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Regioni.it

n. 4143 - venerdì 17 settembre 2021

Sommario3
- Covid-19: estensione green pass, via libera dal Consiglio dei Ministri al Decreto Legge
- Green pass: Fedriga, siamo di fronte ad un "processo che va accompagnato"
- Conferenza delle Regioni e delle Province autonome mercoledì 22 settembre
- Sicurezza delle cure e della persona assistita: III giornata nazionale
- Legge 194, interruzione volontaria di gravidanza, la relazione annuale al Parlamento
- Contributo sulla Direttiva Servizi relativamente a procedure e modalità per la notifica requisiti previsti a livello locale

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Covid-19: estensione green pass, via libera dal Consiglio dei Ministri al Decreto Legge

La nota di palazzo Chigi del 16 settembre

(Regioni.it 4143 - 17/09/2021) Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 16 settembre 2021, alle ore 16.55 a Palazzo Chigi su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro della salute Roberto Speranza, del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e del Ministro della giustizia Marta Cartabia, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening.
Di seguito le principali previsioni.
Lavoro pubblico
A chi si applica
È tenuto a essere in possesso dei Certificati Verdi il personale delle Amministrazioni pubbliche.

L’obbligo riguarda inoltre il personale di Autorità indipendenti, Consob, Covip, Banca d’Italia, enti pubblici economici e organi di rilevanza costituzionale. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice.
Inoltre l’obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o formativa presso le pubbliche amministrazioni.
Dove si applica
Il possesso e l’esibizione, su richiesta, del Certificato Verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro delle strutture prima elencate.

I controlli e chi li effettua
Sono i datori di lavoro a dover verificare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione. I datori di lavoro inoltre individuano i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.

Le sanzioni
Il decreto prevede che il personale che ha l’obbligo del Green Pass, se comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della Certificazione Verde; dopo cinque giorni di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso. La retribuzione non è dovuta dal primo giorno di assenza. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Per coloro che sono colti senza la Certificazione sul luogo di lavoro è prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari previste dai diversi ordinamenti di appartenenza.
Organi costituzionali
L’obbligo di Green Pass vale anche per i soggetti titolari di cariche elettive e di cariche istituzionali di vertice. Gli organi costituzionali adeguano il proprio ordinamento alle nuove disposizioni sull’impiego delle Certificazioni Verdi.

Lavoro privato
A chi si applica
Sono tenuti a possedere e a esibire su richiesta i Certificati Verdi coloro che svolgano attività lavorativa nel settore privato.

Dove si applica
Il possesso e l’esibizione, su richiesta, del Certificato Verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro.

I controlli e chi li effettua
Come per il lavoro pubblico, anche per quello privato sono i datori di lavoro a dover assicurare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione. I datori di lavoro inoltre individuano i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.

Le sanzioni
Il decreto prevede che il personale ha l’obbligo del Green Pass e, se comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente senza diritto alla retribuzione fino alla presentazione del Certificato Verde. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

È prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro per i lavoratori che abbiano avuto accesso violando l’obbligo di Green Pass.
Per le aziende con meno di 15 dipendenti, è prevista una disciplina volta a consentire al datore di lavoro a sostituire temporaneamente il lavoratore privo di Certificato Verde.
Tamponi calmierati
Il decreto prevede l’obbligo per le farmacie di somministrare i test antigenici rapidi applicando i prezzi definiti nel protocollo d’intesa siglato dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, d’intesa con il Ministro della salute. L’obbligo vale per le farmacie che hanno i requisiti prescritti.

Le nuove norme prevedono inoltre la gratuità dei tamponi per coloro che sono stati esentati dalla vaccinazione.
Tribunali
Il personale amministrativo e i magistrati, per l’accesso agli uffici giudiziari, devono possedere ed esibire le Certificazioni Verdi. Al fine di consentire il pieno svolgimento dei procedimenti, l’obbligo non si estende ad avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei all’amministrazione della Giustizia, testimoni e parti del processo.

Revisione misure di distanziamento
Entro il 30 settembre, in ragione dell’estensione dell’obbligo di Green Pass e dell’andamento della campagna vaccinale, il Cts esprime un parere relativo alle condizioni di distanziamento, capienza e protezione nei luoghi nei quali si svolgono attività culturali, sportive, sociali e ricreative. La rivalutazione sarà propedeutica all’adozione degli successivi provvedimenti.

