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Regioni.it

n. 3883 - giovedì 16 luglio 2020

Sommario
- Coronavirus: nuove disposizioni e dati Istat su mortalità
- Sardegna: sì ad apertura discoteche e sagre
- Semplificare per attrarre investimenti esteri: le proposte inviate a Manzella
- Attrazione investimenti e promozione finanziaria: aggiornato dossier su norme regionali
- Sanità: sì di Bonaccini e Rossi ad utilizzo del Mes
- Edilizia scolastica leggera: stanziati 326 milioni

Documento della Conferenza delle Regioni del 9 luglio

+T -T
Semplificare per attrarre investimenti esteri: le proposte inviate a Manzella

(Regioni.it 3883 - 16/07/2020) Il Presidente Stefano Bonaccini ha trasmesso al Sottosegretario Gian Paolo Manzella, Presidente del Comitato Interministeriale per l’Attrazione  degli investimenti Esteri il documento sulla “Semplificazione per attrarre investimenti esteri".
ll testo approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 9 luglio e costituisce un contributo alla strategia nazionale per l’attrazione investimenti. e sarà poi illustrato al Comitato Attrazione Investimenti Esteri”,
Si riporta di seguito il dcoumento della Conferenza delle Regioni.
Documento sulla 
Semplificazione per attrarre gli investimenti esteri
Le Regioni hanno lavorato alla definizione di proposte di semplificazione amministrativa che possano contribuire ad accrescere l’attrattività del Paese verso gli investitori esteri, a partire dalle criticità evidenziate nel rapporto Doing Business 2020 della World Bank Group.
NEL BREVE PERIODO: entro un anno
Potenziare e aggiornare strumenti esistenti
- Comunicazione e promozione: Facilitare l’accesso, aggiornare con maggior frequenza e migliorare la visibilità del sito nazionale (Invest in Italy), potenziando i contenuti relativi a:
   - Principali procedure, costi, legislazione fiscale per avviare e mantenere un’attività d’impresa con relative checklist, etc. (vedi ad esempio: informazioni contenute nella pubblicazione ITA “Doing business in Italy”- investment guide 2018);
   - Indicazioni sulle funzioni e i vantaggi offerti dal SUAP;
   - Mappa analitica degli Incentivi regionali e nazionali;
   - Mappa dei desk regionali con relativi riferimenti e link ai siti;
- Misure incentivi: Rafforzare misure nazionali che incentivano il rapporto tra investitori stranieri (soprattutto multinazionali) e sistema della supply chain locale
- Governance: Rafforzare operatività del CAIE con l’individuazione di un referente di tutti i Ministeri da coinvolgere “on demand” (sulla base di specifiche necessità);
NEL MEDIO/LUNGO PERIODO: oltre un anno
Sia a fini pratici che a fini di immagine Paese, appare opportuna l’adozione di una legge ad hoc sul tema investimenti esteri (“Investment Promotion Act”) che tratti, tra le altre cose, i seguenti argomenti:
- Semplificazione e miglioramento delle procedure di investimento;
- Meccanismi di autorizzazione, screening, restrizioni all’investimento estero;
- Trattamento e protezione degli investitori;
- Misure di semplificazione (compresi visti e permessi di soggiorno per i lavoratori impatriati e pagamenti digitali per procedure connesse all’ attivazione/ampliamento impresa);
- Misure di incentivazione con specifico focus su misure per incentivare il reshoring;
- Misure di facilitazione (tra le quali rientra la governance del sistema di sostegno agli investitori esteri);
- Zone economiche speciali / Zone Franche urbane / Zone Logistiche Semplificate (et similia);
- Misure a supporto della ricapitalizzazione delle imprese italiane: possibili agevolazioni (fiscali e altre) che incentivino operazioni di investimento nel capitale delle nostre imprese.
Il percorso più logico e strutturato, che comporta però tempi medio-lunghi, potrebbe essere quello di rivolgersi all’UNCTAD e proporre la redazione di un “Investment Policy Review” che passi in rassegna tutta la legislazione nazionale in materia e formuli precise raccomandazioni su tutte le principali tematiche connesse all’attrazione di investimenti, dagli aspetti legislativi a quelli organizzativi. I report IPR vengono di norma redatti per Paesi in via di sviluppo ed economie in transizione ma è probabile che – dietro compenso – si possa ottenere tale servizio.
