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Regioni.it

n. 4272 - venerdì 8 aprile 2022

Sommario3
- Conferenza delle Regioni il 13 aprile alle ore 12
- Pandemia: niente quarta dose se preso Covid dopo la terza
- La condizione di insularità tra Europa ed Italia
- Proposta di linee guida per la riforma delle politiche attive del lavoro
- Il 13 aprile Conferenza Stato-Regioni
- Conferenza Unificata il 13 aprile

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Conferenza delle Regioni il 13 aprile alle ore 12

L'ordine del giorno on line

(Regioni.it 4272 - 08/04/2022) Il Presidente Massimiliano Fedriga ha convocato una riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in seduta ordinaria per mercoledì 13 aprile 2022, alle ore 12.00 in Via Parigi, 11 – Roma - II piano (Sala Marcello Mochi Onori).
Ordine del giorno:
1) Approvazione resoconti sommari sedute del 16 e 30 marzo 2022;
2) Comunicazioni del Presidente;
3) Esame questioni all’ordine del giorno della Conferenza Unificata ordinaria;
4) Esame questioni all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni ordinaria;
5) COMMISIONE AFFARI ISTITUZIONALI E GENERALI – Coordinamento Regione Piemonte
Proposta di modifica dell’art.14 del DL 138/2011, sulla riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori regionali;
6) COMMISSIONE AFFARI FINANZIARI – Coordinamento Regione Lombardia
a) Parere, osservazioni e proposte di Regioni, ANCI e UPI sul “Quadro Concettuale” CEP– Proposta di statuizione – Standard Setter Board”, al fine dell’inserimento anche del logo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome;
b) Prime valutazioni del Documento di Economia e Finanza (DEF) 2022;
7) COMMISSIONE SALUTE – Coordinamento Regione Emilia-Romagna
Proposta di documento in merito al Disegno di legge recante “Delega al Governo per il riordino della disciplina degli istituti di ricovero a carattere scientifico” di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288, all’esame della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati;
8) COMMISSIONE SVILUPPO ECONOMICO – Coordinamento Regione Marche
Accesso al credito da parte delle imprese – Punti di attenzione;
9) COMMISSIONE ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA – Coordinamento Regione Lazio
Ddl recante Ridefinizione della missione e dell'organizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza – Stato dell’arte;
10) COMMISSIONE AFFARI ISTITUZIONALI E GENERALI – Coordinamento Regione Piemonte – COMMISSIONE SALUTE – Coordinamento Regione Emilia-Romagna
Proposta di Regolamento Registro malattie rare e relativo disciplinare tecnico;
11) COMMISSIONE LAVORO E FORMAZIONE PROFESSIONALE – Coordinamento Regione Toscana – COMMISSIONE SALUTE – Coordinamento Regione Emilia-Romagna
Proposta di revisione delle Linee Guida relative alle modalità di svolgimento dei tirocini curriculari nell’ambito di corsi di formazione regolamentati, approvate con Accordo in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 3 novembre 2021;
12) COMMISSIONE PROTEZIONE CIVILE – Coordinamento Provincia autonoma di Trento – COMMISSIONE SALUTE – Coordinamento Regione Emilia-Romagna
a) Ratifica dell’intesa sullo schema di ordinanza “Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per assicurare, sul territorio nazionale, l’accoglienza il soccorso e l’assistenza alla popolazione in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina”, recante, “Ulteriori misure per garantire l’operatività del Ministero dell’Interno”;
b) Ratifica del parere favorevole sullo schema di avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse, rivolto ad enti del Terzo settore, ai Centri di servizio per il volontariato, agli enti e alle associazioni iscritte al registro di cui all'articolo 42 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e agli enti religiosi civilmente riconosciuti, per lo svolgimento di attività di accoglienza diffusa sul territorio nazionale per le persone provenienti dall’Ucraina richiedenti la protezione temporanea;
c) Ratifica dell'intesa sullo schema di ordinanza “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”, recante “Misure volte a consentire il graduale rientro nell’ordinario delle attività svolte dal soggetto attuatore nominato presso il Ministero della salute”;
13) Comunicazioni della Coordinatrice del Gruppo di lavoro in materia di sviluppo sostenibile
14) Varie ed eventuali.

