Header
Header
Header
         

Regioni.it

n. 3925 - venerdì 9 ottobre 2020

Sommario
- Pandemia: Boccia, convocheremo con Bonaccini cabina di regia su proposte Regioni
- Emergenza Covid-19: occorre pieno coinvolgimento Regioni e condivisione dei provvedimenti
- Giani firma la sua prima ordinanza: rinnovate le disposizioni per residenze sanitarie per anziani e per disabili
- Fedriga: rivedere patti e competenze Friuli Venezia Giulia
- Liguria: scheda biografica Presidente Giovanni Toti
- Gazzetta Ufficiale: la rassegna di settembre

+T -T
Emergenza Covid-19: occorre pieno coinvolgimento Regioni e condivisione dei provvedimenti

(Regioni.it 3925 - 09/10/2020) Non è stata prevista "alcuna restrizione aggiuntiva alle attività sociali ed economiche, mentre il governo ha appena deciso nuove misure di prevenzione, come l'uso della mascherina ovunque, anche all'aperto, ogni volta che si sia in presenza non di congiunti. Bene così: prevenzione, controlli, tracciamenti, tamponi e screening estesi continuano a essere la strada giusta, assieme al rispetto delle regole da parte di tutti". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il Presidente della Conferenza delle Regioni e della Regioni Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.    "Abbiamo chiesto al governo di rafforzare anche i controlli attraverso le forze dell'ordine - spiega -. Non dobbiamo tornare al lockdown e questo dipende da tutti noi. E rinnovo anche l'appello a scaricare l'app Immuni".
Le Regioni hanno chiesto al governo "di ripristinare la cabina di regia permanente tra Governo, Regioni, Province e Comuni, (vedi anche la nota stampa diffusa ieri dalla Conferenza delle Regioni)  la stessa che nei mesi più duri dell'emergenza sanitaria ha garantito il pieno coinvolgimento e la condivisione dei provvedimenti" Un lavoro "di confronto e raccordo coi territori indispensabile per assicurare tempestività, coordinamento, scambio di informazioni". Il governo ha prorogato il precedente Dpcm "e quindi al momento non ci sono né sì né no" alle Regioni. Il Paese "ha bisogno di continuare a essere unito, l'emergenza non è finita". La possibilità per le Regioni "di decidere misure 'ampliative' condivise col ministro della Salute, contenuta nel decreto legge di ieri, è una strada già percorsa nei mesi scorsi: solo chi è vicino al territorio può cogliere specifiche condizioni e necessità". In Conferenza delle Regioni, "da presidente ho sempre cercato una linea unitaria nel confronto col governo, trovando grande collaborazione da parte di tutti. Non credo vi siano linee dure o soft, bensì l'esigenza dei presidenti di gestire l'emergenza ognuno alle prese con situazioni differenti nei propri territori".
Parlando poi oggi ai microfoni 24Mattino su Radio 24, Bonaccini ha escluso qualsiasi rischio di scontro Regioni-Governo, "saremo tutti responsabili, come abbiamo fatto nella prima fase, quella più drammatica. Dobbiamo fare di tutto perché non ritorni, non vedo questi rischi". 
E' chiaro che "Se il contagio aumenterà e troveremo situazioni più preoccupanti si dovrà essere pronti a eventuali maggiori restrizioni. Tutto dipende dai comportamenti che ognuno di noi adotta e dai controlli messi in campo".  Per questo, aggiunge Bonaccini, "ho chiesto al ministro Lamorgese, come presidente della Conferenza delle Regioni, che nei territori l'attivazione dei controlli sia garantita anche da parte delle forze dell'ordine".    "Abbiamo deciso di riaprire le scuole in questo Paese - aggiunge - perché da troppi mesi figli e studenti erano rimasti a casa ma bisogna fare le cose per bene: essere pronti a restrizioni se necessario, ma la cosa migliore è chiedere alle persone comportamenti adeguati, non scherzarci su. Perché siamo ancora in una fase di contrasto e di lotta" al coronavirus.
Interpellato in particolare su una eventuale riduzione del carico dei mezzi pubblici, che oggi viaggiano all'80% della loro capacità, Bonaccini ha avvisato: "Se il contagio aumenterà e avremo situazioni molto piu' preoccupanti si dovrà essere pronti ad eventuali ulteriori restrizioni. Tutto dipende dai comportamenti che ognuno di noi adotta, ma anche dai controlli che mettiamo in piedi". Prima di introdurre nuovi limiti, insomma, occorre fare rispettare quelli che gia' ci sono.     Di qui la lettera indirizzata al ministro Lamorgese "per chiedere come presidenti di Regione che nei territori sia garantita l'attivazione dei controlli anche da parte delle Forze dell'ordine. E' evidente che le tante misure che prendiamo devono avere anche una forma di controllo per evitare di interrompere tutto". Il tema del trasporto pubblico, ricorda poi il Presidente, "è tornato d'attualita' perche' abbiamo deciso in maniera sacrosanta di riaprire le scuole in questo paese". Ma ora "bisogna fare le cose per bene, essere pronti anche a qualche restrizione nel caso sia necessaria, ma la cosa migliore e' chiedere alle persone comportamenti adeguati. Siamo ancora in piena fase di contrasto contro questa pandemia, anche se abbiamo imparato a contrastarla meglio, come ha detto anche Ricciardi". Ad esempio l'Emilia-Romagna, "che ha avuto fino a poche settimane fa oltre 500 ricoverati in terapia intensiva, oggi ne ha 13", ricorda ancora Bonaccini. "In questo quadro migliorato pero'- avverte il presidente- dobbiamo stare attenti a non tornare indietro perché un nuovo lockdown generalizzato sappiamo che il paese non se lo puo' permettere".
E' importante  poi "colmare le differenze" tra le sanità delle Regioni "ma certamente il lavoro, al di là di chiaroscuri, mi pare un lavoro che abbia pagato e che deve continuare a pagare. Non vedo altra strada che il lavoro insieme, per questo abbiamo chiesto la cabina di regia" con Governo ed enti locali. "Io credo che le Regioni comunque siano state molto responsabili in questi mesi".
"Ieri le parole del presidente del Consiglio, del ministro della Salute e del ministro degli Affari regionali, coi quali più abbiamo lavorato per tanto tempo, anche di notte, tutti i giorni, hanno fatto chiarezza: che il ruolo delle Regioni è stato indispensabile. E così è stato".    Alcune Regioni hanno lavorato bene e altre peggio? "Beh - risponde Bonaccini - Come vi spiegate che l'Italia che era stata travolta, oggi è uno dei Paesi che ha numeri inferiori a quasi tutti i Paesi occidentali? Io me lo spiego molto facilmente: in un rapporto costante, anche con tensioni, ha sempre trovato una unitarietà di misure".    Il Paese, spiega il Presidente, "ha una sanità pubblica differente tra sé, perché nel tempo non tutte le sanità pubbliche di ogni Regione hanno avuto la stessa forza, dal punto di vista di come sono organizzate. Ci sono ritardi nel Paese da colmare, lo sappiamo, è lo sforzo che dobbiamo tutti insieme vincere. D'altra parte il tema del pubblico e dello Stato era passato di moda, in questi anni hanno vinto altre parole nelle democrazie... Nella mia campagna elettorale, una parte dello scontro che mi ha visto prevalere, era anche basato su chi difendeva come me la centralità della sanità pubblica e chi proponeva invece legittimamente di privatizzarne una buona parte".
"In questo momento la Campania è la regione che soffre di più perché quando abbiamo aperto l'Italia, quando abbiamo aperto le frontiere e abbiamo rimescolato il Paese, era inevitabile che la regione a maggiore densità abitativa avesse maggiori problemi". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto oggi all'assemblea 2020 di Anita, a Napoli. "Affronteremo i problemi con coraggio, per quel che è umanamente possibile".
Sul tema dei controlli è intervenuto anche il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci (alla trasmissione Omnibus, su La7.):  "Con l'emergenza Covid dobbiamo convivere per uno o due anni e siamo convinti che occorre trovare una linea di sintesi con il governo. La linea più dura non la decide la politica, ma i numeri di questo maledetto virus. Nessuno può richiedere misure restrittive se non è il territorio a suggerire di farlo. Io ho istituito cinque zone rosse, non potevo non farlo: nessuno entra e nessuno esce. Serve un'azione severa, occorrono sanzioni pesanti che diventino davvero un deterrente. Purtroppo noto poco impegno da parte delle prefetture sul fronte sanzionatorio e della repressione".

