Sommario3
+T
-T
Energia: Cingolani, serve combinazione ampia di sorgenti. Starace (Enel): boom rinnovabili nel Mezzogiorno

(Regioni.it 4268 - 04/04/2022) "Dobbiamo pensare a quale panorama energetico vogliamo per il Paese per i prossimi 30 anni, dobbiamo guardare a un futuro energetico più moderno con la combinazione di sorgenti il più possibile ampia è il momento del sacrificio". Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a Radio24 (min. 16.10) spiegando che "non si può andare avanti solo con le rinnovabili per mezzo secolo". Il ministro ha osservato che Regioni con più sole e vento "sono più fortunate perché hanno più energia disponibile ma comprendo che dal punto di vista paesaggistico possano non gradire questi grandi impianti ma qui dobbiamo decidere se vogliamo mandare avanti il Paese o se prevalendo altre logiche, paesaggistica, turistica andiamo indietro di 30 anni. Non credo che sia da porsi questo problema" peraltro "non dimentichiamo che sono impinti reversibili e un giorno possono essere smontati". Cingolani ha aggiunto che "stiamo lavorando molto rapidamente ma a piccoli passi perché queste cose non si dvono fare solo di autorità, si devono fare anche parlando con i diversi attori istituzionali. C'è una discussione in corso la Conferenza Stato-regioni, incontreremo anche le Regioni che hanno più problemi in questa direzione. Credo si debba arrivare a un punto di sintesi ma non abbiamo molto tempo. Sono problemi complessi e non si può intervenire solo di autorità ma bisogna prendere delle decisioni".
Quanto al tema delle rinnovabili, l'Enel registra un un boome di richieste nelle Regioni del Sud da preventivare una task force per ognuna delle regioni del Mezzogiorno "per venire a capo dell'incredibile problema della massa di permessi concentrati in strutture amministrative non 'staffate' adeguatamente per gestire questa mole di lavoro". Questa la proposta lanciata dall'ad di Enel, Francesco Starace, intervenuto al convegno "Il ruolo del Mezzogiorno per la sicurezza energetica italiana ed europea" organizzato dalla fondazione Merita a Napoli. Starace ha spiegato che "solo nelle regioni Molise, Puglia e Basilicata è concentrato il 46% dei permessi in questo momento richiesti per progetti rinnovabili, circa 95mila megawatt. Con Sicilia, 24%, e Calabria, 4%, queste 5 regioni hanno insieme il 75% delle fonti rinnovabili che in questo momento hanno chiesto l'allacciamento alla rete. Aggiungendo la Sardegna arriviamo all'85%. Si sente spesso parlare di semplificazione - ha aggiunto Starace - ed è vero, tutto può essere ulteriormente semplificato, ma il vero problema è nella massa di permessi concentrati in strutture amministrative non staffate adeguatamente per gestire questa mole di lavoro. Servono più persone, risorse e mezzi per processare l'accumulo delle domande. Bisogna creare una task force regione per regione per venire finalmente a capo di questo incredibile problema, che è un'incredibile opportunità di investimento. Se soltanto 60mila di questi 95mila megawatt fossero autorizzati, si genererebbe un investimento di 90 miliardi che si aggiungerebbero al Pnrr e che ridurrebbero in maniera drastica i consumi di gas".
( red / 04.04.22 )
Documento della Conferenza delle Regioni del 30 marzo
+T
-T
Decreto per contenimento costi energia elettrica e gas: emendamenti al Ddl di conversione in legge


(Regioni.it 4268 - 04/04/2022) Via libera dalla Conferenza Unificata del 30 marzo al Ddl di conversione in legge del DL 17/2022, recante “misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali".
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso un parere favorevole condizionandolo però all’accoglimento di diverse proposte emendative contenute in un documento inviato al Governo:
“Il mercato dell’energia – si legge nel documento delle Regioni - sta attraversando una situazione estremamente critica. Il Governo è intervenuto sulla componente Energia Elettrica (D.L. n.4 del 27 gennaio 2022) con l’eliminazione delle aliquote relative agli oneri generali di sistema e sulla parte termica, con la riduzione dal 22% al 5% dell’aliquota somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali per il 4°trimestre 2021 (Decreto Legge 27 settembre 2021, n. 130), per il primo trimestre 2022 con la Legge di Bilancio 2022, e prorogando questa misura anche per il secondo trimestre 2022 (Decreto Legge 1 marzo 2022, n. 17). La previsione legislativa, tuttavia, esclude tutte le forniture di gas naturale ricomprese nei Contratti Servizio Energia, nei Contratti di rendimento energetico o di prestazione energetica (EPC) e nei contratti di teleriscaldamento. Tali tipologie di contratto sono indicate dalla vigente legislazione nazionale ed europea come uno strumento fondamentale per l’efficientamento energetico e rappresentano la tipologia di contratto prevalente per alcune Aziende Sanitarie, in quanto viene acquistata in prevalenza energia termica prodotta con gas metano attraverso:
- contratti di teleriscaldamento ove presente il servizio;
- contratti di teleriscaldamento ove presente il servizio;
- contratti di concessione attivati per incrementare l’efficienza energetica;
- l’adesione al Multiservizio manutentivo con servizio energia per gli ulteriori edifici in gestione”.
La Conferenza delle Regioni ritiene che “i contratti di servizio energia e teleriscaldamento che prevedano il gas naturale quale combustibile, in quanto destinati al soddisfacimento dei medesimi “usi civili e industriali” della fornitura di gas metano e caratterizzati da un prezzo con il medesimo andamento, debbano beneficiare dell’aliquota IVA ridotta al 5% prevista per le somministrazioni di gas metano usato per combustione, indipendentemente dalla forma contrattuale con cui il metano viene somministrato. In carenza dell’equiparazione tra mera fornitura e acquisto di energia termica prodotta con gas metano si verrebbe infatti a creare una palese disparità di trattamento”.
Un’altra proposta emendativa ribadisce che “in attuazione della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 40 del 22 Febbraio 2022, la Conferenza Stato - Regioni debba 3 essere coinvolta in tutti i casi di disposizioni attuative in materia di sport e di impianti sportivi in capo al Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, in modo da garantire il coordinamento, armonizzare le iniziative poste in essere sull’intero territorio nazionale, condividere i criteri e le modalità più efficaci per garantire una distribuzione equa e coerente con le esigenze ed i fabbisogni dell’intero territorio nazionale”. E’ quindi “necessario ridefinire la disciplina del Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”, “in coerenza ai dettami giurisprudenziali circa le prerogative regionali, anche alla luce dei finanziamenti disposti su tale Fondo a titolo di ristoro, con i recenti provvedimenti d’urgenza”.