Aggiornamenti su: 
13/04/2022 - Conferenza Unificata


( red / 08.04.22 )

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Pandemia: niente quarta dose se preso Covid dopo la terza

Consulta su disposizioni sulla quarantena obbligatoria

(Regioni.it 4272 - 08/04/2022) Niente quarta dose di vaccino per chi dopo la terza si sia preso il Covid. Al momento, - ritiene il ministero della sanità - l'indicazione sulla quarta dose vaccinale anti-Covid “non si applica ai soggetti che hanno contratto l'infezione da SARS-CoV-2 successivamente alla somministrazione della prima dose di richiamo".
Si tratta della circolare del ministero della Salute 'Indicazioni sulla somministrazione della seconda dose di richiamo (second booster)', mentre la pandemia continua e si riscontrano anche nuove varianti.
E’ stata infatti  isolata per la prima volta in Italia, da un laboratorio di Reggio Calabria, una nuova variante di Omicron, chiamata Xj ed 'equivalente a Xe'. Validata dall'Istituto superiore di sanità, Xj è stata individuata da una struttura dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. La Xj sarebbe una ricombinazione delle sotto-varianti di Omicron BA.1 e BA.2 e finora era nota solo per un numero limitato di casi registrati alla fine del marzo scorso in Finlandia.
Nel contempo la Consulta ritiene che le disposizioni sulla quarantena obbligatoria non violano la libertà personale: “La Corte costituzionale ha esaminato in camera di consiglio le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale penale di Reggio Calabria su alcune disposizioni del decreto legge n. 33 del 2020, che contiene misure per limitare la diffusione del Covid-19”.
La Corte costituzionale ha quindi esaminato le misure introdotte per limitare la diffusione del Covid.
“In particolare, sono state censurate le norme che introducono sanzioni penali nei confronti di chi, risultato positivo al Covid e sottoposto alla quarantena obbligatoria, lasci la propria dimora o abitazione. Il Tribunale ritiene che la quarantena obbligatoria incida non sulla libertà di circolazione dei cittadini (articolo 16 della Costituzione) ma sulla libertà personale (articolo 13 della Costituzione) e che, pertanto, i relativi provvedimenti debbano essere adottati dall’autorità giudiziaria o, nell’impossibilità, averne la convalida”.
Si precisa che la Corte costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni: “La quarantena obbligatoria e le relative sanzioni penali, così come regolate dalle disposizioni impugnate, incidono sulla sola libertà di circolazione. Non comportano alcuna coercizione fisica, sono disposte in via generale per motivi di sanità e si rivolgono a una indistinta pluralità di persone, accomunate dall’essere positive al virus trasmissibile ad altri per via aerea”.



( gs / 08.04.22 )

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La condizione di insularità tra Europa ed Italia

Seminario organizzato dalla Regione Siciliana. Per Armao ora il tema è centrale nell'agenda politica italiana ed europea

(Regioni.it 4272 - 08/04/2022) Si è tenuto l'8 aprile, presso la sede di Roma della Regione Siciliana il Seminario “La condizione di insularità tra Europa ed Italia”. L’incontro, organizzato dal Vicepresidente ed Assessore all’Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao, con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, ha avuto come ospite l’eurodeputato francese, Younous Omarjee, Presidente della Commissione per lo sviluppo regionale (REGI) del Parlamento UE e proponente della risoluzione sull’insularità di cui discuterà il Parlamento di Strasburgo tra alcune settimane. Presenti in sede:Roberta Alaimo, relatore della proposta di legge costituzionale alla Camera, Giuseppe Fasolino, Assessore al Bilancio ed alla Programmazione della Regione autonoma di Sardegna, Gino Scaccia, Capo dell’Ufficio legislativo del Ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, Aldo Berlinguer, docente di Diritto europeo dell’Università di Cagliari, Ignazio Tozzo, Ragioniere Generale della Regione Siciliana ed il Sindaco di Forio, Francesco Del Deo, Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni delle Isole Minori (ANCIM). Sono inoltre intervenuti in videoconferenza parlamentari, esponenti dei governi regionali ed esperti e studiosi della condizione d’insularità di Sicilia e Sardegna.
Il Presidente Omarjee ha illustrato la Proposta di Risoluzione invitando gli esponenti governativi e parlamentari a rafforzare le iniziative a sostegno dell’insularità a livello nazionale ed europeo.
Secondo il Vicepresidente della Regione Siciliana Gaetano Armao, che ha introdotto il seminario, "la specificità insulare é divenuta centrale nell'agenda politica italiana ed europea.  In Italia con la recente approvazione in prima lettura dai due rami del Parlamento italiano del DDL Costituzionale di modifica dell’Art.119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle isole ed il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità. In sede europea con la predisposizione della Risoluzione per il Parlamento UE da parte del Presidente della Commissione parlamentare per lo sviluppo regionale (REGI). L’adozione della risoluzione Omarjee ha l’obiettivo di restituire centralità politica alla coesione ed alla questione insulare e di imporre una nuova parametrazione degli interventi comunitari su fisco, trasporti, ambiente, energia, salute, istruzione e formazione, turismo, migrazioni, sport, rifiuti, ma sopratutto digitale. Insieme alla fiscalità di sviluppo, alla perequazione infrastrutturale, alla continuità territoriale per i trasporti, la transizione digitale consente alle Isole europee la “mossa del cavallo”, offrendo la possibilità di superare distanze dal continente, tenendo conto del fattore insulare in termini di compensazione e riequilibrio, ma anche di opportunità: dalla salute digitale alla formazione a distanza, dall’e-commerce ai servizi amministrativi di egovernment. La tutela effettiva della insularità, tuttavia non può prescindere dall’esclusione dal regime degli aiuti per le aree insulari europee, e questa posizione emerge molto chiaramente dal confronto di oggi“.

