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Regioni.it

n. 3918 - mercoledì 30 settembre 2020

Sommario3
- Boccia su autonomia e definizione Livelli essenziali delle prestazioni
- Campania: nuova ordinanza di prevenzione dalla pandemia
- Sicilia: nuova ordinanza su obbligo delle mascherine
- Covid-19 e avvio anno scolastico: gli emendamenti proposti ad Ddl di conversione in legge del Decreto 111/2020
- Mense scolastiche biologiche: intesa sul riparto del fondo 2020
- Organizzazioni produttori ortofrutticoli , fondi di esercizio e programmi operativi: intesa sul decreto

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Boccia su autonomia e definizione Livelli essenziali delle prestazioni

(Regioni.it 3918 - 30/09/2020) La proposta sull'autonomia differenziata “non è solo l'attuazione del 116 ma di tutti gli articoli del titolo V della Costituzione, dal 114 al 116: l'autonomia rafforza l'unità nazionale, sono le parole del presidente Mattarella, che sono un faro. Diritti universali come salute e scuola non dovranno mai più essere compressi dai vincoli di bilancio per questo la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni è urgente e necessaria”.
Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, è intervenuto in commissione Questioni regionali alla Camera sul tema Autonomia e non solo.
Sulla maggiore autonomia alle Regioni bisogna coinvolgere anche Province e Comuni, sostiene Boccia: “l'autonomia senza Province, Comuni e Città metropolitane non è autonomia, è altra cosa: o ci sono gli enti locali in questo percorso, o non c'è il percorso di autonomia”.
Boccia spiega inoltre che è aumentata l'attività legislativa a livello centrale e regionale ed è aumentato anche il contenzioso: “il Governo deve impugnare meno, soprattutto in alcune materie, come pubblico impiego, ambiente, concorrenza: alcuni conflitti alla fine si sono rivelati infondati". Per Boccia talvolta “si impugna per impugnare" e viceversa chiede alle Regioni "se si prendono gli impegni, di rispettarli”.
Sempre per il ministro degli Affari regionali ha inoltre “senso raccordare un tavolo tra le Regioni a statuto speciale che hanno esigenze diverse e penso che la Sicilia abbia una forte necessita' di modificare lo statuto. Su questo va aperto un dibattito serio”.
Il ministro ha detto poi di aver abbandonato l'idea di ricorrere ad un commissario straordinario per la definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni: “ci rimettiamo alle scelte che faranno i presidenti di Camera e Senato”.
“Se ci fosse la necessita' di velocizzare il percorso la legge gia' in vigore consente la nomina di un commissario straordinario. – rileva Boccia - Potremo deciderlo insieme ma credo ci siano tutte le condizioni per far si' che questo lavoro possa venir fuori dall'impegno del Parlamento”.
“Propongo il trasferimento immediato delle funzioni amministrative per le quali non occorre individuare i Lep e che non comportano il trasferimento delle risorse. Penso abbiano profondamente ragione le Regioni e gli enti locali quando chiedono al governo di velocizzare l'iter di molti processi amministrativi”.
Comunque è fondamentale il processo di definizione dei Lep “perchè proprio questa emergenza sanitaria ha messo in evidenza una colpa atavica, che dopo vent'anni non è più tollerabile che i Lep non siano stati definiti ed è responsabilità di tutti noi non far terminare il lavoro in corso in Parlamento senza averli definiti”.
Infine “la novità del Recovery – evidenzia Boccia - ha accelerato molte riflessioni, ha cambiato la prospettiva: prima si sapeva che le diseguaglianze dovevano essere affrontate con fondi straordinari, ora con 209 miliardi c'è una occasione storica che responsabilizza il Paese”.