“Considerato, che la Corte Costituzionale ha dichiarato con la sentenza 40/2022 l’illegittimità dei provvedimenti del Capo del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri adottati senza la previa Intesa con la Conferenza Stato Regioni (o Unificata) in relazione alle disposizioni recate dall’art. 3, comma 2, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), convertito, con modificazioni, in legge 18 dicembre 2020, n. 176; preso atto che il Governo ha disposto nell’anno 2022 che le risorse, stanziate a titolo di ristoro e sostegno per la Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, hanno incrementato il Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano, di cui alla Legge n. 205/2017 (art 1 comma 369) e non il Fondo Unico per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche come istituito con il citato DL 137/2020; considerato, che le disposizioni recate dal citato comma 369 fanno riferimento a finalità ordinarie, che non vengono modificate dalle disposizioni urgenti che hanno incrementato il Fondo ivi istituito: Si ritiene opportuno integrare le disposizioni recate dal citato comma 369 con le ulteriori finalità ora perseguite con le risorse ivi allocate. Si ritiene opportuno altresì che le disposizioni seguenti assorbano anche il contenuto dei commi 3 e 4 (conseguentemente abrogati), dell’art.9, della Legge di conversione del DL 4/2022, considerato che trattasi di medesima disciplina, anche al fine di ottimizzare le procedure e rendere tempestive le azioni e i provvedimenti di attuazione. Si richiama infine che le proposte emendative non comportano oneri aggiuntivi poiché trattasi di risorse già stanziate dalle disposizioni citate”.
La Conferenza delle Regioni “Analogamente all’esercizio precedente, a causa del protrarsi dello stato emergenziale derivante dal Covid-19” propone:
- la proroga dei termini di cui all’art 18 del dlgs 118/2011, relativi all’approvazione del rendiconto e del bilancio consolidato 2021 delle regioni.
- la proroga dei termini relativi all’approvazione dei bilanci di esercizio 2021 delle aziende sanitarie e del bilancio consolidato del SSR, di cui all'art 32 del dlgs 118/2011, analogamente a quanto avvenuto nel 2021 per i bilanci d’esercizio 2020.
- la proroga dei termini delle verifiche sull’equilibrio economico del SSR al 4° trimestre 2021 a cui sono sottoposte Regioni ogni anno, ai sensi dell’art 174 della legge 311/2004”.
L’obiettivo è quello “di aumentare il tempo disponibile, per le Regioni che evidenzino uno squilibrio economico, per reperire e destinare al SSR le risorse necessarie per ristabilire l’equilibrio economico”. Del resto, si sottolinea nel documento della Conferenza delle Regioni, “Una misura analoga era stata adottata anche nel 2021 per le verifiche sull’equilibrio economico al 4° trimestre 2020. Dato il notevole ammontare dei costi aggiuntivi che i SSR hanno dovuto sostenere per fronteggiare gli effetti dell’emergenza sanitaria, costi che sono stati coperti solo parzialmente dalle ulteriori risorse messe a disposizione dallo Stato, l’emendamento propone di escludere dalla verifica degli equilibri economico-finanziari dei Servizi Sanitari Regionali, effettuata ex art. 174 della legge 311/2004, l’importo dei suddetti costi aggiuntivi e di consentirne il ripiano, da parte dello Stato, in un periodo massimo di 10 anni”.
- la proroga dei termini di cui all’art 18 del dlgs 118/2011, relativi all’approvazione del rendiconto e del bilancio consolidato 2021 delle regioni.
- la proroga dei termini relativi all’approvazione dei bilanci di esercizio 2021 delle aziende sanitarie e del bilancio consolidato del SSR, di cui all'art 32 del dlgs 118/2011, analogamente a quanto avvenuto nel 2021 per i bilanci d’esercizio 2020.
- la proroga dei termini delle verifiche sull’equilibrio economico del SSR al 4° trimestre 2021 a cui sono sottoposte Regioni ogni anno, ai sensi dell’art 174 della legge 311/2004”.
L’obiettivo è quello “di aumentare il tempo disponibile, per le Regioni che evidenzino uno squilibrio economico, per reperire e destinare al SSR le risorse necessarie per ristabilire l’equilibrio economico”. Del resto, si sottolinea nel documento della Conferenza delle Regioni, “Una misura analoga era stata adottata anche nel 2021 per le verifiche sull’equilibrio economico al 4° trimestre 2020. Dato il notevole ammontare dei costi aggiuntivi che i SSR hanno dovuto sostenere per fronteggiare gli effetti dell’emergenza sanitaria, costi che sono stati coperti solo parzialmente dalle ulteriori risorse messe a disposizione dallo Stato, l’emendamento propone di escludere dalla verifica degli equilibri economico-finanziari dei Servizi Sanitari Regionali, effettuata ex art. 174 della legge 311/2004, l’importo dei suddetti costi aggiuntivi e di consentirne il ripiano, da parte dello Stato, in un periodo massimo di 10 anni”.
Un altro emendamento proposto dalle Regioni riguarda la previsione di una riduzione dell’Iva al 5% anche al gas metano per autotrazione. “Nel complessivo contesto di politica energetica – si legge ancora nel docuemnto della Conferenza delle Regioni - orientato alla transizione ecologica, declinata dal pacchetto Fit for 55% ed attuata da strumenti nazionali tra cui il PNRR, vista l’impennata del prezzo della materia prima gas negli ultimi mesi ed alla luce del contesto globale ridisegnato dal conflitto russo-ucraino, nonché in considerazione della conservazione di un segmento del comparto automotive maggiormente sostenibile rispetto a quello che produce mezzi a sola alimentazione petrolifera, si propone di estendere la platea dei beneficiari della riduzione dell’IVA al 5% anche al gas metano per autotrazione. Questa agevolazione economica per gli utilizzatori di veicoli, anche ibridi, che impieghino quel propulsore, scongiurerebbe il rischio di produrre un effetto negativo sulla domanda, con conseguente ricaduta sull’offerta. Si ritiene, sulla base di dati resi disponibili da associazioni di riferimento di rango nazionale (fonte Federmetano 2022), che il fabbisogno per una copertura trimestrale del minor gettito IVA ammonterebbe, su base dati ultimo trimestre 2021, ad € 20.000.000.