 

La registrazione video del Seminario è disponibile su internet all’indirizzo:

https://youtu.be/pFBqoOogt8k



( red / 08.04.22 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 16 marzo

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Proposta di linee guida per la riforma delle politiche attive del lavoro

(Regioni.it 4272 - 08/04/2022) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione del 16 marzo ha approvato il documento "Proposta di linee guida per la riforma delle politiche attive del lavoro" decidendo poi di inviarlo al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando con l'obiettivo di avviare l’interlocuzione tra il ministero e le Regioni su questo tema. Si riporta di seguito una sintesi del testo del documento. Per quanto riguarda le "politiche attive nel PNRR" , "La componente 1 Politiche per il Lavoro e sostegno all’occupazione della Missione 5 del PNRR Inclusione e Coesione prevede - si legge nel documento - la riforma delle politiche attive del lavoro e della formazione.


Nell’ottica di aumentare il tasso di occupazione facilitando le transizioni lavorative e dotando le persone di formazione adeguata, di ridurre il mismatch di competenze ed aumentare quantità e qualità dei programmi di formazione dei disoccupati e dei giovani, il PNRR prevede un’ampia e integrata riforma delle politiche attive e della formazione professionale, a supporto dei percorsi di riqualificazione professionale e di reinserimento di lavoratori in transizione e disoccupati (percettori del Reddito di cittadinanza, NASPI e CIGS), in stretto coordinamento con le Regioni, per la definizione dei livelli essenziali di attività formative relative all’attuazione delle azioni di GOL. Nello specifico, la riforma, che dispone di un ammontare di 4,4 miliardi di euro per il triennio 2021-2023 (Riforma 1.1), si struttura in due linee di intervento specifiche:
● Adozione, d’intesa con le Regioni, del Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL), quale programma nazionale di presa in carico, erogazione di servizi specifici e progettazione professionale personalizzata. Il nuovo Programma GOL intende imparare dall'esperienza di questi anni, cercando di superare - con un approccio basato sulla definizione di livelli essenziali delle prestazioni - l'eccessiva eterogeneità dei servizi erogati a livello territoriale. Altro elemento su cui sarà necessario intervenire è la prossimità degli interventi e l'integrazione in rete dei servizi territoriali. Attenzione specifica sarà dedicata all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Il Programma è stato approvato, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, con decreto interministeriale 5 novembre 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 2021. Il decreto dispone il primo riparto alle Regioni e Province autonome della prima quota di risorse del PNRR, pari a 880 milioni. Sulla base delle indicazioni del Programma, le Regioni e le Province autonome - entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del decreto – dovranno adottare un Piano regionale attuativo, previa valutazione di coerenza dello stesso con il Programma nazionale da parte dell'ANPAL. L’orizzonte temporale del Programma GOL coincide con quello del PNRR e si tratta quindi del quinquennio 2021/2025. Le risorse complessive assegnate dal PNRR per l’intervento 1.1. sono pari a 4,4 miliardi di euro, cui si aggiungono 600 milioni di euro per il rafforzamento dei Centri per l’impiego (di cui 400 già in essere e 200 aggiuntivi) e 600 milioni di euro per il rafforzamento del sistema duale. 7 Il programma – in coerenza con il PNRR - è basato sulla definizione di milestone e target, dal cui rispetto dipendono i finanziamenti UE. Nello specifico:
• Milestone 1: entrata in vigore dei decreti interministeriali per l’approvazione di GOL e Piano Nuove Competenze entro il 2021;
• Milestone 2: adozione di Piani regionali per la piena attuazione di GOL e raggiungimento di almeno il 10% dei beneficiari complessivi entro il 2022.
I target individuati dal Programma sono:
- Target 1: almeno 3 milioni di beneficiari di GOL entro il 2025. Di questi, almeno il 75% dovranno essere donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55;
- Target 2: almeno 800 mila dei suindicati 3 milioni dovranno essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300 mila per il rafforzamento delle competenze digitali;
- Target 3: almeno l’80% dei CPI in ogni Regione entro il 2025 rispetta gli standard definiti quali livelli essenziali in GOL. Il Programma GOL definisce una cornice unitaria di riferimento in cui si inseriscono una serie di obiettivi condivisi tra lo Stato e le Regioni. All’interno di tale cornice, potranno essere calate le politiche e gli altri strumenti di politica attiva che ciascuna Regione intenderà valorizzare sul proprio territorio, nell’ambito del piano attuativo regionale (PAR). Tuttavia, il GOL è una delle diverse misure di politica attiva per il lavoro che possono essere adottate. Il presente documento si propone di fornire un quadro regolatorio più ampio della specifica misura GOL, per cui restano aperte diverse questioni operative, che vada oltre l’orizzonte del PNRR sebbene sia assolutamente funzionale alla sua migliore realizzazione.