[WEB TV] Commissione parlamentare per le questioni regionali - indagine conoscitiva sul processo di attuazione del regionalismo differenziato ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione - audizione del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia - 30.09.2020


REGIONI, BOCCIA: DAL 2015 OLTRE 280 IMPEGNI NON OTTEMPERATI


REGIONI, BOCCIA: SUPER PRODUZIONE CONFERENZE STIMOLO MODIFICHE


AUTONOMIA: BOCCIA "AVVIARE PERCORSO SU MODIFICA STATUTO SICILIA"


AUTONOMIA. BOCCIA: PROPONGO TRASFERIMENTO FUNZIONI SGANCIATE DA LEP


AUTONOMIA: BOCCIA "COINVOLGERE COMUNI, CITTÀ METROPOLITANE E PROVINCE"


AUTONOMIA: BOCCIA "INEVITABILE RALLENTAMENTO CAUSA PANDEMIA"


REGIONI: BOCCIA, 'GOVERNO DEVE IMPUGNARE MENO E REGIONI RISPETTINO IMPEGNI' =


Boccia: sulla sanità asimmetrie e scollamenti nelle Regioni


AUTONOMIA: BOCCIA "NO COMMISSARIO STRAORDINARIO PER LEP"



( gs / 30.09.20 )

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Campania: nuova ordinanza di prevenzione dalla pandemia

Tabella aggiornata ordinanze

(Regioni.it 3918 - 30/09/2020) Nuova ordinanza in Campania di misure per il controllo dei contagi e in particolare per la gestione della movida così come già annunciato dal presidente Vincenzo De Luca.
Queste misure sono contenute nell'ordinanza 75, valida fino al 7 ottobre.
L'esercizio e la fruizione delle attività connesse a cinema, teatri e spettacoli dal vivo, ristorazione e bar, wedding e cerimonie, sono subordinati alla stretta osservanza dei protocolli; inoltre, lo svolgimento di feste e di ricevimenti è consentito esclusivamente nel rispetto del limite massimo di 20 partecipanti per ciascun evento e nell'osservanza delle ulteriori misure previste dai protocolli.
A tutti gli esercizi commerciali (compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati), dalle 22 è fatto divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nonché di tenere in funzione distributori automatici. Resta consentita la somministrazione al banco, nel rispetto del distanziamento obbligatorio, nonché ai tavoli, purché nel rispetto dei protocolli. Gli esercizi che non possano garantire queste misure devono chiudere alle 22.
Pertanto l'ordinanza stabilisce norme di comportamento inerenti “l'esercizio e la fruizione delle attività connesse a cinema, teatri e spettacoli dal vivo, ristorazione e bar, wedding e cerimonie” ed è stabilito che "lo svolgimento di feste e di ricevimenti e' consentito esclusivamente nel rispetto del limite massimo di 20 partecipanti per ciascun evento".
Dalle 22 alle 6 del mattino successivo e' fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, comprese le ville e i parchi comunali, nonche' nelle aree prospicienti bar ed altri locali pubblici.
Restano sospese sagre e fiere e, in generale, "ogni attivita' o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse".
Stretta anche sui mezzi di trasporto pubblico dove sara' possibile salire solo indossando la mascherine, i trasgressori potranno "essere sanzionati in conformita' a quanto previsto ed essere invitati a scendere immediatamente e comunque appena possibile dal mezzo, al fine di evitare ogni ulteriore rischio connesso alla permanenza a bordo in assenza di dispositivi di protezione. In caso di rifiuto, deve essere disposto il blocco del bus o del treno e richiesto l'intervento delle forze dell'ordine".
L'ordinanza ricorda anche che restano prorogate e confermate fino al 7 ottobre le disposizioni delle precedenti ordinanze, come, ad esempio, la misurazione della temperatura per accedere negli esercizi pubblici, la registrazione di almeno un avventore nei ristoranti, l'obbligatorieta' della mascherina anche all'aperto, la presenza in tutti i locali di dispenser di gel igienizzante.