In via transitoria si potrebbe però partire dall’attuazione delle raccomandazioni per l’Italia contenute nel “Doing Business 2020” e rivedere le proposte dello studio “Destinazione Italia”. Inoltre, andrebbe colta l’occasione per definire e attuare alcune procedure di innovazione determinante a livello statale ad es. in materia di giustizia amministrativa e civile, procedure ambientali, codice degli appalti, gestione di procedure complesse.
Misure di semplificazione
Occorre perseguire un duplice obiettivo: facilitare il processo di investimento e migliorare nei ranking internazionali, così da divenire più appetibili per un potenziale investitore.
Rispetto ai settori di criticità individuati dal Doing Business - Avvio di impresa, ottenimento dei permessi edilizi, ottenimento di una fornitura di energia elettrica, trasferimento della proprietà immobiliare, risoluzione di controversie commerciali - esistono alcune piste di lavoro individuate dalle Regioni e già condivise in documenti ufficiali (Contributo per il Piano Destinazione Italia, Conferenza delle Regioni, dicembre 2013) che andrebbero messe a regime.
-Accordi fiscali (tax agreements):
Nel rispetto della disciplina dell’Unione europea in materia di pari trattamento degli investitori nazionali ed esteri e di aiuti di Stato, prevedere accordi fiscali (tax agreements) per investimenti superiori a una certa soglia, con cui l’impresa e l’Agenzia delle Entrate concordano in via preventiva e non modificabile le modalità fiscali per un periodo definito (ad esempio, i primi cinque anni dall’investimento), dando certezza sugli oneri tributari in capo agli investitori. Sempre con l’Agenzia delle Entrate, si potrebbe potenziare il “Regime di adempimento collaborativo per i grandi contribuenti” (cooperative compliance) e il Desk dedicato agli investitori esteri.
-Strumenti negoziali di attrazione:
Adottare Strumenti negoziali tra autorità amministrative, con un coinvolgimento attivo dei Comuni e delle Province, e realtà imprenditoriali, contenente precisi obblighi e diritti reciproci nella prospettiva di definire tempi certi, numero di posti di lavoro creati, incentivi anche sotto forma di imposta negativa, moratoria amministrativa e fiscale (IRAP, TOSAP etc…) per i primi 5 anni e ricorso semplificato alla leva urbanistica per la localizzazione delle attività produttive con particolare attenzione al recupero di aree dismesse, fatte salve le norme a tutela di interessi primari costituzionalmente protetti; il provvedimento nazionale dovrebbe intervenire in addizionalità, agevolando il ricorso a tali strumenti.
-Strategia energetica nazionale per abbassare il prezzo dell’energia elettrica e del gas:
Nel Settore elettrico realizzare la piena integrazione del mercato italiano con quello europeo (c.d. market coupling); il rafforzamento e la progressiva razionalizzazione della rete di trasmissione elettrica nazionale per eliminare i numerosi “colli di bottiglia”. Sarebbe importante poter avere certezze circa l’erogazione di incentivi e la messa in campo di misure specifiche per le imprese energivore.
-Cambio di destinazione d’uso degli immobili:
Introdurre un regime di facilitazione e gratuità per i cambi di destinazione d’uso degli immobili, in particolare per quelli non utilizzati o occupati da imprese in difficoltà, nel pieno rispetto delle esigenze di tutela del paesaggio e dei volumi esistenti degli edifici. Facilitare il cambio di destinazione d’uso stimolerà l’afflusso di investimenti in direzione dei processi di sviluppo e riconversione territoriale, a vantaggio della competitività dell’immobile stesso e del mercato immobiliare e delle costruzioni.
-Tribunale delle imprese:
Estendere le competenze del tribunale delle imprese a tutte le controversie sulle transazioni commerciali, creando così un canale efficiente di accesso alla giustizia per gli investitori. Concentrare su Milano, Roma e Napoli tutte le controversie rientranti nelle materie di competenza del tribunale delle imprese che coinvolgano società con sede principale all’estero, anche se con rappresentanza stabile in Italia. Con un particolare riguardo alle imprese estere, individuare un responsabile dell’organizzazione e dei rapporti con il pubblico negli uffici giudiziari, partendo da una sperimentazione negli uffici sede dei tribunali delle imprese.
