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Regioni.it

n. 3980 - mercoledì 13 gennaio 2021

Sommario3
- Recovery fund: via libera dal Consiglio dei Ministri al PNRR
- Emergenza Covid-19: Speranza alla Camera, si resiste grazie alla collaborazione tra Governo, Regioni e Comuni
- Poste Italiane consegna vaccini Moderna
- Agenas: 10 regioni oltre soglia critica per terapie intensive da pandemia
- Istat: incidenza della pandemia nell'economia
- Emergenza Covid-19 e trasporto pubblico locale: oggi audizione rappresentanti Conferenza delle Regioni

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Recovery fund: via libera dal Consiglio dei Ministri al PNRR

(Regioni.it 3980 - 13/01/2021) Il Consiglio dei Ministri di martedì 12 gennaio 2021 ha approvato la proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). che sarà inviata alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica al fine di acquisirne le valutazioni. Il Piano dovrà dare attuazione, nel nostro Paese, al programma Next Generation EU, varato dall’Unione europea per integrare il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 alla luce delle conseguenze economiche e sociali della pandemia da COVID-19.
"L’azione di rilancio del Paese delineata dal Piano - si legge nella nota diffusa da palazzo Chigi - è guidata da obiettivi di policy e interventi connessi ai tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.
Il Piano consente di affrontare, in modo radicale, le profonde trasformazioni imposte dalla duplice transizione, ecologica e digitale, una sfida che richiede una forte collaborazione fra pubblico e privato. Inoltre, attraverso un approccio integrato e orizzontale, si mira al rafforzamento del ruolo della donna e al contrasto alle discriminazioni di genere, all’accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, al riequilibrio territoriale e allo sviluppo del Mezzogiorno. Tali priorità non sono affidate a singoli interventi circoscritti in specifiche componenti, ma perseguite in modo trasversale".
Il consiglio dei Ministro, dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, ha confermato che "Il Piano si articola in sei missioni, che rappresentano “aree tematiche” strutturali di intervento:
1. digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
2. rivoluzione verde e transizione ecologica;
3. infrastrutture per una mobilità sostenibile;
4. istruzione e ricerca;
5. inclusione e coesione;
6. salute".
"Nell’insieme, le missioni raggruppano sedici componenti, funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo, che a loro volta si articolano in 47 linee di intervento per progetti omogenei e coerenti. Le risorse complessivamente allocate nelle sei missioni del PNRR sono pari a circa 210 miliardi di euro. Di questi, 144,2 miliardi finanziano “nuovi progetti” mentre i restanti 65,7 miliardi sono destinati a “progetti in essere” che riceveranno, grazie alla loro collocazione all’interno del PNRR, una significativa accelerazione dei profili temporali di realizzazione e quindi di spesa.
Con il Piano, il Governo intende massimizzare le risorse destinate agli investimenti pubblici, la cui quota supera il 70%. Gli incentivi a investimenti privati sono pari a circa il 21%. Impiegando le risorse nazionali del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 non ancora programmate, è stato possibile incrementare gli investimenti di circa 20 miliardi per nuovi progetti in settori importanti, che comprendono la rete ferroviaria veloce, la portualità integrata, il trasporto locale sostenibile, la banda larga e il 5G, il ciclo integrale dei rifiuti, l’infrastrutturazione sociale e sanitaria del Mezzogiorno.
I singoli progetti di investimento sono stati selezionati secondo criteri volti a concentrare gli interventi su quelli trasformativi, a maggiore impatto sull’economia e sul lavoro. A tali criteri è stata orientata anche l’individuazione e la definizione sia dei “progetti in essere” che dei “nuovi progetti”. Per ogni missione sono indicate, inoltre, le riforme necessarie a realizzarla nel modo più efficace.
Il primo 70 per cento delle sovvenzioni verrà impegnato entro la fine del 2022 e speso entro la fine del 2023. Il piano prevede inoltre che il restante 30 per cento delle sovvenzioni sarà speso tra il 2023 e il 2025. I prestiti totali aumenteranno nel corso del tempo, in linea con l’obiettivo di mantenere un livello elevato di investimenti e altre spese, in confronto all’andamento tendenziale. Nei primi tre anni, la maggior parte degli investimenti e dei “nuovi progetti” (e quindi dello stimolo macroeconomico rispetto allo scenario di base) sarà sostenuta da sovvenzioni. Nel periodo 2024-2026, viceversa, la quota maggiore dei finanziamenti per progetti aggiuntivi arriverà dai prestiti.
Nella tabella di seguito si evidenzia l’entità delle risorse che si prevede di impiegare nelle sei missioni, con la distinzione tra i progetti già in essere e quelli nuovi.

