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Regioni.it

n. 4070 - venerdì 14 maggio 2021

Sommario
- Pandemia: 8 milioni di italiani vaccinati con entrambe le dosi
- Stati generali della Natalità: Draghi evidenzia la questione demografica
- Hub vaccinali: le linee di indirizzo organizzativo
- Speranza: stop quarantena per ingresso da Ue e area Shengen
- Il Brennero e la politica dei trasporti attraverso le Alpi: webinar il 19 maggio
- La comunicazione della vaccinazione anti Covid-19 sui siti web delle Regioni

+T -T
Stati generali della Natalità: Draghi evidenzia la questione demografica

(Regioni.it 4070 - 14/05/2021) Il presidente dell'Istat, Gian Carlo Blangiardo, nella sua relazione agli Stati generali della Natalità, promossi dal Forum delle Associazioni Familiari, sottolinea i dati sul crollo della natalità nel nostro Paese, con numeri mai così bassi dal Dopoguerra: "Nell'anno 2020 ci sono stati in Italia 404mila nati, nell'anno 2021 si stima da 384mila a 393mila".
Agli Stati generali della natalità il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rileva che “la questione demografica, come quella climatica e quella delle diseguaglianze, è essenziale per la nostra esistenza”, evidenziando che "un'Italia senza figli è destinata a invecchiare e scomparire" e rilanciando lo strumento dell'assegno unico, una "misura epocale" che "dal 2022 sarà estesa a tutti i lavoratori".
E’ intervenuto anche papa Francesco: "Finalmente in Italia si è deciso di trasformare in legge un assegno per ogni figlio che nasce", afferma Bergoglio sostenendo che "se le famiglie ripartono, tutto riparte”.
L’Istat spiega che un apporto di mezzo milione di nati comporta, con una speranza di vita di 82 anni per un maschio e 86 per una femmina, l’acquisizione da parte della popolazione cui afferiscono di 42 milioni di anni-vita .
Per l’Italia ciò equivale ad accrescere di circa il 2% il patrimonio demografico ossia gli anni di futuro che complessivamente competono al totale dei residenti. Il 51% degli anni-vita forniti dal contingente di nati verranno spesi in età produttive, il 22% in età di formazione e il 27% in età di pensione .
Nelle nuove generazioni la prospettiva è (ai parametri attuali) di vivere mediamente 53 anni da pensione per ogni 100 di lavoro: un rapporto che è di un terzo più favorevole agli equilibri di welfare rispetto al 79 per 100 che attualmente caratterizza il complesso della popolazione italiana.
"Siamo qui - afferma il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti - perchè non vogliamo voltarci dall'altra parte rispetto a questo inverno demografico come lo ha definito il Santo Padre, ma invece crediamo sia giusto affrontare questo tema con grande impegno e grande verità e assumendoci responsabilità. Sappiamo che il fenomeno della denatalità è complesso ed è determinato da tanti fattori e occorre allora con coraggio andare alla radice del problema, occorre riconquistare un orizzonte di speranza e occorre abbandonare un ripiegamento così diffuso sui problemi del presente che rende troppo spesso gli italiani incapaci di progettare l'avvenire. Si tratta di ritrovare un senso della missione comune, di sostituire all'illusione dell'io la forza del noi. La tendenza a non procreare sicuramente deriva da condizioni materiali difficili, il lavoro prima di tutto con la sua assenza e la sua precarietà. Ma anche la fatica quotidiana di oggi, così passata da compiti e responsabilità che vengono avvertite spesso come un peso insopportabile da chi si sente solo".

Il Presidente Draghi agli Stati Generali della Natalità

== PAPA FRANCESCO E DRAGHI "SENZA FIGLI L'ITALIA NON HA FUTURO" ==

++ Presidente Istat, nel 2021 stimate meno di 400mila nascite ++

[Lazio] INTERVENTO PRESIDENTE ZINGARETTI AGLI STATI DELLA NATIVITA'


( gs / 14.05.21 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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