● Adozione del Piano Nazionale Nuove Competenze (PNC), promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con l’ANPAL e d’intesa con le Regioni, con l’obiettivo di riorganizzare la formazione dei lavoratori in transizione e disoccupati, mediante il rafforzamento del sistema della formazione professionale e la definizione di livelli essenziali di qualità per le attività di upskilling reskilling in favore dei beneficiari di strumenti di sostegno (NASPI e DIS-COLL), dei beneficiari del reddito di cittadinanza e dei lavoratori che godono di strumenti straordinari o in deroga di integrazione salariale (CIGS, cassa per cessazione attività, trattamenti in deroga nelle aree di crisi complessa). Il Piano integrerà anche altre iniziative, riguardanti le misure in favore dei giovani – quale il rafforzamento del sistema duale (cfr. investimento 1.5 del PNRR) – e dei NEET, oltre che le azioni per le competenze degli adulti, a partire dalle persone con competenze molto basse. Il PNC, a seguito dell’intesa sancita in sede di Conferenza lo scorso 2 dicembre 2021, è stato approvato con Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 dicembre 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2021. Il PNC si sviluppa su 3 programmi guida rivolti a tre differenti target di riferimento:
• Disoccupati – Programma GOL per i beneficiari per i quali è previsto un intervento di aggiornamento o riqualificazione • Giovani – Programma Sistema Duale per i giovani in età compresa tra i 15 e i 25 anni
• Occupati – Fondo Nuove Competenze destinato ai lavoratori di imprese che hanno stipulato intese o accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro in risposta alle innovazioni di processo, prodotto o di organizzazione.
Nell’ambito del Sistema Duale, si segnala che Regioni e Ministero del Lavoro - si sottolinea nel documento -  hanno avviato un confronto all’interno del Tavolo tecnico nazionale volto ad individuare le possibili modalità attuative e di gestione per la realizzazione degli interventi connessi a tale investimento. 8 Il 15 dicembre 2021 si è tenuta la prima riunione del Tavolo nel corso della quale si è iniziato ad enucleare le principali questioni sia in ordine agli “oggetti” finanziabili attraverso lo stanziamento dei 600 mln di euro previsti dal PNRR sul sistema duale (destinatari, tipologie di percorsi ammissibili, metodologie formative, platea degli enti attuatori, periodo di realizzazione, il contributo alla transizione per il digitale) sia in merito alle procedure ad essi collegati (unità di costo standard e ammissibilità della spesa, criteri di riparto, monitoraggio dei target, rendicontazione e controlli, cronoprogramma)."
Per quanto riguarda gli ambiti di intervento per una riforma delle politiche attive del lavoro e dei servzi per l'impiego, "le linee di intervento previste nel PNRR sono l’occasione per una riforma più ampia ed organica delle politiche attive del lavoro (PAL) e dei servizi per l’impiego (SPI), che rappresentano - afferma la Conferenza delle Regioni - l’infrastruttura necessaria per garantire a tutti i cittadini percorsi adeguati all’inserimento e al reinserimento nel mercato del lavoro. Questo obiettivo di riforma va realizzato nel quadro delle prerogative costituzionali di Regioni e Province Autonome, valorizzando la presenza di “mercati del lavoro” locali. 
Nella "Programmazione integrata delle misure di politica attiva del lavoro" la proposta di linne guida delle Regioni prevederebbe che Stato, Regioni e Province Autonome concordino sulla necessità di:
● "definire modalità di attuazione del PNRR in grado di garantire il coordinamento degli interventi finanziati anche dai Fondi SIE a disposizione delle Regioni e delle Province Autonome, realizzando sinergie derivanti dall’utilizzo congiunto delle risorse ed evitando concentrazione e appesantimento degli oneri amministrativi per le strutture regionali;
● definire modalità che evitino duplicazioni e/o incompatibilità tra interventi di politica attiva del lavoro nazionali (es. Programma GOL) e misure di politica attiva del lavoro territoriali (es. Dote Unica Lavoro, Assegno per il Lavoro, Buono Servizi al Lavoro, Piano di interventi per l’occupazione), nel rispetto del 9 riparto costituzionale delle competenze per cui allo Stato compete la definizione e il finanziamento dei LEP e alle Regioni e Province Autonome l’erogazione dei servizi sul territorio;
● valorizzare il ruolo delle Regioni e delle Province Autonome come centri territoriali capaci di implementare e realizzare gli interventi in una visione territoriale complessiva e non parcellizzata".
Per quanto riguarda "Servizi e politiche attive per il lavoro esigibili su tutto il territorio" (nella proposta di linee guida avanzata dalla Conferenza delle Regioni) Stato, Regioni e Province Autonome dovrebbe concordare sulla necessità di:
● "individuare specifiche modalità per garantire l’erogazione dei LEP, anche attraverso la definizione un set minimo di servizi “core” e soprattutto specialistici che i CPI saranno tenuti ad erogare obbligatoriamente (misure di attivazione e specialistiche) in coerenza con il modello che troverà attuazione tramite il programma GOL;
● giungere ad una definizione puntuale delle platee di riferimento dei LEP in coerenza con la messa al centro del bisogno riconducibile ai diversi cluster, così da permettere un monitoraggio più aderente alle necessità e agli obiettivi di convergenza del sistema nazionale dei servizi per l’impiego, come sottolineato da ANPAL nel suo rapporto di monitoraggio;
● definire tempi di risposta, tipologia di convocazione, elementi centrali del Patto di servizio e del percorso del destinatario delle misure dei SPI;
● consolidare misure di politica attiva stabili ed aperte, ossia non legate alla pubblicazione annuale di avvisi, a partire dall’implementazione di GOL".
Rispetto all'Accesso universale ai servizi e alle politiche attive del lavoro personalizzati e rete dei servizi per il lavoro Stato, Regioni e Province Autonome dovrebbero concordare sulla "necessità di:
● realizzare un quadro operativo delle misure di politica attiva attivabili dalle Regioni, che contempli la possibilità di realizzare percorsi personalizzabili sulla base della definizione di cluster di fabbisogni, superando l’eccessiva parcellizzazione dell’utenza dei SPI, anche nell’ambito di differenziazioni in funzione dell’età, del livello di competenze, della complessità del bisogno, delle esigenze di conciliazione, del contesto del mercato del lavoro di riferimento, dei fabbisogni espressi dalle imprese, delle concrete opportunità occupazionali. Inoltre, le misure di politica attiva del lavoro devono essere accessibili da parte di tutti i cittadini, indipendentemente dalla condizione occupazionale, anche in considerazione delle modalità di funzionamento dei Programmi nazionali (GOL) e degli interventi previsti alla normativa vigente (Rdc). In tal senso, è opportuno promuovere la partecipazione delle Corporate Academy alla realizzazione dei percorsi formativi personalizzati anche di formazione continua, finalizzati ad accrescere le competenze dei cittadini del territorio di riferimento anche in una logica di Corporate Social Responsibility;
● rafforzare le filiere produttive e formative, anche attraverso la definizione di patti territoriali ovvero settoriali, al fine di non disperdere le competenze e le professionalità dei lavoratori delle imprese in crisi; ● definire panieri minimi uniformi di misure “a processo” e “a risultato” occupazionale raggiunto, nella logica di valorizzare le potenzialità degli interventi per l’inserimento nel mercato del lavoro;
● definire modalità organizzative per lo sviluppo di filiere di cooperazione con altri attori del mercato dell’intermediazione;
● garantire su tutto il territorio nazionale dei servizi universali e continuativi rapportati agli specifici bisogni territoriali, a supporto delle imprese e dei cittadini, all’interno di sistemi aperti capaci di garantire reali forme di collaborazione tra il pubblico ed il privato;
● definire modalità di superamento della distinzione tra i sistemi di accreditamento in materia di formazione professionale e servizi per il lavoro, pur in una prospettiva di specifiche specializzazioni;
● procedere ad una revisione della disciplina dell’accreditamento contenuta nel DM 11 gennaio 2018, n. 3, “Criteri di accreditamento dei servizi al lavoro”;
● implementare le procedure per la definizione di strumenti normativi per la collaborazione tra servizi per il lavoro pubblici e privati, pur nell’autonoma organizzazione regionale dei diversi mercati del lavoro, al fine di consolidare un modello nazionale di riferimento utile a valorizzare specificità e professionalità dei diversi attori;
● semplificare le procedure di accreditamento delle agenzie per il lavoro ed altri operatori che erogano formazione e servizi per il lavoro".
La proposta di Linee Guida della Conferenza delle Regioni prevede che rispetto al "Piano di rafforzamento strutturale dei Servizi per l’impiego (SPI), definizione di indicatori per misurare le performance e monitoraggio"  Stato, Regioni e Province Autonome debbano concordare sulla necessità di:
● "definire modalità di progressivo allineamento dei servizi erogati dai SPI nei diversi territori italiani, anche mediante lo sviluppo di strumenti per la conoscenza dei sistemi locali del lavoro e la previsione dei nuovi fabbisogni di competenze richiesti, superando le attuali disparità tra CPI molto efficienti e CPI che non riescono a fornire servizi, al fine di garantire pari diritti ai lavoratori a prescindere dalla Regione di residenza e fornire un servizio, soprattutto nei casi di interventi specialistici, più mirato ed efficace anche a livello di capillarità territoriale;
● definire modalità operative volte a introdurre una semplificazione normativa e procedurale di alcuni fondamentali istituti connessi alle politiche attive del lavoro, erogati dai CPI, quali:
1) definizione, regole di accesso, perdita e conservazione dello stato di disoccupazione;
2) tempi e modalità di convocazione dei beneficiari di politiche attive;