[Campania] +++COVID-19, PRIME MISURE DRASTICHE SI BLOCCA LA MOVIDA +++


Coronavirus: Tabella relativa alle leggi e alle ordinanze regionali - aggiornata al 29.09.2020



( gs / 30.09.20 )

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Sicilia: nuova ordinanza su obbligo delle mascherine

(Regioni.it 3918 - 30/09/2020) Il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, spiega l'entrata in vigore della nuova ordinanza anti-Covid che prevede l'utilizzo obbligatorio delle mascherine quando si è tra estranei.
“Siamo convinti che bisogna tornare a una maggiore responsabilità collettiva. – afferma Musumeci - I casi aumentano e abbiamo 16 ricoverati in terapia intensiva: la situazione non e' di emergenza ma abbiamo lanciato un ulteriore segnale dicendo che la mascherina va sempre portata in tasca. È compito delle forze dell'ordine richiamare a questa responsabilità”.
Le nuove disposizioni prevedono "l'obbligo" per ogni cittadino al di sopra dei 6 anni di "tenere sempre la mascherina nella propria disponibilita' quando si e' fuori casa", mentre nei luoghi aperti al pubblico la mascherina dovra' essere indossata "se si e' nel contesto di presenze di piu' soggetti". Si e' dispensati "solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi".
“In questi giorni – aggiunge Musumeci - c'è chi mi chiede di 'aprire tutto' e altri, invece, mi scrivono chiedendomi di 'chiudere tutto' ma la buona politica deve sapere trovare una sintesi”.
Serve comunque senso di responsabilità perchè “non possiamo mettere un carabiniere a ogni angolo di strada. Occorre una campagna di sensibilizzazione per far capire a giovani e meno giovani che il Covid non guarda in faccia a nessuno. Quando c'era la paura tutti stavamo particolarmente attenti”.


[Sicilia] Coronavirus: ordinanza di Musumeci, così i nuovi obblighi



( gs / 30.09.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 24 settembre

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Covid-19 e avvio anno scolastico: gli emendamenti proposti ad Ddl di conversione in legge del Decreto 111/2020