tabella allocazione risorse del PNRR

Il PNRR impatterà positivamente sulle principali variabili macroeconomiche e sugli indicatori di inclusione, equità e sviluppo sostenibile  attraverso i maggiori investimenti che attiverà direttamente e indirettamente e le innovazioni tecnologiche che introdurrà e stimolerà. Questi effetti saranno amplificati dalle riforme di contesto e da quelle più settoriali inserite nelle singole componenti del Piano. Una valutazione dell’impatto complessivo di investimenti, trasferimenti, incentivi e riforme, nonché dell’effetto moltiplicativo che potrebbe realizzarsi grazie all’effetto-leva di numerose linee progettuali del Piano, potrà essere effettuata quando tutti i dettagli dei progetti e delle relativamente riforme saranno pienamente definiti.

 
Comunicato del Consiglio dei Ministri n. 89 del 12.01.2020

Sezione Piano nazionale di ripresa e resilienza sul sito Dipartimento per le Politiche Europee



( red / 13.01.21 )

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Emergenza Covid-19: Speranza alla Camera, si resiste grazie alla collaborazione tra Governo, Regioni e Comuni

(Regioni.it 3980 - 13/01/2021) L'Aula della Camera ha approvato, con 295 voti a favore, 220 contrari e sette astenuti, la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza sul prossimo Dpcm con le ulteriori misure di contrasto al Coronavirus.
"La collaborazione tra governo, regioni e comuni ci ha consentito di resistere anche quando siamo stati investiti dalle onde pù alte, senza uno sforzo unitario delle istituzioni non si sarebbe arginato questo nemico. Non c'è altra strada diversa dall'unita per affrontare questa emergenza, la piu grande dal dopoguerra. ecco perche mi rivolgo alla maggioranza e all'opposizione", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell'informativa alla Camera sulle misure anti-Covid. 
"Con la campagna di vaccinazione vediamo la luce in fondo al tunnel. Il Covid ha le ore contate, ma non abbiamo ancora vinto siamo alle prime battute di una lunga e difficile maratona", ha proseguito Speranza. "Quando tutti i parametri peggiorano contemporaneamente abbiamo l'obbligo di prendere nuove misure e il governo ritiene inevitabile prorogare al 30 aprile stato di emergenza". Per questo "Nel nuovo dpcm, è intenzione del governo confermare il divieto di spostamento anche in zona gialla e vietare l'asporto dopo le 18 dai bar e stabilire l'ingresso in area arancione di tutte le regioni a rischio alto". Ma nel nuovo dpcm è intenzione del governo riaprire i musei nelle regioni in area gialla.
Sempre riferendosi ai vaccini c'è fiducia che "un aumento delle dosi disponibili avverrà in tempi non lunghi, aspettiamo fiducioso certi che Ema e Aifa non perderanno neanche un giorno nel loro lavoro. Vogliamo correre ma dobbiamo farlo nell'assoluta sicurezza, ecco perche' dobbiamo dare agli scienziati tutto il tempo necessario per completare il lo'oro lavoro", ha poi spiegato Speranza. Nel primo trimestre 2021 è attesa l'autorizzazione anche del vaccino di Johnson & Johnson. I risultati del vaccino italiano ReiThera sono molto incoraggianti. Stiamo lavorando parallelamente ad organizzare le forze e l'Italia è pronta a mettere in campo una squadra forte: si aggiungeranno 40 mila medici ed entreranno anche le farmacie in campo, ha preannunciato il ministro. 