Inoltre la Conferenza delle Regioni ricorda che “Le strategie politiche a livello internazionale e nazionale convergono tutte sull’obiettivo di ridurre il livello di inquinamento generato dal settore dei trasporti a livello globale (gas serra) e locale (NOx, particolati fini, benzeni, rumore, etc) e che “La Strategia Energetica Nazionale del 2017 (di seguito SEN) prevede un’evoluzione del sistema del trasporto pubblico locale (di seguito TPL) verso combustibili alternativi a quelli fossili”. E il “Piano Nazionale Integrato per l’Energia ed il Clima (PNIEC)” per quanto riguarda il settore dei trasporti, “prevede:
- una quota di energia utilizzata da fonte rinnovabile nei consumi finali lordi del 21,6%;
- l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di acquistare quote di autobus elettrici o a metano al momento della sostituzione del rispettivo parco di almeno il 30% entro il 2022, il 50% entro il 2025 e l’85% entro il 2030;
- una riduzione dei consumi di energia primaria di 2,6 Mtep/anno grazie a interventi di spostamento della mobilità passeggeri privata verso la mobilità collettiva e/o smart mobility, del trasporto merci da gomma a rotaia e all’efficientamento dei veicoli”.
“Pertanto, la crescente esigenza, anche in ottica PNRR, di provvedere all’elettrificazione della mobilità pubblica comporterà un ulteriore aumento dei costi legati all’approvvigionamento di energia elettrica con un peso sempre maggiore sui bilanci delle aziende del TPL negli anni avvenire. Alla luce di quanto sopra, si ritiene necessaria una modifica del decreto del Ministro dello sviluppo economico 21 dicembre 2017, che regolamenta il sistema delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica e, in particolare, l’inclusione nella categoria di imprese a forte consumo di energia beneficiarie delle agevolazioni di cui all’art. 3, comma 1, lettera a) del predetto decreto anche delle imprese” che operano nel “trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane” e in “altre attività connesse ai trasporti terrestri nca”.
L’art. 6 c. 5 recita: “Al fine di promuovere la sostenibilità d'esercizio e di compensare parzialmente i maggiori oneri sostenuti, promuovendo altresì il processo di efficientamento energetico nel settore del trasporto di merci su strada, alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, ed esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto ad elevata sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto, è riconosciuto, per l'anno 2022, nel limite massimo di spesa di 25 milioni di euro, un contributo, sotto forma di credito d'imposta nella misura pari al 20 per cento delle spese sostenute, al netto dell'imposta sul valore aggiunto, per l'acquisto di gas naturale liquefatto utilizzato per la trazione dei predetti mezzi, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto”. Negli ultimi 10 anni la rete delle stazioni di rifornimento di CNG, che ora copre tutto il territorio peninsulare, è quasi raddoppiata: sono oltre 600 i distributori realizzati dal 2011 a oggi, 340 dei quali a seguito del recepimento italiano della Direttiva DAFI con Decreto Legislativo n. 257/2016, attualmente in fase di revisione e rimodulazione in forma regolamentare. Si ritiene, dunque, che la dotazione del c. 5 possa soddisfare sia i mezzi a GNL che a GNC. “
Nell’articolo 6 “Interventi in favore del settore dell'autotrasporto (Estensione del credito di imposta al gasolio) c’è un comma il 5-bis. Che per “mitigare i maggiori costi ed oneri derivanti dall'incremento del costo del gasolio, per le imprese di autotrasporto” riconosce “per tutto il 2022 un credito d’imposta pari al 20 % del costo di acquisto, al netto dell’IVA, del gasolio necessario per la trazione”. Ma, sottolinea la Conferenza delle Regioni “Nel testo del provvedimento non vengono considerate le regioni come la Sardegna che, per limiti strutturali, non hanno possibilità di approvvigionarsi di Gpl. Per tale ragione, è necessario prevedere una norma che includa anche il gasolio nelle misure di compensazione.
Per quanto riguarda gli “Interventi in favore del settore dell'autotrasporto (Compensazioni incremento costi energetici trasporti merci tratte marittime per le isole maggiori)” le Regioni sottolineano che Il persistente e costante incremento dei costi dei trasporti marittimi delle merci, già preoccupante negli anni 2020 e 2021 per effetto della pandemia COVID-19, rischia di minare ulteriormente la sostenibilità economica ed occupazionale delle imprese che si occupano del trasporto merci sul mare. Il fenomeno, se non prontamente arginato, rischia non soltanto di generare riflessi sociali preoccupanti, ma anche di mettere a rischio il necessario approvvigionamento delle merci, inclusi i beni di prima necessità per la popolazione. Ciò impone la necessità di un urgente intervento emendativo che disponga apposita misura atta a compensare i gravi effetti negativi subiti e subendi dalle imprese, in particolare quelle aventi sede legale o stabile organizzazione nelle isole italiane, esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi”.
Rispetto all’Articolo 22 “Riconversione, ricerca e sviluppo del settore automotive (Graduazione degli interventi sul settore automotive)” “Riconoscendo, nei limiti di una pur necessaria implementazione produttiva, la valenza e l’efficacia dell’alimentazione elettrica (considerando che saranno risolti i problemi degli accumuli, dell’autonomia, dei tempi di ricarica, con correlata sostenibilità dei costi, in un arco temporale stimato tra 5 e 10 anni, fonte UNEM 2022), e collocando correttamente in uno scenario di medio-lungo termine la realizzazione di una rete hydrogen-based, si ritiene che gli attuali prodotti maturi a base di metano e i biocarburanti pur di origine fossile, incluso il biometano prodotto da fonti rinnovabili, possano concorrere all’indissolubile obiettivo dello sviluppo ambientalmente ma anche economicamente sostenibile. Al contrario, la mera posizione apodittica della “emissione zero”, senza un percorso di graduale transizione, potrebbe sfociare in un concreto rischio di crisi di comparti energetici e produttivi, con i conseguenti rilievi occupazionali e sociali. Nei decreti di cui al c. 2 potrà utilmente essere prevista una fascia di contribuzione intermedia per l’acquisto di vetture nuove con emissioni di CO2 ricomprese tra i 61 – 110 g/km”.
