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Regioni.it

n. 4247 - mercoledì 2 marzo 2022

Sommario
- Ucraina: oggi segnale concreto della solidarietà delle Regioni
- Emergenza Covid: Regioni, condividere col Governo percorso di normalizzazione
- Trasporti: Conferenza delle Regioni su risorse Fondo nazionale, contratto lavoratori e criticità per attuazione PNRR
- Emergenza Covid: Toti e Kompatscher, lavorare per progressivo ritorno alla normalità
- Ucraina: in moto la macchina della solidarietà delle Regioni italiane
- Gazzetta Ufficiale: la rassegna di febbraio

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Ucraina: in moto la macchina della solidarietà delle Regioni italiane

(Regioni.it 4247 - 02/03/2022) Nella ore drammatiche che stanno sconvolgendo l'Ucraina prosegue nella sua marcia la macchina della solidarietà delle Regioni e delle Province autonome
"In Basilicata si sta avviando la procedura organizzativa per garantire adeguato supporto all'accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra"". Lo ha annunciato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, a margine di un incontro in Prefettura a Potenza, nel corso del quale sono stati definiti i primi step per avviare la macchina dell'accoglienza, in attesa del testo definitivo del Decreto legge e dell'Ordinanza del Capo della Protezione Civile in relazione allo stato di emergenza. Il coordinamento è stato affidato alla Protezione Civile. "Regione e Comuni - ha evidenziato Bardi - stanno lavorando in totale sinergia così da poter armonizzare al meglio le operazioni finalizzate all'accoglienza. Stiamo raccogliendo le varie disponibilità manifestate dai Comuni lucani che vanno dai posti letto all'offerta di indumenti, alimenti e medicinali".
"In queste giornate surreali, vissute nell'attesa di uno spiraglio positivo dagli scenari di guerra in Ucraina, stiamo cercando di fare il possibile per sostenere l'impatto determinato dagli effetti diretti e dalle sanzioni". Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli su facebook. Stamattina, insieme al vicepresidente Mirco Carloni, all'assessore al Bilancio Guido Castelli e al presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini, "abbiamo organizzato un confronto con le categorie economiche, al fine di individuare le prime risposte allo scenario che si sta creando, sia di natura finanziaria che di nuove prospettive commerciali. Nelle prossime ore - annuncia - svilupperemo in maniera dettagliata gli interventi che potremo mettere in campo direttamente e quelli che invece chiederemo al Governo nazionale. La nostra economia è tradizionalmente molto legata ai mercati interessati dalla crisi, e il timore espresso dalle categorie e dagli imprenditori è anche la nostra grande preoccupazione a cui cercheremo di dare una risposta. Accanto a questo aspetto, da parte della Regione c'è anche grande attenzione e totale disponibilità rispetto alle esigenze di aiuto e sostegni umanitari che si manifesteranno" conclude.
"Il mio auspicio è che l'attivazione della direttiva europea sulla protezione temporanea metta momentaneamente nel cassetto il Trattato di Dublino, sperando che porti a un superamento definitivo di una norma ipocrita che blocca le persone nel primo Paese d'Europa dove mettono piede. E' ingiusta sia per le persone che per i Paesi di confine". Così Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alle Relazioni internazionali e ai rapporti con l'Europa, a margine di una conferenza stampa di presentazione delle 'Rotte antimafia' di Libera Emilia-Romagna. Schlein fa riferimento alla direttiva europea n.55 del 2001 per la protezione temporanea dei profughi, creata per la guerra nella ex Jugoslavia ma mai applicata. Lo strumento prevede un permesso temporaneo di un anno rinnovabile, la libertà di movimento all'interno dell'Unione europea, e l'assistenza sanitaria e diritto all'istruzione per i minori. La decisione deve essere presa domani dal consiglio europeo e per applicarla servirà la maggioranza qualificata dei due terzi. "Ci sarà una discussione accesa, perché alcuni governi non sono d'accordo - ha aggiunto Schlein - ma permetterebbe alle 200mila persone arrivate già in Polonia di poter attraversare gli altri confini così da avere una distribuzione più equa degli sforzi per assicurare un'accoglienza dignitosa".
