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Regioni.it

n. 3977 - venerdì 8 gennaio 2021

Sommario
- Nucleare: pubblicata la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee. Critiche dalle Regioni
- Bonaccini: dal tricolore al recovery fund
- Campagna vaccinale: la battaglia delle Regioni, alla vigilia della riclassificazione in zone
- Famiglia, discriminazioni di genere, borse di studio e contributi allo spettacolo dal vivo: i provvedimenti vagliati a Dicembre
- Immigrazione e contratti pubblici nel confronto Stato-Regioni e interregionale nel mese di dicembre
- Regione Lombardia: i nomi della nuova Giunta del Presidente Fontana
- Calendario Fieristico Nazionale 2021: presa d'atto

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Bonaccini: dal tricolore al recovery fund

(Regioni.it 3977 - 08/01/2021) "Dobbiamo avere a cuore il tricolore che campeggia e ha campeggiato su tanti balconi come non avevamo mai visto nel nostro Paese durante questa crisi pandemica". E’ il messaggio del presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, lanciato ieri durante un videocollegamento in occasione della Giornata nazionale della bandiera, in occasione del 224° anniversario a Reggio Emilia. "A riprova di un popolo che ha bisogno di stare assieme - ha continuato - e che solo se sta assieme e unito, insieme ai popoli rappresentati dall'altra nostra bandiera, quella dell'Europa, può celebrare la forza della libertà, della democrazia e della giustizia sociale. Se sapremo fare questo, e sarà il nostro grande impegno, riusciremo a reagire. Non vogliamo arretrare di un millimetro. Questa festa non è una giornata retorica, ma molto importante".
"Da un lato dobbiamo sconfiggere l'emergenza sanitaria e lo possiamo fare solo col vaccino che è l'unico strumento. Dall'altro, dobbiamo evitare una pandemia economica e sociale che potrebbe causare altri lutti e tragedie, mettendo al primo posto lavoro e imprese per recuperare perdite e indebolimento", ha proseguito il presidente dell'Emilia-Romagna. "Quest'anno abbiamo dovuto serrare le fila, stringere i denti e riorganizzare completamente il sistema sanitario. Ci sono decine di migliaia di professionisti che hanno lavorato giorno e notte, feriali e festivi. Noi delle istituzioni dobbiamo dare risposte, come abbiamo fatto durante la pandemia, una vera e propria tragedia che abbiamo affrontato e vissuto senza nemmeno poterci permettere di piangere perché avevamo il dovere di sostenere da una parte chi è in prima fila negli ospedali, a mettere da mesi la propria vita a rischio. E dall'altra infondere un grado di fiducia nei cittadini". Infine aggiunge: "Il fatto che non ci siano stati scontri o scene violente da queste parti nonostante la crisi drammatica vissuta da cittadini e imprenditori, di chi ha perso posto del lavoro, chi ha dovuto abbassare la saracinesca, è un valore inestimabile che dobbiamo proseguire a difendere"
L’occasione solenne ha comunque consentito a Bonaccini di toccare temi di attualità: "L'Europa pare stia tornando a fare il proprio dovere. Abbiamo davanti un'occasione imperdibile: i 209 miliardi del Recovery fund che, se spesi bene e velocemente, possono ridare fiato alle nostre comunità e ai nostri sistemi produttivi così stremati. Negli anni scorsi sul palco delle celebrazioni - ha ricordato - ho sempre detto che l'Europa non stesse facendo il proprio dovere, cioè mettere a disposizione più lavoro, più sostegno ai territori, ai Comuni e alle Regioni, mentre troppe volte è stata più vicina alla speculazione, alla rendita e alla finanza. Invece sta dimostrando, pur nell'anno della Brexit, di voler aiutare i territori così colpiti dalla pandemia. L'Europa deve fare l'Europa, stando vicino alle persone, unendosi per lenire le sofferenze, dando fiducia, opportunità e possibilità agli Stati nazionali di reagire e dare fiducia ai propri cittadini".

 
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( red / 08.01.21 )
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