Quanto poi al nuovo articolo 25-bis “Ulteriori disposizioni in materia di revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici” Si chiede un fondo straordinario da ripartire tra le Regioni e PA per l’eventuale riprogrammazione degli interventi infrastrutturali a seguito degli incrementi tariffari (materiali-energia-carburante), a supporto delle stazioni appaltanti (analogo al fondo dedicato alle imprese)”.
“Nel complessivo contesto di politica energetica orientato alla transizione ecologica, declinata dal pacchetto Fit for 55% ed attuata da strumenti nazionali tra cui il PNRR, vista l’impennata del prezzo della materia prima gas negli ultimi mesi ed alla luce del contesto globale ridisegnato dal conflitto russo-ucraino, nonché in considerazione della conservazione di un segmento del comparto automotive comunque maggiormente sostenibile rispetto a quello che produce mezzi a sola alimentazione petrolifera”, la Conferenza delle Regioni “propone di estendere la platea dei beneficiari della riduzione dell’IVA al 5% anche al gas metano per autotrazione, come agevolazione economica per gli utilizzatori di veicoli che impieghino quel propulsore, anche su veicoli ibridi, onde non produrre un effetto negativo sulla domanda, con conseguente ricaduta sull’offerta. Si ritiene, sulla base di dati resi disponibili da associazioni di riferimento di rango nazionale (fonte Federmetano 2022), che il fabbisogno per una copertura trimestrale del minor gettito IVA ammonti, su base dati ultimo trimestre 2021, ad € 20.000.000 Inoltre, si chiede di estendere la riduzione dell’aliquota IVA al 5% anche alle somministrazioni di energia termica prodotta da impianti di teleriscaldamento alimentati a gas metano, come già proposto e quantificato a livello nazionale dalle associazioni di categoria rappresentative degli impianti di teleriscaldamento (AIRU)”.
C’è poi nel documento della Conferenza delle Regioni una proposta che mira a incentivare la partecipazione dei grandi consumatori industriali agli investimenti in nuova capacità produttiva da fonte rinnovabile, necessari per raggiungere gli obiettivi europei in materia di decarbonizzazione. Al contempo la proposta mira ad aumentare l’autoproduzione consentendo nel tempo un minore impatto in termini di sostenibilità energetica e risparmi per gli energivori. Per favorire tali investimenti, si riconosce la facoltà ai soggetti che, a seguito delle procedure competitive, si siano aggiudicati le aree idonee, di approvvigionarsi, nelle more della realizzazione degli impianti, per una parte del loro fabbisogno di energia elettrica utilizzando l’energia elettrica da fonte rinnovabile gestita dallo Stato, che la ritira, attraverso il GSE, da un insieme di produttori incentivati in base ai diversi schemi che si sono succeduti negli anni. Si prevede altresì un meccanismo di incentivazione per i soggetti aggiudicatari che consiste nella messa a disposizione, a prezzo fisso, dell’energia ritirata dal GSE dagli impianti a fonte rinnovabile e che, allo stato attuale, il GSE colloca sulla borsa elettrica per un volume non inferiore a 25 TWh”.
Tale beneficio consente, da un lato, un sollievo immediato delle gravi conseguenze sulle produzioni industriali degli aumenti del prezzo dell’energia elettrica e, dall’altro, uno stimolo alla partecipazione dei clienti finali energivori alla realizzazione di investimenti in nuova capacità da fonte rinnovabile”.
Altri emendamenti riguardano:
- l’articolo 6 comma 5 prevedendo che dopo le parole “alimentazione alternativa a metano liquefatto” si aggiungano le parole “o compresso” così come dopo le parole “per l’acquisto di gas naturale liquefatto”;
- l’articolo 9 comma , laddove la Conferenza delle Regioni sottolinea, fra l’altro, che il “ricorrente inserimento di norme di semplificazione, nel campo delle rinnovabili, tramite decretazione di urgenza, senza confronto preventivo con le Regioni e soprattutto senza abrogare le norme preesistenti o prevedere le opportune forme di coordinamento sta creando una situazione di forte incertezza nelle regole da seguire sia per le amministrazioni che per imprenditori e cittadini”;
- l’articolo 9 dove andrebbe aggiunto un “ART.9-bis (Modificazioni dell'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige);
- l’articolo 10 dove “dopo le parole “con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie,” aggiungere le parole “previa intesa con la Conferenza Unificata” e dopo il comma 1 aggiungere il seguente comma “2. Sono fatte salve le modalità operative individuate dalle regioni che hanno attivato piattaforme informatiche per la presentazione delle domande di autorizzazione, comunicazioni, anche per il modello unico, ovvero il GSE e i Gestori di rete attivano l’interoperabilità delle proprie piattaforme informatiche con quelle delle regioni in modo da permettere lo scambio dei dati presenti nelle rispettive piattaforme”;
- l’articolo 15 a cui andrebbe aggiunto il seguente comma 2 “Sono fatte salve le modalità operative individuate dalle regioni che abbiano liberalizzato l’installazione delle sonde geotermiche senza prelievo o immissione di fluidi nel sottosuolo”.
- l’articolo 22: al comma 1 sostituire le parole “non inquinanti” con le parole “a basso impatto ambientale”;
- l’articolo 6 comma 5 prevedendo che dopo le parole “alimentazione alternativa a metano liquefatto” si aggiungano le parole “o compresso” così come dopo le parole “per l’acquisto di gas naturale liquefatto”;
- l’articolo 9 comma , laddove la Conferenza delle Regioni sottolinea, fra l’altro, che il “ricorrente inserimento di norme di semplificazione, nel campo delle rinnovabili, tramite decretazione di urgenza, senza confronto preventivo con le Regioni e soprattutto senza abrogare le norme preesistenti o prevedere le opportune forme di coordinamento sta creando una situazione di forte incertezza nelle regole da seguire sia per le amministrazioni che per imprenditori e cittadini”;
- l’articolo 9 dove andrebbe aggiunto un “ART.9-bis (Modificazioni dell'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige);
- l’articolo 10 dove “dopo le parole “con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie,” aggiungere le parole “previa intesa con la Conferenza Unificata” e dopo il comma 1 aggiungere il seguente comma “2. Sono fatte salve le modalità operative individuate dalle regioni che hanno attivato piattaforme informatiche per la presentazione delle domande di autorizzazione, comunicazioni, anche per il modello unico, ovvero il GSE e i Gestori di rete attivano l’interoperabilità delle proprie piattaforme informatiche con quelle delle regioni in modo da permettere lo scambio dei dati presenti nelle rispettive piattaforme”;
- l’articolo 15 a cui andrebbe aggiunto il seguente comma 2 “Sono fatte salve le modalità operative individuate dalle regioni che abbiano liberalizzato l’installazione delle sonde geotermiche senza prelievo o immissione di fluidi nel sottosuolo”.