Recentemente, sono stati individuati altri interventi di carattere strutturale, che richiedono un’attività sistematica e duratura nel tempo, attraverso successivi interventi normativi di semplificazione ed un’azione coordinata da realizzare tra Governo, Regioni ed Enti locali. (Allegato 1 – Prime misure di semplificazione per l’avvio della ripresa in seguito all’emergenza da covid-19, Conferenza delle Regioni, 18 giugno 2020). Si tratta di:
Interventi di semplificazione di carattere generale (testi unici, riduzione regimi amministrativi e titoli abilitativi, rapida conclusione dei procedimenti, snellimento procedure variante urbanistica).
- Interventi di semplificazione ed accelerazione in edilizia e sismica (semplificazione documentale, inizio lavori immediato, facilitazioni per i cambi di destinazione d’uso e per le varianti in corso d’opera).
- Semplificazioni in materia di controlli (autocertificazioni, sistema informativo unico nazionale dei controlli, raccordo e interoperabilità tra soggetti deputati al controllo - principio del once only).
- Potenziamento e revisione dello Sportello Unico per le Imprese (fascicolo informatico d’impresa, armonizzazione normative tecniche, infrastruttura tecnologica, reti delle PA).
Rispetto a quest’ultimo punto, sarà fondamentale anche avviare un processo di ridefinizione delle funzioni, in coerenza con i principi europei del Single Digital Gateway, rafforzando i sistemi informatici di back office e con un front office in grado di collegare i servizi.
- Come azione trasversale, occorre puntare su informatica, digitalizzazione dei servizi, e interoperabilità dei sistemi, in particolare con Semplificazioni nell’utilizzo di SPID e CIE quali strumenti di identificazioni ai servizi della PA e dei privati e semplificazione normativa/regolamentare degli standard tecnici.
Infine, altri due fattori possono avere ricadute positive per gli investimenti nel nostro Paese:
- Ottenimento del credito: In questo periodo di crisi economico-occupazionale in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, una delle policy più rilevanti messe in campo a livello sia nazionale sia regionale ha riguardato la semplificazione dell’accesso al credito, nella considerazione di come garantire la liquidità delle imprese diveniva imprescindibile per assicurare la sopravvivenza stessa delle imprese sui mercati nonché il mantenimento dei livelli In tale contesto sono stati implementati fortemente gli strumenti di accesso al credito sia in termini di risorse sia di ampliamento della platea dei soggetti destinatari con un indirizzo, dove possibile, verso i settori maggiormente interessati dalla crisi. Inoltre, sono stati promossi interventi strettamente connessi alle politiche nazionali, con l'obiettivo di potenziare le relative risorse finanziarie già assegnate e si richiamano, a tal fine, le misure di implementazione/costituzione delle Sezioni speciali regionali del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI. Con riguardo alle principali linee di intervento si riportano: le misure volte a favorire l’accesso al credito bancario per le PMI e a ridurre i costi connessi (Fondi di garanzia, potenziamento confidi ecc); l’introduzione o la rimodulazione a condizioni più favorevoli dei finanziamenti agevolati per le PMI, i finanziamenti a fondo perduto.
- Pagamento delle imposte: Si potrebbe riprendere una proposta formulata a suo tempo (2012) dal Comitato Investitori Esteri di Confindustria ovvero la creazione di un canale dedicato dell’Agenzia delle Entrate per l’interazione tra fisco e imprese internazionali, che permetta l’accentramento dei controlli su un’unica struttura e che operi con personale altamente specializzato. Questo è un elemento particolarmente strategico su cui riteniamo molto utile definire una proposta operativa nell’ottica del “canale dedicato” con l’Agenzia delle Entrate.
Sempre sul fronte della semplificazione (e della trasparenza amministrativa), conformandosi a quelle che sono le indicazioni di organismi internazionali quali il World Economic Forum, sarebbe utile:
- Pubblicare su un unico sito di facile accesso (Invest in Italy) e perennemente aggiornato tutte le informazioni relative a: Procedure per avviare e mantenere un’attività d’impresa (con relative checklist); Costi amministrativi d’impresa; Legislazione in materia fiscale; Incentivi;
