 2 e la ripartenza possono avere luogo solo se tutti si attengono alle regole. Confidiamo pertanto nell’autodisciplina e nel senso di responsabilità dei cittadini”, ha aggiunto.
La nuova legge prevede la libertà di movimento sul territorio regionale senza autocertificazioni. A decorrere dall’entrata in vigore è prevista la ripresa delle attività economiche, con la riapertura delle attività commerciali, produttive industriali e artigianali. A decorrere dall’11 maggio, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, possono riaprire “le attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti” ed anche i servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Dalla stessa data saranno riprenderanno piena attività anche i musei e le istituzioni culturali comprese biblioteche e centri giovanili. Dal 18 maggio, seguendo dettagliati protocolli di sicurezza, possono essere di nuovo offerti i servizi per l’infanzia. Il 25 maggio è invece la data fissata per la riapertura delle strutture ricettive presenti sul territorio provinciale. Le misure della legge riguardano ambiti in cui la Provincia ha la competenza in virtù dello Statuto di autonomia, mentre per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive, valgono le normative nazionali.
Dopo la bocciatura del Tar dell'Ordinanza regionale per una riaperura controllata di bar e ristoranti, la Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, torna sul rapporto Stato-Regioni apprezzando un'iniziativa della Regione Puglia: "Condivido lo spirito dell’ordinanza del presidente Emiliano che consente la ripartenza per parrucchieri e centri estetici giacché ritengo essenziale che  in questa fase di riapertura i territori, sulla base delle proprie esigenze, possano avere un ruolo fondamentale. Mi auguro che il Governo comprenda che queste scelte non sono il frutto di una volontà di fare un braccio di ferro, ma al contrario rappresentano una richiesta di ascolto e di aiuto".
Anch anche il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dice che se le linee guida dell'Inail non arriveranno per il 18 maggio, la sua Puglia aprirà lo stesso barbieri, parrucchieri e centri estetici sulla base dei protocolli regionali "che ci paiono più che sufficienti". Anche senza le linee guida dell'Inail, "il 18 maggio noi apriamo lo stesso parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza perché abbiamo fatto le linee guida regionali che ci paiono più che sufficienti". Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo ad Agenda su Sky Tg24. "Se arrivano le linee guida Inail - ha spiegato - le applicheremo, se non arrivano noi apriamo lo stesso". In Puglia, ha evidenziato, si andrà "dal barbiere come se si dovesse entrare in un reparto di rianimazione. Non perderemo certo tempo perché l'Inail è in ritardo".  "Il Governo, anziché interessarsi dei temi delle singole aperture, avrebbe fatto bene a dirci quanti tamponi in proporzione al ciclo economico e alla popolazione è necessario fare per giorno. In questo modo noi sapremmo quante macchine e quanti reagenti comprare". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo ad Agenda, su Sky Tg24. "Mentre noi stiamo perdendo un sacco di tempo facendo cinquanta manuali su come si gestisce in sicurezza una pizzeria o un parrucchiere - ha aggiunto - invece l'Istituto Superiore di Sanità e il gruppo tecnico dovrebbero individuare quanti tamponi in media ogni giorno si dovrebbero fare, visto che i tamponi non sono più solo un mezzo di diagnosi ma sono un mezzo di verifica della salute sui luoghi di lavoro. Diversamente ci facciamo concorrenza fra di noi, in un mercato scarso dove i reagenti sono pochi le aziende ci stanno facendo neri giocando al rialzo sui prezzi delle macchine e dei reagenti". "I tamponi - ha continuato Emiliano - non possono essere fatti random. Sono come le intercettazioni per i magistrati, si fanno in modo mirato, non è che uno prende l'elenco telefonico e fa le intercettazioni a chi capita". "Raccontare questa storia - ha concluso - che fa la fortuna di chi vende reagenti e macchine, è una buffonata".
"Credo che le regioni del Mezzogiorno abbiano dato, a livello istituzionale e comunitario, un grande esempio di diligenza, senso di responsabilità e rispetto delle regole. Non si può però mortificare quanto fin qui fatto portandoci davanti al Tar se riteniamo di poter accelerare, in sicurezza, un graduale processo di riapertura". Così all'Ansail Presidente della Regione Molise, Donato Toma (centrodestra) a margine della decisione del Tar di Catanzaro che ha annullato l'ordinanza del Presidente della Regione Calabria del 29 aprile nella parte in cui dispone che sul territorio della Regione, è 'consentita la ripresa delle attività di Bar, Pasticcerie, Ristoranti, Pizzerie, Agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all'aperto'. "Il buon senso deve essere reciproco - ha aggiunto - se in alcuni territori la curva epidemiologica è prossima allo zero, non si può tenere ferma a oltranza l'economia e soprattutto la microeconomia dietro cui ci sono famiglie e lavoratori che stanno affrontando gravi difficoltà. Se le condizioni lo consentono bisogna consentire, ovviamente in assoluta sicurezza e rispettando tutte le prescrizioni, una graduale riapertura. E' quello - ha anticipato - che anche come Molise chiederemo nelle prossime ore al Governo. Ed è per questo che solidarizziamo con l'amica Jole Santelli, presidente della Regione Calabria: non è impugnando al Tar i provvedimenti regionali che si risolve la pandemia. Il metodo deve essere quello del dialogo e del rispetto delle prerogative territoriali".
Il Ministro per gli affri regionali, Francesco Boccia esclude comunque  qualsiasi "Braccio di ferro" con le Regioni sulle riaperture:
"C'è sempre stata collaborazione improntata sulla lealtà istituzionale, lo rivendico". Alla vigilia del confronto tra il governo e i presidenti delle Regioni per dare il là a aperture differenziate dal 18 maggio, il ministro dice però di non poter "dare date, dipenda da dati andamento contagio di fine maggio'  ''La nostra speranza è ripartire in tutte le Regioni con le stesse condizioni" di sicurezza, "ma con differenze territoriali. Questa è la speranza, dipende dai dati che verranno fuori giovedì". Ospite di 'Agorà', il ministro auspica che con la differenziazione territoriale si possa riaprire ovunque". Nessuna data comunque,  "L'unica cosa che posso dire è che quando partirà questa differenziazione territoriale lo Stato indicherà delle linee guida molto chiare da rispettare''.  "Questa settimana saranno pronte'' le linee guida per le attività che mettono in sicurezza i vari comparti in vista delle riaperture differenziate, a partire dal 18 maggio".