- l’articolo 22: al comma 1 sostituire le parole “non inquinanti” con le parole “a basso impatto ambientale”;
l’articolo 5 al comma 2 con una proposta di emendamento “volta a includere tra le imprese a forte consumo di gas naturale (consumo annuo superiore a 94.582 mc) anche gli alberghi (codice ATECO 55.10.00) e i teleriscaldamenti (codice ATECO 35.30) che spesso hanno consumi superiori al limite fissato”.
l’articolo 27 con la proposta di emendamento per far “salva la competenza legislativa delle regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di finanza locale”.
Link al documento integrale: Posizione sul Disegno di Legge per la conversione in legge del Decreto-Legge 1° marzo 2022, n. 17, recante “misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali"
Link al documento integrale: Posizione sul Disegno di Legge per la conversione in legge del Decreto-Legge 1° marzo 2022, n. 17, recante “misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali"
( red / 04.04.22 )
+T
-T
Fauna selvatica, crisi comparto latte ed emergenza climatica: confronto degli Assessori col Sottosegretario Vannia Gava
(Regioni.it 4268 - 04/04/2022) "C'è grande preoccupazione per la situazione climatica, dovuta a una persistente mancanza di acqua, che fa presagire purtroppo una difficile stagione estiva, soprattutto in alpeggio". Ad affermarlo è l'assessore all'Agricoltura della Regione Valle d'Aosta, Davide Sapinet, che il 31 marzo (vedi anche il comunicato del coordinatore, Federico Caner, assessore del Veneto, "Regioni.it" n. 4267) ha partecipato, a Roma, alla Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, organo che riunisce tutti gli assessori regionali all'Agricoltura. Ha partecipato anche Vannia Gava, sottosegretaria alla Transizione ecologica. La carenza d'acqua va ad aggiungersi alla grave crisi economica dovuta ai rincari dei prezzi dell'energia e delle materie prime, aggravata dalla guerra in Ucraina, che sta tenendo sotto scacco il settore agricolo. "In un territorio di montagna come la Valle d'Aosta la crisi attuale non ha ripercussioni solo economiche, ma genera ricadute molto più pesanti", spiega Sapinet, per questo "per la zootecnia di montagna deve essere posta un'attenzione particolare". Se "una piccola azienda in montagna è costretta a chiudere - precisa l'assessore - è tutto un mondo che ne viene colpito e questo rappresenta anche una grave perdita per la tutela e la salvaguardia del territorio". E aggiunge: "Anche per i temi riguardanti più specificatamente la produzione di latte, deve essere chiaro quali sono le differenze tra la produzione in montagna e quella in pianura. Tutto ciò significa che, nel quadro di un sostegno generale alla zootecnia, la zootecnica di montagna deve poter contare su interventi calibrati sulle sue specificità".
Per quanto riguarda poi la “Gestione della fauna selvatica è giunto il momento di dare risposte immediate ed efficaci alle istanze delle aziende che operano nel settore agricolo e zootecnico. Non abbiamo più tempo da perdere, occorre agire ora, d’urgenza, con provvedimenti rapidi e concreti anche per controbilanciare gli effetti di una crisi che incide direttamente sui costi di produzione e approvvigionamento”. Così, il vice presidente della Giunta regionale e assessore all’agricoltura della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, dopo l’incontro della commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, alla presenza del sottosegretario del Ministero della transizione ecologica Vannia Gava, convocato per avanzare proposte concrete in merito alle criticità legate alla gestione della fauna selvatica e all’agricoltura sostenibile. Le Regioni hanno concordato sulla necessità di porre in essere provvedimenti immediati e d’urgenza che prevedano, tra l’altro, dei piani di controllo da attivare con la tecnica della braccata, l’ampliamento dell’attività venatoria, ovvero dei tempi di caccia agli ungulati, e interventi tesi ad esercitare piani di controllo anche all’interno delle aree protette. Inoltre le regioni chiedono decisioni urgenti anche sul fronte del pagamento dei danni da fauna selvatica agli agricoltori, attingendo alle risorse provenienti dalle concessioni governative per l’esercizio venatorio e ad una riforma dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) su base regionale. “È un problema non più differibile – ha dichiarato l’assessore Imprudente – che va affrontato con la massima serietà ed utilizzando tutti gli strumenti a disposizione delle Regioni e del Governo. Da parte nostra, fino ad ora abbiamo esperito tutti le azioni possibili, ovviamente nei limiti consentiti dalla legge. Noi Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione – ha detto ancora Imprudente – ma abbiamo chiesto al Governo, che tramite il sottosegretario Vannia Gava, si è detto disponibile, misure urgenti ed eccezionali che consentano di intensificare l’attività venatoria sugli ungulati e la possibilità di agire anche sulla sovrabbondanza di cervi e caprioli, che danneggiano le colture di pregio come le vigne, gli ulivi e gli impianti di piante tartufigene”. (Regflash) US 220402
A Roma durante la Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa ha affrontato il problema della fauna selvatica sul territorio nazionale e sui territori coinvolti dalla peste suina africana. “Abbiamo sottoposto al sottosegretario il grave problema soprattutto della gestione dei cinghiali che interessa il Piemonte, mettendo in evidenza i limiti d’azione che ci vengono imposti a parità di tutto il territorio nazionale. Abbiamo bisogno di soluzioni pratiche ed emergenziali e non solo teoriche rivolte sia per le zone interessate dalla peste suina africana che in quelle libere. L’esasperazione dei territori e delle aziende agricole piemontesi ha raggiunto livelli insostenibili e non si può più attendere anche perché riscontriamo continue difficoltà per poter attuare quello che noi riteniamo utile per risolvere questa emergenza”, sottolinea l’assessore Marco Protopapa. In Commissione politiche agricole è stato poi affrontato un altro importante argomento, la crisi del comparto del latte. “I costi delle materie prime e dei beni di consumo stanno aumentando in modo esponenziale e in tutte le regioni italiane – prosegue l’assessore Protopapa – Pertanto in qualità di rappresentanti regionali abbiamo proposto un momento d’incontro, nella forma di stati generali tra le Regioni, con l’obiettivo di creare un documento comune che prenda in considerazione la situazione critica in atto e che sia a tutela delle aziende agricole colpite dai continui rincari delle materie di base, con l’effetto di determinare l’aumento in modo sconsiderato del costo di produzione”.