In ogni caso "A ieri notte in Italia abbiamo somministrato circa 800.000 dosi di vaccino, un buon risultato che attualmente ci fa essere la nazione europea che ha somministrato il maggior numero di vaccini: non rincorriamo le classifiche, ma è una soddisfazione per tutti vedere che oggi siamo i primi in Europa", ha rimarcato Speranza sottolineando il ""proficuo gioco di squadra che stiamo mettendo in campo, che è la precondizione  indispensabile per il successo della nostra iniziativa: dobbiamo andare avanti così, piena e totale collaborazione istituzionale e zero polemiche"". ""Siamo solo all'inizio del nostro lavoro di vaccinazione. Questa campagna - ha proseguito - è una lunga e difficile maratona, non una gara di velocità. Siamo consapevoli che siamo solo all'inizio: c'è ancora tantissimo da fare per raggiungere nuovi risultati. Dobbiamo avere chiari obiettivi, tempi e strategia per raggiungere i risultati attesi".
"Ad oggi abbiamo siglato opzioni per circa 226 milioni di dosi che nelle prossime settimane aumenteranno ulteriormente sino a giungere a 250 milioni esercitando sempre il diritto di opzione previsto dagli accordi europei che ci consente di bloccare per ogni contratto siglato dall'Unione il 13,46% di vaccini". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella comunicazione alla Camera. "Abbiamo opzionato - ha spiegato - così quasi il doppio delle fiale necessarie per vaccinare tutti gli italiani. Tutto quello che si poteva e si doveva fare per approvvigionarsi del vaccino è stato fatto con attenzione e per tempo". Arriveranno venerdì - secondo quanto si apprende - le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza con le nuove classificazioni delle regioni per fasce di rischio. Secondo l'ultimo monitoraggio della cabina di regia - riportato oggi da Speranza nelle comunicazioni alla Camera - 12 regioni e province autonome sono ad alto rischio, 8 sono a rischio moderato di cui 2 in progressione a rischio alto e una sola regione è a rischio basso". 
"Le prime tappe della campagna di vaccinazione sono chiare e definite: innanzitutto il personale sanitario, le Rsa e le persone dagli 80 anni in su. Si tratta di oltre 6 milioni di persone di cui più di 4 sono over-80. Aver scelto questa priorità rappresenta un tratto di umanità e civiltà profondamente giusto". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza alla Camera. "Non credo ci possano essere dubbi: il Ssn, tanto più in una grave emergenza, ha obbligo di tutelare innanzitutto il diritto alla salute a partire dai più deboli, che corrono più rischi di perdere la vita".
Oltre alle aree rosse, arancioni e gialle "il Gioverno ha intenzione di prevedere anche una quarta area, bianca, solo con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1" fermo restando le misure delle mascherine e del distanziamento. Con l'area bianca, ha tenuto a precisare il ministro, si inizia a indicare un nuovo percorso.
"In Italia non facciamoci portare fuori pista dalla circostanza che attualmente abbiamo un numero di casi leggermente piu' basso rispetto ad altri paesi Ue, ma i dati dell'ultima cabina di monitoraggio sono molto chiari e non vanno sottovalutati. Questa settimana si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica, aumentano Rt, incidenza, tasso occupazione delle terapie intensive e i focolai di origine sconosciuta. L'epidemia è nuovamente in una fase espansiva. Sono 12 le Regioni a rischio alto" che entreranno in zona arancione, ha detto il ministro e "Se pensiamo di essere fuori pericolo andiamo incontro a disillusioni. A livello nazionale il tasso di occupazione delle terapie intensive torna ad attestarsi sopra la soglia critica del 30% e c'è un drammatico mutamento dell'indice di rischio attribuito alle Regioni: 12 regioni e province autonome sono ad alto rischio, 8 sono a rischio moderato di cui 2 in progressione a rischio alto e una sola regione è a rischio basso".


