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Regioni.it

n. 4255 - lunedì 14 marzo 2022

Sommario
- Emergenza Ucraina: il difficile lavoro fra l'aumento dei costi energetici e l'impegno per l'accoglienza
- Contratto sanità: incontro Regioni–Sindacati, Governo individui risorse per il rinnovo
- Conferenza delle Regioni il 16 marzo
- Basilicata: la nuova "Giunta Bardi"
- Contratto Funzioni locali: Comuni, Regioni e Province hanno incontrato organizzazioni sindacali
- II Conferenza Nazionale Alcol a Roma dal 15 al 17 marzo

+T -T
Emergenza Ucraina: il difficile lavoro fra l'aumento dei costi energetici e l'impegno per l'accoglienza

Nel pomeriggio di oggi confronto con il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio

(Regioni.it 4255 - 14/03/2022) "Abbiamo imprese che iniziano ad avere seri rischi", dove "produrre è più oneroso che stare fermi. Serve un intervento immediato a livello nazionale, ma principalmente a livello europeo per immettere delle risorse pubbliche per calmierare i prezzi, specie nel settore energetico e nell'approvvigionamento di materie prime". Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine di un incontro a Trieste, parlando della crisi energetica. Secondo Fedriga è inoltre "necessario promuovere una politica di autonomia dell'Europa per il medio periodo per quanto riguarda l'approvvigionamento energetico. Non è possibile che l'Europa sia dipendente da Paesi terzi, che se decidono di chiudere il rubinetto, mettono in ginocchio le nostre imprese e i lavoratori". Infine, ha aggiunto, "dobbiamo riportare le nostre produzioni, penso alla componentistica, in Europa, perché essendo dipendenti da altri rischiamo di inginocchiarci e di non saperci più rialzare" Anche per quanto riguarda il caro bollette, ha concluso, "o c'è un intervento importante di miliardi di euro anche attraverso uno scostamento di bilancio, cosa che le Regioni non possono fare, oppure ci troveremo delle macerie ben peggiori di quelle che abbiamo avuto con la pandemia".
"Per ridurre il caro bollette serve un intervento almeno nazionale se non europeo. Di risorse ne servono tante: per il cittadino privati, per i Comuni (che non riescono a stare in piedi con questi rincari), per le aziende, specie quelle energivore. O c'è un intervento importante di miliardi di euro anche attraverso uno scostamento di bilancio, cosa che le Regioni non possono fare, oppure ci troveremo delle macerie ben peggiori di quelle che abbiamo avuto con la pandemia"". Così Massimiliano Fedriga, presidente del Fvg, a margine di un incontro a Trieste. ""Anzi, il nostro sistema produttivo e la stessa regione erano intervenuti in maniera consistente per il rilancio che c'è stato. In Friuli Venezia Giulia più che in altre regioni".
"Mi auguro la fine del conflitto in Ucraina nel più breve tempo possibile ma certezze e chiarezza non ce ne sono. In caso di necessità è chiaro che servirà un supporto del Governo, immagino con l'esercito", per l'accoglienza dei profughi, "a sostegno anche dell'attività sanitaria. Non si può pensare che questa attività sia sulle spalle di una sola Regione", ha aggiunto Massimiliano Fedriga. "Sicuramente - ha spiegato - dobbiamo continuare a tenere monitorata la situazione pandemica. Ci stiamo organizzando, sia con la struttura commissariale legata all'emergenza Ucraina sia con la Prefettura per cercare di dare tutta l'assistenza necessaria ai profughi: non solo accoglienza ma anche prestazioni sanitarie, a cominciare dai vaccini contro il Covid ma anche contro altre patologie". Per la struttura commissariale, ha concluso, "servono risorse maggiori rispetto a quelle stanziate. Mi sembra che ci sia la totale volontà del Governo di agire in questa direzione".
Sull'accoglienza dei profughi ucraini è intervenuto anche il Presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: "faremo tutto quello che serve, ma occorre che il Governo metta mano a un po' di giusti incentivi per creare una rete di solidarietà che sia la migliore possibile. Vorremmo evitare le tendopoli: siamo pronti alla bisogna, se c'è un'emergenza improvvisa, ma vorremmo sviluppare un sistema di accoglienza e di integrazione vero". Parlando oggi a margine del congresso della Cisl a Bologna, Bonaccini ha sottolineato di aver "riunito il coordinamento dei lavori dell'accoglienza anche oggi alle 18, per la terza volta in una settimana, con i prefetti, che ringrazio per il grande lavoro che stanno facendo, con i sindaci dei Comuni capoluogo e con i presidenti di Provincia. Stiamo cercando di fare le cose al meglio, insieme con la Protezione civile. Alle 15 di oggi- aggiunge il presidente della Regione- parteciperò personalmente alla Conferenza delle Regioni, con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio: credo che il Governo debba mettere risorse per le famiglie che accolgono". Rimarca Bonaccini citando il caso del capoluogo regionale: "Seguo quello che hanno detto ad esempio il prefetto e il sindaco di Bologna: stiamo facendo il massimo qui, impegnati a garantire l'accoglienza di fronte agli arrivi, in gran parte di donne e minorenni. Cercheremo anche di integrare nelle scuole, ma servono pedagogisti e interpreti. Bisognerà accompagnare tutte le persone accolte anche in chiave occupazione, come accaduto in provincia di Rimini nel settore turistico".