A Roma durante la Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa ha affrontato il problema della fauna selvatica sul territorio nazionale e sui territori coinvolti dalla peste suina africana. “Abbiamo sottoposto al sottosegretario il grave problema soprattutto della gestione dei cinghiali che interessa il Piemonte, mettendo in evidenza i limiti d’azione che ci vengono imposti a parità di tutto il territorio nazionale. Abbiamo bisogno di soluzioni pratiche ed emergenziali e non solo teoriche rivolte sia per le zone interessate dalla peste suina africana che in quelle libere. L’esasperazione dei territori e delle aziende agricole piemontesi ha raggiunto livelli insostenibili e non si può più attendere anche perché riscontriamo continue difficoltà per poter attuare quello che noi riteniamo utile per risolvere questa emergenza”, sottolinea l’assessore Marco Protopapa. In Commissione politiche agricole è stato poi affrontato un altro importante argomento, la crisi del comparto del latte. “I costi delle materie prime e dei beni di consumo stanno aumentando in modo esponenziale e in tutte le regioni italiane – prosegue l’assessore Protopapa – Pertanto in qualità di rappresentanti regionali abbiamo proposto un momento d’incontro, nella forma di stati generali tra le Regioni, con l’obiettivo di creare un documento comune che prenda in considerazione la situazione critica in atto e che sia a tutela delle aziende agricole colpite dai continui rincari delle materie di base, con l’effetto di determinare l’aumento in modo sconsiderato del costo di produzione”.
( red / 04.04.22 )
+T
-T
Calabria: Occhiuto, riflessioni sul futuro della sanità
(Regioni.it 4268 - 04/04/2022) "Sto facendo una riflessione per capire come si possa migliorare e modificare la governance delle aziende sanitarie rispettando la legge". A dirlo e' stato il presidente della Regione e commissario della sanita' calabrese, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti a margine di un incontro nella sede della Giunta a Catanzaro. "Io - ha sostenuto Occhiuto - sono commissario della sanità, ma purtroppo non ho i poteri che generalmente sono affidati ai commissari, per cui anche in ordine ai commissari delle aziende sanitarie ho una legge da osservare che mi dice sostanzialmente che posso revocarli solo per inadempienza e nel caso ci sia una valutazione negativa da parte di Agenas. Non parlo delle attuali valutazioni, ma - ha rimarcato il Presidente e commissario della sanità - negli anni passati, nonostante il sistema sanitario abbia funzionato così male nella nostra regione, le valutazioni dei commissari il governo, attraverso le sue strutture, le ha sempre date positivamente. Quindi sto facendo una riflessione per capire come si possa migliorare e modificare la governance delle aziende sanitarie rispettando la legge perché ho questi due doveri da coniugare. Ripeto, ci sto riflettendo, il mandato dei commissari scade a novembre ma - ha concluso Occhiuto - è possibile che qualche modifica si faccia prima coniugando ciò che la legge mi consente di fare con la necessità di riorganizzare la sanità in alcune aziende".
Poi il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo alla prima conferenza regionale su "Salute mentale e welfare di comunità", che si è svolta nella Cittadella regionale di Catanzaro, ha detto che "È una buona cosa che le organizzazioni del Terzo settore e le associazioni che si occupano di salute mentale si confrontino con il commissario della Sanità per dare dei contributi da integrare nel Piano operativo regionale. Parliamo di associazioni che vivono in prima linea la necessità di potenziare il bisogno di salute dei cittadini calabresi e possono offrire un contributo reale. Noi siamo pronti per presentare il nostro Piano operativo, lo faremo al prossimo Tavolo Adduce, e sarà arricchito anche dalle indicazioni provenienti da organizzazioni come la Comunità Competente". Così "Sulla Salute mentale - ha aggiunto - noi dovremo fare un grande investimento, perché due anni di pandemia hanno determinato problemi che vanno affrontati con grande determinazione da parte del sistema sanitario regionale, e noi vorremmo dimostrare che la Calabria è tra le regioni più virtuose".
Poi il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo alla prima conferenza regionale su "Salute mentale e welfare di comunità", che si è svolta nella Cittadella regionale di Catanzaro, ha detto che "È una buona cosa che le organizzazioni del Terzo settore e le associazioni che si occupano di salute mentale si confrontino con il commissario della Sanità per dare dei contributi da integrare nel Piano operativo regionale. Parliamo di associazioni che vivono in prima linea la necessità di potenziare il bisogno di salute dei cittadini calabresi e possono offrire un contributo reale. Noi siamo pronti per presentare il nostro Piano operativo, lo faremo al prossimo Tavolo Adduce, e sarà arricchito anche dalle indicazioni provenienti da organizzazioni come la Comunità Competente". Così "Sulla Salute mentale - ha aggiunto - noi dovremo fare un grande investimento, perché due anni di pandemia hanno determinato problemi che vanno affrontati con grande determinazione da parte del sistema sanitario regionale, e noi vorremmo dimostrare che la Calabria è tra le regioni più virtuose".
( red / 04.04.22 )
+T
-T
Monitoraggio Sentenze Corte Costituzionale gennaio-marzo 2022

(Regioni.it 4268 - 04/04/2022) Online, sul sito www.regioni.it, il servizio di monitoraggio delle Sentenze della Corte Costituzionale.
La documentazione può essere consultata nella sezione "Segreteria Conferenza" alla voce “Monitoraggio Corte Costituzionale”.
Si riporta, di seguito, la rassegna delle Sentenze monitorate da gennaio a marzo 2022.