Sostegno allo sport di base
Il provvedimento interviene, vista la grave crisi che continua ad attraversare il settore sportivo a causa dell’emergenza pandemica, anche sul settore sportivo. In particolare:

- a sostegno della maternità delle atlete non professioniste;
- a garanzia del diritto all’esercizio della pratica sportiva quale insopprimibile forma di svolgimento della personalità del minore;
- a incentivare l’avviamento all’esercizio della pratica sportiva delle persone disabili mediante l’uso di ausili per lo sport.
Inoltre le risorse potranno essere destinate ad assicurare un ulteriore sostegno all’attività sportiva di base, anche attraverso finanziamenti a fondo perduto da attribuire alle associazioni e società sportive dilettantistiche.

 



( red / 17.09.21 )

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Green pass: Fedriga, siamo di fronte ad un "processo che va accompagnato"

(Regioni.it 4143 - 17/09/2021) Per quanto riguarda il Green pass "come  sistema delle Regioni abbiamo chiesto di andare incontro  all'agevolazione sul prezzo dei tamponi e lo spostamento di validità per i tamponi molecolari a 72 ore, questo perché noi dobbiamo  accompagnare il processo". Lo ha dichiarato il Presidente della  Regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine di un  incontro in Porto Vecchio a Trieste.
"Il mio obiettivo è quello di  convincere piu' persone possibile a vaccinarsi ma senza creare tensioni sociali perché in questo momento dobbiamo tenere il Paese  unito", ha aggiunto Fedriga. "Mi rendo conto che questo è uno sforzo  non facile perche' le tensioni ci sono ma con la forza della verità sull'utilita' dei vaccini e con il fatto che con una protezione  reciproca non solo tuteliamo la salute ma teniamo anche aperte le  attività, sono convinto - ha concluso - che riusciremo ad ottenere  questo obiettivo".
"C'è scritto nel decreto che verrà fatta una valutazione entro i primi giorni di ottobre, non soltanto per tenere aperto, ma anche per aprire nuove attività che oggi sono chiuse, penso alle discoteche", ha poi aggiunto ill presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga,  rassicurando così sulla proposta da lui avanzata che con il green pass anche in eventuale zona rossa e arancione gli esercizi e le attività potranno continuare a lavorare.
"Come sistema regionale abbiamo chiesto anche di andare incontro all'agevolazione sul prezzo, lo spostamento per i tamponi molecolari della validità per il green pass ad almeno 72 ore", spiega il governatore, precisando che l'iniziativa nella Conferenza delle Regioni era del Friuli Venezia Giulia e di altre regioni, ma non tutte. "Ovviamente tutte hanno il medesimo obiettivo, ma magari le strategie possono cambiare", aggiunge. E conclude: "Il mio obiettivo è di convincere tutte le persone a vaccinarsi, ma non creare tensioni sociali perché in questo momento dobbiamo tenere il Paese unito. E' uno sforzo non facile perché, è inutile negarlo, le tensioni ci sono".
Una sottolineatura finale, il presidente Fedriga,  l'ha riservata anche alla  gestione delle risorse del PNRR "E' utile fare i controlli  - ha detto - ma devono servire a garantire la legalità e non invece a favorire  una burocrazia eccessiva che va a bloccare gli interventi".


fonti: Agenzia Italia (Agi) e Dire


( red / 17.09.21 )

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Conferenza delle Regioni e delle Province autonome mercoledì 22 settembre

L'ordine del giorno nel sito www.regioni.it

(Regioni.it 4143 - 17/09/2021) Il Presidente Massimiliano Fedriga ha convocato una riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in seduta ordinaria per mercoledì 22 settembre 2021, alle ore 13.30 in Via Parigi, 11 – Roma - II piano (Sala Marcello Mochi Onori). 
Ordine del giorno:
1) Approvazione resoconti sommari sedute del 4, 5 e 31 agosto 2021;
2) Comunicazioni del Presidente;
3) Esame questioni all’ordine del giorno della Conferenza Unificata ordinaria;
4) Esame questioni all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni ordinaria;
5) COMMISSIONE INFRASTRUTTURE, MOBILITA’ E GOVERNO DEL TERRITORIO – Coordinamento Regione Campania
Ratifica del documento “TPL ed emergenza sanitaria”, illustrato in sede di audizione parlamentare del 14 settembre 2021;
6) COMMISSIONE SALUTE – Coordinamento Regione Emilia-Romagna
1. Proposta di documento sull’applicazione dell’articolo 4 del D.L. 1° aprile 2021, n. 44 convertito con modificazioni dalla Legge 28 maggio 2021, n. 76 in materia di obbligo vaccinale per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario;
2. Proposta di documento in merito alle criticità relative ai finanziamenti per la gestione emergenziale Covid-19 nell’anno 2021;
7)  COMMISSIONE ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA – Coordinamento Regione Lazio
Aggiornamento delle linee guida per la tutela della salute nelle residenze universitarie per l’anno accademico 2021-2022 ;
8) COMMISSIONE POLITICHE AGRICOLE – Coordinamento Regione Veneto
1. Presa d’atto del documento predisposto per l’Open Forum sull’Agricoltura sostenibile nell’ambito del G20 – Firenze 16 settembre 2021;
2. Approvazione documento sul tema della protezione del Prošek come “menzione tradizionale” ai sensi dell’art. 113 del Reg. (UE) 1308/2013;
9) EMERGENZA COVID-19
Valutazione della proposta della Commissione Beni e Attività culturali per sostenere la ripartenza delle attività dello spettacolo dal vivo;
10) Coordinamento e compiti dei Gruppi di lavoro in materia di Semplificazione e Sviluppo Sostenibile;
11) Varie ed eventuali.
SEDUTA RISERVATA
12)  Indicazione per la nomina degli organi statutari delle associazioni interregionali Tecnostruttura e Itaca;
13)  Valutazioni in ordine alla composizione degli organi del Comitato di settore Regioni-Sanità;
14)  Valutazione della proposta del Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità in ordine alla composizione degli organi statutari della SISAC (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati);
15)  Processo di riorganizzazione delle Associazioni interregionali.