- Creare un one-stop-shop a livello nazionale/locale dove sia possibile avviare tutte le procedure necessarie alla creazione d’impresa, in collegamento – ad esempio – con i SUAP locali;
- Permettere il pagamento di tutti i costi amministrativi in forma elettronica;
- Facilitare l’ottenimento di visti e permessi di soggiorno per i lavoratori impatriati.
SISTEMA DI GOVERNANCE
1. ICE-Invitalia viene riconosciuta a livello legislativo come la Investment Promotion Agency nazionale. Si occupa principalmente di promozione, comunicazione e lead generation;
2. Le Regioni, nel quadro di un chiaro e dettagliato sistema di coordinamento, assicurano sul proprio territorio l’attuazione degli obiettivi concordati e sono in particolare protagoniste sul territorio delle azioni di facilitazione, accompagnamento e aftercare nei confronti degli investitori; le Regioni inoltre sono il soggetto titolare della definizione dell’offerta territoriale (value proposition) che in stretto raccordo con il livello nazionale concorrono a promuovere e valorizzare;
3. Dove le singole Regioni non definiscono una funzione e una struttura a supporto degli investimenti esteri, l’IPA nazionale svolge azione di surroga;
4. Il Comitato Attrazione Investimenti esteri svolge un ruolo di coordinamento dei grandi progetti di investimento e di ombudsman (sul modello del “Foreign Investment Ombudsman” della Corea del Sud) e quindi rappresenta il primo punto di contatto per la presentazione di reclami e richieste di assistenza nei rapporti con le Amministrazioni centrali dello Stato. Alla luce di tali casistiche, ed in base alle segnalazioni ricevute da imprese ed organismi territoriali, svolge azione di policy advocacy nei confronti del Governo;
Al fine di seguire l’iter autorizzativo ed identificare eventuali “colli di bottiglia” nel processo di investimento, riteniamo opportuno prevedere la digitalizzazione del percorso di supporto agli IDE: prevedere quindi un processo di istruttoria digitale nella presentazione e nel monitoraggio periodico dell’avanzamento dei progetti di investimento presi in carico dal CAIE, attraverso un sistema operativo che tenga connessi e costantemente aggiornati sullo stato del progetto i diversi livelli, dalla Regione, passando per il livello nazionale (ICE-Invitalia + Ministeri competenti) sino al CAIE, nel caso dei progetti a più alto valore strategico. Prevedere inoltre continuità, stabilizzazione e regolarizzazione dell’attività del CAIE.
5. E’ opportuno prevedere l’istituzione di un referente puntuale (identificato e facilmente interpellabile, con ruolo dirigenziale) presso ogni Ministero coinvolto nei percorsi autorizzativi di un progetto d’investimento (es. Ambiente, Giustizia, Beni Culturali, Salute, Infrastrutture) che abbia la responsabilità di rispondere e farsi parte attiva nei confronti delle singole Regioni interessate dai progetti e degli investitori, in stretto raccordo con il CAIE, per garantire un contact/facilitation point funzionale all’avanzamento dei percorsi autorizzativi sottesi ai grandi progetti di investimento;
6. Nel caso di progetti di investimento particolarmente rilevanti, si ritiene utile prevedere un modello di pre-istruttoria/due diligence con riferimento alle opportunità insediative (terreni, immobili) sul territorio nazionale a cura del gruppo di lavoro allargato Regioni e ICE-Invitalia, in collaborazione con i Ministeri competenti, per mappare e identificare chiaramente, a priori, gli eventuali elementi ostativi/vincoli esistenti che insistono su aree oggetto di interesse (ad esempio: vincoli stradali, linee ad alta tensione, fasce di rispetto, vincoli ambientali, necessità di bonifiche e relativa quantificazione, vincoli paesaggistici della Sovrintendenza, etc.) e i soggetti competenti (in particolare le DG regionali e i Ministeri incaricati) con cui l’investitore dovrà interloquire durante le diverse fasi di presentazione e approvazione del progetto.
Roma, 9 luglio 2020

Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 9 luglio: Documento sulla Semplificazione per attrarre gli investimenti esteri


( red / 16.07.20 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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