++ Covid: Camera, ok a risoluzione maggioranza ++

++ Venerdì nuove ordinanze. Ad oggi 12 regioni a rischio alto ++

++ Speranza,arriveremo a 250mln dosi vaccini ++

++ Speranza,c'è drammatico mutamento indice rischio in Regioni ++

**CORONAVIRUS: DOMANI VERTICE GOVERNO-REGIONI, ANCI E UPI SU DPCM E VACCINI** =

Covid: Speranza, 12 Regioni a rischio alto, in zona arancione



( red / 13.01.21 )

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Poste Italiane consegna vaccini Moderna

Bonaccini e Zaia evidenziano l'arrivo

(Regioni.it 3980 - 13/01/2021) Poste Italiane consegna alle Regioni i vaccini Moderna. Si tratta in particolare dei furgoni del corriere di Poste Italiane, SDA, attrezzati con celle frigorifere, per la consegna delle prime 47mila dosi di vaccino Moderna.
Sono partiti ieri era dall'Istituto Superiore di Sanità di Roma verso Sicilia, Valle d'Aosta, Campania, Marche, Umbria, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Veneto.
A differenza del vaccino Pfizer, dopo il decongelamento (ma prima di essere aperti) i flaconi di Moderna possono durare fino a 30 giorni a una temperatura di 2-8 gradi e ora sono cominciati gli studi clinici per testare il vaccino in età pediatrica.
"Mentre in Emilia Romagna – spiega il presidente della regione Stefano Bonaccini - le vaccinazioni procedono a pieno regime, oggi arrivano nella nostra regione anche le prime dosi del vaccino Moderna. Rafforziamo la capacità di sconfiggere il virus, obiettivo da centrare insieme”.
Anche il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, evidenzia l’arrivo dei vaccini Moderna: “Arrivano i vaccini Moderna penso oggi, 7.800 dosi e ovviamente sapete che i Moderna verranno distribuiti in percentuale alla popolazione over-80. Vuol dire che in base alla popolazione over-80 che hai ogni regione avrà la sua quota rispetto al totale dei vaccini Moderna che verranno distribuiti”.


Poste Italiane consegna alle Regioni i vaccini Moderna
Vaccini: Zaia, oggi in Veneto 7.800 dosi di Moderna

Vaccini: Bonaccini, oggi in E-R arrivano le dosi di Moderna

( gs / 13.01.21 )

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Agenas: 10 regioni oltre soglia critica per terapie intensive da pandemia

(Regioni.it 3980 - 13/01/2021) Per l’Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, è ancora critica la situazione dei reparti di terapia intensiva per la pandemia. Sono 10 le regioni che si trovano oltre la soglia definita critica, una in più rispetto al 6 gennaio.
L’Agenas nel suo monitoraggio spiega che le terapie intensive occupate da pazienti Covid tornano, a livello nazionale, sopra la soglia d'allerta del 30%, attestandosi al 31%, l'1% in più rispetto a 7 giorni fa. Cresce dell'1% rispetto a una settimana fa anche il numero dei posti letto in reparto occupati da pazienti Covid, che arriva al 37% e resta sotto la soglia d'allerta del 40%.
In base al decreto del ministro della Salute del 30 aprile 2020, la soglia di allerta di posti in terapia intensiva occupati da malati Covid è stata stabilita essere del 30%. In base ai dati di ieri sono 9 le regioni in cui viene superata: Emilia Romagna (31%), Friuli Venezia Giulia (39%), Lazio (35%), Lombardia (38%), Marche (36%), Provincia autonoma di Bolzano (32%), Provincia autonoma di Trento (48%), Umbria (43%) e Veneto (36%).
Per quanto riguarda i posti occupati in area 'non critica', ovvero nei reparti di medicina, pneumologia e malattie infettive, la soglia limite è stata individuata al 40%. A superare tale soglia sono 10 regioni, una in più rispetto a una settimana fa: Emilia Romagna (45%), Friuli Venezia Giulia (53%), Lazio (45%), Liguria (42%), Marche (50%), Piemonte (46%), Provincia autonoma di Bolzano (46%), Provincia autonoma di Trento (57%), Puglia (41%) e Veneto (43%).