Dal profilo facebook di Stefano Bonaccini: Qui la mia intervista di oggi sul Corriere della Sera
 
==Covid: Bonaccini, indispensabile confronto governo-Regioni 'Non previste più restrizioni ad attività sociali ed economiche'


++ Covid:Bonaccini,nessun rischio scontro Regioni-Governo ++


++ Covid:Bonaccini,se necessario pronti a più restrizioni ++

++ Bonaccini, Regioni-Governo necessario lavorare insieme ++

 
CORONAVIRUS. BONACCINI SCRIVE A LAMORGESE: SERVONO PIÙ CONTROLLI "POSSIBILI RESTRIZIONI, ANCHE SUI MEZZI, SE IL CONTAGIO SALE"

++ Boccia, chiusura Regioni? Non si può escludere nulla ++

 
Covid: Bonaccini, unica strada e' lavoro comune governo-Regioni
 
CORONAVIRUS: DE LUCA, 'CON ITALIA APERTA INEVITABILE CHE CAMPANIA SOFFRA DI PIU''


Covid: Musumeci, poco impegno Prefetture su controlli


( red / 09.10.20 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

Conferenza Stato-Regioni
Conferenza Stato-Regioni

Conferenza delle Regioni e Province autonome
Conferenza delle Regioni

Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Enti locali)
Conferenza Unificata



Go To Top