"Siamo tutti preoccupati per la guerra  ed è inutile nasconderlo. Ogni persona di buon senso deve essere preoccupata da una guerra in casa propria. Le ripercussioni di carattere economico inesorabilmente si potranno verificare a distanza di 60 giorni. La fetta del turismo russo è sempre stata in crescita. I russi amano la Sicilia e cominciano ad arrivare le disdette. Segnali che nessuno vorrebbe ricevere. Poi c'è un problema di carattere energetico, i cereali e l'import/export". Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine di una conferenza stampa a Palazzo d'Orleans, parlando delle possibili ripercussioni sulla Sicilia del conflitto Russia-Ucraina. "E' mio dovere essere preoccupato - ha aggiunto l'assessore all'Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao - perché le previsioni di crescita del Pnrr dovranno fare i conti con l'inflazione, l'aumento dei tassi e anche con quello che sta accadendo in Ucraina". "Abbiamo dato disponibilità ad ospitare profughi, abbiamo attivato il nostro Dipartimento per le politiche sociali. La Sicilia è sempre stata una terra generosa e sono certo che anche in questa occasione non vorrà tirarsi indietro". Così il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci parlando della guerra in Ucraina a margine di una conferenza stampa a Palazzo Orleans.
"L'ampiezza e la fermezza del fronte anti Putin è fondamentale per fermarlo". Lo ha detto il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, a margine di un evento dedicato alla cybersicurezza a Roma, al WeGil a Trastevere. "È importante la presenza e l'unità dell'Europa - ha proseguito - Come è accaduto sul Covid è una novità positiva. La fermezza e l'ampiezza del fronte di condanna dell'invasione di Putin è la condizione più importante per condizionare gli sviluppi. Per questo è importante continuare con questo impianto. Conferma che l'Europa sta cambiando e può e deve fare un ulteriore salto: politiche economiche, estere e di difesa comune". Quanto all'impegno delle Regione Lazio, via social l'assessore alla Sanità, Alessio  D'Amato, ha annunciato che "Da questa mattina, grazie alla collaborazione di Asl Roma 1 e Croce Rossa Italiana - Italian Red Cross, l'hub vaccinale di Stazione Termini" a Roma "sarà destinato, ad accesso libero, anche alla vaccinazione dei cittadini provenienti dall'Ucraina. Inoltre, l'hub è anche abilitato al rilascio del codice per Straniero temporaneamente presente (Stp), affinché" i profughi "possano accedere a tutti i servizi sanitari. L'intero sistema sanitario regionale è allertato per supportare eventuali emergenze all'interno del sistema nazionale di Protezione civile". Lo comunica
"I civili ucraini in fuga dalla guerra che stanno arrivando in Veneto e in tutta Italia hanno bisogno di aiuto immediato. Per prima cosa è quindi necessario evitare le complicazioni burocratiche prodotte dall'ufficio complicazione affari semplici nazionale". Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, partecipando stamane alla manifestazione per la pace indetta dai giovani della Coldiretti, in occasione dell'apertura di Fieragricola 2022.  "Per i profughi - ha aggiunto Zaia - è ad esempio necessario attuare subito una deroga al super greenpass, che non possono ovviamente avere perché, anche i vaccinati, lo sono con lo Sputnik. L'Ema deve riconoscere al più presto questo vaccino altrimenti si troveranno di fronte a un blocco insuperabile di tipo sanitario". "Ma non basta - ha concluso il Presidente - perché è necessario facilitare al massimo, con una sburocratizzazione d'emergenza, le assunzioni di chi è arrivato e cerca lavoro. Io stesso sto ricevendo offerte e disponibilità dal mondo del turismo, dell'impresa, del commercio e deve essere fatto in modo che chi vuole assumere lo possa fare velocemente e senza lacci burocratici" (vedi anche notizia precedente). 