"Regione Lombardia è impegnata in prima linea nell'accoglienza e assistenza dei profughi Ucraini, occorre però che il Governo definisca con chiarezza il quadro all'interno del quale le Regioni devono operare e corrisponda al contempo anche le risorse per coprire i costi degli interventi". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana intervenendo, questo pomeriggio, in videocollegamento, alla riunione del Capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, con gli altri Commissari delegati regionali per l'emergenza Ucraina. "Ci devono essere indicazioni precise - ha sottolineato il presidente - sul momento in cui la gestione dell'accoglienza passa dalle Prefetture e Comuni, così come previsto dall'ordinanza nazionale della Protezione civile, alle Regioni. Per garantire un'assistenza organizzata ed efficace dobbiamo agire con un programma strutturato, senza improvvisazione. In questo momento stiamo assistendo a una rete spontanea di aiuti, da parte di associazioni e cittadini, che in caso di un numero sempre più crescente di profughi in arrivo, rischia di mandare in crash il sistema". Il Presidente Fontana ha quindi evidenziato la necessità di monitorare costantemente i flussi e ottenere informazioni certe sugli arrivi, in modo da attivare la macchina dell'assistenza sanitaria e dell'accoglienza in generale. "Particolare attenzione - ha concluso Fontana - occorre poi prestare al tema dei minori non accompagnati, che devono essere accolti in ambiti super controllati, con regole che tutelino anche chi li accoglie".
"Serve capire quali sono le esigenze dei singoli territori per l'accoglienza temporanea dei profughi e metterle a sistema per tutte le regioni, come si fa per i riparti nazionali. Sarebbe poi utile prevedere uno
strumento simile all'autonoma sistemazione nei casi di calamità naturale per dare un sostegno ai profughi che si trovano sistemazione in autonomia presso delle famiglie e non usufruiscono per questo degli alloggi messi a disposizione dalla Protezione Civile ". E' la proposta effettuata dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti al Capo Dipartimento di Protezione Civile Diego Curcio nel corso della riunione. "Un contributo - ha spiegato Toti - come quello che viene offerto nei casi di calamità naturali e che è stato utilizzato anche in occasione del crollo di ponte Morandi nel 2018" . "Abbiamo sollecitato una programmazione e un monitoraggio dei flussi in arrivo, che spesso conosciamo quando già a destinazione per le pratiche sanitarie che restano a nostro carico, ma che difficilmente si riescono a programmare perché molti arrivi sono in autonomia". Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, dopo la riunione tra i Presidenti e il capo del dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabrizio Curcio, per fare il punto sull'accoglienza dei profughi ucraini.
"Un sistema di monitoraggio o al confine o in territorio italiano per conoscere con un po' di anticipo i flussi e poter programmare le misure- prosegue Toti- credo che la straordinaria generosità degli italiani abbia in parte risposto alle prime esigenze, ora occorre strutturarle sul lungo periodo con la Protezione civile nazionale. Di tutto questo il direttore Fabrizio Curcio ha preso tutti gli appunti del caso: ci rivedremo prima in sede tecnica, poi con i presidenti per mettere a punto un sistema che però è già in piena attività".
Intanto, nei giardini prospicenti la stazione ferroviaria di Genova Brignole, è stato allestito il primo infopoint, in cui i profughi potranno ricevere i codici stp, effettuare tamponi, ricevere dispositivi di protezione individuale e tutte le informazioni per l'accoglienza, anche dal punto di vista sanitario. "Domani apriremo a Savona, alla Spezia ci sarà un camper in via temporanea che entro fine settimana sarà sostituito da una struttura come quella di Genova. E un infopoint ci sarà anche a Imperia- ricorda Toti- tutti servizi di Protezione civile e sanitari che saranno di pronto accesso per coloro che dovessero arrivare con mezzi propri: ci immaginiamo un uso residuale rispetto alla domanda che abbiamo avuto fino ad oggi". Il Presidente aggiunge che "è chiaro che a carico delle Regioni e dei commissari resta la prima accoglienza, per circa una settimana. In Liguria, abbiamo già 150 posti letto a disposizione derivanti dagli ex covid hotel. Abbiamo già chiesto alla Protezione civile come procedere dopo la fine dell'emergenza covid con l'attivazione di ulteriori strutture di accoglienza temporanea. Aspettiamo indicazioni su questo, oltre che la copertura dei costi".
"Penso che la sterilizzazione proposta di alcune imposte indirette come le accise sui carburanti possa essere una misura di sostegno da prendere immediatamente essendo anche poco costosa per lo Stato"". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, parlando del caro energia a margine di un sopralluogo all'infopoint di Genova Brignole per i profughi in fuga dall'Ucraina.
"Sicuramente è auspicabile - ha sottolineato Toti commentando la proposta del Pd di un assegno energia per le famiglie in difficoltà magari integrato a livello regionale - che il governo metta mano ad un pacchetto di misure a sostegno di famiglie e imprese a livello nazionale, perché è l'unico bilancio su cui si può accumulare ulteriore debito dopo il periodo Covid"".
"Se si tratta di misure a sostegno delle fasce più deboli - ha concluso il governatore ligure - ci possiamo ragionare ma alcuni milioni di euro, che sarebbero una goccia nel mare, sono per il bilancio di una Regione una cifra quasi intollerabile".


( red / 14.03.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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