22/09/2021 - Conferenza Regioni e Province Autonome
 
 
 
 
 
 
 
Massimiliano Fedriga


( red / 17.09.21 )

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Sicurezza delle cure e della persona assistita: III giornata nazionale

(Regioni.it 4143 - 17/09/2021) Oggi 17 settembre on line un workshop dedicato alla terza Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita. L’evento è organizzato dal ministero della Salute insieme con la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Istituto superiore di sanità (ISS), l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) e in accordo con OMS che il 17 settembre celebra la mondiale della sicurezza dei pazienti. Tema dell’edizione 2021: Assistenza materna e neonatale sicura”.
 "La mortalità materna e neonatale è un evento drammatico e spesso evitabile" e un ruolo centrale lo ha "una organizzazione ospedaliera in grado di affrontare le possibili complessità che possono accompagnare il momento del parto". A spiegarlo è stato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanita' (Iss), Silvio Brusaferro, L'Istituto Superiore di Sanità, "che ha il compito di produrre evidenze scientifiche che fungono da supporto ai decisori politici nelle scelte di sanità, aggiorna le linee guida con le migliori pratiche da seguire, così come promuove corsi di formazione per i sanitari, anche a distanza". Ma ha in carico anche la sorveglianza, ovvero la raccolta e l'organizzazione dei dati, sulla mortalità materna, perinatale e sotto i 24 mesi.
L'Italia, ha proseguito Brusaferro, "è uno dei paesi come la migliore sorveglianza sulla mortalità materna al mondo". Quanto alla sorveglianza della mortalità perinatale, cioè quella che avviene entro la prima settimana dalla nascita, "una fascia particolarmente a rischio sono le gravidanze di mamme straniere, le gravidanze multiple e le nascite pretermine. Questo ci indica dove andare a investire per arrivare vicini al rischio 0".
L'ultima sorveglianza in questo settore, cioè quella relativa allo stato di salute di bambini tra 0 e 2 anni, "viene gestita attraverso la compilazione di questionari al momento della vaccinazione obbligatoria dei bimbi in questo arco di tempo e valuta alcuni determinanti, come l'abitudine del fumo in famiglia, la posizione del neonato nella culla, la vaccinazione, l'allattamento al seno".

fonte: agenzia Ansa


( red / 17.09.21 )

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Legge 194, interruzione volontaria di gravidanza, la relazione annuale al Parlamento

On line sul sito del ministero della Salute



( red / 17.09.21 )

Documento della Conferenza delle Regioni e dell'Anci del 29 luglio

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Contributo sulla Direttiva Servizi relativamente a procedure e modalità per la notifica requisiti previsti a livello locale