"Il nostro Governo ha assunto una posizione molto netta di condanna alla guerra, definita una aggressione ingiustificata e ingiustificabile. Credo che queste parole dette dal presidente del Consiglio Mario Draghi siano uno spartiacque: la nostra condanna deve essere ferma e la nostra solidarietà deve essere non formale ma sostanziale". Così il Presidente del Piemonte, Alberto Cirio, intervenuto nell'Aula del Consiglio regionale, dove è aperta la discussione su un ordine di giorno di condanna del conflitto e solidarietà al popolo ucraino.  "Con il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, l'assessore al Welfare Chiara Caucino, e l'ambasciatore ucraino in Italia - ha spiegato Cirio - ho creato un Coordinamento per l'emergenza ucraina per dare un primo supporto concreto al popolo martoriato dalla guerra, la cui condanna da parte nostra è netta. Anche perché abbiamo il dovere di essere presenti con i ventimila cittadini ucraini che vivono in Piemonte". "Abbiamo subito attivato - ha sottolineato - il nostro ospedale da campo, che è pronto a partire con la nostra equipe medica. Insieme a questo abbiamo preparato la raccolta dei materiali medicali che invieremo, e con Federfarma stiamo raccogliendo i medicinali che serviranno".
"Abbiamo dato la disponibilità ad accogliere bambini che dovessero avere problemi nel conflitto ucraino. Siamo pronti ad ospitarli nelle nostre strutture ospedaliere, nel Santobono". Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto a margine di una iniziativa promossa da Confindustria Caserta. "La Campania - ha ricordato - ha messo a disposizione il vecchio Covid residence dell'Asl Napoli 1 Centro, struttura di prima accoglienza. Lì riceveremo i profughi che vengono dall'Ucraina in questi giorni. Abbiamo fatto anche di più: ho parlato con il console ucraino che ha messo a disposizione dell'Ucraina la possibilità di fornitura di medicinali".  "È un momento nel quale dobbiamo mettere in campo il massimo di solidarietà possibile e contemporaneamente non perdere la strada della diplomazia". Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenendo sul conflitto in Ucraina a margine di una iniziativa di Confindustria a Caserta.  "La preoccupazione che dovremmo avere - sottolinea - riguarda i civili. Più si allungano i tempi di questa guerra, più ho la sensazione che le operazioni belliche si svolgeranno all'insegna della violenza e del bagno di sangue. Dovremo fare di tutto per arrivare a una tregua per salvare la vita di migliaia di civili innocenti".
La Lombardia sta predisponendo un piano per l'accoglienza di 100 mila profughi che potrebbero arrivare nei prossimi giorni dall'Ucraina. Lo annunciato il presidente della Regione Attilio Fontana, intervistato su Radio24. "Stiamo predisponendo un piano per la distribuzione dei profughi a livello regionale. Tenuto conto dei 55 mila ucraini residenti in Lombardia", gli arrivi stimati sono "intorno ai 100 mila - ha detto Fontana -, uno o due persone per ogni ucraino residente. Probabilmente saranno meno, però ci dobbiamo preparare per una evenienza di questo genere". Oltre ad aver messo a disposizione gli ex Covid hotel, che sono già pronti, "stiamo facendo una ricognizione anche delle case Aler", gli edifici di edilizia popolare di proprietà della Regione, "per capire se anche in queste possano individuarsi dei luoghi di accoglienza", ha aggiunto il governatore. Allertate anche le ong e le associazioni di volontariato del territorio.  Il piano complessivo, ha specificato Fontana "ha bisogno di qualche giorno per essere messo a punto. Stiamo anche allertando tutte le ong e le associazioni di volontariato sul territorio per avere la loro collaborazione, perché come sempre nelle situazioni di emergenza sono fondamentali, ovviamente coordinati con la Protezione Civile regionale e nazionale che fa da regia". In Lombardia, i primi arrivi di profughi dall'Ucraina ci sono già stati "ma in modo non organizzato" ha continuato il governatore. Alla domanda se teme resistenze' a questa accoglienza, Fontana ha poi risposto: "Credo proprio di no. La Lombardia ha sempre dimostrato di essere estremamente accogliente in situazioni di questo genere. Le risposte che abbiamo avuto in questi gironi sono di grandissima disponibilità. Anzi bisogna essere in grado di coordinarle, perché tutti vorrebbero fare qualcosa e lì bisogna stare attenti perché altrimenti c'è il rischio che si crei confusione". Sul lato sanitario il presidente della Regione ha infine  ricordato che "con Soleterre stiamo organizzando la possibilità di far arrivare in Lombardia i bambini che questa fondazione sta assistendo in Ucraina, tutti malati oncologici. Ci sono già due ospedali, il San Matteo di Pavia e l'Istituto dei Tumori, pronti a ricoverarli".


( red / 02.03.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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