- Energia da fonti rinnovabili, Regione Abruzzo: Sentenza n. 77/2022 Corte Costituzionale
- Energia da fonti rinnovabili, Regione Abruzzo: Sentenza n. 77/2022 Corte Costituzionale
( red / 04.04.22 )
+T
-T
Gazzetta Ufficiale: la rassegna di marzo

(Regioni.it 4268 - 04/04/2022) E' on line sul portale www.regioni.it un servizio di monitoraggio delle Gazzette Ufficiali.
Su una directory dedicata sono raccolti i provvedimenti di maggiore interesse per le Regioni e le autonomie locali.
Su una directory dedicata sono raccolti i provvedimenti di maggiore interesse per le Regioni e le autonomie locali.
Per le disposizioni che hanno avuto un iter concertativo vengono anche indicate le coordinate e i link agli atti della Conferenza Stato-Regioni o della Conferenza Unificata e le eventuali posizioni assunte dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
La documentazione può essere consultata nella sezione “Monitoraggio Gazzetta Ufficiale” del sito www.regioni.it.
Si riporta, di seguito, la rassegna dei provvedimenti monitorati nel mese di marzo.
- Modifica decreto 03.04.2020, istituzione Fondo competitività filiere, Decreto 02.02.2022 Mipaaf: Gazzetta Ufficiale n. 76 del 31.03.2022
- Covid-19, Ordinanza Min. Salute 29.03.2022: Gazzetta Ufficiale n. 75 del 30.03.2022
- Ucraina, Decreto-legge 21.03.2022, n. 21: Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21.03.2022
- Ucraina, Ocdpc 13.03.2022 n. 876: Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19.03.2022
- Ucraina, Ocdpc 6.3.2022, n. 873: Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12.03.2022
- Ucraina, Ocdpc 4.3.2022, n. 872: Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12.03.2022
- "Zona bianca", Ordinanza Min. Salute 11.03.2022: Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12.03.2022
- PNRR, riparto "8 miliardi", Decreto Min. Salute 20.01.2022: Gazzetta Ufficiale n. 57 del 09.03.2022
( red / 04.04.22 )
+T
-T
I Report della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Unificata del 30 marzo
(Regioni.it 4268 - 04/04/2022) Sono stati pubblicati i report delle riunioni del 30 marzo della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Unificata.
Per quanto riguarda la Conferenza Stato-Regioni, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, è stato esaminato il seguente ordine del giorno con gli esiti indicati:
Per quanto riguarda la Conferenza Stato-Regioni, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, è stato esaminato il seguente ordine del giorno con gli esiti indicati:
Approvazione del report e del verbale della seduta del 16 marzo 2022.
APPROVATI
APPROVATI
1. Parere, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi.
PARERE RESO
PARERE RESO
2. Parere, ai sensi dell'articolo 1, comma 178, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sull'individuazione delle aree tematiche e degli obiettivi strategici del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021 – 2027.
RINVIO
RINVIO
3. Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n.131, sullo schema di intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente lo schema di decreto del Ministro della salute che approva lo schema di contratto istituzionale di sviluppo (CIS) e lo schema di Piano operativo.
SANCITA INTESA
SANCITA INTESA
4. Intesa, ai sensi del comma 1 lett. a), art. 115 del decreto legislativo del 31 marzo 1998, n.112, sulla proposta di deliberazione CIPESS relativa alla ripartizione del finanziamento, a valere sul Fondo Sanitario Nazionale 2021-2022, destinato alla proroga ed alla estensione della sperimentazione per la remunerazione delle prestazioni e delle funzioni assistenziali previste dall’articolo 1 del decreto legislativo n.153 del 2009, erogate dalle farmacie con oneri a carico del Servizio sanitario nazionale.
SANCITA INTESA
SANCITA INTESA
5. Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente il regolamento recante “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale” - PNRR M6-C1-Riforma 1, Reti di prossimità strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale.
MANCATA INTESA
MANCATA INTESA
6. Intesa, ai sensi dell’articolo 39, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, sulla proposta del Ministro della salute di deliberazione CIPE recante “Conguagli su FSN 2015, 2016 per le differenze tra gettiti di IRAP e di addizionale regionale all’IRPEF effettivi e gettiti stimati in sede di riparto del Fondo Sanitario Nazionale – Regione Siciliana”.
SANCITA INTESA
SANCITA INTESA
7. Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e s.m., sulla proposta del Ministero della salute di deliberazione CIPESS, concernente il riparto delle somme accantonate sul Fondo sanitario nazionale 2021, ai fini dell’esenzione delle percentuali di sconto per le farmacie con fatturato inferiore a 150.000 euro.
SANCITA INTESA
SANCITA INTESA
8. Approvazione, ai sensi dell’articolo 14, comma 5, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n.189, del progetto interregionale su proposta del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, per il finanziamento dell’attività, per l’anno 2021, dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà (INMP).
PROGETTO APPROVATO
PROGETTO APPROVATO
9. Designazione, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, di sette rappresentanti delle Regioni in seno alla Commissione paritetica alloggi e residenze per studenti universitari, di cui all’articolo 1, comma 5, della legge 14 novembre 2000, n. 338.
DESIGNAZIONI ACQUISITE
DESIGNAZIONI ACQUISITE
10. Intesa, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante “Assegnazione e modalità di trasferimento alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e di Bolzano delle risorse finanziarie della Missione 2, Componente 4, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, ai sensi dell’articolo 22 del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 convertito, con modificazioni dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233. (ID 4594)
RINVIO
RINVIO
11. Parere, ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di Decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al Regolamento per la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 novembre 1991, n. 435.
PARERE RESO
PARERE RESO
12. Intesa, ai sensi dell’articolo 2, commi 1 e 2, della legge 9 agosto 2017, n. 128, sullo schema di decreto interministeriale di individuazione e classificazione come tratte ferroviarie ad uso turistico di tratte, dismesse o sospese, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico.
SANCITA INTESA
SANCITA INTESA
13. Intesa, ai sensi dell’articolo3 del decreto legislativo 28 agosto1997, n.281, sullo schema di decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute e con il Ministro della cultura, concernente la ristrutturazione e la riqualificazione energetica delle strutture degli ex ospedali psichiatrici. Articolo 32-sexies del decreto - legge 16 ottobre 2019, n.124. ID Monitor 3531.
RINVIO
Per quanto concerne la Conferenza Unificata, presieduta sempre dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, è stato esaminato il seguente ordine del giorno con gli esiti indicati:RINVIO
Approvazione del report e del verbale della seduta del 16 marzo 2022.