3) regole di condizionalità realmente efficaci e applicabili".
Per l'Accesso ai dati sui servizi e politiche attive del lavoro la proposta della Conferenza delle Regioni suggerisce che Stato, Regioni e Province Autonome concordino sulla "necessità di:
• dotarsi di un sistema di valutazione della performance dei CPI;
• introdurre elementi di premialità nei riparti delle risorse pubbliche, sia in termini dei risultati raggiunti in termini di servizi erogati, sia in termini di miglioramento del livello dei servizi progressivamente raggiunti;
• realizzare l’accesso all’insieme delle informazioni utili a facilitare il concorso alla gestione attiva delle transizioni e a facilitare la migliore allocazione/riallocazione delle risorse;
• individuare diverse modalità di consultazione delle informazioni contenute nelle banche dati detenute dalle Amministrazioni Pubbliche, rendendo accessibile la consultazione agli operatori privati e ai datori di lavoro, superando la partizione territoriale dei dati disponibili;
• sviluppare un sistema cloud, facilmente accessibile, per la registrazione delle informazioni e 14 propedeutico già alle misure di orientamento realizzate dagli operatori, pubblici e privati, dei servizi per l’impiego, P.A., che comporta un generale miglioramento del sistema dei servizi per il lavoro, la semplificazione e l'ottimizzazione dell'attività amministrativa;
• dare completa attuazione al Fascicolo elettronico del lavoratore che, in linea con il Libretto formativo previsto dalla riforma Biagi, che deve contenere e valorizzare le informazioni relative ai percorsi educativi e formativi, ai periodi lavorativi nonché alle competenze dei lavoratori, ed essere un primo strumento di facilitazione dell’incontro tra domanda ed offerta".
Quanto alla transizione scuola lavoro la proposta è che Stato e Regioni concordino "sulla necessità di:
● individuare le modalità operative per promuovere il raccordo dei CPI con gli uffici placement delle istituzioni formative;
● contribuire attivamente alla definizione delle linee di indirizzo e delle modalità di attuazione, nell’ambito della riforma degli istituti tecnici e professionali prevista dal PNRR (Missione 4, componente 1, Riforma 1.1), al fine di allineare l’offerta formativa alle nuove figure professionali richieste dal mercato del lavoro anche con riferimento ad Impresa 4.0.
● rivedere il Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle Qualificazioni professionali;
● individuare, nell’ambito delle politiche attive del lavoro, specifiche misure di orientamento finalizzate ad indirizzare i NEET verso il percorso professionale più adeguato e, al contempo, rafforzare le misure che prevedono remunerazione nei casi di inserimento lavorativo dei destinatari;
● definire i servizi che prevedono l’attivazione lavorativa dei NEET;
● rafforzare la filiera formativa professionalizzante anche attraverso il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale territoriale all’interno delle Fondazioni ITS. Sul punto si segnala che è in corso al Senato, in sede redigente, l’esame della proposta di legge “Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore” (AS 2333).
La proposta di linee guida affronta anche il tema dell'accompagnamento dei giovani nel loro primo ingresso nel mercato del lavoro rispetto al quale Stato e Region dovrebbero concordare sulla "necessità di:
● definire, attraverso l’interlocuzione con il Ministero competente, standard qualitativi dei tirocini extracurriculari nel rispetto delle prerogative e dei diversi modelli organizzativi sviluppati dalle Regioni e Province Autonome;
● individuare forme di diffusione e semplificazione dell’apprendistato formativo, anche attraverso lo snellimento delle procedure legate all’attivazione e alla gestione del rapporto di lavoro e attraverso l’adozione di intese tra istituzioni pubbliche (regioni, ispettorato del lavoro, INAIL, …) e parti sociali in merito alle modalità condivise di programmazione, gestione e controllo;
● valorizzare l’esperienza maturata nell’ambito della sperimentazione del sistema duale come modalità sia per facilitare l’allineamento con la domanda di lavoro, sia per rispondere alle diverse esigenze di apprendimento dei giovani, anche attraverso azioni di sistema che ne assicurino adeguata attuazione in tutti i contesti regionali;
● promuovere forme di incentivazione per l’assunzione dei giovani;
● promuovere la diffusione del contratto di apprendistato formativo, con particolare riferimento all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale di IeFP e la certificazione IFTS, attraverso contributi pubblici ad integrazione del reddito (premialità addizionale alla retribuzione aziendale) correlati al successo formativo che ne potenzino l’attrattività presso i giovani.
● estendere l’accesso al contratto di apprendistato formativo di I e III livello agli adulti (senza limiti di età) al fine di sostenerne l’ingresso qualificato nel mondo del lavoro.
● consentire la continuità formativa, attraverso il conseguimento di titoli di studio progressivi nell’ambito di un unico contratto di apprendistato con durata ampliata.