FASE 2: FEDRIGA, 'REGIONI PRONTE A SCELTE AUTONOME SU RIAPERTURE' =


[Liguria] CORONAVIRUS, REGIONE LIGURIA, APPROVATA ORDINANZA PER PREPARARSI A RIAPERTURE DEL 18 MAGGIO. PRESIDENTE TOTI: STIAMO LAVORANDO PERCHE’ LA LIGURIA POSSA RIPARTIRE


Fase 2: Santelli, da Regioni richiesta di ascolto e di aiuto


[Bolzano] Coronavirus, da oggi in vigore la nuova legge sulla Fase 2


CORONAVIRUS: FONTANA "RIAPERTURE? PRIMA VEDIAMO DATI, MOMENTO DELICATO"


CORONAVIRUS: TOTI, 'SUOLO PUBBLICO GRATUITO A RISTORANTI E VIA STAGIONE BALNEARE DAL 18/5' =


CORONAVIRUS: ZAMPA "REGIONI CO-PROTAGONISTE FASE 2"


FASE 2: BOCCIA, 'LINEE GUIDA PER RIAPERTURA PRONTE IN SETTIMANA' =


FASE 2: FUGATTI, 'NO SCONTRO CON GOVERNO MA CI ASPETTIAMO ANTICIPO RIAPERTURE' =


Fase 2: Bonaccini,riaprire attivita' se continua curva contagi


FASE 2: FEDRIGA, 'REGIONI PRONTE A SCELTE AUTONOME SU RIAPERTURE' =


[Liguria] CORONAVIRUS, REGIONE LIGURIA, COLLOQUIO TRA PRESIDENTE TOTI E MINISTRO BOCCIA. PRESIDENTE TOTI: AL VIA OGGI ORDINANZA REGIONALE  PER PREPARARSI A RIAPERTURE DAL 18 MAGGIO”.  


FASE 2: BOCCIA A REGIONI, 'ANCH'IO VOGLIO USCIRE DA EMERGENZA MA IN SICUREZZA' =


[Liguria] CORONAVIRUS: PRESIDENTE TOTI, “CONTAGIO CONTINUA A RALLENTARE. FONDAMENTALE CONTINUARE A RISPETTARE DISTANZE E USO MASCHERINE. DOMENICA 10 NUOVA ORDINANZA”.


[Calabria] SANTELLI CONDIVIDE LA SCELTA DI EMILIANO SULLA RIAPERTURA DI PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI


[Marche] SIMULAZIONE PROTOCOLLO ESTETISTE E PARRUCCHIERE  

 

FASE2: KOMPATSCHER, 'IMPUGNAZIONE? NOI FACCIAMO LEVA SU NOSTRA AUTONOMIA' =


FASE2: KOMPATSCHER, 'PRIME RIAPERTURE, SITUAZIONE TRANQUILLA, TUTTI DISCIPLINATI'


FASE2: KOMPATSCHER, 'DATO MESSAGGIO DI SPERANZA MA NON E' 'LIBERA TUTTI'' =


Fase 2: Kompatscher, turisti tedeschi in estate in Alto Adige

 



( gs / 11.05.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
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