APPROVATI
1. Informativa del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, del Ministro per la Pubblica Amministrazione e del Ministro dell’Economia e delle Finanze in merito alla piattaforma di servizi a supporto delle Regioni e degli Enti locali.
1. Informativa del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, del Ministro per la Pubblica Amministrazione e del Ministro dell’Economia e delle Finanze in merito alla piattaforma di servizi a supporto delle Regioni e degli Enti locali.
INFORMATIVA RESA
2. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera a) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2022, n.21, recante "Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina".
2. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera a) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2022, n.21, recante "Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina".
RINVIO
3. Parere, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge l° marzo 2022, n. 17, recante "Misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.".
3. Parere, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge l° marzo 2022, n. 17, recante "Misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.".
PARERE RESO
4. Intesa, ai sensi dell'articolo 1, comma 497, della legge n. 160 del 2019, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante riparto delle risorse di cui all’articolo 1, comma 1156, lettera g-bis), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, destinate ad incentivare, fra l’altro, le assunzioni a tempo indeterminato, anche con contratti di lavoro a tempo parziale, dei lavoratori che alla data del 31 dicembre 2016 erano impiegati in progetti di lavori socialmente utili ai sensi degli articoli 4 , commi 6 e 21, e 9, comma 25, lettera b), del decreto-legge 1° ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608 - articolo 1, comma 497, legge 27 dicembre 2019, n. 160.
4. Intesa, ai sensi dell'articolo 1, comma 497, della legge n. 160 del 2019, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante riparto delle risorse di cui all’articolo 1, comma 1156, lettera g-bis), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, destinate ad incentivare, fra l’altro, le assunzioni a tempo indeterminato, anche con contratti di lavoro a tempo parziale, dei lavoratori che alla data del 31 dicembre 2016 erano impiegati in progetti di lavori socialmente utili ai sensi degli articoli 4 , commi 6 e 21, e 9, comma 25, lettera b), del decreto-legge 1° ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608 - articolo 1, comma 497, legge 27 dicembre 2019, n. 160.
SANCITA INTESA
5. Designazione di due ulteriori componenti del Comitato direttivo dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, ai sensi dell’art. 12, comma 12bis, del decreto-legge 121 del 2021, convertito con modificazioni dalla legge 9 novembre 2021, n. 156.
5. Designazione di due ulteriori componenti del Comitato direttivo dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, ai sensi dell’art. 12, comma 12bis, del decreto-legge 121 del 2021, convertito con modificazioni dalla legge 9 novembre 2021, n. 156.
DESIGNAZIONI ACQUISITE
6. Intesa, ai sensi dell’articolo 9 comma 1 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili recante il “rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti” di cui all’articolo 1 comma 4 del decreto ministeriale 23 dicembre 2021, n. 530 relativo alla misura M2C2 – 4.4.1 del PNRR.
6. Intesa, ai sensi dell’articolo 9 comma 1 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili recante il “rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti” di cui all’articolo 1 comma 4 del decreto ministeriale 23 dicembre 2021, n. 530 relativo alla misura M2C2 – 4.4.1 del PNRR.
SANCITA INTESA
7. Intesa, ai sensi dell’articolo 9 comma 1 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze recante il piano di riparto delle risorse per promuovere la sostenibilità della mobilità urbana, anche mediante l’estensione e il potenziamento della rete metropolitana e del trasporto rapido di massa.
7. Intesa, ai sensi dell’articolo 9 comma 1 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze recante il piano di riparto delle risorse per promuovere la sostenibilità della mobilità urbana, anche mediante l’estensione e il potenziamento della rete metropolitana e del trasporto rapido di massa.
SANCITA INTESA
8. Intesa, ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del decreto del Ministro dell’ambiente 29 novembre 2000, sullo schema di decreto recante “Adozione del piano di contenimento ed abbattimento del rumore presentato dalla Società Milano Serravalle - Milano Tangenziali”.
8. Intesa, ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del decreto del Ministro dell’ambiente 29 novembre 2000, sullo schema di decreto recante “Adozione del piano di contenimento ed abbattimento del rumore presentato dalla Società Milano Serravalle - Milano Tangenziali”.
SANCITA INTESA
9. Designazione, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, del decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 25 agosto 2018, n.327, di due componenti in seno alla Commissione consultiva per i Carnevali storici.
9. Designazione, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, del decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 25 agosto 2018, n.327, di due componenti in seno alla Commissione consultiva per i Carnevali storici.
DESIGNAZIONI ACQUISITE
10. Informativa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera e) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale sullo stato di avanzamento degli interventi di competenza del Dipartimento per la Trasformazione Digitale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento alle misure della Missione M1C1 (Digitalizzazione, Innovazione e Sicurezza della PA) che identificano come soggetti attuatori i Comuni.
10. Informativa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera e) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale sullo stato di avanzamento degli interventi di competenza del Dipartimento per la Trasformazione Digitale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento alle misure della Missione M1C1 (Digitalizzazione, Innovazione e Sicurezza della PA) che identificano come soggetti attuatori i Comuni.
INFORMATIVA RESA
11. Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 406, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sullo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, per la ripartizione e l’utilizzo dei fondi relativi a programmi straordinari di manutenzione della viabilità stradale di competenza di Regioni, Province e Città Metropolitane.
11. Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 406, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sullo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, per la ripartizione e l’utilizzo dei fondi relativi a programmi straordinari di manutenzione della viabilità stradale di competenza di Regioni, Province e Città Metropolitane.
SANCITA INTESA
12. Informativa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera e) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla definizione di un percorso condiviso relativo ai servizi aggiuntivi per il trasporto scolastico.
12. Informativa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera e) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla definizione di un percorso condiviso relativo ai servizi aggiuntivi per il trasporto scolastico.
INFORMATIVA RESA
13. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione concernente l’adozione del Piano per la prosecuzione, nell’anno scolastico 2021-2022, delle attività scolastiche, educative e formative nelle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, a seguito della cessazione dello stato di emergenza da COVID-19.
13. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione concernente l’adozione del Piano per la prosecuzione, nell’anno scolastico 2021-2022, delle attività scolastiche, educative e formative nelle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, a seguito della cessazione dello stato di emergenza da COVID-19.
PARERE RESO
( red / 04.04.22 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03