Link al documento integrale del 16 marzo: Proposta di linee guida per la riforma delle politiche attive del lavoro


( red / 08.04.22 )

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Il 13 aprile Conferenza Stato-Regioni

Pubblicato l'ordine del giorno

(Regioni.it 4272 - 08/04/2022) La Conferenza Stato-Regioni è convocata, in seduta ordinaria, per mercoledi 13 aprile 2022, alle ore 15.30 con il seguente ordine del giorno:
Approvazione del report e del verbale della seduta del 30 marzo 2022.
1. Intesa, ai sensi dell’articolo 22 del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 convertito, con modificazioni dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante “Assegnazione e modalità di trasferimento alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e di Bolzano delle risorse finanziarie della Missione 2, Componente 4, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
(PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI – PROTEZIONE CIVILE - ECONOMIA E FINANZE)
2. Parere, ai sensi dell'articolo 1, comma 178, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sull'individuazione delle aree tematiche e degli obiettivi strategici del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021 - 2027.
(SUD E COESIONE TERRITORIALE)
3. Accordo, ai sensi  dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, concernente “Protocollo per le movimentazioni di bovini e bufalini, ovini e caprini detenuti per ingrasso, transumanza, pascolo, monticazione, vita e riproduzione tra territori nazionali con differente status sanitario per la prevenzione della diffusione di infezioni da Brucella abortus, Brucella melitensis, Brucella suis, da Mycobacterium tuberculosis (MTBC) e da leucosi bovina enzootica”.
(SALUTE)  
4. Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto1997, n.281, sullo schema di decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute e con il Ministro della cultura, concernente la ristrutturazione e la riqualificazione energetica delle strutture degli ex ospedali psichiatrici. Articolo 32-sexies del decreto - legge 16 ottobre 2019, n.124. ID MONITOR 3531
(ECONOMIA E FINANZE - SALUTE - CULTURA)
5. Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, sullo schema di decreto del Ministro della salute recante “Regolamento in materia di sospensione delle attività della struttura che esercita attività odontoiatrica, ai sensi dell’articolo 1, comma 156, della legge 4 agosto, 2017, n. 124”.
(SALUTE)
6. Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lett. b), del Decreto del Ministro della Salute 27 settembre 2018, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento “Piano pluriennale dei controlli sul mercato dei prodotti cosmetici”.
(SALUTE)
7. Intesa, ai sensi dell’allegato sub A, lettera o) dell’Intesa 4 agosto 2021 - Rep. Atti n. 153/CSR, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento “Linee di indirizzo per la realizzazione dei progetti regionali volti al rafforzamento dei Dipartimenti di Salute Mentale regionali”. 
(SALUTE)
8. Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente il regolamento recante “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale” - PNRR M6-C1-Riforma 1, Reti di prossimità strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale.
(SALUTE – ECONOMIA E FINANZE)
9. Parere, ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro della transizione ecologica recante l’approvazione dei criteri di riparto delle risorse destinate all’Investimento 4.4 “Investimenti fognatura e depurazione”, Missione 2, Componente 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
(TRANSIZIONE ECOLOGICA)
10. Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di provvedimento che modifica il decreto ministeriale 29 agosto 2017, n. 4969 concernente “Strategia nazionale in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e di programmi operativi, per il periodo 2018-2022”
(POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI)
11. Intesa, ai sensi dell’articolo 47, comma 5, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sulla “Proposta di programma delle attività di raccolta dati in allevamento finalizzata alla realizzazione dei programmi genetici svolti dai soggetti terzi riconosciuti (AIA/ARA) – anno 2022”.
(POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI)
12. Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto ministeriale recante i criteri e le modalità per l’attuazione degli interventi per le forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica a valere sul “Fondo per l’agricoltura biologica”, di cui all’art. 1, comma 522, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160.
(POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI)   
13. Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto ministeriale recante Intervento a sostegno delle aziende avicole italiane, che hanno subìto danni indiretti dalle misure sanitarie di restrizione alla movimentazione di prodotti avicoli e volatili vivi nel periodo 23 ottobre - 31 dicembre 2021.
(POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI)
14. Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto ministeriale recante Disposizioni per l’attuazione del Regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio e i decreti ministeriali 18 luglio 2018 n. 6793, 30 luglio 2010 n. 11954 e 8 maggio 2018 n. 34011.
(POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI)
15. Intesa, ai sensi dell’articolo 26, comma 2, del decreto legge 27 gennaio 2022, n. 4, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali recante riparto del Fondo di parte capitale per gli interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza. ID MONITOR 4885.
(POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI)
16. Comunicazione, ai sensi dell’articolo 30, comma 6, del DM 7 giugno 2018, sullo schema di decreto recante Attuazione della Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C (2022) 1875 del 23 marzo 2022 che autorizza deroghe al regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013 e al regolamento delegato (UE) n. 639/2014 della Commissione, dell’11 marzo 2014
(POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI)


( red / 08.04.22 )

+T -T
Conferenza Unificata il 13 aprile

On line l'ordine del giorno

(Regioni.it 4272 - 08/04/2022) La Conferenza Unificata è convocata, in seduta ordinaria, per mercoledì 13 aprile 2022, alle ore 15.15 con il seguente ordine del giorno:
Approvazione del report e del verbale della seduta del 30 marzo 2022.
1. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera a) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2022, n.21, recante "Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina".
(PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI, AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, INTERNO, ECONOMIA E DELLE FINANZE, SVILUPPO ECONOMICO, POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI, TRANSIZIONE ECOLOGICA, LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, SALUTE, INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILI)
2. Parere, ai sensi dell’art. 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto legge 24 marzo 2022, n. 24, recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”.
(PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI)
3. Parere, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla conversione in legge del decreto-legge17 febbraio 2022, n.9, recante “Misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA)”.
(PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI – SALUTE - POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
4. Accordo, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli Enti locali, sulla proposta del Tavolo di consultazione permanente sulla sanità penitenziaria concernente l’istituzione di strutture comunitarie sperimentali di tipo socio-sanitario ad elevata integrazione sanitaria rivolte a minori e giovani adulti con disagio psichico e/o abuso di sostanze.
(AFFARI REGIONALI)
5. Accordo, ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli Enti locali sul documento recante "Linee di indirizzo per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi per il reinserimento socio-lavorativo delle persone sottoposte a provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale".
(AFFARI REGIONALI)
6. Intesa sull’integrazione e modifica dell’Intesa Atto rep. n. 148/CU del 22 dicembre 2016, resa ai sensi dell’articolo 1, comma 402, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze recante la definizione dei criteri e delle modalità di utilizzo del Fondo per la cura dei soggetti con  disturbi dello spettroautistico.
(SALUTE)


( red / 08.04.22 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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