Proposte accolte dal Governo nel corso della Conferenza Unificata

(Regioni.it 3918 - 30/09/2020) Il 24 settembre dalla Conferenza Unificata è arrivato un parere favorevole sul disegno di legge che converte oin legge il Dl 111/2020, recante "disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19".
Nel corso della seduta - come si legge negli atti - le Regioni hanno espresso un giudizio positivo, formulando però una serie di  richieste contenute in un documento (approvato dalla Conferenza delle Regioni) consegnato al Governo.
Il Viceministro all'Istruzione ha accolto tali richieste ed anche il Viceministro alle Infrastrutture ha espresso avviso favorevole.
Si riporta di seguito il  testo del documento della Conferenza delle Regioni e il link all'atto della Conferenza Unificata.
Posizione sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111, recante "disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19"
Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281
Punto 5) O.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime parere favorevole con le seguenti proposte di modifica:
Emendamento n.1-Accelerazione procedure di sub-affidamento.
La norma è stata già approvata dal Governo in sede di intesa sulle Linee guida per il trasporto pubblico locale e per il trasporto scolastico, sancita nella seduta del 31 agosto u.s., ma non è stata ancora recepita in alcun testo normativo. Se ne evidenzia l’urgenza.
Dopo l’art. 2, aggiungere il seguente:
“2-bis. Qualora, per far fronte alla ripresa delle attività scolastiche, nell’esecuzione di contratti in essere di appalto o concessione o atti di regolazione, si debba ricorrere a sub-affidamenti, l’appaltatore/concessionario comunica all’amministrazione il nominativo del soggetto individuato e invia il contratto di sub-affidamento/sub concessione e le dichiarazioni rese da parte del soggetto sub-affidatario, ai sensi del DPR 28 dicembre 2000 n. 445/2000, attestanti il possesso dei requisiti di idoneità professionale e l’assenza dei motivi di esclusione di cui all’art. 80 del D. lgs 50/2016. L’amministrazione, al fine di assicurare la tempestiva erogazione del servizio, può autorizzare il sub-affidamento condizionando risolutivamente lo stesso all’esito dei controlli sulle dichiarazioni rese e prevedendo in caso di esito negativo la revoca dell’autorizzazione e il pagamento delle sole prestazioni effettivamente eseguite. L’amministrazione effettua sempre il controllo sui requisiti di idoneità professionale, sui requisiti generali di cui all’art. 80 comma 1, 4 e 5 lett.b) del D. lgs. 50/2016 e la verifica antimafia di cui al D. lgs. 159/2011 e, a campione, il controllo sui restanti requisiti.
Motivazione
In questa sede, si ripropone la norma, mirante ad accelerare le attività amministrative nel caso in cui l’appaltatore/ concessionario, relativamente ai contratti o atti di regolazione in essere, per far fronte alla ripresa delle attività scolastiche post Covid-2019, debba ricorrere, al fine di adeguare le modalità di offerta del servizio ai mutamenti derivanti dalla situazione in essere di emergenza, a sub-affidamenti o sub-concessioni. Si specifica, a differenza della versione approvata il 31 agosto, che la procedura accelerata è una facoltà e non un obbligo per l’amministrazione.
Emendamento n. 2Omologazione di mezzi sino a 24 metri per servizi di TPL.
Dopo l’art. 2-bis, aggiungere il seguente:
“2-ter. All’articolo 61, comma 2, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, il secondo capoverso è sostituito dal seguente: “gli autosnodati e filosnodati adibiti a servizio di linea per il trasporto di persone destinati a percorrere itinerari prestabiliti possono raggiungere la lunghezza massima di 18,75 m. Su richiesta del produttore dei veicoli adibiti al servizio pubblico per il trasporto di persone o dell'Ente proponente la realizzazione del sistema di trasporto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti può concedere deroga ai limiti di massa e lunghezza, anche sino a 24 metri, consentendone l'omologazione, purché non si arrechi pregiudizio alle condizioni di traffico e alla sicurezza operativa.”.
Motivazione
La norma proposta mira, adeguando l’attuale normativa nazionale a quella europea, a consentire l’omologazione di veicoli di lunghezza superiore a 18,75 metri, con molteplici benefici relativi in termini di risorse umane (un solo autista guiderebbe un veicolo con una capacità maggiore), passeggeri trasportati e, più in generale, miglioramento delle performance offerte.
Inoltre, la norma contribuirebbe all’aumento della capacità di trasporto dei mezzi attualmente in circolazione, al fine di far fronte alle misure di sicurezza ex Covid e ai criteri di riempimento previsti dalle linee guida del MIT, riducendo parzialmente le perdite economiche subite dalle aziende di TPL.
Da tener presente che le innovazioni tecnologiche oramai consentono di avere sistemi di trasporto con veicoli su gomma a trazione elettrica di lunghezze superiori a 18,75 metri, da potere utilizzare su linee specifiche ad alta capacità di trasporto ben definite ed autorizzate. Infine, la deroga può contenere anche prescrizioni relative all'esercizio, alle quali è subordinata l'omologazione dei veicoli, in sede di verifica della circolabilità su tratte definite e regolamentate della linea di trasporto pubblico di persone.
Emendamento n. 3 – all’Articolo 5 - Lavoro agile e congedo straordinario per i genitori durante il periodo di quarantena obbligatoria del figlio convivente per contatti scolastici - sono apportate le seguenti modificazioni:
- al comma 2 sostituire le parole: “Nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile e comunque in alternativa alla misura di cui al comma 1” con le seguenti: “In alternativa alla misura di cui al comma 1”;
-
sostituire il comma 3 con il seguente:
“3. Per i periodi di congedo fruiti ai sensi del comma 2 è riconosciuta, in luogo della retribuzione e ai sensi del comma 6, un’indennità giornaliera a carico dell’INPS pari al 100 per cento della retribuzione. I suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa.”;
- al comma 6 sostituire le parole: “limite di spesa di 50 milioni di euro” con le parole: “limite di spesa di 100 milioni di euro”;
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al comma 8 sostituire le parole: “pari a 51,5 milioni di euro per l'anno 2020” con le parole: “pari a 101,5 milioni di euro per l'anno 2020”.
Motivazione
Per disciplinare e sostenere la situazione dei genitori durante una eventuale quarantena di un figlio il Governo ha introdotto/prolungato due strumenti di tutela della famiglia, ovvero il diritto al lavoro agile e il congedo parentale straordinario, prima con l’articolo 5 del decreto-legge 8 settembre 2020. n. 111, “Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l'avvio dell'anno scolastico, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.”, poi confluito nel decreto-legge 14 agosto 2020, n.104. Si ritiene che le succitate misure a tutela delle famiglie in caso di quarantena in ambito scolastico siano sicuramente importanti, ma non appaiono sufficienti per sostenere in modo adeguato le famiglie ad affrontare in tranquillità e sicurezza le sfide dei prossimi mesi. Il primo comma dell’attuale articolo 21-bis del DL 104/2020 prevede la possibilità per un genitore di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile durante la quarantena del figlio ed esclusivamente nel caso in cui non sia possibile lo smart working mentre uno dei due genitori può chiedere un congedo parentale straordinario. Ovviamente se per malattia o quarantena un bambino deve stare a casa è necessario provvedere alla sua cura ed assistenza e ciò in molti casi è difficile da conciliare con il lavoro
Si evidenzia, infine, con riferimento all’articolo 3, che il totale delle risorse stanziate per le locazioni e per la manutenzione e ristrutturazione non appare adeguato agli sforzi che stanno compiendo i Comuni. Sarà importante che dette risorse siano ripartite in base alle effettive necessità e soprattutto tenendo conto anche delle esigenze degli enti di formazione professionale. È essenziale, infatti, che sia garantita parità di trattamento agli Organismi Formativi titolari di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), in quanto si tratta di percorsi che assolvono il diritto/dovere di istruzione e formazione e che fanno quindi parte a pieno titolo del Sistema educativo nazionale.
Roma, 24 settembre 2020

Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 24 settembre: Posizione sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111, recante "disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da covid-19"

Link all'atto della Conferenza Unificata del 24 settembre: Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111, recante "Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19"


( red / 30.09.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 24 settembre

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Mense scolastiche biologiche: intesa sul riparto del fondo 2020

5 milioni di euro per promuovere il consumo di prodotti biologici e sostenibili per l'ambiente

(Regioni.it 3918 - 30/09/2020) La Conferenza Unificata del 24 settembre ha sancito l'intesa sul  riparto del fondo per le mense scolastiche biologiche per l’anno 2020. Nel corso della riunione le Regioni hanno chiesto al ministero delle politiche agricole (con un breve documento consegnato al governo) un incontro per uniformare su tutto il territorio l’applicazione della norma nello scorso anno scolastico, atteso il periodo di lockdown causato dall’emergenza da Covid-19.
Il Fondo per le mense scolastiche biologiche (previsto nel decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96) va ripartito fra le Regioni e le Province autonome con decreto del Ministro ed ha l'obiettivo di promuovere il consumo di prodotti biologici e sostenibili per l'ambiente, assegnando una dotazione di euro
5.000.000 per l'anno 2020.
Si riporta di seguito il testo del documento della Conferenza delle Regioni e il link all'atto della Conferenza Unificata.
Posizione sullo schema di decreto del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il ministro dell’istruzione, recante i
l riparto del fondo per le mense scolastiche biologiche per l’anno 2020
Intesa, ai sensi dell’articolo 64, comma 5-bis, del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96
Punto 9) Odg Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa con l’invito al MIPAAF a realizzare un incontro con le Regioni, al fine di uniformare il comportamento delle stesse in ordine all’applicazione della norma nello scorso anno scolastico, atteso il periodo di lockdown causato dall’emergenza da Covid-19.


( red / 30.09.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 24 settembre

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Organizzazioni produttori ortofrutticoli , fondi di esercizio e programmi operativi: intesa sul decreto

(Regioni.it 3918 - 30/09/2020) Intesa Stato-Regioni sul decreto relativo alle disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi.
Il 24 settembre la Conferenza delle Regioni, per voce del Presidente del Molise, Donato Toma, che l'ha rappresentata, ha infatti espresso l'intesa, condizionandola però all'accoglimento di alcuni emendamenti contenuti in un documento che è stato consegnato al Governo.