(Regioni.it 4143 - 17/09/2021) Il 29 luglio la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un documento congiunto con l'ANCI relativo alle procedure della notifica dei requisiti previsti a livello locale dalla Direttiva Servizi.
Il testo è stato inviato poi al  Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza Consiglio dei Ministri.
Si riporta di seguito il testo del documento congiunto Conferenza delle Regioni - ANCI
Direttiva Servizi - Notifica dei requisiti previsti a livello locale: procedure e modalità Documento ANCI-Regioni
Premessa
Relativamente alla tematica in oggetto, come noto, a seguito di una espressa richiesta di contributi formulata dal Dipartimento per le politiche europee - con prima email dell’8 febbraio us e seguenti -, propedeutica alla riunione del Gruppo esperti per l’attuazione della Direttiva Servizi, l’ANCI, con documento del 10 febbraio us e, successivamente, la Conferenza delle Regioni con Nota del Coordinamento tecnico attività produttive del 24 marzo us, hanno espresso il proprio orientamento circa la tipologia di atti oggetto di notifica ai sensi dell’articolo 15, par. 7 della Direttiva.
In particolare, alla luce del vigente quadro normativo, si è ritenuto che il processo di notifica di cui all’articolo 15, par. 7 della Direttiva, debba essere effettuato esclusivamente in relazione alle disposizioni che introducono requisiti di carattere generale e non anche in relazione ai successivi provvedimenti attuativi né per le disposizioni che recepiscono gli stessi requisiti disposti da una fonte normativa superiore.
Per quanto riguarda i Comuni, in particolare, anche alla luce della sentenza della Corte di Giustizia europea nella causa C-31/16 Visser, nel richiamato documento ANCI è stato evidenziato che i singoli atti amministrativi di programmazione urbanistica e, dunque, di programmazione degli insediamenti commerciali ordinariamente adottati dai Comuni in attuazione della legislazione
nazionale e regionale non debbano essere oggetto di notifica alla Commissione europea, essendo sufficiente, ai fini del rispetto degli obblighi definiti dall’articolo 15, par. 7 della Direttiva, la notifica degli atti generali adottati a livello nazionale e regionale di cui lo strumento urbanistico comunale costituisce attuazione. Tale interpretazione, come riferito dal Dipartimento, sembra essere stata fatta propria anche dalla Commissione, essendosi già espressa favorevolmente sull’approccio descritto.
Una riflessione a parte potrebbe essere fatta per gli atti adottati a livello comunale in attuazione di normative speciali, come, a titolo meramente esemplificativo, la normativa dettata dal comma 4 dell’art. 1 del dlgs n. 222/2016, finalizzata alla tutela delle aree pubbliche aventi valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico; per tali Regolamenti, per la cui adozione la norma già prevede una procedura di concertazione con la Regione di riferimento e con il Ministero dei Beni e le attività culturali, potrebbe essere ipotizzabile l’applicazione della procedura di notifica di cui all’art. 15, par. 7 della Direttiva, in considerazione della rilevanza degli stessi e del carattere di assoluta specialità rispetto all’ordinaria pianificazione urbanistica effettuata dai Comuni.
Le modalità di notifica
Nel ribadire quanto richiamato in premessa, occorre quindi individuare le modalità per consentire ai Comuni di effettuare le notifiche degli eventuali regolamenti adottati in attuazione del richiamato comma 4, dell’art. 1 del dlgs n. 222/2016, senza determinare oneri eccessivi in capo alle amministrazioni, nel rispetto delle competenze proprie di ciascun livello istituzionale e tenuto conto del fatto che il Dlgs 26 marzo 2010 , n. 59, di Attuazione della direttiva 2006/123/CE all’art. 13, individua la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche europee quale centro nazionale notifiche, cui compete la notifica alla Commissione europea dei requisiti.
Relativamente al processo con il quale deve avvenire tale notifica, alla luce del confronto e degli approfondimenti effettuati, l’ANCI e la Conferenza delle Regioni sono concordi nell’indicare che essa debba essere effettuata direttamente dal Comune che adotta l’atto, eventualmente avvalendosi del supporto operativo della propria Regione.
Tale soluzione appare la più idonea dal punto di vista dell’impatto organizzativo, poiché la casistica oggetto di analisi risulta essere quantitativamente poco significativa, contandosi ad oggi, a cinque anni dall’emanazione del provvedimento normativo, poche decine di casi di regolamenti attuativi adottati dai Comuni, a conferma della specialità della normativa in oggetto.
Prevedendo l’art. 1, comma 4 del dlgs n. 222/2016 una chiara procedura di consultazione preventiva con i livelli di governo regionale e nazionale, e prevedendo altresì la trasmissione della deliberazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e al Ministero dello sviluppo economico, si ritiene dunque che l’IMI possa abilitare il singolo Comune per procedere con la notifica preventiva dell’atto di interesse.
Nell’ottica della piena e leale collaborazione istituzionale e affinché questo processo sia efficace e le notifiche siano effettuate dalle amministrazioni comunali che, in futuro, dovessero adottare regolamenti ai sensi dell’art. 1, comma 4 del dlgs n. 222/2016:
- l’ANCI si impegna a sensibilizzare, con apposita circolare esplicativa, i Comuni circa il rispetto dell’obbligo di notifica;
- la Conferenza delle Regioni si impegna a garantire assistenza tecnica nel processo di notifica a quei Comuni che dovessero manifestare esigenze di supporto in tal senso.

Link al documento della Conferenza delle Regioni e dell'ANCI del 29 luglio: Direttiva Servizi - Notifica dei requisiti previsti a livello locale: procedure e modalità Documento ANCI-Regioni


( red / 17.09.21 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

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