++ Covid:terapie intensive tornano sopra soglia allerta del 30%

( gs / 13.01.21 )

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Istat: incidenza della pandemia nell'economia

(Regioni.it 3980 - 13/01/2021) In Italia è prevista una crescita del Pil del 5,3% nel 2021. E' la previsione di S&P Global Ratings: “il 2021 riserverà una probabile contrazione iniziale del Pil e una forte ripresa nella seconda parte, guidata dai servizi, assumendo che sia stata raggiunta una immunità di gregge”.
Intanto l’Istat sostiene che migliora la fiducia nelle prospettive dell’economia e quindi le aspettative per i prossimi mesi per l'economia del nostro Paese: “mantengono un elevato grado di incertezza, ma a dicembre la fiducia di famiglie e imprese ha registrato un miglioramento”. Lo rileva l'Istat nella nota mensile sull'andamento dell'economia italiana precisando che nelle ultime settimane del 2020, il riacutizzarsi dei contagi e le misure di contenimento “hanno frenato la ripresa economica internazionale”.
Gli effetti pesanti della pandemia si fanno comunque sentire per l'industria italiana (-1,4% a novembre -4,2% su base annua) – rileva sempre l'Istat - nel confronto con febbraio 2020 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è inferiore del 3,5%.
Tutti i comparti risultano in diminuzione su base annua. Nella media del trimestre settembre-novembre rialzo del 2,1% rispetto al trimestre precedente.
 
CORONAVIRUS: S&P, EFFETTI SECONDO LOCKDOWN UN TERZO DI QUELLI PRIMAVERA 2020

 
Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana - Periodo di riferimento: Novembre-dicembre 2020 - Data di pubblicazione: 13 gennaio 2021






( gs / 13.01.21 )

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Emergenza Covid-19 e trasporto pubblico locale: oggi audizione rappresentanti Conferenza delle Regioni

(Regioni.it 3980 - 13/01/2021) Oggi, alle ore 17.00, la Commissione Trasporti della Camera, in videoconferenza, avrà luogo un'audizione di rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, sullo stato del trasporto pubblico locale con riferimento all’emergenza sanitaria. 
La delegazione della Conferenza delle Regioni sarà guidata da Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente della Regione Campania, Coordinatore della Commissione - Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio, nell’ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. E' prevista inoltre la partecipazione di  Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia autonoma di Trento, Elisa De Berti, Vicepresidente della Regione Veneto, Donatella Merra, Assessore ai Trasporti della Regione Basilicata, Graziano Pizzimenti, Assessore alle Infrastrutture e territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, Giovanni Berrino, Assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Claudia Terzi, Assessore ai Trasporti della Regione Lombardia, Guido Castelli, Assessore ai Trasporti della Regione Marche, Marco Gabusi, Assessore ai Traporti della Regione Piemonte, Giorgio Todde, Assessore dei Trasporti della Regione Sardegna, Stefano Baccelli, Assessore alle Infrastrutture, mobilità e governo del territorio della Regione Toscana, Chiara Minelli, Assessore ai trasporti e mobilità sostenibile della Regione Valle d’Aosta. ed Enrico Melasecche Germini, Assessore alle infrastrutture, trasporti, opere pubbliche e politiche della casa. Protezione civile della Regione Umbria

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( red / 13.01.21 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

Conferenza Stato-Regioni
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