Acquisito l'assenso del governo sulle proposte emendative è stato quindi possibile sancire l'intesa.
Si riporta di seguito il teso del documento della Conferenza delle Regioni e il link all'atto della Conferenza Stato-Regioni.
Posizione sullo schema di decreto del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali relativo alle disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi
Intesa, ai sensi dell’art. 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281,
Punto 8) Odg Conferenza Stato Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa condizionata all’accoglimento dei seguenti emendamenti:
- Riformulare l’art. 21 c. 2: “In presenza di condizioni di particolare gravità le Regioni, previa comunicazione al Ministero possono, eccezionalmente, autorizzare la raccolta prima della maturazione o la mancata raccolta degli ortofrutticoli.
- Modificare la pag. 21 dell’allegato 1, con la riformulazione del punto 12.1, terzo pallino del 5° capoverso, relativo alla compartecipazione, come di seguito: “le superfici oggetto del contratto, per il periodo della sua durata, siano presenti nel fascicolo aziendale di cui all’articolo 3 del dpr 503/99 e siano soggette alle verifiche del sistema integrato di gestione e controllo”.
Motivazione
L'imposizione di un obbligo relativo a modalità di controllo di competenza OPR non è accettabile in quanto per regolamento questo ha la responsabilità di assicurare le verifiche necessarie con le modalità organizzative più opportune.
La presenza nel SICG di OPLO del blocco di supero delle superfici e i vincoli regolamentari della presenza nel FA delle particelle per il pagamento dei premi PAC non consentono di accettare la formulazione originale del punto che obbligherebbe ad uno spostamento delle particelle tra FA con gravi danni per i pagamenti dei premi alle imprese.
Infine la citazione in un DM di una circolare non è opportuna e va stralciata.
Si propone inoltre lo stralcio dei seguenti comma degli articoli:
Articolo 13 comma 3 Quando la maggioranza del capitale e dei diritti di voto non è detenuta dall’OP, lo statuto della filiale deve prevedere regole atte a consentire il controllo democratico delle decisioni da attuare in materia di gestione e funzionamento; a tal fine sono di applicazione le disposizioni dell’articolo 10.
I limiti massimi di controllo dei diritti di voto e di quote societarie o del capitale previsti all’art. 10 non si applicano ai soci produttori costituiti in forma di cooperativa”.
e, di conseguenza
Comma 2 lett. b) dell’Art. 32: “il comma 3 dell’articolo 13 si applica a decorrere dal 1° gennaio 2022”.
MOTIVAZIONE
L’obbligo è incoerente con la possibilità prevista dalla normativa di avere filiali in cui l’OP è in minoranza e pertanto con la normativa comunitaria che non lo prevede.
Oltre i predetti emendamenti si propongono le seguenti tre raccomandazioni:
1° Raccomandazione:
Nell’ambito di ogni più proficua collaborazione istituzionale tesa a migliorare le attività di controllo e di verifica nei confronti delle Organizzazioni di produttori agricoli, si raccomanda che gli Organismi Pagatori condividano con le Regioni e Province Autonome, prima della loro emanazione, le procedure di controllo e le circolari riguardanti la materia di che trattasi.
2° Raccomandazione
Rafforzare la dotazione finanziaria di AGEA per lo svolgimento dei controlli in applicazione dei Regolamenti comunitari 891 e 892/2017 sul settore ortofrutticolo, per consentire in particolare l’effettuazione di controlli in loco sul proprio territorio di competenza anche per conto di altri Organismi Pagatori.
3° Raccomandazione
Di sollecitare l’aggiornamento del Protocollo d’intesa tra tutti gli Organismi Pagatori per garantire adeguato scambio di informazioni e reciprocità operativa, anche al fine di fornire maggiori garanzie alle Regioni e al Ministero stesso rispetto alle verifiche comunitarie sull’applicazione dell’OCM ortofrutta.
Roma, 24 settembre 2020

Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 24 settembre: Posizione sullo schema di decreto del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali relativo alle disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi

Link all'atto della Conferenza Stato-Regioni del 24 settembre: Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali relativo alle disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi


( red / 30.09.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
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